LE BEVUTE DI APRILE 2013

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LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Kalosartipos » 01 apr 2013 08:44

:shock:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Kalosartipos » 01 apr 2013 08:45

Thé (e biscotti).
:mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Cristianmark » 01 apr 2013 08:52

Kalosartipos ha scritto:Thé (e biscotti).
:mrgreen:



Caffelatte e colomba
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Kalosartipos » 01 apr 2013 08:58

Cristianmark ha scritto:Caffelatte e colomba

Con la colomba potevi azzardare un IGT Sebino Passito.. :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda diamonddave » 01 apr 2013 09:22

Caffè e scarcella :lol:
Adesso durante il giro-cane prevedo un caffè macchiato e cornettino con marmellata di lamponi.
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda paperofranco » 01 apr 2013 13:38

Barolo S.Stefano di Perno 2004 G. Mascarello.
E' l'unico vino della gamma, oltre il Monprivato ed il nebbiolo che compro sempre, di cui ogni tanto prendo un paio di bottiglie. Trovo che abbia una sua personalità ben distinta che lo isola un po' rispetto agli altri. Non amo il Villero, che mi sembra un "monprivatino di seconda mano", lo bevo volentieri ci mancherebbe, ma arrivo in fondo e quasi sempre mi manca qualcosa. Questo invece fa un po' storia a sé, e quando sei lì in cantina che ti assaggi tutto nello stesso momento, te ne rendi perfettamente conto.
Piccolo cru di Monforte, che pur godendo di grossa reputazione fra i produttori vanta solo due interpreti, almeno di quelli che lo producono regolarmente: Mascarello e Rocche dei Manzoni.
Quest'ultimo avrebbe anche il pezzo più bello, quello proprio sotto la chiesina di Perno, inutile dire che lo stile aziendale, che vede purtroppo un uso smodato di rovere, non ne favorisce l'espressività e la godibilità. Ma veniamo al nostro.
Il colore è il classico rubino-granato "mascarelliano", luminoso e trasparente, ma qui la tonalità è la più scura possibile fra i nebbioli della casa. Il carattere austero tipico del cru di provenienza è smussato da una mano felice(per usare un eufemismo) e filtrato dalla sensibilità di un produttore che fa dell'equilibrio e dell'eleganza il filo conduttore del proprio lavoro. Non ultima, un'annata meravigliosa come è secondo me la 2004, ad addolcire gli spigoli tannici con quell'indolenza fruttata che si può trovare più o meno dappertutto in questo millesimo. Quindi in sintesi: naso stupendo di ciliege in composta, rosa fresca subito dietro, un tocco agrumato ancora molto sotto, e una nota ferrosa/ematica che si fa via via più incisiva con l'ossigeno. In bocca è di spessore, ha fisicità, tannini densi e maturi, ti acchiappano la lingua per un paio di secondi e poi si "sciolgono" lasciando spazio alla scia sapida. Lungo, profondo, molto molto persistente. Per gli amanti del tannino completamente levigato è meglio aspettare, direi almeno un paio di annetti, ma per me è già in ottima beva.
Grande vino, un barolo esemplare, con una vocazione gastronomica, una bevibilità, pressoché sconosciute a quasi tutto il resto della denominazione, ma la mia è un'opinione assolutamente partigiana.
Nota a margine: fa un certo effetto non trovare il numero 14 nel titolo alcolometrico di un barolo dell'ultimo decennio.
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fabird
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda fabird » 01 apr 2013 19:10

barbera 2008 s. stefano di perno e dolcetto mirasole 2011 nelle loro differenze di vitigno e di territorio si scopre la mano felice di un grande produttore.

morey st. denis 1er cru mont luisant 2008 Dujac

un vino che appena si apre mostra un grandissimo equilibrio al palato ed una fin eccessiva finezza all'olfatto. btg finita in due a merenda senza neanche mezzo grissino in accompagnamento.
L'arrampicata, un gioco infinito....... Un gioco finito si gioca per vincerlo,un gioco infinito per continuare a giocare. I partecipanti ad un gioco finito giocano entro confini ben precisi, i partecipanti ad un gioco infinito giocano con i confini
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda geppo67 » 01 apr 2013 21:56

