Bresà

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 10:27

butto là una provocazione, non picchiatemi però...che siano rimescolati per un po' i gruppi di bevuta abituali, ovvero qualche bicchierata senza compagni con gusti/sensibilità/interpretazioni più o meno uguali e con ospiti diversi e quindi caratteristiche interpretative dei vini diversi

è una cazzata ?

da un po' mi frulla questa idea malsana... :D .... io spesso bevo con gente disomogenea, mi piace ascoltare punti di vista diversi, mi porta a volte ad arricchire una visione di degustazione, poi magari resto sulle mie però alla fine ne esco con un dibattito ed un arricchimento diverso e mi sento più completo

ad esempio, avete fatto la bevuta da Boero di cui non è apparsa alcuna nota, so che i pareri erano abbastanza diversi su alcuni vini visto anche la presenza di persone con differenti curriculum di degustazione (aree, interessi, estrazioni differenti), è stata una esperienza più o meno completa ?
Avatar utente
MCSE
Messaggi: 6987
Iscritto il: 06 giu 2007 11:28
Località: LAGO

Re: Bresà

Messaggioda MCSE » 07 dic 2012 10:42

@davidef : ti aspettiamo alla prossima se ti va cosi ci facciamo una bella bevuta !
Da Boero non cèro non posso aiutarti .
Ciao
mofise
Messaggi: 9199
Iscritto il: 06 giu 2007 16:49

Re: Bresà

Messaggioda mofise » 07 dic 2012 10:44

MCSE ha scritto:Champagne Maurice Philippart Cachet Rouge Giallo paglierino carico, fruttini gialli, dosaggio, fiori bianchi, bocca fresca, ferrosa, bollo abb fine piacevolissimo.
Franciacorta Il Contestatore az. agr. il PendioTCA
Champagne Jacquesson cuvee 730 ( base 2002 ) Giallo paglierino con riflessi oro, molto chiuso all'inizio, poi propone frutti rossi leggeri e mela gialla, minerale, , limone, bocca fresca, sapida, lungo finale un pò ossidato, non ha un grandissima ciccia in bocca ma forse è il suo forte.
Barolo Monprivato 1999 di Mascarello G. TCA :evil: :evil: :evil: ;
Barolo Broglio Riserva 2001 di SchiavezaGranata carico, naso speziato scuro , profondo , minerale, prugna e fiori macerati, bocca troppo tannica, mordente , rimane solo quello sul finale, peccato.
Barolo Cannubi Boschis 1998 di Sandrone Granato carico, naso carne bruciata, , poi frutta rossa dolce di fragola e mora, tabacco biondo, bocca polposa, fruttata e con un tannino presente ma non sgraziato.
Barolo Brunate Le Coste 2004 di Rinaldi Granato scarico, naso proprio classico, sussurrato,minerale,fiori secchi, frutta rossa di arancia e mandarino, bocca più "fine" , leggermente calda, fragola, tannino da nebbiolo e finale sapido.
Barolo Sori Ginestra 2001 di Conterno-Fantino Granato limpido e luminoso, naso fragola chimica, ciliegia, una netta sensazione di botte piccola,ma talmente piccola che mi sembrava un caratello :lol: , vaniglia e caffè , bocca asciuga troppo dal legno, fruttato ma scomposto.
Sperss 2005 Gaja Granato carico, alcol al naso , spezie dolci, frutta dolce di ciliegia e fragola matura, bocca è ricca , polposa, legnetto leggero in chiusura, non male ma speravo meglio .
Barolo Gattera 2001 di Bovio Granato scarico non limpidissimo, naso fruttini dolci rossi quasi canditi, fiori macerati rosa in primis, pomodoro conserva, goudron, bocca fresca, elegante, tannino sottile, finale di liquerizia e frutti canditi.Piaciuto nella sua maturità.
Barolo Ginestra 2001 Paolo ConternoGranato carico, naso strano di alcol, erbette officinali, frutto rosso leggero, bocca ricca, fruttata, calda, tannica, non mi appaga.
Barolo Cascina Francia 2003 di Conterno Giacomo TCA :evil: :evil: :evil:

Langhe Nebbiolo Ceretta Conterno 2009 Per me molto buono, figio di una annata ricca generosa e in una fase molto giovanile, sensuale direi.


Bella serata come al solito...grazie alla Sala Mensa che ci ha viziato con una Tartare di Kobe, Costata di Black Angus, Stracotto di cavallo.

