Assaggi al Vinitaly

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Francvino
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Francvino » 10 apr 2013 10:27

Palma ha scritto:Di quel tizio di Tavignano ciò che urta e sorprende è la maleducazione più che il braccino! Poteva benissimo dirci che c'erano tutti i Verdicchio in assaggio al piano superiore e potevamo sentirlo lì. La cosa sarebbe finita bene. Ma poi onestamente Tavignano chi cazzo è?
Poco dopo Colla (che qualcosina in più di Tavignano rappresenta, per l'enologia italiana) ci ha fatto sentire tutto quello che aveva e ci ha tenuto al banchetto per mezz'ora con interessanti chiacchere. Se la fiera la apri al privato lo rispetti, altrimenti la fai solo per operatori e che solo operatori siano.
Ah, per la cronaca, sono uno dei due forumisti testimoni di Succi, non sono io quello che è tornato giustamente ad insultarlo, in fondo un Tavignano in più o in meno mi cambia davvero poco.


Condanno la maleducazione, l'esser scostante (sebbene spesso è usata al Vinitaly come arma di autodifesa), l'esser arrogante, la presunzione della formula "lavoro, guadagno/pago, pretendo". Sia da una parte, sia dall'altra.
L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.
Che poi l'Ente Fiera non abbia mai fatto nulla -tipo impedire gli ingressi a personaggi davvero improbabili- per far rispettare la regola che si è data da sé stessa è notorio. Del resto io stesso ritengo che il consumatore finale, che identifico con l'appassionato e non con i beoni che si aggirano come mine vaganti e che a fine fiera danno il peggio sugli autobus o negli spazi esterni ai padiglioni, vada quanto meno rispettato se non coccolato.
Detto questo ogni azienda interpreta a proprio piacimento il concetto di esser lì per lavorare.
L'atteggiamento corretto credo sia quello di stare al gioco: se un'azienda è scortese, tratta male il proprio potenziale cliente e quant'altro, ci si mette una bella pietra sopra e i miei soldini li do a un altro. Raus.
L'insulto però è un'altra cosa.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda zampaflex » 10 apr 2013 10:48

bruber73 ha scritto:
sempre per Vinogodi: "Vistoso" anche il personale femminile dello stand di fronte a Nicola Ferri :D


Riquoto! :D
E quoto anche il Rubeo, impressionamente per cremosità. Non è piaggeria verso Nicola (con la sua lista di quattro pagine di forumisti che dovevano passare a salutarlo :lol: bravo Nic!), è che è proprio buono!
Altri assaggi sparsi:
Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.
Guardiola: Passopisciaro 10 buono, 11 meglio, Contrada G (non ricordo quale sia) idem buonissima.
Puglia: Polvanera 16 e 17 ottimi, 21 (dolce naturale) di più, ma Fino li sopravanza con Es 11 e le ultime gocce di Es+Sole 08 implorate a Simona ( :wink: ) veramente da sballo. Di Morella già detto, Carvinea i due premiati dal GR: BAH! Torrevento, Vigna Pedale 09 buono assai, Pietraventosa riserva buono, Taurino bene il 7° Ceppo (in gestazione).
Altri al volo: Ragnaie VV effettivamente molto buono, Phenomena 07 ottimo.
Ultima modifica di zampaflex il 10 apr 2013 10:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda manichi » 10 apr 2013 10:54

Premetto non conosco bene il vinitaly , ci sono stato una volta negli ultimi 10 anni , l'anno scorso per accompagnare qualche amico .
L'idea che mi sono fatto è che è un carrozzone che , se pur formalmente solo per operatori , per stare in piedi ha bisogno del flusso e del denaro degli visitatori "privati" ( vorrei poi sapere quanti che si qualificano come operatori lo sono veramente ma questo è un altro discorso ) .
Detto questo come azienda se non è la prima volta che partecipo devo sapere come stanno le cose e accettare il fatto di avere a che fare che con privati-consumatori finali che poi sono quelli che spendono i soldi per il mio vino e mandano avanti la baracca e che devono avere ma anche meritano rispetto .
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Francvino » 10 apr 2013 11:21

