Messaggioda gobrish » 22 mar 2013 14:49
Sulla Gazzetta di oggi ci sono le valutazioni che Gardini ha dato ai vini degli sportivi, al Trebbiano di Pirlo (Nitor Bianco) da 90 punti.
Lo sport e i suoi
grandi protagonisti hanno un
legame atavico col territorio. E
non è soltanto una questione
di tifo e campanilismi. I campioni
girano il mondo,maquasi
sempre tornano alle radici.
Gianni Rodari, nella spettacolare
filastrocca del gregario,
racconta del corridore che a fine
carriera apre un «negozio
da ciclista o baretto, ancor più
spesso, con la macchina dell’espresso...
».
Chi dalla natura ha avuto qualche
talento in più e dallo sport
ha ottenuto tanto può puntare
più in alto e magari acquistare
una tenuta nella quale produrre
vino. E’ accaduto ad alcuni
fuoriclasse come Francesco Moser
e Pablito Rossi, a campioni
del mondo di calcio come Andrea
Pirlo e Andrea Barzagli e
ad amatissimi piloti Jean Alesi e
Jarno Trulli.
Francesco Moser, leggenda
del ciclismo italiano ha comprato
il Maso Villa Warth, un’antica
residenza dei vescovi trentini,
e da quello spettacolare terrazzo
con vista su Trento si è trasformato
in produttore di vino a
tempo pieno, con il fratello Diego,
coinvolgendo i figli Carlo
(vicepresidente dell’Istituto
Trento Doc) e Francesca.
Moser produce i tipici vini trentini,
Muller Thurgau, Riesling e
Gewurztraminer, ma l’ammiraglia
della cantina è lo spumante
TrentoDoc 51.151, come i chilometri
dello storico record dell’ora
che Moser stabilì nel 1984
superando Eddy Merckx. Si tratta
di un metodo classico di qualità
con un bell’equilibrio di pinot
nero e chardonnay.
Domenica alle 11, Francesco
sarà con noi di Gazza Golosa
al Museo della Scienza e della
Tecnica di Milano per parlare
di vino&sport in compagnia di
Enrico Zanoni, presidente del
Trento Doc.
Sono simili le storie di vigna di
Jarno Trulli e Andrea Pirlo. Il
pilota abruzzese che vinse il GP
di Montecarlo nel 2004 ha comprato
la Tenuta Castorani e con
il padre Enzo produce una linea
di vini che si sono subito inseriti
nella grande tradizione dei vini
d’Abruzzo. Luca Gardini, il campione
del mondo dei sommelier
ha scelto per noi il Montepulciano
in purezza «Jarno Rosso».
Andrea Pirlo, stella della Juventus,
si è affidato al padre Luigi
per gestire l’azienda agricola
Pratum Coller, che ha fatto nascere
nel 2007 (dopo il successo
del Mondiale 2006) intorno ad
una bellissima cascina medioevale
a Capriano del Colle nel
suo Bresciano. Tutti i suoi vini
hanno nomi ispirati all’Antica
Grecia. Gardini, che li ha degustati
tutti, sceglie il Nitor, un
Trebbiano di Lugana che per il
nostro «guru» dei vini ricorda
addirittura la nobiltà del Trebbiano
di Valentini.
Restando in casa Juve, si sta avvicinando
al vino anche Andrea
Barzagli che si è affiancato
alla cantina Case Matte di
Messina, che produce ottimi vini
siciliani, tra i quali il «Quattroenne
», un bellissimo mix di
vitigni autoctoni (Nocera, Nero
d'Avola, Nerello Mascalese, Nerello
Cappuccio) che Gardini vede
vicino all’eccellenza.
Jean Alesi, per 5 anni pilota della
Ferrari (ha vinto il GP del Canada
nel ’95) è in fuga per qualità
grazie al suo ottimo Clos de
l’Hermitage, che produce nel
Sud della Francia.
Paolo Rossi, l’immenso Pablito
del Mundial ’82, ha investito
nel resort Poggio Cennina, in
Toscana, e si sta appassionando
alla produzione del rosso «Borgo
Cennina», base Sangiovese
con Cabernet e Merlot che lo portano
nel solco tracciato dai Supertuscan.