DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

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pablo20
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DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda pablo20 » 15 mag 2013 13:04

Martedi 21 maggio in provincia di verona faremo una degustazione dei vini del grande quintarelli

amarone 1986
amarone 1988
amarone 1990

amarone ris 1986
amarone ris 1990

alzero 1985

recioto 1985
bandito 1985

il costo e' di 200 euro + cena
stiamo selezionanzo il ristorante...

per info e prenotazioni potete scrivermi o chiamarmi al 335 - 8022632
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Chicco76
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 15 mag 2013 15:42

Molto interessato ... mi dai qualche info in più ? Grazie
AndreaTeam
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda AndreaTeam » 15 mag 2013 18:09

Sarei interessato... Puoi fornirmi altre indicazioni A riguardo?
roda19909
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda roda19909 » 15 mag 2013 20:18

sarei interessato, tuttavia è importante

capire in quante persone saranno a partecipare alla degustazione, e poi la provenienza delle bottiglie, enoteca...ristorante,, privato?.. la conservazione per vini così vecchi (per l'amarone) è importante
roda
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda alì65 » 16 mag 2013 07:02

roda19909 ha scritto:sarei interessato, tuttavia è importante

capire in quante persone saranno a partecipare alla degustazione, e poi la provenienza delle bottiglie, enoteca...ristorante,, privato?.. la conservazione per vini così vecchi (per l'amarone) è importante
roda


li tiene nella sala ricovero trattori assieme a taniche di gasolio agricolo e oli estrusi con porta comunicante alla stalla..... :mrgreen: :mrgreen:

vai tranquillo, già bevute diverse volte e sempre buonissime, sicuramente i ris. da gradino del podio globale!!

ciao Paolo... :wink:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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videodrome
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda videodrome » 22 mag 2013 01:34

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Chicco76
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 03:43

Serate come queste rimangono nella memoria perchè difficili da ripetere ... si parla tanto di vino in questo forum ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse, mi ritengo molto ma molto fortunato di aver poturo comprendere per l'ennesima volta la quintessenza di quello che ritengo il più grande produttore della Valpolicella, un Maestro assoluto nell'interpretazione del nostro territorio. Si sono spesi fiumi di parole sulla piacevolezza dell'amarone, un vino difficile che per molti versi viene snobbato o comunque messo in secondo piano a causa talvolta di una beva difficoltosa, impegnativa e comunque di una piacevolezza discutibile. Chi giustamente preferisce vini più snelli ed eleganti, meno alcolici e dalla beva più facile e meno impegnativa potrebbe rincredersi di fronte ai capolavori di Giuseppe Quintarelli. Maestro non solamente nel trovare nell'eleganza in un prodotto complesso ed impegnativo ma soprattutto nel creare un vino lontano da mode e assecondando la natura, trasformando l'uva nel modo pià naturale possibile. Dico questo perchè ogni annata aveva il suo timbro ben definito, una sua interpretazione climatica senza snaturare il prodotto e seguendo comunque lo stile dell'azienda. Non era la prima volta che assaggiavo questi vini ma come sempre avere la fortuna di metterli in batteria ti fa capire molte più cose, ti da un punto di vista prospettico differente ed allarga le proprie conoscenze sul vino.

Paolo che ringrazio in primis, ci ha fornito una serie di bottiglie perfette, senza nessun difetto e conservate a dovere ... la cucina delle Cedrare di Illasi è stata all'altezza della situazione, chapeau !

Solo quelle serate che ti muovono dentro, che ti fanno ragionare non solo con la testa ma con lo spirito, perchè qui il vino parla, è vivo ed ha un anima ! Siamo comunque nella fase Quintarelli anni 80, non sicuramente la fase di definizione degli anni 90, ma un periodo di interpretazione e di grandi emozioni ! Intendiamoci, non che i vini degli anni 90 non siano emozionali ma sono comunque diversi, meno cerebrali e più territoriali.