manichi ha scritto:Premetto non conosco bene il vinitaly , ci sono stato una volta negli ultimi 10 anni , l'anno scorso per accompagnare qualche amico .
L'idea che mi sono fatto è che è un carrozzone che , se pur formalmente solo per operatori , per stare in piedi ha bisogno del flusso e del denaro degli visitatori "privati" ( vorrei poi sapere quanti che si qualificano come operatori lo sono veramente ma questo è un altro discorso ) .
Detto questo come azienda se non è la prima volta che partecipo devo sapere come stanno le cose e accettare il fatto di avere a che fare che con privati-consumatori finali che poi sono quelli che spendono i soldi per il mio vino e mandano avanti la baracca e che devono avere ma anche meritano rispetto .


Non so.
Più di un'azienda mi ha fatto un impietoso paragone Pro Wein e Vinitaly magnificando il primo (uno dei meriti è quello di avere un pubblico di soli operatori) nonostante sia una fiera veramente cara: uno stand costa 3 volte e mezzo quello che costa al Vinitaly.
Probabilmente c'è il fatto che molti sono delusi dall'andamento degli acquisti fatti dal mercato italiano e sperano che la produzione sia quanto più possibile esportata in paesi più "evoluti" e soprattutto più corretti con i pagamenti.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Cristianmark » 10 apr 2013 11:23

Francvino ha scritto:
manichi ha scritto:Premetto non conosco bene il vinitaly , ci sono stato una volta negli ultimi 10 anni , l'anno scorso per accompagnare qualche amico .
L'idea che mi sono fatto è che è un carrozzone che , se pur formalmente solo per operatori , per stare in piedi ha bisogno del flusso e del denaro degli visitatori "privati" ( vorrei poi sapere quanti che si qualificano come operatori lo sono veramente ma questo è un altro discorso ) .
Detto questo come azienda se non è la prima volta che partecipo devo sapere come stanno le cose e accettare il fatto di avere a che fare che con privati-consumatori finali che poi sono quelli che spendono i soldi per il mio vino e mandano avanti la baracca e che devono avere ma anche meritano rispetto .


Non so.
Più di un'azienda mi ha fatto un impietoso paragone Pro Wein e Vinitaly magnificando il primo (uno dei meriti è quello di avere un pubblico di soli operatori) nonostante sia una fiera veramente cara: uno stand costa 3 volte e mezzo quello che costa al Vinitaly.
Probabilmente c'è il fatto che molti sono delusi dall'andamento del mercato (e quindi degli acquisti) fatti dal mercato italiano e sperano che la produzione sia quanto più possibile esportata in paesi più "evoluti" e soprattutto più corretti con i pagamenti.


condivido, ma per arrivare ai mercati esteri deve avere una corretta strategia d'approccio. o no?
il sig Caprai insegna.......
amen
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Cristianmark » 10 apr 2013 11:28

Francvino ha scritto:
L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.


Per il mantenimento dello standard professionale, Vinitaly è aperto esclusivamente agli operatori specializzati, maggiorenni: non è permesso l'ingresso ai minori di 18 anni, anche se accompagnati. La registrazione è obbligatoria.

È consentito l'accesso alle seguenti categorie:

GDO
grossisti import-export
rivenditori food
bar
ristoranti
hotel
catering
enoteche
wine bar
sommelier
enotecnici
produttori di enotecnologie
produttori di olio e vino
stampa specializzata
autorità
istituzioni


bene, ero il solito abusivo.
:roll:
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Francvino » 10 apr 2013 11:48

Cristianmark ha scritto:condivido, ma per arrivare ai mercati esteri deve avere una corretta strategia d'approccio. o no?
il sig Caprai insegna.......
amen


In che senso insegna?

12/13 anni fa, ossia nel periodo di maggior fulgore, lo stand al Vinitaly di Caprai è stato uno dei tanti che mi ha rimbalzato sul modello Palma/Succi....o meglio: se volevo il Grechetto dei Colli Martani, per carità, un bicchiere c'era. Per il 25 Anni o il Pinot Nero "si prega di ripassare dopo le 18,30 dell'ultimo giorno".
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Cristianmark » 10 apr 2013 12:02

Francvino ha scritto:
Cristianmark ha scritto:condivido, ma per arrivare ai mercati esteri deve avere una corretta strategia d'approccio. o no?
il sig Caprai insegna.......
amen


In che senso insegna?

