...ultimo tentativo. "quasi fallito"...
... chiunque di noi abbia discendenza, maschia o femmina, spera sempre che, dopo anni di inconscio e quasi inavvertito accumulo di bottiglie nelle rispettive cantinette, ritenendo improbabile un quasi totale periodo di astinenza d'acquisto o un consumo sconsiderato delle bottiglie in oggetto, che un erede prima o poi, interessatissimo e appassionatissimo come il papà, possa ricevere il testimone della cantinetta/e come, ad esempio, feci io con il mio carissimo nonno, addirittura perpetrando e amplificando questa passione.
IL FATTO: ieri sera, dopo svariati tentativi, parto con un Caymus Special Sélection 1994 , anno di nascita di Chiara, chiedendogli una mezz'oretta di perfetta concentrazione su questo vino e sul significato dell'operazoione che andavo a intraprendere, avendo ormai 18 anni (di disinteresse quasi totale all'argomento), neopatentata e prossima alla "maturità scientifica" ... tante analogie che mi lasciavano ben sperare, anche se io fui più precoce... dopo un "uffa" significativo , alla prima snasata distratta faccia perplessa e al primo sorso una torsione di bocca per me disarmante... fino a 14 anni era un piccolo mostro sensoriale: dopo il soggiorno in Irlanda a Guinnes, un morosino frequentatore di pub e un eccessivo interesse per lo studio, ho realizzato di averla persa ... spero non per sempre. MI rimane Simone che sembra abbia un grande talento "discriminante" , ma da adolescente tento di tenerlo per un altro pò di tempo lontano dall'alcool...
RIFLESSIONE: vorrei condividere con gli amici del forum che hanno una situazione similare lo sconforto ma anche la ... "speranza" ...
PPS: il Caymus Special Sélection 1994 era da sballo, perfettamente a livello di un Lafite o Mouton maturo...