Una grande bolla apre la disfida, un Dom Perignon 1983 di colore giallo dorato, servito freddo ma che lasciato nel bicchiere comincia il suo cammino di profumi ... dalla scorza d'arancia al biscotto, dalla pasticceria fine alla crema e, per finire, dopo un paio d'ore, una definitissima caramella d'orzo che mi lascia molto compiaciuto. Non un vino di potenza ma di eleganza, entra sussurrato in bocca, non esplode ma intriga, è largo quanto basta per farti intuire la materia prima ma tutto giocato sulla freschezza e sulla sapidità. In perfetto stile maison, una grande spina acida lo tiene in piedi, la mineralità è talmente pronunciata che risulta leggermente amaro nel finale ma non è un difetto anzi, lo definirei quasi un timbro. Dopo diverse ore nel bicchiere miglora e diventa cremoso, si attenua quello spunto di evoluzione (ossidazione del tempo) che ti fa rimpiangere di averlo finito ! Chiude con la consueta e ammaliante freschezza.

La prima batteria di Amarone è sul Classico ...

Amarone 1986 ... di colore granato cupo leggermente opaco ... Un naso finissimo, note fresche, frutta di bosco acida, ribes rosso, lampone, minerale, sfalcio d'erba. Entra sussurato per poi dimostrare un attimo dopo la sua potenza. E' un amarone paradossalmente scheletrico, dove la vena acida sorregge una grande struttura. Nessun accenno di alcool in bocca, acidità e mineralità governano la struttura di questo vino che alla cieca non potrebbe mai essere scambiato per un amarone, tanto è elegante. Chiude con una decisa persistenza e una gran voglia di riassaggiarlo.

Amarone 1988 ... di colore granato chiaro ... Al naso note di menta che si chiudono pochi minuti dopo, si avvertono sentori di cassettone e stantio per poi riaprisi dopo una mezz'ora su eleganti note di cioccolato, cacao ed un che di erbaceo. Ingresso potente ma sempre fresco, poco glicerico. interpretazione elegante, molto verticale, una freschezza anche in questo caso inusuale ma manca della mineralità del precedente che non fa vibrare. La beva non è esplosiva, la materia è contenuta, il peso specifico ridotto. Chiusura da vino nordico e rigoroso.

Amarone 1990 ... di colore rubino brillante con riflessi granati ... Il colore mi emoziona, il naso è giovanissimo, sentori di ciliega sotto spirito, marasca, prugna, pietroso e minerale. Al sorso è leggiadro ma per una frazione di secondo perchè sviluppa subito una potenza inusuale, qui il frutto è ancora chiaro e ben definito, ogni singola componente è amplificata. Un peso specifico notevolemente superiore ai precedenti, un amarone che fa della potenza la sua dote di forza. La parte alcolica e glicerica sono bilanciate da una fresca vena acida e minerale, anche se molto possente non risulta mai alcolico o sbilanciato, necessita ancora di diversi anni di bottiglia per potersi integrare. Nel finale vola, si allarga con una potenza e un frutto dolce che da piacevolezza, in prospettiva sarà un vero campione, ora è solo un ribelle solare ed indisciplinato.


Le tanto attese Riserve ...

Amarone ris. 1986 ... Granato limpidissimo e brillante ... Al naso subito note iodate che in breve virano sul cioccolato al latte, grafite e china (purtroppo come in tutte le degustazioni di questo tipo i bicchieri potrebbero essere più espressivi avendo una bottiglia a disposizione durante la serata ma ci dobbiamo accontentare ... ) Qui entrano in gioco i campioni, il peso specifico dei vini cambia completamente, frutto di selezioni in vigna, di maggiori appassimenti o affinamenti prolungati, non si sa di preciso, il registro è comunque diverso. Aumenta la potenza, la sostanza, la materia. Aumenta anche la dolcezza rispetto ai precedenti, per alcuni inabbinabile tanto è particolare, ma non risulta assolutamente dolce o stucchevole, tanta è l'eleganza. Il sorso è più possente e largo ma sempre sorretto da un'acidità del frutto incredibilmente definita, quell'acidità che mi fa innamorare e che fa dei vini di Quintarelli dei campioni assoluti. L'alcool è sotto le righe, la glicerina presente ma contenuta, il vino avvolge ma scivola via allo stesso tempo, con un'interminabile finale dolce e fresco e vibrante, un campione di mineralità ! Per il mio modesto parere campione della serata ...

