Becho ha scritto:Ieri a pranzo @ la Tagliatella di Arezzo con uno spin off della CGT:
Dom Perignon 1988 - già dal colore oro antico si poteva presagire un vino evoluto, il naso tutto giocato su miele e caramello ne davano ulteriore conferma, in bocca poi il perlage sfuggente, ossidazione controllata, poca acidità. Bt più avanti di quello che ci saremmo aspettati, sicuramente perchè non perfetta, nonostante ciò godibile e oltre la sufficienza. 91/100
Dom Perignon Oenotheque 1992 - giallo paglierino, profilo olfattivo fresco all'inizio con crosta di pane, pasta di mandorle e un mix di agrumi che torna in bocca, dopo 1-2 ore vengono fuori accenni di miele. In bocca è vivacissimo con un perlage bello fitto e gli agrumi di cui sopra. Paga lievemente in complessità e persistenza, troppo verticale per me. 93.5/100
Leflaive Chevalier Montrachet 1999 - giallo paglierino carico, naso estremamente elegante ( forse un pò statico visto che non muta nel corso della giornata ) con sesamo tostato in evidenza, pirica lievemente accennata, pepe bianco e mentuccia. Il sorso è appagante, setoso, salatissimo e con una persistenza medio/lunga, chiude però un pelino amaro, comunque un grande bianco. 95/100
Chateau d'Yquem 1976 - A distanza d'un anno ho la fortuna di ribere questo capolavoro, a differenza dell'anno scorso il vino si presenta più chiaro, rosso slavato tipo Spritz. La conferma che questa bt è più indietro rispetto alla precedente ce lo dà il naso, qui non c'è quel "cognac" che tanto mi era piaciuto, ma si presenta più fresco con un mix di frutta secca ( fichi, datteri, albicocca ), agrumi, accenni di zafferano e Kristal ball. In bocca è sontuosamente grasso ma senza sbracare, ritorna la frutta secca, acidità viva, persistenza infinita. Mezzo punto meno dell'anno scorso perchè troppo giovane. 98/100
Chateau Lynch Bages 1989 Magnum - Rubino scuro con unghia viola. Naso compresso giocato tutto su note primarie, lieve peperone giallo e frutti di bosco. In bocca c'è tanta materia ma anche qui imbrigliata, tannino verde, acidità ben presente finale leggermente alcolico.
Spesso è meglio trovare bt con piccoli difetti, che magari ne anticipano l'evoluzione perchè questa bt, che tra 20 anni sarà grande grande, oggi è penalizzata da una gioventù estrema. 92/100
Chateau Mouton Rothschild 1982 - Più chiaro del Lynch e con un'unghia rossa scura. Profilo olfattivo sconvolgente, stratificato ed in continua evoluzione. Spezie orientali, pepe nero,rabarbaro, balsamicità, cuoio, ribes. Bocca succosa, tridimensionale, con un tannino che graffia e accarezza, acidità magistralmente integrata, finale interminabile. Vino emozionante, anche questo troppo giovane, ma rispetto al precendete si sente una differenza di rango, di peso specifico. Vino dell'anno so far. 99/100
Anche il menù è stato di altissimo livello, su tutti il tris di terrine e i ravioli al piccione.
Che dire Bechone, descrizione perfetta di una giornata all'insegna del grande vino, mouton su tutti e dell'ottimo e direi abbondante cibo .
Giornata memorabile!!