I VINI CHE FURONO

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arnaldo
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I VINI CHE FURONO

Messaggioda arnaldo » 14 lug 2013 11:45

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il chiaro
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda il chiaro » 14 lug 2013 11:48

Tutti morti nella stessa serata?
Che sfida!
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davidef
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda davidef » 14 lug 2013 11:50

il chiaro ha scritto:Tutti morti nella stessa serata?
Che sfida!



a dir la verità tutti moooolto buoni nella stessa sera, ne manca uno ancora

della serie "stavamo meglio quando stavamo peggio"
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arnaldo
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda arnaldo » 14 lug 2013 12:21

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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda arnaldo » 14 lug 2013 12:35

Ieri sera,ospiti del solito amico :D che ormai si è rivelato.. :D ......titolo della serata
I VINI CHE FURONO .....e che ora non sono piu'.... :oops: :oops:
Rabbia, lacrime,imprecazione, godimento puro, in un susseguirsi di teorie, supposizioni, domande, risposte............
poi ci siamo dati al gossip visto il successone del thread TalePadre/taleFiglia su Polemiche ed Opinioni.... :D :D

BELLAVISTA -Gran Cuvèe Pas Opere' 1996 - dorato con bollicine finissime e persistenti. Ottima evoluzione dalle note di creme brulèe,frutta gialla matura con buona persistenza cremosa senza alcun segno di cedimento o ossidazioni varie.....
la tanto vituperata Franciacorta.......
VALENTINI - Trebbiano d'Abruzzo 1999 - paglierino scarico. Naso classico di note di camomilla, fiori bianchi, fieno secco,con tracce di fumo che qualche ora prima rilasciavano note molto piu' problematiche oltre che alle classiche "frizzate" di casa Valentini......bocca delicata ma saporita, floreale con suffosa sensazione biostyle (copyright)e piacevole traccia salina......
HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna......rubino tendente al granato trasparente. Una golosa nota speziata molto fine tiene banco (cannella,noce moscata,chiodi garofano) oltre ai classici fruttini sottospirito ed una delicata nota di tabacco biondo. Bocca sinuosa,fine ma intensa,lunga, salina con tutti i ritorni percepiti al naso e gran bella persistenza. QUi abbiamo versato lacrime e......
BERTANI - Recioto della Valpolicella AMARONE 1988 - INtendiamoci,,,,non è la prima bt vecchia di Bertani che beviamo.....ma questo 1988 le passa tutte. Fresco come una rosa....un finissimo profumo d'appassimento,niente di greve o pesante,lo stile Bertani di una volta, solo che sembra fatto da 7/8 anni.....fresco e pimpante...e dopo un ora come appena alla stappatura.....acciderbole che vino...........adesso buonanotte Bertani......ce li scordiamo...........
altre lacrime oltre alla rabbia......
ANSELMI - Recioto di Soave I CAPITELLI 1996 - Si perchè questa è l'ultima annata che puo' fregiarsi della Den. Recioto di Soave. E che annata......azza........Uva sultanina in tutte le sue declinazioni: appassita, sottospirito,candita,tocchi di erbe aromatiche,liquore di pesca,ritorni di cappero...bocca fresca,quasi mentolata,pur con un bel carico di zuccheri si beve splendidamente......ma ora come sara' ??? Buonanotte a tutti............
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda arnaldo » 14 lug 2013 12:39

Ho cercato di spiegare a questo mio amico (che capisce poco di vino... :D ) che non si puo' piu' pretendere che i vini di adesso siano come quelli di allora.....ma Lui niente..ostinato.......cocciuto...... :D
Saranno gli ettari in piu'?? Saranno le rese ?? Saranno i metodi di cantina ??? Sara' il cambio del clima ???Saranno cambiate le botti ??? Saranno cambiati gli enologi e gli agronomi ???
Abbiamo passato tutta la serata a porci queste domande, al punto che ad un certo momento,le ns Signore ci hanno salutato e se ne sono andate a fare un giro in centro.... :D :D Dopo circa 2 ore....al loro rientro......eravamo ancora li', davanti a tutti questi bicchieri....a ripetere sempre le stesse domande.........ad un certo punto ho sentito CLICK: mia moglie mi aveva spento........
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda Nebbiolino » 14 lug 2013 12:59

arnaldo ha scritto:Saranno gli ettari in piu'?? Saranno le rese ?? Saranno i metodi di cantina ??? Sara' il cambio del clima ???Saranno cambiate le botti ??? Saranno cambiati gli enologi e gli agronomi ???