Amarone ris. 1990 ... Rubino cupo brillante ... Anch'esso figlio di un'annata calda, con note di confettura rossa, ciliega e marasca sotto spirito, marmellata di prugne, evolve poi su note di clorofilla. Campione assoluto di potenza, spazza via il fratellino non riserva che avevo nel bicchiere e che avevo tenuto per un giusto confronto. Un mostro di potenza, muscoloso, fruttato, di un'incontenibile e prorompente struttura. Spiazza, avvolge, esplode, fortunatamente acidità e mineralita mitigano la potenza di questo vino e ne rendono la beva appagante. Qui c'è una dolcezza marcata, lo classifichiamo come tipico della zona Classica, anche in questo caso necessiterà ancora di molti anni di bottiglia per assestarsi. In bocca si ribella tanta è la sua gioventù e la sua potenza, potrebbe disturbare l'eccessiva dolcezza del frutto sempre comunque sorretta da una bella acidità minerale, chiude in un finale lunghissimo ed etereo. Esotico nella sua solarità, aspettiamo ancora un decennio e poi ne riparliamo.


Finale dolce e non ...

Alzero 1985 ... Un po la delusione della serata, penso di poterlo affermare per tutta la tavolata anche perchè nessuno ha voluto rabboccare il bicchiere ! E' di un granato cupo ed opaco, al naso parte con delle inusuali note erbacee mielate, per poi virare verso il medicinale, lo sfalcio e una strana nota di fernet ! In bocca è possente ma slegato, non presenta note di dolcezza ma al contrario erbaceo amare. Non è l'alzero che conosco, lieve peso specifico, tannino un po sgraziato e graffiante, la potenza non è sotto controllo e l'acidità, seppur presente, non è quella del frutto. Sembra maturo, che abbia passato giorni migliori, non si notano sentori alcolici marcati anzi al contrario è fresco ma poco piacevole. Pochi cenni minerali, finale amarognolo con un ritorno verde. Peccato, mi aspettavo di più.

Recioto 1985 ... la Quintessenza del vino dolce, non si potrebbe chiedere di più !!! Rubino cupo e brillante, unghia leggermente granata. Al naso note di menta, eucalipto, after eight, cioccolato al latte prima e amaro poi, mon cheri. Una bomba di potenza ed eleganza, sussurra al sorso per poi esplodere, fresco e minerale quanto basta per dirti che è dolce ma mai stucchevole. Un velluto al palato, il tannino accarezza e avvolge tanto è fitto e persistente. E' incredibile come riesca a coniugare quel residuo zuccherino con l'acidità, tutto è perfettamente bilanciato, integrato, lussurioso. Si distente al centro bocca con una contenuta impetuosità per poi scivolare in un finale prima dolce e poi fresco e minerale. Ad ogni riassaggio comunica qualcosa di nuovo, una nuova sensazione tale da chiederti quanto vivo possa ancora essere, quanto il lavoro di un uomo sia stato in grado di trasformare una materia perfetta in un prodotto di tale fattura. Non è mai invadente ma si fa notare ad ogni sorso, è brillante, coinvolgente e mai banale, assolutamente perfetto ! Maestro, ho brindato alla tua salute ...

Amabile del Cerè Bandito 1985 ... Altro capolavoro ... Un colore che vira dal miele all'oro antico lucente, al naso note di crema alla vaniglia, fiori bianchi appassiti, scorza d'agrume per poi virare sulle nocciole. Sorso freschissimo e sapido, mineralità allo stato puro, impressiona l'equilibrio anche in questo caso tra tutte le parti. E' impressionante come l'esplosione di tutte le componenti e l'equilibrio delle stesse siano in perfetta armonia, dolcezza e componenti gliceriche ai massimi livelli perfettamente bilanciate ad un'acidità del frutto ed alla mineralità. Non ci sono parti spigolose o disarmoniche, non esistono squilibri ... il tempo ha addomesticato una materia viva che continua a pulsare e rimane tale nel bicchiere, assumendo uno stato di grazia. Chiude nel finale con una tale freschezza agrumata da rimanere assolutamente in silenzio.

Chi giustamente ha dei pregiudizi sull'amarone e sui vini della Valpolicella ha tutte le ragioni del caso, in fin dei conti le vette assolute sono veramente poche per mille motivi, da quelli commerciali all'incapacità dei più di produrre comunque un vino che presenti caratteristiche di eccellenza. Quintarelli dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che il vitigno è in grado di produrre vini assoluti, che il territorio è comunque una culla felice per la vite e che un manico di un certo livello è comunque in grado di assecondare quello che la natura offre. Questi vini non hanno nulla da invidiare ai più grandi prodotti mondiali, hanno le caratteristiche intrinseche del valore assoluto. Quando vini di quasi 30 anni dimostrano di essere assolutamente integri nel colore, un tannino di fattura magistrale, fitto e dolce, un' acidità del frutto e una mineralità del territorio, dei finali dolci e lunghissimi, siamo di fronte all'eccellenza. Altri non sono in grado ? Beh ... c'è un solo Conterno e un solo Giacosa, uno solo Biondi Santi, Soldera e Manetti, un solo Valentini e ... anche noi nel veneto abbiamo un solo Giuseppe Quintarelli ! Grazie Bepi ...
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Kalosartipos » 22 mag 2013 07:25