12/13 anni fa, ossia nel periodo di maggior fulgore, lo stand al Vinitaly di Caprai è stato uno dei tanti che mi ha rimbalzato sul modello Palma/Succi....o meglio: se volevo il Grechetto dei Colli Martani, per carità, un bicchiere c'era. Per il 25 Anni o il Pinot Nero "si prega di ripassare dopo le 18,30 dell'ultimo giorno".


Scusa, non mi sono spiegato.
La fam Caprai viene dal settore tessile, famiglia abituata ai mercati internazionali e con il medesimo approccio è riuscita a farsi conoscere in un settore difficile come quello enologico.
I produttori di sagrantino dovrebbero stendergli il tappeto quanto passa se all'estero il sagrantino e conosciuto anche all'estero.
Sagrantino che, se non ricordo male, era un vitigno destinato a sparire (fine anni '60).
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda manichi » 10 apr 2013 12:03

Francvino ha scritto:
manichi ha scritto:Premetto non conosco bene il vinitaly , ci sono stato una volta negli ultimi 10 anni , l'anno scorso per accompagnare qualche amico .
L'idea che mi sono fatto è che è un carrozzone che , se pur formalmente solo per operatori , per stare in piedi ha bisogno del flusso e del denaro degli visitatori "privati" ( vorrei poi sapere quanti che si qualificano come operatori lo sono veramente ma questo è un altro discorso ) .
Detto questo come azienda se non è la prima volta che partecipo devo sapere come stanno le cose e accettare il fatto di avere a che fare che con privati-consumatori finali che poi sono quelli che spendono i soldi per il mio vino e mandano avanti la baracca e che devono avere ma anche meritano rispetto .


Non so.
Più di un'azienda mi ha fatto un impietoso paragone Pro Wein e Vinitaly magnificando il primo (uno dei meriti è quello di avere un pubblico di soli operatori) nonostante sia una fiera veramente cara: uno stand costa 3 volte e mezzo quello che costa al Vinitaly.
Probabilmente c'è il fatto che molti sono delusi dall'andamento degli acquisti fatti dal mercato italiano e sperano che la produzione sia quanto più possibile esportata in paesi più "evoluti" e soprattutto più corretti con i pagamenti.


La differenza è tra un fiera per operatori organizzata in modo serio e una fiera formalmente per operatori ma in cui può entrare chiunque se alternativamente : a) paga il biglietto b) si accredita con il biglietto da visita di qualche amico ristoratore/enotecario c) entra col pass o col biglietto che gli passa qualche amico operatore ; il fenomeno è talmente ampio che l'ente organizzatore non può ignorarlo e visto che non fa nulla per limitarlo si vede che gli va bene così.
Sulla questione pagamenti il problema è circoscritto proprio agli operatori , il consumatore finale paga cash e subito .
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda pippuz » 10 apr 2013 12:14

zampaflex ha scritto:Altri assaggi sparsi:
Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.

Sul Brae è unanime l'apprezzamento di quelli che lo hanno assaggiato.
Il 2012 di Terre Bianche qualcuno mi hanno detto che era molto buono. Assaggiato anche i suoi bianchi ?
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Francvino » 10 apr 2013 12:16

manichi ha scritto:Sulla questione pagamenti il problema è circoscritto proprio agli operatori , il consumatore finale paga cash e subito .


Si potrebbe risolvere come fanno in alcune fiere francesi:
ingresso riservato principalmente ai consumatori finali che pagano cash e consegnano il tagliando preventivamente acquistato all'ingresso dalle aziende spedizioniere.
Così si assaggia, si compra quello che piace, tutti sono gentili, e dopo un po' di tempo arriva il tuo cartoncino a casa.
Chi vuole può anche ritirare subito.

Bisognerebbe farlo un Vinitaly così.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda pippuz » 10 apr 2013 12:19

Francvino ha scritto:
manichi ha scritto:Sulla questione pagamenti il problema è circoscritto proprio agli operatori , il consumatore finale paga cash e subito .


