vigna rionda

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Re: vigna rionda

Messaggioda pippuz » 05 apr 2011 13:02

chambertin ha scritto:
paperofranco ha scritto:So bene di cosa parli. La visita da Mauro Mascarello è per me un appuntamento fisso annuale, ormai da diversi anni, e il Monprivato il mio barolo preferito.
Non so che darei per poter stappare una di quelle bottiglie polverose dove c'è scritto Vigna Rionda '79. 8)


Il nebbiolo è in assoluto il mio vitgno preferito... e ancora devo trovare un barolo che abbia l'ampiezza e la profondità del Monprivato di Mauro Mascarello...

Scusa, ma per quanto piaccia anche a me il Monprivato (è uno dei miei Barolo preferiti, soprattutto se la bottiglia è a posto :wink: ) la tua affermazione mi sembra quantomeno azzardata.
Ultima modifica di pippuz il 05 apr 2011 13:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: vigna rionda

Messaggioda de magistris » 05 apr 2011 13:23

Off Topic: possiamo dirlo che, a guardarla, la Vigna Rionda è una delle più brutte di Serralunga? Scusatemi, ma oggi mi sento molto chiffon... :D
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Re: vigna rionda

Messaggioda andrea » 05 apr 2011 13:29

de magistris ha scritto:Off Topic: possiamo dirlo che, a guardarla, la Vigna Rionda è una delle più brutte di Serralunga? Scusatemi, ma oggi mi sento molto chiffon... :D

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Re: vigna rionda

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 13:30

Pensando anche alla dimensione del cru Vigna Rionda, pur non essendo io un "esperto" di nulla (se non della mia esperienza) quindi quantomeno di Langa, ci sono alcuni fatti che mi lasciano perplesso.
Soprattutto mi stupisce che di un cru tanto considerato per zona, vocazione e terroir, non vi siano stati altri interpreti in grado di raggiungere l'eccellenza assoluta delle versioni Collina Rionda di Bruno Giacosa.
Con tutto il rispetto per Canale, Massolino, Roagna, Oddero, Anselma, Pira eccetera, mi chiedo se il talento del "manico" abbia in questo caso una parte non superficiale nell'affermare il valore di una vigna.
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Re: vigna rionda

Messaggioda de magistris » 05 apr 2011 13:34

l'oste ha scritto:Pensando anche alla dimensione del cru Vigna Rionda, pur non essendo io un "esperto" di nulla (se non della mia esperienza) quindi quantomeno di Langa, ci sono alcuni fatti che mi lasciano perplesso.
Soprattutto mi stupisce che di un cru tanto considerato per zona, vocazione e terroir, non vi siano stati altri interpreti in grado di raggiungere l'eccellenza assoluta delle versioni Collina Rionda di Bruno Giacosa.
Con tutto il rispetto per Canale, Massolino, Roagna, Oddero, Anselma, Pira eccetera, mi chiedo se il talento del "manico" abbia in questo caso una parte non superficiale nell'affermare il valore di una vigna.


è vero, però è altrettanto vero che è uno di quei cru che veramente si riconosce alla cieca, anche in presenza di interpretazioni tecnicamente e stilisticamente molto diverse...
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Re: vigna rionda

Messaggioda Palma » 05 apr 2011 13:37

l'oste ha scritto:Pensando anche alla dimensione del cru Vigna Rionda, pur non essendo io un "esperto" di nulla (se non della mia esperienza) quindi quantomeno di Langa, ci sono alcuni fatti che mi lasciano perplesso.
Soprattutto mi stupisce che di un cru tanto considerato per zona, vocazione e terroir, non vi siano stati altri interpreti in grado di raggiungere l'eccellenza assoluta delle versioni Collina Rionda di Bruno Giacosa.
Con tutto il rispetto per Canale, Massolino, Roagna, Oddero, Anselma, Pira eccetera, mi chiedo se il talento del "manico" abbia in questo caso una parte non superficiale nell'affermare il valore di una vigna.