Beh.. massimo rispetto a Chicco che, alle 3.43 di mattina e dopo una bevuta del genere, è riuscito a postare delle note così dettagliate da fare rosicare noi assenti..
Chapeau, Chicco!
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda GabrieleB. » 22 mag 2013 08:10

Complimenti davvero!!Per la bevuta e la descrizione magnifica di Chicco :D
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda alì65 » 22 mag 2013 08:28

non è che il forum è assente su queste bevute è che ne sono state fatte diverse negli anni con anche bt più vecchie e non tutte qui presenti e sono sempre godute massime....
altro problema è economico, queste bt costano ed è giusto pagarle come è giusto in altre bevute con rarità che altrimenti non berresti...ma su questo pare che molti siano sordi

per fortuna che Paolo c'è... :wink:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda paperofranco » 22 mag 2013 08:51

Chicco76 ha scritto:Serate come queste rimangono nella memoria perchè difficili da ripetere ... si parla tanto di vino in questo forum ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse , mi ritengo molto ma molto fortunato di aver poturo comprendere per l'ennesima volta la quintessenza di quello che ritengo il più grande produttore della Valpolicella, un Maestro assoluto nell'interpretazione del nostro territorio. Si sono spesi fiumi di parole sulla piacevolezza dell'amarone, un vino difficile che per molti versi viene snobbato o comunque messo in secondo piano a causa talvolta di una beva difficoltosa, impegnativa e comunque di una piacevolezza discutibile . Chi giustamente preferisce vini più snelli ed eleganti, meno alcolici e dalla beva più facile e meno impegnativa potrebbe rincredersi di fronte ai capolavori di Giuseppe Quintarelli. Maestro non solamente nel trovare nell'eleganza in un prodotto complesso ed impegnativo ma soprattutto nel creare un vino lontano da mode e assecondando la natura, trasformando l'uva nel modo pià naturale possibile. Dico questo perchè ogni annata aveva il suo timbro ben definito, una sua interpretazione climatica senza snaturare il prodotto e seguendo comunque lo stile dell'azienda. Non era la prima volta che assaggiavo questi vini ma come sempre avere la fortuna di metterli in batteria ti fa capire molte più cose, ti da un punto di vista prospettico differente ed allarga le proprie conoscenze sul vino.

Chi giustamente ha dei pregiudizi sull'amarone e sui vini della Valpolicella ha tutte le ragioni del caso , in fin dei conti le vette assolute sono veramente poche per mille motivi, da quelli commerciali all'incapacità dei più di produrre comunque un vino che presenti caratteristiche di eccellenza. Quintarelli dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che il vitigno è in grado di produrre vini assoluti, che il territorio è comunque una culla felice per la vite e che un manico di un certo livello è comunque in grado di assecondare quello che la natura offre. Questi vini non hanno nulla da invidiare ai più grandi prodotti mondiali, hanno le caratteristiche intrinseche del valore assoluto. Quando vini di quasi 30 anni dimostrano di essere assolutamente integri nel colore, un tannino di fattura magistrale, fitto e dolce, un' acidità del frutto e una mineralità del territorio, dei finali dolci e lunghissimi, siamo di fronte all'eccellenza. Altri non sono in grado ? Beh ... c'è un solo Conterno e un solo Giacosa, uno solo Biondi Santi, Soldera e Manetti, un solo Valentini e ... anche noi nel veneto abbiamo un solo Giuseppe Quintarelli ! Grazie Bepi ...