Si potrebbe risolvere come fanno in alcune fiere francesi:
ingresso riservato principalmente ai consumatori finali che pagano cash e consegnano il tagliando preventivamente acquistato all'ingresso dalle aziende spedizioniere.
Così si assaggia, si compra quello che piace, tutti sono gentili, e dopo un po' di tempo arriva il tuo cartoncino a casa.
Chi vuole può anche ritirare subito.

Bisognerebbe farlo un Vinitaly così.

Si può anche evitare di andarci eh ...

Io ad esempio me ne guardo bene dal mischiarmi all'orrida et ignobbile plebbaglia.
Faccio un'eccezione solo per Agazzano e per qualche manifestazione rigorosamente su invito.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda alexer3b » 10 apr 2013 12:22

zampaflex ha scritto:spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.

http://www.youtube.com/watch?v=VrutixOEtOM

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Francvino » 10 apr 2013 12:26

Comunque, per rientrare in topic, qualche assaggio.
Ottimo Val delle Corti, raffinato e molto territoriale. Piaciuti quasi più di quelli di Sean O'Callaghan (Riecine) accanto. Altri bei prodotti ma più giocati sulla potenza e sul versante terziario. Anzi, togliamo quasi.

Grandissimo il Cantico della Figura 2010 di Leo Felici, un Verdicchio che ha i geni di Matelica nell'asciuttezza e nel nerbo salino con la forza e il nitore aromatico di Jesi.

Ottima scoperta il Pallagrello Bianco 2010 di Paola Ricci (Azienda Alepa), siamo nel Casertano.

Oltre al Syrah Apice 2010 di Stefano Amerighi (bevuto però a Cerea), sontuoso, mi ha impressionato quello di Gabriele Da Prato (Podere Concori) giocato in sottrazione, speziato ed energico, guizzante senza perder brandelli di sapore. Sempre ottimo anche il suo Melograno, campioncino mondiale di beva compulsiva.

Tra i Verdicchio 2012 molto molto buono quello del giovane Riccardo Baldi, un Classico più convincente del proprio Superiore Rincrocca 2011.

Infine una conferma: non uscirà Villa Bucci 2011 ma un Classico di ottimo livello (il vino riservato alla Riserva è confluito qui) sempre giocato su timbrica elegante e identitaria.
Ultima modifica di Francvino il 10 apr 2013 12:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Francvino » 10 apr 2013 12:27

pippuz ha scritto:
Francvino ha scritto:
manichi ha scritto:Sulla questione pagamenti il problema è circoscritto proprio agli operatori , il consumatore finale paga cash e subito .


Si potrebbe risolvere come fanno in alcune fiere francesi:
ingresso riservato principalmente ai consumatori finali che pagano cash e consegnano il tagliando preventivamente acquistato all'ingresso dalle aziende spedizioniere.
Così si assaggia, si compra quello che piace, tutti sono gentili, e dopo un po' di tempo arriva il tuo cartoncino a casa.
Chi vuole può anche ritirare subito.

Bisognerebbe farlo un Vinitaly così.

Si può anche evitare di andarci eh ...

Io ad esempio me ne guardo bene dal mischiarmi all'orrida et ignobbile plebbaglia.
Faccio un'eccezione solo per Agazzano e per qualche manifestazione rigorosamente su invito.


Per un operatore è un momento importante avere tutte le aziende a portata di mano.
Per un appassionato è come dici tu.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda gabriele succi » 10 apr 2013 12:41

Cristianmark ha scritto:
Francvino ha scritto:
L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.


Per il mantenimento dello standard professionale, Vinitaly è aperto esclusivamente agli operatori specializzati, maggiorenni: non è permesso l'ingresso ai minori di 18 anni, anche se accompagnati. La registrazione è obbligatoria.

È consentito l'accesso alle seguenti categorie:

GDO
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rivenditori food
bar
ristoranti
hotel
catering
enoteche
wine bar
sommelier
enotecnici
produttori di enotecnologie
produttori di olio e vino
stampa specializzata
autorità
istituzioni


bene, ero il solito abusivo.
:roll:

Allora, visto che il regolamento è questo, io e i miei colleghi cacciati dal Castello di N. su 4, 3 erano produttori (ripeto, produttori da poco, ma sempre tali).
Noi avevamo i nostri vini al padiglione 1 (Emilia Romagna). Mi dispiace ma tra colleghi non i si tratta così.
Se fossimo stati trattati un po' meglio, non mi sarei mai permesso di nominare le aziende "incriminate".

