Messaggioda kubik » 16 apr 2013 12:52
Grazie ancora mille agli organizzatori, Alessandro, Francesco e sua moglie, ristorante bellissimo e di assoluta qualità, personale affabile e umile, a partire dal bravo chez Paganini. Grazie a tutti per la bellissima occasione e convivialità nata.
Ho avuto il piacere poi di conoscere finalmente molti forumisti (ammazza che caterpillar sono gli avuerrini! Dei veri schiacciasassi alcolici! Complimenti)
Venendo ai voti e descrizioni, provo a mettere in ordine il mio taccuino anche per mia futura memoria quindi mi oso postarlo per tutti voi. L’assaggio della prima tornata forse è stato più difficoltoso sia per condizioni oggettive che mie soggettive (leggera stanchezza della giornata), invece quelle della domenica sono sicuramente più sicuro perché miglior condizioni e concentrazione (ma 10 barolo di tale caratura e complessità mettono alla prova).
La prossima volta, semmai sarà, unica cosa che proporrò è una maggiore permeabilità tra i tavoli, più confronto, non facile ovviamente in questo caso con 18 persone circa su 3 tavoli, ma la cosa avrebbe permesso di capire molto di più (e scambiarsi i vini buoni).
1° Sessione, la sera del 13.
Questi voti ho cercato di armonizzarli per quanto possibile a quelli (più belli) della 2°sessione
1.Barolo Brunate ’96 Marcarini
Inizia con un naso tra i migliori (della la serata), subito espressivo ed aperto, un frutto ancora lontano nella confettura forse, poi qualcosa di corteccioso, la liquirizia, il lieve pellame. Nel prosieguo della serata perde però un pò la luce, arrivando dei toni di sottobosco, e si siede, rimpicciolisce, ma eccolo ripartire, si affaccia la genziana, poi ricade. In bocca ha buon grip e affondo, eleganza nello sviluppo, solo il tannino chiude lievemente amarognolo. 91
2.Barolo Rocche dei Brovia ’96 Brovia
Parte muto e così rimane alquanto con una sostanziale mancanza di pulizia, qualche tratto smaltoso, limonaccio anche per me, cassetto chiuso, sembra riprendersi e migliorare nel finale comunque.
In bocca è molto verticale, magro, con lievi durezze a dettare il corso e il sorso, il tannino seppur discretamente dolce è ancora bello vispo, retro nasale non pulitissimo. 83
3.Montevertine Ris. ’96 Montevertine
Parte su toni evoluti con accenni ossidativi, comincia però una repentina risalita e passando da chiari fondi di caffe a caffè torrefatto di distende e si pulisce, nel finale fa capolino una tonica buccia d’arancia. A naso ripulito mi è piaciuto molto.
Un buon succo unito ad una manifesta esilità che non significa fragilità, è risolto, è tonico, elegante, migliora anche al sorso, non è una bomba di persistenza ma di tensione saporita. Uno straordinario intruso ottimamente mimetizzato. 91
4.Barolo Liste ’96 Borgogno
il naso parte stanco ed evoluto, c’è un porcino secco da manuale, qualcosa che non convince, lampi di glutammato. Però anche lui migliora nel corso della serata, non diventerà aereo rimanendo su toni un pò cupi, ma non sembra mostrare più difetti.
L’ho trovato all’inizio leggermente crudo nell’acidità, con un centro bocca un po’ furtivo, tannino fine. Comunque si assesta benino nel complesso, anche lui su di un ritmo di verticalità, forse un filo freddo tutto sommato. 86
5.Barolo Runcot ’96 Elio Grasso
Qualcosa non convince da subito, molti accuseranno il tappo di una bottiglia, seppur non plateale mi è sembrato di capire, il mio invece è andato inesorabilmente affossandosi nell’ossidazione manifesta. Nonostante tutto, la bocca si è destreggiata bene, risolto nel tannino dolce, buon centro bocca, lo salva dalla tomba. 82
6.Barolo Bricco Boschis Vigna S.Giuseppe Ris. ’96 Cavallotto
Uno dei vini più assurdi a parer mio (e di diversi altri al mio tavolo), perché all’olfatto per moooolto tempo è rimasto coperto del tutto da un velo anomalo di “latte e nesquik”. In altro contesto lo avrei lavandinato va a finire, c’è voluta la tenacia di credergli come ha fatto Riccardo con il suo roteare a 3000 giri/min ma anche Alessandro (invero da subito lui), perché in effetti gli passasse, ma dopo dopo dopo… Un po’ di frutto appare ma rimane un naso anomalo, con un impostazione a parer mio vagamente moderna seppur non lo sia di fatto. Che vi devo dire, mah!