Mi associo anche io ai complimenti per la degustazione a cui guardo con un po’ d’invidia, lo dico veramente senza ironia, e ringrazio chicco per il bel racconto.
Però, se mi posso permettere, quando si parla di vini del cuore siamo tutti di parte, chicco compreso, e volevo fare una riflessione sui sottolineati.
1. Se c’è stato poco interesse penso che principalmente ti rivolgerai a chi vive nella tua regione, per ovvi motivi. Quindi gente al di sopra del sospetto di essere contro l’amarone a priori.
2.A me non sembra che l’amarone sia tanto snobbato; è uno dei vini italiani più venduti e richiesti nel mondo, o sbaglio?
3.I pregiudizi sono umani, e personalmente guardo sempre con una certa diffidenza a chi dice di non avere alcun pregiudizio su niente. Nel mio caso, il giudizio che ho espresso alcune volte sulla tipologia amarone e su cui abbiamo discusso, è frutto di diverse bottiglie bevute, magari non quelle giuste e non al momento giusto come dice Davidef, ma comunque “diverse bottiglie bevute”, no discorsi o assaggi alle fiere.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda vinogodi » 22 mag 2013 09:53

...bicchierata straordinaria: se non fosse stata organizzata così distante avrei partecipato al 100% anche spostando impegni di lavoro. IL prezzo? Importante ma questi sono capolavori dell'enologia, tra l'altro rarissimi, quindi lo sforzo vale senz'altro la pena farlo, per un grande appassionato, anche se non del genere. Come detto da chicco nell'introduzione, ti aprono la mente, anche se sei un amante dello Chablis... 8)
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda vinogodi » 22 mag 2013 09:54

alì65 ha scritto:non è che il forum è assente su queste bevute è che ne sono state fatte diverse negli anni con anche bt più vecchie e non tutte qui presenti e sono sempre godute massime....
...vero...
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda vinogodi » 22 mag 2013 10:01

alì65 ha scritto:...per fortuna che Paolo c'è... :wink:
...beh , non è che la tua cantinetta sia così trascurabile... :wink:
PS: ribadisco... a Parma e dintorni c'è un nugolo di attivisti bevitori ad alto livello impressionante, con cantine impressionanti. Se fossimo meno individualisti e facessimo più sistema, si potrebbero organizzare con una certa frequenza bicchierate fantasmagoriche.Io penso sia proprio per il fatto (vedi analogie con i modenesi o romagnoli) che siamo in una terra direi sfigata per il vino e che ci piace bere e mangiare bene per cultura, quindi la ricerca dell'eccellenza viene un pò da sè e vci dotiamo dello stretto necessario per convincerci che al mondo ci si può togliere soddisfazioni sensoriali non indifferenti...
PS: e non accetto il discorso "è solo una questione di soldi" ... salvo un C****a con la cantina privata più impressionante d'Italia ( e quella della Mariella che fa storia a sè), non è che siamo dei gran ricconi da scialacquare senza ritegno le risorse solo per una forma di enosnobismo... 8)
PPS: scusate per l'OT, ho ancora l'acquolina a vedere la foto delle bocce... 8)
Ultima modifica di vinogodi il 22 mag 2013 10:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Kalosartipos » 22 mag 2013 10:03

vinogodi ha scritto: IL prezzo? Importante ma questi sono capolavori dell'enologia, tra l'altro rarissimi, quindi lo sforzo vale senz'altro la pena farlo, per un grande appassionato, anche se non del genere. Come detto da chicco nell'introduzione, ti aprono la mente, anche se sei un amante dello Chablis... 8)

Concordo... peccato sia stata infrasettimanale ed alla sera, oltre che distante.
Fosse stata fatta sabato o domenica a pranzo, avrei partecipato.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda pablo20 » 22 mag 2013 11:11

Ringrazio tutti i partecipanti alla bellissima serata, tra i quali alcuni importanti produttori di amarone.
Una menzione speciale poi a Federico per la simpatia, per la passione e le puntuali e dettagliatissime note di degustazione, leggendo le quali mi e' sembrato di riassaporare i fantastici vini di ieri sera.

Alla prossima !!
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Nebbiolino » 22 mag 2013 11:16

Chicco76 ha scritto: ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse,


Purtroppo, fatte la sera e in settimana, rende la partecipazione estremamente difficile... :(
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda ZEL WINE » 22 mag 2013 11:56

Nebbiolino ha scritto:
Chicco76 ha scritto: ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse,


Purtroppo, fatte la sera e in settimana, rende la partecipazione estremamente difficile... :(


Con tutto il rispetto, mi sembra un evidenza non trascurabile. Massima e sana invidia per chi puo' permettersi di spezzare la settimana in piena liberta' con bottiglie mitiche.
L'alzero 85 era ok al 100%?
Qualcosa non mi torna.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Fufluns » 22 mag 2013 13:26

Chicco76 ha scritto:...rimango sbalordito che non ci sia interesse...