A mio avviso Giacosa a parte, i migliori risultati li ha finora ottenuti Oddero, con il 1996 e forse soprattutto il 1999 che sono autentici gioielli (molto bene anche Massolino 1989 e mi è parso 2004). Ricordo, quella che finora è stata la miglior bottiglia beccata di 99 ad una barolata di qualche anno fa piazzarsi subito alle spalle di Monfortino e risultare il miglior vino per uno noto produttore di Castiglione Falletto (ecco un vino che vorrei aver fatto io il suo commento esatto). Poi concordo ed in più di un'occasione mi sono fatto le tue stesse domande, che quella vigna non ha dato con continuità grandissimi vini, però i vecchi Rionda di Giacosa sono qualcosa di favoloso e potrebbero bastare a farla inserire tra le migliori in assoluto.
Ultima modifica di Palma il 05 apr 2011 18:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: vigna rionda

Messaggioda pippuz » 05 apr 2011 13:39

l'oste ha scritto:Pensando anche alla dimensione del cru Vigna Rionda, pur non essendo io un "esperto" di nulla (se non della mia esperienza) quindi quantomeno di Langa, ci sono alcuni fatti che mi lasciano perplesso.
Soprattutto mi stupisce che di un cru tanto considerato per zona, vocazione e terroir, non vi siano stati altri interpreti in grado di raggiungere l'eccellenza assoluta delle versioni Collina Rionda di Bruno Giacosa.
Con tutto il rispetto per Canale, Massolino, Roagna, Oddero, Anselma, Pira eccetera, mi chiedo se il talento del "manico" abbia in questo caso una parte non superficiale nell'affermare il valore di una vigna.

Questo è vero, però è anche vero che le varie bottiglie di Collina Rionda di Giacosa, che sono pure riserve, sono state bevute con il giusto invecchiamento. Un vero confronto andrebbe fatto con una bottiglia (ad esempio) di Vigna Rionda riserva di Roagna bevuto tra 15 anni, cosa un po' difficile visto che non è neanche uscito in commercio.
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Re: vigna rionda

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 13:46

Grazie a tutti per le informazioni.
Mi sono segnato i nomi e le annate che dite per procurarmeli (un paio le ho già) ed attendere una decina d'anni per fare la controprova. Però ad esempio il VR '96 di Massolino, che tanto ha diviso e creato discussioni sul forum, ormai viaggia verso i 15 anni d'età.
Poi, forse è anche vero che per molti motivi, attorno ai vini e alla figura di Bruno Giacosa si è creato nel tempo un alone di mito che senza dubbio contribuisce a considerare i suoi vini con particolare riguardo e affetto, al netto dell'obbiettività di ogni degustatore.
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Re: vigna rionda

Messaggioda Pigigres » 05 apr 2011 13:56

pippuz ha scritto:
l'oste ha scritto:Pensando anche alla dimensione del cru Vigna Rionda, pur non essendo io un "esperto" di nulla (se non della mia esperienza) quindi quantomeno di Langa, ci sono alcuni fatti che mi lasciano perplesso.
Soprattutto mi stupisce che di un cru tanto considerato per zona, vocazione e terroir, non vi siano stati altri interpreti in grado di raggiungere l'eccellenza assoluta delle versioni Collina Rionda di Bruno Giacosa.
Con tutto il rispetto per Canale, Massolino, Roagna, Oddero, Anselma, Pira eccetera, mi chiedo se il talento del "manico" abbia in questo caso una parte non superficiale nell'affermare il valore di una vigna.

Questo è vero, però è anche vero che le varie bottiglie di Collina Rionda di Giacosa, che sono pure riserve, sono state bevute con il giusto invecchiamento. Un vero confronto andrebbe fatto con una bottiglia (ad esempio) di Vigna Rionda riserva di Roagna bevuto tra 15 anni, cosa un po' difficile visto che non è neanche uscito in commercio.