Interessante parallelo a pranzo
Chablis Fourchaume 10 duplessis vs chablis fourchaume 10 Bessin: naso piu' diretto e arrogante il primo, bessin e' piu sussurrato s'insunua con con piu armonia e profondita'. La beva premia bessin per allungo e pienezza. Leggerissima nota dolce in duplessis. Due belle bottiglie abbordabili e affidabili con leggera preferenza per Bessin
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda gp71 » 02 apr 2013 07:55

ieri tra amici ,Magnum 2007 Costa del Vento del maestro Massa,P.Grigio 2010 le triolet,barbaresco2009 erik bondonio,rosso 2006 molino dei lessi,paterna sangiovese 2006 e un francese che nn ricordo ma l'aoc era llande de pomerol.molto buoni tutti con il timorasso sopra una spanna . -oltre qualche bocce di bianco e sorbara ...-buon aprile a tutti
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Ludi » 02 apr 2013 09:34

Berlucchi, Cuvée Imperiale Millesimato 2004: dopo alcuni assaggi davvero deludenti, questo spumante sembra finalmente aver trovato la propria strada. Bello il naso di crema pasticcera, acacia, tiglio, croissant e fiori di campo, e la bocca cremosa e mielata. Rimane tuttavia decisamente eccessiva l'assegnazione dei cinque grappoli. 88
Chateau Lalande Borie, St. Julien 2008: chateau minore di grande produttore in annata media: in genere garanzia di buon rapporto q/p, ed in effetti a 12 € a bottiglia ci si può senz'altro stare. Molto fruttato al naso, comincia a rivelare note di scatola di sigaro, carne cruda e noce moscata, con bella persistenza finale su note di boero. Il legno è ancora avvertibile (e da l'idea che lo sarà ancora per un pò). 88
Chateau Beau Sejour-Becot, St. Emilion 2000: qui chiaramente siamo su un altro pianeta, sia per chateau che per annata. Ed il naso non delude: ribes, mirtillo, poi scatola di sigaro, grafite, caffè arabica, cacao, menta, pepe di szechuan e chiodo di garofano. Impressionante la lunghezza e la verticalità in bocca. 92
La Stoppa, Vigna del Volta 2006: uno dei miei vini dolci italiani del cuore. Non delude mai, con i suoi profumi di mela cotogna, iodio, caramella d'orzo, tenuti in equilibrio da mineralità salina ed esuberante freschezza. Va via in un attimo. 93
Vodopivec, Vitovska Classica 2006: anche qui mi perdonerete la parzialità, ma i vini di Paolo mi piacciono da impazzire. Il colore è un ammaliante e cristallino ramato, ed il naso regala note fruttate ma anche netta ruggine, pepe bianco, menta ed anice, su uno sfondo di erbe amaricanti. Bocca nella quale il dolce grip tannico si sposa con mineralità e freschezza; mai scomposto, e corente sino all'ultima goccia. 93
Zind Humbrecht, Pinot Gris Clos Windsbuhl 2000: classico esempio di vino di quasi impossibile abbinamento. Il frutttato intenso (albicocca, pesca gialla matura) e le note mielate sono tenute in perfetto equilibrio dalla mineralità gessosa, ma il percepibile residuo zuccherino e la gradazione alcolica rischiano di asfaltare qualsiasi cibo che non abbia una persistenza speziata importante. Buonissimo, comunque, anche da solo. 92
Dettori, Chimbanta 2007: emblematico nelle sue note di frutti di bosco e macchia mediterranea, eucalipto e pepe, bacche di mirto schiacciate e chiodo di garofano. Il naso lascia veramente ammaliati. Peccato per una leggera scissione alcolica nel finale di bocca, ma del resto con 17.5° è difficile sia altrimenti. 90
J. Perrier, Champagne Cuvée Royal Brut NV: veramente un bello champagne, e ad un prezzo ottimo. Al di là delle classiche note di crema, tiglio, erbe di campo, mi ha colpito la bellissima nota di zest di arancia amara ed un finale di bocca che ricorda nettamente l'idromiele (chissà se ve ne era nel liquer d'expedition). 91
W. Fevre, Chablis GC Les Preuses 2002: visti produttore, annata e cru mi attendevo faville. Invece il vino è chiuso come un riccio, e regala al naso solo pallide note gessose e di fiori di limone, con un sottofondo soffusamente mielato. Anche in bocca non scalpita, e comincia apririsi solo dopo un'oretta nel bicchiere (quando la temperatura è ormai intorno ai 18 gradi). N.G.
Chateau de Mont Olivet, CdP Cuvée du Papet 1998: emozione pura. Dopo un impatto di mora, mirtillo e fragola, si apre su un ventaglio di sensazioni terziarie di camino spento, incenso, acciuga, fungo, scatola di sigaro, per poi tornare subitaneamente su note di menta, pepe e macchia mediterranea. La bocca, di impressionante salinità, continua il giocoso contrasto tra sensazioni fruttate e note terziarie, che si chiude con il più entusiasmante dei pareggi. 96, e sono stato severo.
Chateau Bastor Lamontagne, Sauternes 2005: svolge bene il compito di chiudere il pranzo pasquale, con classiche note iodate e di zafferano, buona freschezza e ottima lunghezza. Non è d'Yquem, ma non si può avere tutto. 88
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda arnaldo » 02 apr 2013 11:17