L'interesse c'è ed anche tanto, ma capisci che una serata da 300€, di martedì sera, annunciata con un preavviso di 6 giorni...la risposta viene da sè...
Arlecchino scherzando si confessò
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 13:40

Kalosartipos ha scritto:Beh.. massimo rispetto a Chicco che, alle 3.43 di mattina e dopo una bevuta del genere, è riuscito a postare delle note così dettagliate da fare rosicare noi assenti..
Chapeau, Chicco!


Sai com'è, sono tornato a casa elettrizzato e mi era passato il sonno, poi fresco di bevuta e ancora vibrante non volevo perdermi i dettagli ... :mrgreen:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 14:19

paperofranco ha scritto:
Chicco76 ha scritto:Serate come queste rimangono nella memoria perchè difficili da ripetere ... si parla tanto di vino in questo forum ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse , mi ritengo molto ma molto fortunato di aver poturo comprendere per l'ennesima volta la quintessenza di quello che ritengo il più grande produttore della Valpolicella, un Maestro assoluto nell'interpretazione del nostro territorio. Si sono spesi fiumi di parole sulla piacevolezza dell'amarone, un vino difficile che per molti versi viene snobbato o comunque messo in secondo piano a causa talvolta di una beva difficoltosa, impegnativa e comunque di una piacevolezza discutibile . Chi giustamente preferisce vini più snelli ed eleganti, meno alcolici e dalla beva più facile e meno impegnativa potrebbe rincredersi di fronte ai capolavori di Giuseppe Quintarelli. Maestro non solamente nel trovare nell'eleganza in un prodotto complesso ed impegnativo ma soprattutto nel creare un vino lontano da mode e assecondando la natura, trasformando l'uva nel modo pià naturale possibile. Dico questo perchè ogni annata aveva il suo timbro ben definito, una sua interpretazione climatica senza snaturare il prodotto e seguendo comunque lo stile dell'azienda. Non era la prima volta che assaggiavo questi vini ma come sempre avere la fortuna di metterli in batteria ti fa capire molte più cose, ti da un punto di vista prospettico differente ed allarga le proprie conoscenze sul vino.

Chi giustamente ha dei pregiudizi sull'amarone e sui vini della Valpolicella ha tutte le ragioni del caso , in fin dei conti le vette assolute sono veramente poche per mille motivi, da quelli commerciali all'incapacità dei più di produrre comunque un vino che presenti caratteristiche di eccellenza. Quintarelli dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che il vitigno è in grado di produrre vini assoluti, che il territorio è comunque una culla felice per la vite e che un manico di un certo livello è comunque in grado di assecondare quello che la natura offre. Questi vini non hanno nulla da invidiare ai più grandi prodotti mondiali, hanno le caratteristiche intrinseche del valore assoluto. Quando vini di quasi 30 anni dimostrano di essere assolutamente integri nel colore, un tannino di fattura magistrale, fitto e dolce, un' acidità del frutto e una mineralità del territorio, dei finali dolci e lunghissimi, siamo di fronte all'eccellenza. Altri non sono in grado ? Beh ... c'è un solo Conterno e un solo Giacosa, uno solo Biondi Santi, Soldera e Manetti, un solo Valentini e ... anche noi nel veneto abbiamo un solo Giuseppe Quintarelli ! Grazie Bepi ...


Mi associo anche io ai complimenti per la degustazione a cui guardo con un po’ d’invidia, lo dico veramente senza ironia, e ringrazio chicco per il bel racconto.
Però, se mi posso permettere, quando si parla di vini del cuore siamo tutti di parte, chicco compreso, e volevo fare una riflessione sui sottolineati.
1. Se c’è stato poco interesse penso che principalmente ti rivolgerai a chi vive nella tua regione, per ovvi motivi. Quindi gente al di sopra del sospetto di essere contro l’amarone a priori.
2.A me non sembra che l’amarone sia tanto snobbato; è uno dei vini italiani più venduti e richiesti nel mondo, o sbaglio?
3.I pregiudizi sono umani, e personalmente guardo sempre con una certa diffidenza a chi dice di non avere alcun pregiudizio su niente. Nel mio caso, il giudizio che ho espresso alcune volte sulla tipologia amarone e su cui abbiamo discusso, è frutto di diverse bottiglie bevute, magari non quelle giuste e non al momento giusto come dice Davidef, ma comunque “diverse bottiglie bevute”, no discorsi o assaggi alle fiere.