Quoto, e aggiungo che bisognerebbe anche considerare il valore in assoluto dell'annata, dal momento che Roagna affina la parcella del Collina Rionda solo a partire dall'annata 2003, e a oggi si dovrebbero poter assaggiare solo 2003, 2004 e 2005 non riserva (qualcuno mi corregga se sbaglio), e, ad esempio, nessuna di queste annate è minimamente paragonabile, come valore assoluto, alla 1982.
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Re: vigna rionda

Messaggioda Palma » 05 apr 2011 14:03

A me piace davvero moltissimo Roagna è un produttore che sento quasi un po' mio (siamo stati tra i primi a tesserne le lodi sul forum) e credo che Luca stia, pian piano, aggiustando tutti glia spetti più critici dei suoi vini, insomma mi aspetto cose grandissime in futuro. Sarò particolarmente contento quando riuscirò a bere, dopo lungo invecchiamento, un suo Rionda a livello degli '82 (ma anche 89 e 90 vanno bene e si dice pure il 78). Mi immagino però a sorseggiarlo su una barchetta facendomi dolcemente trasportare dalla corrente del Reno da Casalecchio fino a Porretta.
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Re: vigna rionda

Messaggioda yuzu » 05 apr 2011 14:12

vigna rionda 89 di massolino bellissimo vino.
vigna rionda 96 oddero bellissimo vino.
vigna rionda roagna.. non mi garba.

collina rionda giacosa il mito assoluto.
sono proprio due piani completamente distinti. sia perchè il suolo cambia di 200 metri in 200 metri (parole di giacosa) sia perchè il manico è fondamentale.

del resto basti pensare alla borgogna.. la grand rue è tra latache e romaneè contì..
c'è chambertin e chambertin.. e così via.. anche per il mitico montrachet ci sono vini commoventi e boiate pazzesche (l'ultimo bevuto un paio di mesi fa.. un marc colin imbarazzante per pochezza). perchè meravigliarsi se giacosa svetta così nettamente su tutti?

infine un'ultima nota riguardo al VINO. c'è da dire che gli anni d'oro di giacosa si collocano in un mondo che non c'è più.. erano anche altri tempi.. le vigne erano in maggior salute, le langhe erano in maggior salute, la monocultura non aveva ancora devastato il territorio, con tutte le conseguenze note.. giacosa vendemmiava, macinava l'uva e la lasciava li.. svinando a gennaio.. cosa che ormai in langa fa solo qualche artigiano testardo (accomasso su tutti).
questi vini moderni tipo roagna, luiggi oddero & co. non invecchieranno mai come i collina rionda di giacosa. non ci sono le condizioni in vigna (perchè i produttori non si danno da fare per ricrearle), di conseguenza diverso è (per necessità tecniche) il modo di lavorare in cantina. e, diciamolo, diverse sono le condizioni del mercato..
un tempo questi vini di nicchia prodotti in quantità limitatissime erano appannaggio di pochi appassionati, principalmente stranieri (inglesi, americani e tedeschi), ben informati sui prodotti.. venivano in langa a bere vini con già 10-15 anni sulle spalle.
chiunque frequentasse le langhe in quel periodo ricorda che a caricare le macchine di barolo erano i tedeschi (anche in virtù del marco forte).

se volete bere il vero collina rionda, mano al portafogli e andate sulle etichette rosse di giacosa.. il resto non sono neanche caricature
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Re: vigna rionda

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 14:17

Il nebbiolo è il nebbiolo e ogni vitigno ha le sua caratteristiche.
Però secondo me, un grande vino (grande vigna, grand cru) dovrebbe far intravedere la sua grandezza (non solo la riconoscibilità) anche da giovane e anche "in mano" a produttori differenti.
Per fare un esempio borgognone, lasciando da parte i "mitici" monopole, penso al Clos St.Jacques (6,7 ha) che è "solo" (forse ingiustamente) un 1er Cru, ma del quale sia da giovane che vinificato da parcelle -e quindi da produttori differenti- raggiunge molto spesso alti livelli qualitativi in bottiglia.
Quello che voglio dire non è quindi che "una Rionda non fa primavera" ma che, a prescindere dalle opinioni molto più autorevoli della mia, forse per questo cru, il mito del "Collina" di Giacosa abbia anche contribuito ad accrescerne in parte il reale valore.
Poi è indubbio e chiaramente sperabile che tra una decina d'anni si potranno avere risposte più positive e concrete dai produttori che lo vinificano solo da poco tempo.
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Re: vigna rionda

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 14:24

yuzu ha scritto:
del resto basti pensare alla borgogna.. la grand rue è tra latache e romaneè contì..
c'è chambertin e chambertin..