E sul fatto che sia una manifestazione riservata agli operatori, perchè allora i vari Musso, Pira, la signora Losappio, il figlio di Simonetta Valiani, il Dr. Ciacci di Tenuta di Sesta e molti altri ci hanno trattati con i guanti di velluto?
C'è chi ci arriva con la testa e chi no.
Adesso chiudo l'OT chiedendo venia per il mio sfogo, che faccio anche da produttore oltre che da consumatore...perchè nei panni dei primi, mi capita spesso di starci...

Comunque, per tornare IT, le riserve '06 di Schiavenza sono un inno alla Langa...grandissimi vini.
Ultima modifica di gabriele succi il 10 apr 2013 14:19, modificato 1 volta in totale.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda zampaflex » 10 apr 2013 12:50

pippuz ha scritto:
zampaflex ha scritto:Altri assaggi sparsi:
Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.

Sul Brae è unanime l'apprezzamento di quelli che lo hanno assaggiato.
Il 2012 di Terre Bianche qualcuno mi hanno detto che era molto buono. Assaggiato anche i suoi bianchi ?


No, i bianchi non li abbiamo provati.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Palma » 10 apr 2013 13:43

Francvino ha scritto:
Palma ha scritto:Di quel tizio di Tavignano ciò che urta e sorprende è la maleducazione più che il braccino! Poteva benissimo dirci che c'erano tutti i Verdicchio in assaggio al piano superiore e potevamo sentirlo lì. La cosa sarebbe finita bene. Ma poi onestamente Tavignano chi cazzo è?
Poco dopo Colla (che qualcosina in più di Tavignano rappresenta, per l'enologia italiana) ci ha fatto sentire tutto quello che aveva e ci ha tenuto al banchetto per mezz'ora con interessanti chiacchere. Se la fiera la apri al privato lo rispetti, altrimenti la fai solo per operatori e che solo operatori siano.
Ah, per la cronaca, sono uno dei due forumisti testimoni di Succi, non sono io quello che è tornato giustamente ad insultarlo, in fondo un Tavignano in più o in meno mi cambia davvero poco.


Condanno la maleducazione, l'esser scostante (sebbene spesso è usata al Vinitaly come arma di autodifesa), l'esser arrogante, la presunzione della formula "lavoro, guadagno/pago, pretendo". Sia da una parte, sia dall'altra.
L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.
Che poi l'Ente Fiera non abbia mai fatto nulla -tipo impedire gli ingressi a personaggi davvero improbabili- per far rispettare la regola che si è data da sé stessa è notorio. Del resto io stesso ritengo che il consumatore finale, che identifico con l'appassionato e non con i beoni che si aggirano come mine vaganti e che a fine fiera danno il peggio sugli autobus o negli spazi esterni ai padiglioni, vada quanto meno rispettato se non coccolato.
Detto questo ogni azienda interpreta a proprio piacimento il concetto di esser lì per lavorare.
L'atteggiamento corretto credo sia quello di stare al gioco: se un'azienda è scortese, tratta male il proprio potenziale cliente e quant'altro, ci si mette una bella pietra sopra e i miei soldini li do a un altro. Raus.
L'insulto però è un'altra cosa.


Visto il regolamento, se uno entra è un'operatore, punto. Altrimenti se la prendono con gli organizzatori e non ci vanno.
Il biglietto da visita non identifica un bel nulla, anche perché stamparmene 100 come Taverna Tarzan ci metto 10 secondi. Visto che ufficialmente il biglietto si paga, uno può assaggiare (vabbé non il 25 anni di Caprai :mrgreen: ) e poi se interessato lascia il biglietto, od arriviamo al punto che prima si compra un bancale e poi si assaggia.
Clamoroso poi che a trattar male la gente siano soprattutto produttori che verranno contatti sì e no da 5 persone (di cui almeno 2 per chiedere informazioni su dove siano altri banchetti) in tutta la fiera.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda mattiave » 10 apr 2013 14:08

Tanti assaggi ma, come al solito, non ho preso appunti, quindi vado "a memoria" su quello che più mi ha colpito.