Ciao papero, non posso mica darti torto, le bugie non sono il mio forte quindi lo ammetto di avere un debole per l'amarone di Quintarelli, peccato però come avrai capito che è un amore a senso unico verso la Valpolicella, perche solo pochissimi altri prodotti mi fanno scattare la scintilla. Sono di parte fino ad un certo punto perchè per me è innegabile la grandezza dei suoi prodotti, come mi sembra di averti già scritto in un altro post, a prescindere dalla tipologia di prodotto. Insomma se metti in fila tutte le caratteristiche di un vino di Quintarelli ne esce come minimo un grande vino, poi un'eventuale "ribellione" verso l'appassimento è del tutto comprensibile pertanto se la tipologia non è gradita ovviamente non si discute. Con le mie affermazioni non mi rivolgo a nessuno in particolare, come si dice generalmente a tutti e a nessuno, ma ne parlavamo con Paolo l'organizzatore della serata ieri sera dopo la cena che anche "sto giro" è stata una faticaccia e dal forum pochissimi gli hanno chiesto informazioni.
L'amarone è uno dei vini italiani più venduti all'estero, e anche bevuti all'estero, ma sicuramente non in Italia dove si apprezzano tipologie diverse. C'erano due produttori di amarone ieri sera a cena e confermano che buona parte della produzione generale di amarone si incammina per lidi d'oltralpe.
Sono d'accordo con te sui pregiudizi e infatti non mi sentirai mai parlare di primitivo di manduria che puoi farmi bere solo legato ad una sedia a mo' di interrogatorio terroristico e con l'imbuto ... :mrgreen: Come al contrario sono molto affascinato dalle tipologie con un leggero residuo, vedasi il Riesling della Mosella che considero con lo chardonnay di Borgogna il più grande vitigno e vino bianco del mondo. I pregidizi ci saranno sempre e comunque, chi non difende il proprio vino del cuore, la propria tipologia e, credimi sulla parola, le proprie bottiglie ... c'è gente che si riempie di mediocrità la propria cantina ma quando poi stappa una bottiglia senza tante emozioni trova sempre il modo di difenderla, è capitato anche a me ! :wink: Col tempo tutto si affina, tutto diventa meno sfocato e più limpido, siamo in grado di dare una dimensione diversa a quello che beviamo perchè se hai un punto di riferimento chiaro forse diviene tutto più facile. Non snobberei mai un bicchiere di primitivo perchè mi incuriosisce tutto e di più, cerco di valutarlo con lo stesso metro di paragone rispetto ad altri vini, anche se poi magari non vado oltre quel bicchiere. Lo so che già questo è un pregiudizio ma io cerco eleganza e finezza e come abbiamo già ribadito più volte ci sono vitigni che per la loro natura non lo saranno mai. Ecco quello che mi fa impazzire di Quintarelli, che lo rende unico nel suo genere, è stata la sua capacità di sfornare prodotti eleganti al limite della finezza. L'86 di ieri sera ne è un esempio. Al sorso sembrava "acqua" per poi esplodere in bocca, rendo il concetto ? Hai presente da buon sangiovese dipendente quale sei (te lo posso dire vero ?) le grandi annate del Pergole ? Ecco il paragone è quello li ... Quando hai quella tipologia di vino ti seccheresti la bottiglia da solo eh ? Comunque mi hai fatto notare delle cose importanti, ti ringrazio e sono contento di averti risposto ... guarda io bevo con tanti qui del forum, bevo a Roma, bevo in Emilia Romagna, in Veneto e molto sporadicamente in Toscana e per me sono tutti amici, ogni esperienza crea arricchimento e confronto, sia mai che un giorno ti faccio rincredere con una grande boccia del Bepi ... :wink:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 14:23

alì65 ha scritto:non è che il forum è assente su queste bevute è che ne sono state fatte diverse negli anni con anche bt più vecchie e non tutte qui presenti e sono sempre godute massime....
altro problema è economico, queste bt costano ed è giusto pagarle come è giusto in altre bevute con rarità che altrimenti non berresti...ma su questo pare che molti siano sordi

per fortuna che Paolo c'è... :wink:


Perche non vi conoscevo prima allora ... :cry: Se ce ne fosse un'altra con dentro qualche ris. degli anni 70 o primi anni 80 parteciperei subito ... adesso siete diventati pigri e amanti delle tardone eh ? :mrgreen: Mo me becco subito qualche meritato insulto ... :mrgreen:
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda Chicco76 » 22 mag 2013 14:31

ZEL WINE ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
Chicco76 ha scritto: ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse,


Purtroppo, fatte la sera e in settimana, rende la partecipazione estremamente difficile... :(


Con tutto il rispetto, mi sembra un evidenza non trascurabile. Massima e sana invidia per chi puo' permettersi di spezzare la settimana in piena liberta' con bottiglie mitiche.
L'alzero 85 era ok al 100%?
Qualcosa non mi torna.