Infatti, geograficamente e intendo dire sopra il suolo, La Grand Rue confina con i due monopole di DRC, ma mi pare di ricordare che geologicamente (forse anche come età delle viti) ci siano differenze non minime che infatti si riscontrano in bottiglia.
E' vero che non tutti gli chambertin sono dello stesso valore, ma la proporzione di produttori che producono grandi vini da questo (grand) cru mi sembra parecchio superiore a quanto avvenuto con il Vigna Rionda, considerando anche che la superficie è più o meno simile (Chambertin è poco più di 12 ha).
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Re: vigna rionda

Messaggioda yuzu » 05 apr 2011 15:17

l'oste ha scritto:
yuzu ha scritto:
del resto basti pensare alla borgogna.. la grand rue è tra latache e romaneè contì..
c'è chambertin e chambertin..

Infatti, geograficamente e intendo dire sopra il suolo, La Grand Rue confina con i due monopole di DRC, ma mi pare di ricordare che geologicamente (forse anche come età delle viti) ci siano differenze non minime che infatti si riscontrano in bottiglia.

E' vero che non tutti gli chambertin sono dello stesso valore, ma la proporzione di produttori che producono grandi vini da questo (grand) cru mi sembra parecchio superiore a quanto avvenuto con il Vigna Rionda, considerando anche che la superficie è più o meno simile (Chambertin è poco più di 12 ha).

io credo che una differenza così abissale dipenda innanzitutto dal manico. poi ovvio che geologicamente sono molto differenti.. del resto differenti sono anche romaneè conti e latache (io sono tra quelli che propendono per la superiorità della RC)
questo per sottolineare appunto che magari ci si confonde a pensare alla collina rionda come una collina mitica.. e conta molto la parcella.. è così nella mitica borgogna, che ha una definizione dei grand cru rigorosa, perchè non dovrebbe esserlo in Italia, dove i cru hanno confini "mobili" dettati più dall'influenza dei produttori e politici locali.. (pensiamo a cannubi a barolo.. o alcuni comuni della denominazione barbaresco.. uno dei quali fu incluso semplicemente perchè passava l'acqua al comune di barbaresco :D)


riguardo al discorso borgogna.. e al maggior quantitativo di produttori che in ciascun grand cru fanno ottimi vini.
concordo con quanto dici se riferito ai grand cru, ma a mio avviso ciò è dovuto semplicemente al fatto che a monte c'è una definizione ben più rigorosa dei grand cru.. è quindi più difficile far danni. già se andiamo sui premier.. quanti produttori svettano con vini clamorosi?? non parliamo poi dei village..

tuttavia anche nei grand cru di alto lignaggio permane l'importanza fondamentale della parcella.. chi conosce bene i vari produttori "proprietari e negociant" (tipo dominique laurent, leroy, ecc.) sa benissimo come uno stesso produttore in un diverso grand cru possa svettare, o essere in bassa classifica.. beh, forse Leroy dobbiam toglierlo :D,
idem per i produttori solo proprietari, tipo rousseau.. alcuni suoi vini svettano nella propria denominazione (chambertin? clos de beze?). altri direi di no.. è la bellezza della parcella.
per questo in borgogna ci vuole una conoscenza immane.. credi di conoscere in vari grand cru.. e in realtà sei solo all'inizio..
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Re: vigna rionda

Messaggioda chambertin » 05 apr 2011 15:50

Admìn ha scritto:
chambertin ha scritto:Il nebbiolo è in assoluto il mio vitgno preferito... e ancora devo trovare un barolo che abbia l'ampiezza e la profondità del Monprivato di Mauro Mascarello...

