vinót ha scritto:approposito: nebbioli di montagna... ieri in occasione del simposio de quo, alla fine del pranzo (trifolato) il gentile oste e sommeiller ci ha sottoposto una doppia cieca: si è trattato alla fin dei conti di sforzato Negri 2003 e di 5 stelle stesso produttore stessa annata (notoriamente hot)
devo dire che hanno stupito per eleganza e che nessuno (tra i degustatori c'erano anche papille molto ben attrezzate) ha azzeccato se ben ricordo.
nella mia ignoranza in ogni caso non avrei mai detto fosse un vino da uve passite dell'annata più calda del millennio, insomma era bono forse più da meditazione che da compagno della tavola se posso permettermi.
(comunque meglio il "base")
Ma non è che i vini fabbricati per piacere siano... spiacevoli! La cosa principale l'hai detta bene: sono spesso vini che alla cieca sono irriconoscibili (come tipologia, come annata, come uva base...), tratto che col tempo -- 12 anni dalla vendemmia, in questo caso -- permane o peggiora.
Per dire, se il mosto ha un pH alle stelle per via dell'annata calda e delle scelte vendemmiali si va alla grande di correttore di acidità (legalissimo), ed ecco qua la cosiddetta "eleganza" (se poi nel caso specifico questa parola passepartout vuol dire questo).
Le fabbriche del vino stile Negri hanno come principale obiettivo proprio quello di riuscire a fare vino, compresi i vini di punta, in qualsiasi genere di annate, intervenendo più o meno pesantemente in cantina. Il 5 Stelle (cioé la selezione dello Sforzato) avrà saltato forse un'annata negli ultimi 15 anni, un risultato fantascientifico se si tiene conto che la Valtellina non è proprio come la Maremma. Come fantascientifica è la costanza della gradazione in etichetta del trio Le Tense - Mazèr - Sassorosso sullo stesso arco di tempo, implacabilmente fissi a 13,5° in etichetta dalla prima annata (1995/1996) ai giorni nostri.