Pigigres ha scritto:pudepu ha scritto:Dedalus ha scritto:[
E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate.
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Dio mio stai scherzando vero? Esiste una razza superiore di degustatore a quanto pare...
E' difficile che uno che non ami le cose belle, o che faccia fatica a distinguere il bello dal trash, possa essere un grande degustatore, proprio in virtù delle premesse. Ovviamente l'esempio della cravatta è solo un esempio, che non vuole essere né esaustivo né totalizzante, ma solo dare l'idea di quello che si sta dicendo, ovvero:
Dal momento che la degustazione è anzitutto un esercizio estetico, si richiede che il degustatore sappia dare giudizi in merito. Oppure, dicendo lo stesso in altra maniera: è difficile che chi non brilli per particolare gusto estetico sappia poi giudicare al meglio un vino.
Ovviamente non è che tale capacità estetica venga data all'uno e non all'altro. E' una capacità che tutti ci troviamo addosso, chi più e chi meno, in quanto uomini: ed è proprio in questa variazione che si gioca la principale differenza tra campioni della degustazione e degustatori mediocri, prima ancora che nelle diverse esperienze acquisite, abilità fisiche, conoscenze teoriche (che sono comunque importanti, ovvio).
Ossignore questo pezzo mi mancava, accidenti come mi mancava! Eppoi prescrivono il prozac, madddaiii tutto questo e' gratis .
Grazie fufluns