Mi sa che ti mancano un bel po' di assaggi, ma capisco la partigianeria visto che Mascarello lo vendi. :wink:


Le Langhe sono la mia passione e le conosco bene: Ho visitato praticamente tutte le "Grandi" Cantine, ho fatto verticali da Giacosa a Conterno, da Mascarello a Rinaldi, da Cavallotto al Cavaliere Accomasso e così via... mi rendo perfettamente conto che è una affermazione soggettiva ma col Monprivato è stato amore a prima vista e è un barolo che mi stupisce sempre di più per la sua profondità e per l'austerità, con ciò non voglio dire che gli altri non mi piacciono ma è una questione di stile e soprattutto di terroir, come ben sai Castiglione è la terra dell'eleganza ed è la cosa che più mi affascina di questi vini.
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Re: vigna rionda

Messaggioda vinogodi » 05 apr 2011 15:53

chambertin ha scritto:... come ben sai Castiglione è la terra dell'eleganza ...
...da quel che so io è Milano ... 8) o , meglio , tale è considerata perchè tutte le più grandi Maisons hanno lì la sede (Via Monteapoleone non ti dice niente?)... 8)
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Re: vigna rionda

Messaggioda chambertin » 05 apr 2011 15:57

vinogodi ha scritto:
chambertin ha scritto:... come ben sai Castiglione è la terra dell'eleganza ...
...da quel che so io è Milano ... 8) o , meglio , tale è considerata perchè tutte le più grandi Maisons hanno lì la sede (Via Monteapoleone non ti dice niente?)... 8)


:shock: :shock: :shock:
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Re: vigna rionda

Messaggioda vinogodi » 05 apr 2011 15:59

chambertin ha scritto:
vinogodi ha scritto:
chambertin ha scritto:... come ben sai Castiglione è la terra dell'eleganza ...
...da quel che so io è Milano ... 8) o , meglio , tale è considerata perchè tutte le più grandi Maisons hanno lì la sede (Via Monteapoleone non ti dice niente?)... 8)


:shock: :shock: :shock:

...OK , OK , scherzavo sul termine "eleganza" , dove penso che Monprivato sia tale soprattutto per l'austerità , composta , ma ausetra ...
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Re: vigna rionda

Messaggioda Palma » 05 apr 2011 18:45

Ho rielaborato un attimo i pensieri sul cru Rionda, in contrapposizione agli altri:
ha dato ,secondo me, i migliori vini italiani di sempre, di certo nel ristrettissimo cerchio dei migliori. Oggi nessuno riesce più a ripetere quei risultati, ma quanti cru danno vini migliori di quelli provenienti dal Rionda e soprattutto quanto ciò dipende dal manico? Francia viene vinificato da un solo produttore, Falletto e Rocche del Falletto non so di preciso, ma proprio di buono ce n'è uno e purtroppo ormai manca per lo meno la costanza; tra gli altri vigneti non ne vedo molti che vantino ottime interpretazioni come quelle di Oddero, Pira, Massolino e Roagna (comunque ancora da verificare). Vorrei specificare, ancora una volta, che non è che ultimamente quel cru dia fuori delle cagate, è solo che il paragone con il passato è davvero improbo. Attenzione perché se paragono Messi a Maradona... occhiolino e sorrisetto beffardo :mrgreen:
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Re: vigna rionda

Messaggioda alexer3b » 05 apr 2011 19:28

yuzu ha scritto:
l'oste ha scritto:
yuzu ha scritto:
del resto basti pensare alla borgogna.. la grand rue è tra latache e romaneè contì..
c'è chambertin e chambertin..

Infatti, geograficamente e intendo dire sopra il suolo, La Grand Rue confina con i due monopole di DRC, ma mi pare di ricordare che geologicamente (forse anche come età delle viti) ci siano differenze non minime che infatti si riscontrano in bottiglia.

E' vero che non tutti gli chambertin sono dello stesso valore, ma la proporzione di produttori che producono grandi vini da questo (grand) cru mi sembra parecchio superiore a quanto avvenuto con il Vigna Rionda, considerando anche che la superficie è più o meno simile (Chambertin è poco più di 12 ha).

io credo che una differenza così abissale dipenda innanzitutto dal manico.

A me risulta un'altra versione (potrei sbagliare alla grande) : la Grand Rue è un Cru di indiscutibile pregio (quindi niente cataclismi a livello di terreno tra un muretto e l'altro) ma , oltre al manico che conta , a incidere è il clone di Pinot Noir usato.
Il che giustifica come mai nessuno si azzardi ad acquistare quella parcella, se fosse solo una questione di manico : tra spesa di acquisto , spesa per il reimpianto e inevitabile attesa prima di una produzione decente, ci passerebbe non poco tempo e costerebbe uno sproposito..