Ciao alla prossima che si preannuncia "Santa" :mrgreen:

Certo che con 'sti tappi per Mascarello è proprio una strage... :shock: Se fossi io il produttore prenderei la lista degli addetti ai lavori che hanno comprato le annate incriminate e simbolicamente li omaggerei di una bottiglia dell'annata corrente. Non sto scherzando..evidentemente ci sono produttori che campano di rendita, non nel senso che non fanno grandi vini, ma non hanno la sensibilità per capire che un piccolo gesto delle volte appaga più di un grande vino.
Complimenti per la bella bevuta...unico appunto...mettere un 2004 (baroli mediamente più chiari e limpidi) in mezzo a 2001/1998 (soprattutto la prima, annata di baroli mediamene più scuri ed austeri)...la vedo come una cosa che alla fine premierà il 2004...se poi il 2004 è il brunate le coste allora... :D
Dalla ricezione del pagamento impieghiamo pochissimo tempo! I vini partono il martedì e il mercoledì con corriere espresso 24 H.
VIENE SEMPRE EMESSO SCONTRINO FISCALE O FATTURA.
PER INFO CEL ( ANCHE VIA WA ) 3773833030 Diego
Avatar utente
MCSE
Messaggi: 6987
Iscritto il: 06 giu 2007 11:28
Località: LAGO

Re: Bresà

Messaggioda MCSE » 07 dic 2012 10:47

mofise ha scritto:
MCSE ha scritto:Champagne Maurice Philippart Cachet Rouge Giallo paglierino carico, fruttini gialli, dosaggio, fiori bianchi, bocca fresca, ferrosa, bollo abb fine piacevolissimo.
Franciacorta Il Contestatore az. agr. il PendioTCA
Champagne Jacquesson cuvee 730 ( base 2002 ) Giallo paglierino con riflessi oro, molto chiuso all'inizio, poi propone frutti rossi leggeri e mela gialla, minerale, , limone, bocca fresca, sapida, lungo finale un pò ossidato, non ha un grandissima ciccia in bocca ma forse è il suo forte.
Barolo Monprivato 1999 di Mascarello G. TCA :evil: :evil: :evil: ;
Barolo Broglio Riserva 2001 di SchiavezaGranata carico, naso speziato scuro , profondo , minerale, prugna e fiori macerati, bocca troppo tannica, mordente , rimane solo quello sul finale, peccato.
Barolo Cannubi Boschis 1998 di Sandrone Granato carico, naso carne bruciata, , poi frutta rossa dolce di fragola e mora, tabacco biondo, bocca polposa, fruttata e con un tannino presente ma non sgraziato.
Barolo Brunate Le Coste 2004 di Rinaldi Granato scarico, naso proprio classico, sussurrato,minerale,fiori secchi, frutta rossa di arancia e mandarino, bocca più "fine" , leggermente calda, fragola, tannino da nebbiolo e finale sapido.
Barolo Sori Ginestra 2001 di Conterno-Fantino Granato limpido e luminoso, naso fragola chimica, ciliegia, una netta sensazione di botte piccola,ma talmente piccola che mi sembrava un caratello :lol: , vaniglia e caffè , bocca asciuga troppo dal legno, fruttato ma scomposto.
Sperss 2005 Gaja Granato carico, alcol al naso , spezie dolci, frutta dolce di ciliegia e fragola matura, bocca è ricca , polposa, legnetto leggero in chiusura, non male ma speravo meglio .
Barolo Gattera 2001 di Bovio Granato scarico non limpidissimo, naso fruttini dolci rossi quasi canditi, fiori macerati rosa in primis, pomodoro conserva, goudron, bocca fresca, elegante, tannino sottile, finale di liquerizia e frutti canditi.Piaciuto nella sua maturità.
Barolo Ginestra 2001 Paolo ConternoGranato carico, naso strano di alcol, erbette officinali, frutto rosso leggero, bocca ricca, fruttata, calda, tannica, non mi appaga.
Barolo Cascina Francia 2003 di Conterno Giacomo TCA :evil: :evil: :evil:

Langhe Nebbiolo Ceretta Conterno 2009 Per me molto buono, figio di una annata ricca generosa e in una fase molto giovanile, sensuale direi.


Bella serata come al solito...grazie alla Sala Mensa che ci ha viziato con una Tartare di Kobe, Costata di Black Angus, Stracotto di cavallo.

Ciao alla prossima che si preannuncia "Santa" :mrgreen:

Certo che con 'sti tappi per Mascarello è proprio una strage... :shock: Se fossi io il produttore prenderei la lista degli addetti ai lavori che hanno comprato le annate incriminate e simbolicamente li omaggerei di una bottiglia dell'annata corrente. Non sto scherzando..evidentemente ci sono produttori che campano di rendita, non nel senso che non fanno grandi vini, ma non hanno la sensibilità per capire che un piccolo gesto delle volte appaga più di un grande vino.
Complimenti per la bella bevuta...unico appunto...mettere un 2004 (baroli mediamente più chiari e limpidi) in mezzo a 2001/1998 (soprattutto la prima, annata di baroli mediamene più scuri ed austeri)...la vedo come una cosa che alla fine premierà il 2004...se poi il 2004 è il brunate le coste allora... :D


Ciao Ezio,
ognuno di noi aveva portato una o più bottiglie di vino e le batterie sono state fatte pescando a caso sul tavolo alla cieca totale :wink:
Tranne per il Ceretta 2009 che lo ho servito come "aperitivo nebbiolesco" :lol:
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 11:02