Tutto vero Aldo, senza dimenticare però che a volte, a cambiare, sono i bevitori. :wink:
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda davidef » 14 lug 2013 13:04

Nebbiolino ha scritto:
arnaldo ha scritto:Saranno gli ettari in piu'?? Saranno le rese ?? Saranno i metodi di cantina ??? Sara' il cambio del clima ???Saranno cambiate le botti ??? Saranno cambiati gli enologi e gli agronomi ???


Tutto vero Aldo, senza dimenticare però che a volte, a cambiare, sono i bevitori. :wink:



invece il senso era che quei vini, presi all'uscita e mai mossi, fatta forse in un momento dove c'era meno "cultura e tecnica/ erano bottiglie ineccepibili, anziché buonissime e pure emozionanti bevute dai bevitori di oggi

se uno dice, luglio 2013, che il Blauburgunder S. Urbano di Hofstatter tiene sponda ad un Pinot Noir tutti sghignazzano perché hanno in mente il vin fatto oggi e bevuto presto, ma quei vini erano appunto frutto di un altro momento nel farli, perché si sono persi ??
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda Nebbiolino » 14 lug 2013 13:37

davidef ha scritto:invece il senso era


Chiarissimo e lapalissiano.

Ocio però, tanto fa anche quel mix di gusto, ricordi ed emozioni che ognuno di noi si porta dietro come bagaglio. E benchè l'aumento delle rese (e degli ettari) incidano molto, non escluderei che certi vini fatti oggi fra quindi o vent'anni possano rivelarsi come belle sorprese.
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda paperofranco » 14 lug 2013 21:21

arnaldo ha scritto:HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna.......


Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda videodrome » 14 lug 2013 22:04

arnaldo ha scritto:Immagine

Complimenti Aldo, un bel tour de force nel weekend :D
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda meursault » 14 lug 2013 22:27

Dissento su Valentini, a me sembra che la linea della cantina sia veramente cambiata di pochissimo nel corso di questi anni......voi trovate che ci sia discontinuità e da che annata in poi?
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda Alberto » 15 lug 2013 09:06

Bella bevuta ragazzi...

Non so però se la '96 sia realmente l'ultima annata de I Capitelli sotto il labaro della DOC Recioto di Soave...mi pare di ricordare fosse la '98 o la '99, controllerò.
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda arnaldo » 15 lug 2013 10:42

meursault ha scritto:Dissento su Valentini, a me sembra che la linea della cantina sia veramente cambiata di pochissimo nel corso di questi anni......voi trovate che ci sia discontinuità e da che annata in poi?


Hai ragione Conte. Valentini è sicuramente quello che è rimasto intatto, inalterato nel tempo. Bevi bottiglie vecchie e recenti (con le dovute attese)....e trovi lo stesso filo conduttore.
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda arnaldo » 15 lug 2013 10:56

paperofranco ha scritto:
arnaldo ha scritto:HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna.......


Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.


Bisogna solo avere la fortuna o l'occasione di assaggiare alla cieca questo vino (chiaramente ben conservato...). La sorpresa è clamorosa..per onore di cronaca ricordo altra ottima bottiglia di S.Urbano bevuta a casa di Marwine,forse la 93 o la 97....devo controllare......
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda eno » 15 lug 2013 15:01

arnaldo ha scritto:Immagine


Il 96 non l'ho assaggiato, ma il 93 bevuto di recente era intrigante.
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda davidef » 15 lug 2013 21:40

eno ha scritto:
arnaldo ha scritto:Immagine


Il 96 non l'ho assaggiato, ma il 93 bevuto di recente era intrigante.