In questi giorni
DAVID STERZA - Amarone Cl,della Valpolicella 2006 - rubino violaceo. Naso goloso di boero, cioccolato fondente, amarena sottospirito,china e tabacco nero. Bocca morbida,abbastanza secca ed alcolica (16°),ben bilanciata tra le parti e con buona persistenza. Buona interpretazione di questo giovane produttore.
FRANZ HAAS - Pinot nero 2009 - rubino trasparente. Naso che rimanda a tratti note di fragoline sottospirito e disidratate,fungo,macis,chiodi di garofano.....ogni tanto sembra chiudersi su se stesso. Bocca abbastanza sciolta,salina con alcool sopra le righe e tracce quasi nulle nella persistenza. Rimandato ad un anno di vetro.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Nelle Nuvole » 02 apr 2013 12:41

Tenute Dettori: Tuderi 2002 e Tenores 2003

Entrambe le bottiglie aperte al ristorante alle 13.30. I vini, quindi, sono stati bevuti in gran parte nei 60 minuti successivi.
Il resto l'ho riassaggiato dopo circa 6 ore.
Mi scuso con gli amici forumisti per la descrizione che segue, ma non ho preso appunti - non lo faccio mai al ristorante quando sono con commensali NON enofiliaci - e comunque riconosco la mia povertà di linguaggio descrittivo.
Entrambi i vini erano integri nei profumi e con un gusto netto, senza ossidazioni o problemi legati all'immaginario negativo del "naturale".
Entrambi i vini presentavano profumi innegabili di macchia mediterranea composita (mirto, rosmarino, salvia, origano, timo).
Il Tuderi 2002 (13.5% di alcol) aveva una componente salina molto più accentuata, una fase evolutiva più avanzata. Di struttura meno massiccia nel "centro-bocca", molto elegante e lungo nella fase finale. Ottimo compagno di una tartare di chianina e di un insalata di bollito. Non so se il 2002 da quelle parti ha subito un andamento stagionale come in Toscana, suppongo di sì. Un'annata fresca, se non fredda. Il vino risultante è molto equilibrato, senza sbavature.