Iniziamo dalla Puglia. Intera gamma di Nicola Ferri ancora migliorata rispetto all'anno scorso: il rosato e Purpureus, in particolare, mi sono sembrati una spanna sopra le precedenti (e ottime) versioni. Nicola è stato un piacere conoscerlo, davvero splendida persona, assieme a tutta la famiglia.
ES quest'anno finalmente più vino e meno sciroppo. Un pò più bevibile della precedente versione ma rimango dell'idea che sia troppo pesante e abbinabile a (quasi) niente.

Sorpresa da Antinori, che forse rimarrà l'assaggio che ricordo con maggior intensità a questo vinitaly. Dopo aver assaggiato Prunotto e i "soliti", appare sottobanco un calice di un vino davvero eccezionale, purtroppo (quasi) irreperibile (ma ho visto che sul gambero gira :mrgreen: ): si tratta di un Cabernet Franc 2009 venduto solo a Pinchiorri, Peck e compagnia... sembrerebbe che il prossimo anno le bottiglie raddoppino e diventi leggermente più agevole trovarlo. Poi sono arrivate le "bombe": Belle Epoque BdB e Rosè. Se non sbaglio, annata 2004.

Redigaffi 2010 di Tua Rita decisamente buono, completamente cambiato rispetto alle prove di botte che avevo sentito l'anno scorso.
Da Heres il Petrolo 2010 di Galatrona non mi ha lasciato impressionato, ma erano anche le 19 del secondo giorno e mi stavano per sbattere fuori dal Vinitaly.

Piemonte interessante con Borgogno che ha tirato fuori qualche chicca: a memoria barolo 2008, 2006, 2003, 1999, 1996 e 1982. Andrea Farinetti, che non conoscevo (tra l'altro mio coetaneo + o -), mi piace come impostazione, però il barolo 2008 non mi ha trasmesso grandissime sensazioni. Piuttosto gli altri, 1996 e 1982, mi hanno fatto venire la pelle d'oca.
Il secondo giorno sono stato da Massolino, dove diciamo che ci ho speso quasi un'ora, con piacere, ma senza grandi emozioni. Devo dire che non è lo stile che a me piace... bevuto quasi tutto, compreso Vigna Rionda 2007 ris. e Vigna Rionda 2005 ris. da magnum, dove inizavo a sentire dei profumi che mi piacciono.
Piuttosto ho rivalutato la Barbera, con qualche assaggio che mi ha stupito piacevolmente ma di cui devo ricercare il nome che ho lasciato nell'ipad. Poi ottime anche Bricco dell'Uccellone e le "solite note".

Sorpresona invece su un bianco: Benefizio Riserva 2011 di Marchesi de Frescobaldi. Chardonnay in purezza tra i primi 4-5 in italia, secondo me.

Emozione invece da Biondi Santi. Piaciuto da morire il Brunello annata 2008, con un naso davvero intrigante e bellissimo. Riserva 2006 vino da attendere decenni ma che, incredibilmente, berrei anche subito, se non fosse per quello che costa. Brunello che emoziona.

Marisa Cuomo con il Fiorduva davvero bello mi ha lasciato di stucco, mentre Pietracupa rimane una solida certezza.

Ho anche provato qualcosa sulla Franciacorta, ma delusione totale tranne per una piccola eccezione da Uberti: Quinque, assemblaggio di 5 annate, che non mi sembrava nemmeno franciacorta. Riassaggiato il secondo giorno mi ero già parzialmente ricreduto, ma in ogni caso l'ho trovato un bel vino.

Poi molti altri...abbastanza insignificanti.

Ah, dimenticavo, la folla in coda allo stand di Bastianich per farsi la foto con Joe: voto 2, come per i vini! La coda per la foto con l'Avvocato vincitriche di Masterchef voto 0.