il Recioto di Anselmi, ahimè, è il perfetto esempio del vino che fu...le annate 1990, 1993 e 1996 sono stati tra i più grandi vini dolci prodotti in zona senza alcuna possibilità di smentita, rispondendo anche ad Alberto non ricordo se la 1996 fu l'ultima annata prodotta come Recioto di Soave o se fu la 1998, possibile che il trapasso ad IGT sia avvenuto anche un anno o due dopo, quel che conta però è che la 1996 fu l'ultima annata grande di questo vino poi perso su logica e profili di vino meno condivisibili...amen :(
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda davidef » 15 lug 2013 21:44

meursault ha scritto:Dissento su Valentini, a me sembra che la linea della cantina sia veramente cambiata di pochissimo nel corso di questi anni......voi trovate che ci sia discontinuità e da che annata in poi?


Matteo, il focus era su altri vini, a dir la verità la previsione era di aprire il Tocai Ronco della Chiesa 1999 di Borgo del Tiglio...poi alla mattina ho avuto la curiosità di sentire Valentini pari annata.

c'è sicuramente continuità, in effetti penso sia difficile fare un vino altalenante e problematico per così tante annate in fila, non sapevo più cosa fare per sgasarlo, una cosa assurda, perto 8 ore prima, poi caraffa/bottiglia, poi forchetta a ruotare...una fatica, ma si può ? scrivi fuori sur lie e fai prima :lol: :lol: :evil:
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda davidef » 15 lug 2013 21:50

paperofranco ha scritto:
arnaldo ha scritto:HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna.......


Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.



tenendo ben presente il potere taumaturgico della mia cantina, sia chiaro questo punto :lol: , S. Urbao 1995 è una bozza con i controfiocchi, non è esagerato il paragone di Arnaldo, senza scomodare i sommi ovviamente ma se devo scegiere tra diversi première e qualche GC. e questa bottiglia non ho dubbi, uesta annata in questo momento è un vino bellissimo

frequento spesso l'Alto Adige ed a rotazione compero ogni anno alcuni Blauburgunder, a mia moglie poi piacciono parecchio, ritengo che se si facesse qualche piccolo passo indietro verso l'estrazione ci sarebbero delle bottiglie stupefacenti se bevute scevri di pregiudizi o amori visceralti, certo manca ualche tratto del timbro della Borgogna sui registri più "freddi" ma il pinot nero urla senza contaminazioni in modo nitido, vivo, elegante e setoso

bottiglia che merita di essere bevuta....mi resta 1 1995 ed 1 1997, altro vino della Madonna, terranno ancora qualcheanno senza problemi :wink:
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda alì65 » 16 lug 2013 14:13

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
arnaldo ha scritto:HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna.......


Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.



tenendo ben presente il potere taumaturgico della mia cantina, sia chiaro questo punto :lol: , S. Urbao 1995 è una bozza con i controfiocchi, non è esagerato il paragone di Arnaldo, senza scomodare i sommi ovviamente ma se devo scegiere tra diversi première e qualche GC. e questa bottiglia non ho dubbi, uesta annata in questo momento è un vino bellissimo

frequento spesso l'Alto Adige ed a rotazione compero ogni anno alcuni Blauburgunder, a mia moglie poi piacciono parecchio, ritengo che se si facesse qualche piccolo passo indietro verso l'estrazione ci sarebbero delle bottiglie stupefacenti se bevute scevri di pregiudizi o amori visceralti, certo manca ualche tratto del timbro della Borgogna sui registri più "freddi" ma il pinot nero urla senza contaminazioni in modo nitido, vivo, elegante e setoso

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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda paolo7505 » 16 lug 2013 14:16

alì65 ha scritto:
davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
arnaldo ha scritto:HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna.......


Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.



tenendo ben presente il potere taumaturgico della mia cantina, sia chiaro questo punto :lol: , S. Urbao 1995 è una bozza con i controfiocchi, non è esagerato il paragone di Arnaldo, senza scomodare i sommi ovviamente ma se devo scegiere tra diversi première e qualche GC. e questa bottiglia non ho dubbi, uesta annata in questo momento è un vino bellissimo

frequento spesso l'Alto Adige ed a rotazione compero ogni anno alcuni Blauburgunder, a mia moglie poi piacciono parecchio, ritengo che se si facesse qualche piccolo passo indietro verso l'estrazione ci sarebbero delle bottiglie stupefacenti se bevute scevri di pregiudizi o amori visceralti, certo manca ualche tratto del timbro della Borgogna sui registri più "freddi" ma il pinot nero urla senza contaminazioni in modo nitido, vivo, elegante e setoso

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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda Sydney » 16 lug 2013 15:38

davidef ha scritto:
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arnaldo ha scritto:HOFSTATTER - Vigna St Urbano-Mazzon 1995 - Il vero Grand Cru d'Italia di Pinot nero. Alla cieca tiene botta a ben piu' blasonati (e costosi) Grand Cru di Borgogna.......


Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.



tenendo ben presente il potere taumaturgico della mia cantina, sia chiaro questo punto :lol: , S. Urbao 1995 è una bozza con i controfiocchi, non è esagerato il paragone di Arnaldo, senza scomodare i sommi ovviamente ma se devo scegiere tra diversi première e qualche GC. e questa bottiglia non ho dubbi, uesta annata in questo momento è un vino bellissimo

frequento spesso l'Alto Adige ed a rotazione compero ogni anno alcuni Blauburgunder, a mia moglie poi piacciono parecchio, ritengo che se si facesse qualche piccolo passo indietro verso l'estrazione ci sarebbero delle bottiglie stupefacenti se bevute scevri di pregiudizi o amori visceralti, certo manca ualche tratto del timbro della Borgogna sui registri più "freddi" ma il pinot nero urla senza contaminazioni in modo nitido, vivo, elegante e setoso

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Bevuto il '93 non troppo tempo fa. Con la borgogna per me ci ha poco a che fare ma sicuramente un gran bel vino.
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda davidef » 16 lug 2013 20:59

Sydney ha scritto:
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Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.



tenendo ben presente il potere taumaturgico della mia cantina, sia chiaro questo punto :lol: , S. Urbao 1995 è una bozza con i controfiocchi, non è esagerato il paragone di Arnaldo, senza scomodare i sommi ovviamente ma se devo scegiere tra diversi première e qualche GC. e questa bottiglia non ho dubbi, uesta annata in questo momento è un vino bellissimo

frequento spesso l'Alto Adige ed a rotazione compero ogni anno alcuni Blauburgunder, a mia moglie poi piacciono parecchio, ritengo che se si facesse qualche piccolo passo indietro verso l'estrazione ci sarebbero delle bottiglie stupefacenti se bevute scevri di pregiudizi o amori visceralti, certo manca ualche tratto del timbro della Borgogna sui registri più "freddi" ma il pinot nero urla senza contaminazioni in modo nitido, vivo, elegante e setoso

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Bevuto il '93 non troppo tempo fa. Con la borgogna per me ci ha poco a che fare ma sicuramente un gran bel vino.


penso che la parte evidenziata riassuma chiaramente tutto il mio pensiero, mai detto che Blauburgunder sia uguale a Pinot Noir, ma che questo Blaugurdunder è una grande espressione di Pinot Nero si, poi il confronto lo si può anche fare per bonta ma non per registro come appunto sottolineavo...
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda alì65 » 17 lug 2013 19:21

paolo7505 ha scritto:
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Ce lo hai provato? Guarda, io sono molto più disilluso e ateo(come dice Davide) di quello che si possa pensare, ma ci andrei piano con i confronti a distanza, ci sono tante variabili in gioco e nebbiolino ne ha messa una importante in evidenza.



tenendo ben presente il potere taumaturgico della mia cantina, sia chiaro questo punto :lol: , S. Urbao 1995 è una bozza con i controfiocchi, non è esagerato il paragone di Arnaldo, senza scomodare i sommi ovviamente ma se devo scegiere tra diversi première e qualche GC. e questa bottiglia non ho dubbi, uesta annata in questo momento è un vino bellissimo

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tanto non sarà più buona.... :D
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Re: I VINI CHE FURONO

Messaggioda paolo7505 » 18 lug 2013 00:31

alì65 ha scritto:
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tanto non sarà più buona.... :D


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