Il Tenores 2003 (17% di alcol) è un vino che si taglia con La Coltella. Quel che perde in salinità lo guadagna alla grande in terrosità. Nonostante lo spessore massiccio in bocca e il livello di alcol, questo vino non stanca. Ha ancora un tale spettro di profumi mediterranei, marini e selvatici, sostenuti da un'acidità floreale incantevole, che mette le ali alla beva. Accompagnato dal peposo o dallo stoccafisso al pomodoro, beh! Una mazurka spinta, una square dance, più che un valzer viennese.

Concludo dicendo che a me, quando un vino è così caratteristico, così sensuale - nel senso che da senso al luogo di appartenenza - non me ne può fregare di meno quello che c'è scritto in etichetta ( a parte il volume alcolico). So già tutto bevendo.
[Il giorno della mia nascita mi venne consegnato un certificato di Non-Idoneità
(F.U. Hoff)]
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda diamonddave » 02 apr 2013 13:35

Rubeus 2011 - Cantine Ferri :D :D :D :D :)
Un piccolo capolavoro della categoria.
Pochi giorni fa ho bevuto il Girofle di quell'artista di Severino Garofano.
Questo qui deriva da Bombino Nero e Nero di Troia, quindi un rosato decisamente diverso dal Girofle, ma ugualmente affascinante, anzi forse di più.
Fresco al naso di fiori ed al palato per una piacevolezza di beva disarmante. Bottiglia disintegrata in tre prima ancora di arrivare al secondo.
Forse (secondo me di certo) il miglior rosato pugliese.

Aureus 2009 - Cantine Ferri :D :D :D :D :)
Provatelo e poi venite a dirmi che è uno Chardonnay pugliese...
Provatelo e poi venitemi a dire che non è tra i migliori bianchi nel rapporto q/p d'Italia.
Colore bellissimo, elegante, come elegante è il naso di frutta esotica (ma nessuna caricatura) e fiori sussurrati.
Bocca zampillante di freschezza e sapidità, buona lunghezza che forse è l'unico punto debole nell'impedire a questo mio vino del cuore di arrivare costantemente al punteggio passimo.
Legno? Si potrebbe dire non ne fa da quello che si sente e vede.

Nicola ha troppi detrattori in Puglia, lo dico con fermezza.
Cazzoni.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda trikki » 02 apr 2013 19:01

diamonddave ha scritto:Rubeus 2011 - Cantine Ferri :D :D :D :D :)
Un piccolo capolavoro della categoria.
Pochi giorni fa ho bevuto il Girofle di quell'artista di Severino Garofano.
Questo qui deriva da Bombino Nero e Nero di Troia, quindi un rosato decisamente diverso dal Girofle, ma ugualmente affascinante, anzi forse di più.
Fresco al naso di fiori ed al palato per una piacevolezza di beva disarmante. Bottiglia disintegrata in tre prima ancora di arrivare al secondo.
Forse (secondo me di certo) il miglior rosato pugliese.

Aureus 2009 - Cantine Ferri :D :D :D :D :)
Provatelo e poi venite a dirmi che è uno Chardonnay pugliese...
Provatelo e poi venitemi a dire che non è tra i migliori bianchi nel rapporto q/p d'Italia.
Colore bellissimo, elegante, come elegante è il naso di frutta esotica (ma nessuna caricatura) e fiori sussurrati.
Bocca zampillante di freschezza e sapidità, buona lunghezza che forse è l'unico punto debole nell'impedire a questo mio vino del cuore di arrivare costantemente al punteggio passimo.
Legno? Si potrebbe dire non ne fa da quello che si sente e vede.

Nicola ha troppi detrattori in Puglia, lo dico con fermezza.
Cazzoni.