Alex
Ultima modifica di alexer3b il 05 apr 2011 19:58, modificato 1 volta in totale.
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: vigna rionda

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 19:38

Palma ha scritto:Ho rielaborato un attimo i pensieri sul cru Rionda, in contrapposizione agli altri:
ha dato ,secondo me, i migliori vini italiani di sempre, di certo nel ristrettissimo cerchio dei migliori. Oggi nessuno riesce più a ripetere quei risultati, ma quanti cru danno vini migliori di quelli provenienti dal Rionda e soprattutto quanto ciò dipende dal manico? Francia viene vinificato da un solo produttore, Falletto e Rocche del Falletto non so di preciso, ma proprio di buono ce n'è uno e purtroppo ormai manca per lo meno la costanza; tra gli altri vigneti non ne vedo molti che vantino ottime interpretazioni come quelle di Oddero, Pira, Massolino e Roagna (comunque ancora da verificare). Vorrei specificare, ancora una volta, che non è che ultimamente quel cru dia fuori delle cagate, è solo che il paragone con il passato è davvero improbo. Attenzione perché se paragono Messi a Maradona... occhiolino e sorrisetto beffardo :mrgreen:

D'accordo in parte.
Penso che Vigna Rionda abbia dato i migliori vini italiani ma in mano a Giacosa, quindi ad un solo produttore.
Altrimenti oltre appunto a Francia "monopole" di Conterno, parlando di unico proprietario, in Italia ci sarebbero pure le vigne di Biondi-Santi a Montalcino, con una profondità storica che nessuno può vantare (e che pochi hanno avuto la fortuna di provare).
Di sicuro, a prescindere da Giacosa, Vigna rionda è il cru italiano che ha dato il maggior numero di buone/ottime interpretazioni, ma nessuna che si sia mai avvicinata all'eccellenza assoluta del Collina Rionda, questo è un curioso limite.
Resta la speranza che in futuro qualcuno possa raggiungere quell'assoluto, data la fama e la storia "giacosiana" del cru.

PS: Messi è grandissimo ma Diego è il suo profeta (e ha vinto un mondiale praticamente da solo).
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Re: vigna rionda

Messaggioda manichi » 05 apr 2011 19:40

Palma ha scritto:Ho rielaborato un attimo i pensieri sul cru Rionda, in contrapposizione agli altri:
ha dato ,secondo me, i migliori vini italiani di sempre, di certo nel ristrettissimo cerchio dei migliori. Oggi nessuno riesce più a ripetere quei risultati, ma quanti cru danno vini migliori di quelli provenienti dal Rionda e soprattutto quanto ciò dipende dal manico? Francia viene vinificato da un solo produttore, Falletto e Rocche del Falletto non so di preciso, ma proprio di buono ce n'è uno e purtroppo ormai manca per lo meno la costanza; tra gli altri vigneti non ne vedo molti che vantino ottime interpretazioni come quelle di Oddero, Pira, Massolino e Roagna (comunque ancora da verificare). Vorrei specificare, ancora una volta, che non è che ultimamente quel cru dia fuori delle cagate, è solo che il paragone con il passato è davvero improbo. Attenzione perché se paragono Messi a Maradona... occhiolino e sorrisetto beffardo :mrgreen:

Falletto è un unico cru da cui vengono sia Falletto che Rocche del Falletto ed è un "monopole" di Giacosa .
Secondo me la Rionda è sicuramente tra i migliori cru , ha un estensione non molto ampia ( inferiore ad altri cru famosi come Brunate, Villero o Bussia soprana ) e circa la metà è posseduta da Massolino da qui anche il numero giocoforza ridotto di produttori .
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Re: vigna rionda

Messaggioda l'oste » 05 apr 2011 19:51

alexer3b ha scritto:
yuzu ha scritto:
l'oste ha scritto:
yuzu ha scritto:
del resto basti pensare alla borgogna.. la grand rue è tra latache e romaneè contì..
c'è chambertin e chambertin..