E io per farti uscire non ti organizzo la bicchierata di verdicchio sotto casa, poi non mi dire che non ti voglio bene eh ? :mrgreen:
L'alzero era ok purtroppo ... tutte le bottiglie erano oltre l'ok, disarmanti per integrita ma questo non ha convinto per niente ... ti giuro che aveva una nota di fernet branca che mi ha fatto girare altamente i maroni, ma poi uscivano sentori ovviamente più classici, perfino la nota vegetale del cabernet. Impossibile dire che fosse scollinato o comunque con lievi sentori ossidativi, il vino si beveva ed era pure fresco al sorso, non l'alzero anni 90 della densità palatale di una crema ma un prodotto molto più snello. Paradossalmente se gli toglievi il vegetale spinto ed amaro e lo compensavi con una leggera nota dolce e fruttata, quello che ti aspetti dai vini di Quintarelli, sarebbe finito dritto sul podio tanta è ancora la sua eleganza. La curiosità di stapparne un'altra per vedere com'è è veramente tanta ma visto quello che costa magari attendo pure io qualche nota di qualcuno che l'ha già bevuto ...
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda ZEL WINE » 22 mag 2013 14:52

Chicco76 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
Chicco76 ha scritto: ma quando qualcuno organizza una serata di questo livello rimango sbalordito che non ci sia interesse,


Purtroppo, fatte la sera e in settimana, rende la partecipazione estremamente difficile... :(


Con tutto il rispetto, mi sembra un evidenza non trascurabile. Massima e sana invidia per chi puo' permettersi di spezzare la settimana in piena liberta' con bottiglie mitiche.
L'alzero 85 era ok al 100%?
Qualcosa non mi torna.


E io per farti uscire non ti organizzo la bicchierata di verdicchio sotto casa, poi non mi dire che non ti voglio bene eh ? :mrgreen:
L'alzero era ok purtroppo ... tutte le bottiglie erano oltre l'ok, disarmanti per integrita ma questo non ha convinto per niente ... ti giuro che aveva una nota di fernet branca che mi ha fatto girare altamente i maroni, ma poi uscivano sentori ovviamente più classici, perfino la nota vegetale del cabernet. Impossibile dire che fosse scollinato o comunque con lievi sentori ossidativi, il vino si beveva ed era pure fresco al sorso, non l'alzero anni 90 della densità palatale di una crema ma un prodotto molto più snello. Paradossalmente se gli toglievi il vegetale spinto ed amaro e lo compensavi con una leggera nota dolce e fruttata, quello che ti aspetti dai vini di Quintarelli, sarebbe finito dritto sul podio tanta è ancora la sua eleganza. La curiosità di stapparne un'altra per vedere com'è è veramente tanta ma visto quello che costa magari attendo pure io qualche nota di qualcuno che l'ha già bevuto ...


Troppo buono :mrgreen: per l'85 aspettiamo l'inverno.
grazie
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: DEGUSTAZIONE QUINTARELLI

Messaggioda vinogodi » 22 mag 2013 14:56

Chicco76 ha scritto:
alì65 ha scritto:non è che il forum è assente su queste bevute è che ne sono state fatte diverse negli anni con anche bt più vecchie e non tutte qui presenti e sono sempre godute massime....
... :wink:


Perche non vi conoscevo prima allora ... :
...a parte quelle storiche anche con bocce rarissime di Riserve di Quintarelli solo per il mercato estero degli anni sessanta/settanta fatte in Bue House 4-5 anni fa , effettivamente è un pò che non ci si cimenta. Comunque poco male, a fine ottobre c'è una verticale storica di Quintarelli/DalForno "accoppiati" in Bue House, comprensiva di una retrospettiva di vecchi amaroni fino agli anni cinquanta dei grandi Bertani/Accordini/Santa Sofia &C ... con ulteriori sorprese...mò vediamo.. 8)
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