Ebbene si; per mezzo di un mio carissimo amico, che è passato questo pomeriggio da Nicola Ferri, ho comprato un pò di bottiglie di Memor e una bottiglia di Aureus (una sola, solo perchè i bianchi non sono i miei preferiti!!!!!!!).
Per il momento ho avuto il piacere di scambiare qualche parola al telefono con Nicola................. :D :D :D e devo dirvi che a me è sembrato un uomo originale, dalle mie parti si dice (in senso buono della parola): NU PERSONAGG
Lui si è definito colui che ha la vena passionale nel produrre i suoi nettari......lui è colui che da colore .................lui è colui che insieme al bicchiere fornisce anche un fazzoletto......per asciugarsi le lacrime.... :D :D :D :D
Non vedo l'ora (sinceramente) di "colorare" il mio banchetto con i suoi vini.
e forse poi sarò completamente d'accordo con diamonddave nel sostenere che Nicola ha tanti detrattori in Puglia, ma non solo
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda george7179 » 02 apr 2013 20:25

Per ora ancora niente.... aspetto sabato! :cry:
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda diamonddave » 02 apr 2013 21:44

george7179 ha scritto:Per ora ancora niente.... aspetto sabato! :cry:

Perché? Sei astemio? :lol:

Io stasera mi son finito il Monte Brullo che mi era avanzato da sabato e devo dire che oggi era assolutamente migliore di due giorni fa.
Bravo Gabriele.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda alì65 » 02 apr 2013 21:57

bt aperta e solo assaggiata a Marzo, bevuta poco fa...
ho provato a lasciarla li per vedere se miglioravano le cose ma direi di no....
mia moglie, molto più diplomatica di me--e ho detto tutto--dopo aver assaggiato un sorso dice:"in Liguria sarà meglio che pensino solo al turismo...."

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bt più della metà la userò un cucina...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda vittoxx » 02 apr 2013 22:11

alì65 ha scritto:bt aperta e solo assaggiata a Marzo, bevuta poco fa...
ho provato a lasciarla li per vedere se miglioravano le cose ma direi di no....
mia moglie, molto più diplomatica di me--e ho detto tutto--dopo aver assaggiato un sorso dice:"in Liguria sarà meglio che pensino solo al turismo...."

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Che t'ha fatto di male quella povera ciccia? :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda alì65 » 02 apr 2013 22:22

vittoxx ha scritto:
alì65 ha scritto:bt aperta e solo assaggiata a Marzo, bevuta poco fa...
ho provato a lasciarla li per vedere se miglioravano le cose ma direi di no....
mia moglie, molto più diplomatica di me--e ho detto tutto--dopo aver assaggiato un sorso dice:"in Liguria sarà meglio che pensino solo al turismo...."

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niente ciccia, diventerebbe una suola....andrebbe bene solo per una riduzione di contorno
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Nebbiolino » 02 apr 2013 22:31

alì65 ha scritto:....andrebbe bene solo per una riduzione di contorno


La famosa reductio ad absurdum.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Ziliovino » 02 apr 2013 22:58

Chablis Vieille Vigne 2010 – Hamelin. Salatissimo e piuttosto verticale, agrumi e freschezza, c’è comunque una buona struttura, decisamente da attendere.

Hautes Cotes de Nuits “Dames de Vergy” 2005 – Dominique Guyon. Piuttosto scuro nel colore ed al naso, un po’ di pelliccia. Sorso piuttosto pieno ed equilibrato, accenno di liquirizia sul finale. Pinot in stile ricco, ma senza svaccare.

Margaux 2004 – Chateau Dauzac. Colore scuro e compatto, al naso tanta frutta scura, mirtilli e grafite, nessuna traccia di peperonate, bocca vellutata ed ampia, elegante.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Lalas » 02 apr 2013 23:14

Frescobaldi Brunello di Montalcino CastelGiocondo 2001
Devo dire che sono partito prevenuto quando ho aperto la bottiglia, ed invece, nel giro di una mezz'ora questo vino mi ha fatto ricredere sui miei dubbi.
Il colore è rubino abbastanza scuro, con un accenno di aranciato sull'unghia.
Inizialmente al naso sembra prevalere una nota di vaniglia (un po' di legno piccolo?) che col passare del tempo lascia spazio a note di frutto, ciliegia soprattutto, per poi passare alla grafite, al cuoio e tabacco. Infine scorza candita. Interessante.
In bocca è equilibrato con un tannino perfettamente integrato ed un finale sapido lungo e appagante.
Beh, mi è piaciuto, chevvedevodì?
Ecco la felicità della vita, amore e vino ugualmente dobbiamo aver vicino.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda Chicco76 » 03 apr 2013 01:04