Infatti, geograficamente e intendo dire sopra il suolo, La Grand Rue confina con i due monopole di DRC, ma mi pare di ricordare che geologicamente (forse anche come età delle viti) ci siano differenze non minime che infatti si riscontrano in bottiglia.

E' vero che non tutti gli chambertin sono dello stesso valore, ma la proporzione di produttori che producono grandi vini da questo (grand) cru mi sembra parecchio superiore a quanto avvenuto con il Vigna Rionda, considerando anche che la superficie è più o meno simile (Chambertin è poco più di 12 ha).

io credo che una differenza così abissale dipenda innanzitutto dal manico.

A me risulta un'altra versione (potrei sbagliare alla grande) : la Grand Rue è un Cru di indiscutibile pregio (quindi niente cataclismi a livello di terreno tra un muretto e l'altro) ma , oltra al manico che conta , a incidere è il clone di Pinot Noir usato.
Il che giustifica come mai nessuno si azzardi ad acquistare quella parcella se fosse solo una questione di manico : tra spesa di acquisto , spesa per il reimpianto e inevitabile attesa prima di una produzione decente, ci passerebbe non poco tempo e costerebbe uno sproposito..

Alex

Del clone non sapevo, grazie per l'informazione.
Senza dubbio il manico conta in tutti gli aspetti, dalla cura ed età delle vigne alla tecnica di cantina.
Da quanto leggo sulla bibbia di Coates negli anni '40 e '50 del secolo scorso, pare che la differenza tra i monopole DRC e quello di Lamarche fosse meno netta di oggi, ma che la cura maggiore dopo quegli anni (e attuale) sia una delle ragioni della differenza qualitativa.
Addirittura poi nel capitoletto sulla Grand Rue, Coates dice persino che Francois Lamarche's winemaking is also suspect.
Il mistero s'infittisce.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Massimiliano Nicli
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Re: vigna rionda

Messaggioda Massimiliano Nicli » 05 apr 2011 20:23

Admìn ha scritto:
chambertin ha scritto:Il nebbiolo è in assoluto il mio vitgno preferito... e ancora devo trovare un barolo che abbia l'ampiezza e la profondità del Monprivato di Mauro Mascarello...

Mi sa che ti mancano un bel po' di assaggi, ma capisco la partigianeria visto che Mascarello lo vendi. :wink:

Non è che ci siano poi tanti Baroli migliori del Monprivato.
Quei vini che tu definisci "pure espressioni di sangiovese" per me sono invece "pure espressioni di Gambelli" (della sua ricetta, del suo standard, chiamalo come vuoi)."L'anatra del vino"
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Re: vigna rionda

Messaggioda yuzu » 05 apr 2011 22:23

Massimiliano Nicli ha scritto:
Admìn ha scritto:
chambertin ha scritto:Il nebbiolo è in assoluto il mio vitgno preferito... e ancora devo trovare un barolo che abbia l'ampiezza e la profondità del Monprivato di Mauro Mascarello...

Mi sa che ti mancano un bel po' di assaggi, ma capisco la partigianeria visto che Mascarello lo vendi. :wink:

Non è che ci siano poi tanti Baroli migliori del Monprivato.

premesso che considero Mauro Mascarello tra i migliori, se non il migliore, in circolazione in langa (e quindi in Italia) sul Monprivato c'è da dire che è un pò come il falletto di giacosa.. una volta dedicata una parcella di qualità top al ca di morissio, è su quest'ultimo che bisogna concentrarsi..
ma ciò non toglie che monprivato è una vigna mitica che ci ha regalato tantissime annate favolose..
ca di morissio è per converso un vino da vigne giovani, ma man mano che invecchiano le vigne, il vino si rivela in quello che è il suo potenziale.
vedremo se saprà regalare grandi emozioni come l'indiscusso collina rionda di giacosa,
re tra i re, paragonabile solo ai migliori monfortino (del padre Giacomo COnterno, prima che questo vino venisse ricavato dal vigneto Francia) e gli spettacolari granbussia di Aldo Conterno..
come dicevo sopra erano altri tempi, altre condizioni in vigna.. ma non si sa mai, speriamo bene..

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