In bocca sicuramente meglio, tannino quasi innavertibile per la grana finissima, ha una certa rotondità (poca acidità tutto sommato per un ’96), l’alcol si fa sentire lievemente, ma poco incisivo nel complesso. 83
7.Barbaresco Ris. Crichet Pajè ’96 Roagna
Abbiamo saputo che trattavasi del crichet il giorno dopo come detto. A me è parso cupo e compresso all’inizio facendomi pensare erroneamente ad una mano “moderna”. Ha avuto bisogno di pompare aria e tempo ( e credo ne avrebbe voluto ancor di più) perché poi si è disteso, con una bella nota di arancia e un intrigante alito salmastro tra le varie cose. In bocca presenta grande materia, ancora da sciogliersi e organizzarsi, grande acidità e tannino quasi feroce, ancora decisamente duro nel complesso, troverà mai la via della gaudente epifania? 91
8.Barolo Cascina Francia ’96 G.Conterno
Il naso più brutto della serata a parer mio, irriconoscibile nebbiolo e tanto più barolo.
C’è chi ha detto kinder al latte tutta la sera, e ci stava, io dopo poco ho sentito solo un po’ di lievito e tanto “champagne” (di stile lievitoso –appunto- e dai tratti ossidativi/liquer) e non si è mosso più.
In bocca invece risulta meglio per fortuna, verticale, di bella acidità, che però mi bypassa quasi del tutto il centro bocca per schiaffeggiarmi il fondo della gola. La tannicità è comunque finissima. Delusione. 78
9.Barolo Ciabot Mentin Ginestra ’96 Clerico
Strana acidità da pasta acida di salampatata e anche buccia di salame fresco, poi si riprende e quest’aspetto passa per mostrare una maturità che mi è parsa però decadente e segnata da un che di modernità. Anche qui in bocca c’è verticalità ma con più presenza scenica e dal tannino ancora tosto. 84
10.Barolo La Serra ’96 Marcarini
Il mio ha un naso strano, lievemente sporco, che fa fatica a liberarsene del tutto. I toni rimangono un pò terrosi, umidi, dei lampi di qualcosa di vernice addirittura (ma sul finale della batteria ero stanco), sembra comunque migliorare a tratti. Bella succosità che rende saporito lo sviluppo, di discreta polpa seppur non brillante per avvolgenza e lunghezza, tannino fitto ma tenace ancora. 86
Complessivamente quello che quasi sempre mi è parso più “buono” - e che ha salvato quindi quei vini da un naso (semi)disastroso o giu di lì- è la bocca, mediamente tonica, reattiva, seppur alcune segnate ancora dalle durezze bipolari di acidità e/o tannino, elementi che poi rendono quest’annata (semi)immortale.
2° Sessione, pranzo del 14
1.Barolo Monprivato ’96 Mascarello
Subito interessantissimo per me, avvia con un velo di goudron e accenno di brodo, per poi ingranare la marcia e salire, si schiarisce e tra le varie cose offre anche un rosa macerata. Avrà un naso sempre in movimento andando a toccare anche toni non proprio positivi però, quindi dalla genziana alla buccia di arancia, per poi ancora rintocchi di brodo, un acciuga che diventa salmastro e via ancora … Apprezzato molto nel complesso. Trovata da subito molta eleganza e una gran bella materia, verticalità incernierata su di un bel succo, dinamismo e tannino molto fine e risolto forse solo un filo polveroso. Per le ombre del naso si “ferma” a 94..