Nelle Nuvole ha scritto:Tenute Dettori: Tuderi 2002 e Tenores 2003

Entrambe le bottiglie aperte al ristorante alle 13.30. I vini, quindi, sono stati bevuti in gran parte nei 60 minuti successivi.
Il resto l'ho riassaggiato dopo circa 6 ore.
Mi scuso con gli amici forumisti per la descrizione che segue, ma non ho preso appunti - non lo faccio mai al ristorante quando sono con commensali NON enofiliaci - e comunque riconosco la mia povertà di linguaggio descrittivo.
Entrambi i vini erano integri nei profumi e con un gusto netto, senza ossidazioni o problemi legati all'immaginario negativo del "naturale".
Entrambi i vini presentavano profumi innegabili di macchia mediterranea composita (mirto, rosmarino, salvia, origano, timo).
Il Tuderi 2002 (13.5% di alcol) aveva una componente salina molto più accentuata, una fase evolutiva più avanzata. Di struttura meno massiccia nel "centro-bocca", molto elegante e lungo nella fase finale. Ottimo compagno di una tartare di chianina e di un insalata di bollito. Non so se il 2002 da quelle parti ha subito un andamento stagionale come in Toscana, suppongo di sì. Un'annata fresca, se non fredda. Il vino risultante è molto equilibrato, senza sbavature.

Il Tenores 2003 (17% di alcol) è un vino che si taglia con La Coltella. Quel che perde in salinità lo guadagna alla grande in terrosità. Nonostante lo spessore massiccio in bocca e il livello di alcol, questo vino non stanca. Ha ancora un tale spettro di profumi mediterranei, marini e selvatici, sostenuti da un'acidità floreale incantevole, che mette le ali alla beva. Accompagnato dal peposo o dallo stoccafisso al pomodoro, beh! Una mazurka spinta, una square dance, più che un valzer viennese.

Concludo dicendo che a me, quando un vino è così caratteristico, così sensuale - nel senso che da senso al luogo di appartenenza - non me ne può fregare di meno quello che c'è scritto in etichetta ( a parte il volume alcolico). So già tutto bevendo.


Posso chiederti com'era il colore del Tenores 2003 ? Ne ho aperto da poco una bottiglia con a fianco un Dettori 2004 ... mentre quest'ultimo era di un rubino inteso decisamente impenetrabile, il tenores era di un granato un po scarico ... Grazie
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda gabriele succi » 03 apr 2013 07:58

Vigne dei Boschi: Long Re '07
Da uve Syrah 100%, dalle alte colline Brisighellesi; colore rubino molto intenso e compatto, nota pepata (pepe nero) al naso, in bocca è largo, avvolgente, tannino risolto (non che ne avesse una quantità esagerata...) finale che ritorna sulle note speziate. Non so se avrà vita lunghissima, ma adesso è una bella boccia.
Astenersi enogay...
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2013

Messaggioda paperofranco » 03 apr 2013 08:29

Lalas ha scritto:Frescobaldi Brunello di Montalcino CastelGiocondo 2001
Devo dire che sono partito prevenuto quando ho aperto la bottiglia, ed invece, nel giro di una mezz'ora questo vino mi ha fatto ricredere sui miei dubbi.
Il colore è rubino abbastanza scuro, con un accenno di aranciato sull'unghia.
Inizialmente al naso sembra prevalere una nota di vaniglia (un po' di legno piccolo?) che col passare del tempo lascia spazio a note di frutto, ciliegia soprattutto, per poi passare alla grafite, al cuoio e tabacco. Infine scorza candita. Interessante.
In bocca è equilibrato con un tannino perfettamente integrato ed un finale sapido lungo e appagante.
Beh, mi è piaciuto, chevvedevodì?


Redimiti :mrgreen: .

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