Dimenticavo Borgo del Tiglio... lo studio di bianco e i vini apparsi degli anni '80 erano stu-pen-di.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Sydney » 10 apr 2013 15:26

Incredibile ma vero, sono riuscito a bere Monprivato 08. Diciamo che la bonta' del vino e' inversamente proporzionale alla simpatia della vecchia. :mrgreen:

Mi sono piaciuti:
smaragd 08 e 95 e tba di Nikolaihof
Riserva 09 Val delle Corti
Windbichel 11
Colestefano 12 (mooolto meglio del 11)
Moscato 06 e 11 Ca d'Gal
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Ludi
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Ludi » 10 apr 2013 15:41

Sydney ha scritto:Incredibile ma vero, sono riuscito a bere Monprivato 08. Diciamo che la bonta' del vino e' inversamente proporzionale alla simpatia della vecchia. :mrgreen:



comincio ad avere l'impressione che noi siamo stati gli unici ad essere trattati veramente bene quando andammo a trovarla in cantina....fu gentilissima e disponibile.
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda alì65 » 10 apr 2013 15:46

Sydney ha scritto:..Monprivato 08. Diciamo che la bonta' del vino e' inversamente proporzionale alla simpatia della vecchia. :mrgreen:




allora è buonissimo..
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda gianni femminella » 10 apr 2013 15:54

Francvino ha scritto:
manichi ha scritto:Sulla questione pagamenti il problema è circoscritto proprio agli operatori , il consumatore finale paga cash e subito .


Si potrebbe risolvere come fanno in alcune fiere francesi:
ingresso riservato principalmente ai consumatori finali che pagano cash e consegnano il tagliando preventivamente acquistato all'ingresso dalle aziende spedizioniere.
Così si assaggia, si compra quello che piace, tutti sono gentili, e dopo un po' di tempo arriva il tuo cartoncino a casa.
Chi vuole può anche ritirare subito.

Bisognerebbe farlo un Vinitaly così.


Da semplice appassionato, non operatore, la trovo una bella idea.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Antonio64 » 10 apr 2013 16:00

Saltato tanto, assaggiato poco...questi i migliori


Attilio Contini Vernaccia di Oristano Antico Gregori Straordinario vino da meditazione. Persistenza infinita.

Le Ragnaie Brunello di Montalcino mi è piaciuto sia VV che Fornace, non male neanche il base, davvero una bella azienda....grazie forum

2008 Castello dei Rampolla Vigna d'Alceo. Che dire, a me piace, io lo trovo molto territoriale, bevuta anche con soddisfazione una '98 sabato scorso.

2000 La Scolca Gavi d'Antan, la versione non spumante, davvero bella, grande mineralità e persistenza. Bello anche lo spumante d'Antan 2000, un po troppo dosato il rosè, sempre 2000. Gentilissima la signora Soldati.

2004 Deutz Champagne Blanc de Blancs. Buono, Non male anche la ragazza al banco, bellisimi occhi.....il resto era dietro, ma prometteva bene

2010 Tenuta di Valgiano Colline Lucchesi Valgiano. Delizioso

2005 Salvatore Molettieri Taurasi Riserva Vigna Cinque Querce potentissimo il 205, molto meglio del 2006

Emidio Pepe, che emozione incontrarlo. Provati i trebbiani 2010, 2009, e il montepulciano 2005, 2001 (straordinario) e 83

Da Nikolaihof provato solo i riesling molto buono il 1998 Riesling Federspiel Steinriesler,straordinario il 1995 Riesling base, da farsi il Von Stein smaragd

2006 Stefania Pepe Trebbiano d'Abruzzo Cuore Di...Vino....molto molto bello
Il mio nick sarebbe Torciaumana, ma non sono riuscito a registrarmi e ho dovuto usare molta fantasia per trovarne un'altro.
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Palma
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Re: Assaggi al Vinitaly

Messaggioda Palma » 10 apr 2013 16:07

Qualcuno ha sentito i vini di Podere Alutto? dovevo fare la recensione al conte, ma poi causa Fufluns sono rimasto due ora a bere e parlare di Rossese (tutti dal 95/100 in su, tra l'altro) e quando sono arrivato in Langa non c'era più. Grazie che se no er Piotta rompe.
ex Victor

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