2.Barolo Granbussia Ris. ’96 A.Conterno
L’inizio a parer mio è “amorfo”, riconosco solo un che di mollica di pane di qualche giorno. Poi comincia a muoversi, passa da fiori macerati, pomodoro secco, pietra bagnata ma arriva, seppur sempre compatto, inequivocabilmente al biscotto, al frollino, ovvero a un legno dal quale non si schioderà più. Invece la bocca a parer mio è molto bella per la sua peculiarità data da un grande ritmo di succosità e sapidità selvaggia, superiore a qualunque altra boccia. Il tannino è dolce e finemente risolto. Per questa bocca pregnante ed energica che davvero mi è piaciuta moltissimo 90
3.Barolo Ris. Villero ’96 Vietti
Il nostro è brodoso e glutammatico per tutto il tempo, stanco, seppur abbia avuto dei piacevoli contrappunti mentolati e qualcos’altro. La bocca è nuovamente meglio seppur “fredda” e pò vuota, tannicità ancora lievemente da smussarsi e non dolce. 83
4.Barolo Ris. Monfortino ’96 G.Conterno
Da subito un bel naso profondo,introspettivo, da attendere, cercare, che in questa fase è vicino al Monprivato. Vi scorgo un che di legna arsa, il famoso camino spento quando freddo, più avanti foglie di the, arriva la radice di liquirizia netta e devo ammettere la famosa anguria che ho trovato a parer mio più nei toni di una zucchina tagliata (sempre quella famiglia insomma), come fosse un fine tratto linfatico. Devo dire che a questo punto rimane sempre li però, si muove poco, rimbalza tra questo tratto bianco di indefinita cucurbitacea e bastoncino di liquirizia. Bocca da apoteosi, grande succo, eleganza che aggrada e soddisfa tutte le parti del cavo orale, austerità e concessione, tannino dolce a grana finissima, scia minerale, buona lunghezza. Davvero molto bello. Contento che alla cieca sia stato il mio vino preferito, assoluto. 97
5.Barolo Monprivato Ris. Cà d’Morissio ’96 Mascarello
Subito vi ho scorto un tratto iodato, minerale, salmastro, ha una profondità impalpabile, insondabile quasi, tant’è che rimane li per me, non si aprirà mai del tutto, e un che di legno umido fa capolino ad un tratto. La bocca ha un bel grip, gran bella freschezza, tannino ancora furioso che si capisce essere comunque in buona progressione. Questi due aspetti irrisolti, acidità e tannino, lo fanno apparire a parer mio un filo vuoto a centro bocca nel senso di durezza che prende un po’ il sopravvento. Come il crichet la sera prima, un vino monster che ancora deve trovare il bandolo della propria matassa. Certo viene anche dopo il Monfortino, ben più risolto e fruibile (seppur non domo). Chissà, ripassare tra 10 dieci ?! Per quanto e come si dona oggi 91
6.Barolo Ris. Le Rocche del Falletto ’96 Giacosa
Ecco la mia personale delusione, il nostro era quello assidato, stanco, brodoso. Forse qualche colpo di reni ancora lo piazza al contrario del villero, ma li rimane. All’assaggio torna subito l’evoluzione al retronasale, seppur il prosieguo non sia male per niente, c’è un bel succo, la distensione unita a verticalità, tannino di buona risoluzione e ancora tenace. Ho toppato a non alzarmi e condividere con gli altri due tavoli impressioni e riflessioni, al nostro tavolo assolutamente non era giunta voce dell’altra boccia super apposto tale da essere messa da alcuni sul podio. Un gran peccato. 85
7.Barolo Cannubi Boschis ’96 Sandrone
Leggermente muto, si apre piano, anche lui introverso ma molto integro e pulito. Un alito di lieve sottobosco, toni un po’ scuri a parer mio senza essere pesanti però, sul finale si alleggerisce e si rischiara anche. Un naso da cercare, attraente necessario di tempo e attenzione. Gran bella bocca, ha tutto al proprio posto, grinta, succo, tannino di ottima maturità e risoluzione, un filo allungato se devo proprio dirgli qualcosa, gran bella eleganza. Sicuramente ha ancora molto tempo davanti a se. 92
8.Barolo Ris. Vigna Rionda ’96 Massolino
Al nostro tavolo non è parso in grande forma, sfuocato al naso con note ammoniacali che spariscono si ma che ogni tanto parrebbero riaffacciarsi per una vaga pungenza. Ad ogni modo non spiccherà mai il volo aprendosi e concedendosi rinunciando alle ombre.
Meglio in bocca, anche qui di bella espressività classica in linea sostanzialmente con i punti cardini del gruppo, verticalità e buona risoluzione. Naso da 80 bocca da 92 per un 86
9.Barolo Arborina ’96 Elio Altare
Chiuso e (ormai) un classico avvio di lievissima maturità stanca, ma si riprende bene e abbastanza velocemente. Lievi dolcezze al naso, ancora frutto lontano, concordo con il tono moderno ben fatto. In bocca però mi è parso lievemente scomposto per acidità meno integrata, un filo di alcol, entrambe le cose mi si schiantano in gola. Il tannino è ancora tosto anche qui. Uno dei (meno) irrisolti insomma. Piaciuta meno la bocca e più il naso. 90
10.Barolo Bricco Fiasco ’96 Azelia
Un naso a parer mio non da buttare, è compresso, lievemente scuro, rischiarato da tratti di dolcezza non ruffiana o esagerata, anche chinotto come bevanda, ma ogni tanto pizzica e punge per un che di balsamico. Mi piace più la bocca in questo caso, più centrata, di buon peso al centro, giusta tensione e distensione, tannino risolto, dolce, chiude bene. Al contrario del precedente piaciuta più la bocca che il naso. 89