Alberto ha scritto:Ma con tanti vini buoni, proprio il dolcetto!?! Warum?!?
Che ci siano vitigni autoctoni superiori al dolcetto è verissimo.
Però finire una bottiglia in due senza fatica significa che alcuni dolcetto sono vini buoni e poi durano qualche anno, si abbinano bene con il bicchiere quotidiano e costano poco.
La critica condivisibilissima è che il dolcetto sia un vitigno "neutro" che di suo ha poco di speciale, qualche fresco profumo di frutto ordinario e un filo di sottobosco, niente di esotico.
In più a volte è aciduletto e molte volte tannico.
Insomma, meno potenziale anche della bella contadinotta a nome barbera.
Ma quasi come la barbera, il dolcetto legge il territorio, lo "riproduce" per emulazione e quando lo fanno quelli che hanno un bel territorio e/o sono bravi e attenti in vigna, allora il vino arricchisce il suo corredo umile con qualche macchia di nobiltà tipo funghi, roselline, fragoline.
E' un vino della terra, non del vitigno.
Vista così non ti va di dargli un'altra occasione?