MCSE ha scritto:@davidef : ti aspettiamo alla prossima se ti va cosi ci facciamo una bella bevuta !
Da Boero non cèro non posso aiutarti .
Ciao



ok, però uno solo della Vs. congrega, uno di altra zona, uno che non c'entra nulla, gente con idee diverse anche agli antipodi, anzi soprattutto agli antipodi, un brainstorming degustativo insomma :mrgreen: :mrgreen:
Avatar utente
petitbogho
Messaggi: 3510
Iscritto il: 10 ott 2008 11:01
Località: Salò

Re: Bresà

Messaggioda petitbogho » 07 dic 2012 11:05

Sulle note della bevuta correrei il rischio di ripetere quelle di Andrea e Fabio, per cui evito.
Tra l'altro, a conferma di quanto dice Davide, sono degustatori con i quali spesso mi trovo allineato e spesso beviamo, compriamo e cerchiamo etichette simili.
Sono d'accordo con Davide che avere al tavolo qualcuno che espreme e motiva la sua interpretazione di vino è cosa istruttiva, a volte però ci si fa prendere la mano pensando di essere Mosè che guida il popolo nel deserto.
Opinioni diverse al tavolo se ne sentono parecchie anche tra i bresà, non mancano tra noi gli amanti dei vini più moderni, dei supertuscan, dei vini più caldi, di quelli scuri, dei cervaro e del taglio bordolese (S. Leonardo, Montevetrano...) e persino dei franciacorta :mrgreen:
Siamo apertissimi alle contaminazioni, proponete pure e qualcuno verrà...tra l'altro una pastisada come si deve la mangerei volentieri.
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 11:11

petitbogho ha scritto:Sono d'accordo con Davide che avere al tavolo qualcuno che espreme e motiva la sua interpretazione di vino è cosa istruttiva, a volte però ci si fa prendere la mano pensando di essere Mosè che guida il popolo nel deserto.


Siamo apertissimi alle contaminazioni, proponete pure e qualcuno verrà...tra l'altro una pastisada** come si deve la mangerei volentieri.



Mosè ce n'è stato uno, lasciamolo là, io parlo di discussione, di punti di analisi e di interpretazione diversa, esempio, vai mai a bere fuori Italia, in un tavolo formato da due svizzeri, due tedeschi, due francesi, uno statunitense ed uno spagnolo ? ti capita mai di bere in Francia con altra gente senza i compagni abituali e calarti quindi a comprendere le interpretazioni altrui ?

a me a volte capita, in tutta sincerità ogni tanto poi ci rifletto su e noto veramente abissi interpretativi anche su dettagli non proprio banali, non parlo che tutto deve essere buono sempre e che gli altri siano più bravi, però si arriva ad un punto dove la degustazione diventa circolare e così pure l'interpretazione del vino

ho preso spunto da alcune considerazioni ma per fare un discorso provocatorio esteso, veramente ampio e non limitato a tizio o caio, me incluso


** la pastissada la fanno a Verona, a Vicenza si fa il baccalà :lol: :lol:
Avatar utente
meursault
Messaggi: 5665
Iscritto il: 06 giu 2007 11:55

Re: Bresà

Messaggioda meursault » 07 dic 2012 11:30

davidef ha scritto:...... punti di analisi e di interpretazione diversa, esempio, vai mai a bere fuori Italia, in un tavolo formato da due svizzeri, due tedeschi, due francesi, uno statunitense ed uno spagnolo ? ti capita mai di bere in Francia con altra gente senza i compagni abituali e calarti quindi a comprendere le interpretazioni altrui ?


Eggià, la comprensione, la valutazione e l'apprezzamento del vino sono fortemente infulenzati dalla proprima formazione, dall'ambiente in cui si beve ecc......
Sono cose banali per quanto sono lapalissiane ma non sono patrimonio comune evidentemente visto come ci si scanna quando si hanno opinioni molto divergenti su di un vino.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14459
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Bresà

Messaggioda Kalosartipos » 07 dic 2012 11:35

davidef ha scritto:a Vicenza si fa il...

:cry: :cry: :cry:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
Avatar utente
petitbogho
Messaggi: 3510
Iscritto il: 10 ott 2008 11:01
Località: Salò

Re: Bresà

Messaggioda petitbogho » 07 dic 2012 11:57

davidef ha scritto:
petitbogho ha scritto:Sono d'accordo con Davide che avere al tavolo qualcuno che espreme e motiva la sua interpretazione di vino è cosa istruttiva, a volte però ci si fa prendere la mano pensando di essere Mosè che guida il popolo nel deserto.


Siamo apertissimi alle contaminazioni, proponete pure e qualcuno verrà...tra l'altro una pastisada** come si deve la mangerei volentieri.



Mosè ce n'è stato uno, lasciamolo là, io parlo di discussione, di punti di analisi e di interpretazione diversa, esempio, vai mai a bere fuori Italia, in un tavolo formato da due svizzeri, due tedeschi, due francesi, uno statunitense ed uno spagnolo ? ti capita mai di bere in Francia con altra gente senza i compagni abituali e calarti quindi a comprendere le interpretazioni altrui ?

a me a volte capita, in tutta sincerità ogni tanto poi ci rifletto su e noto veramente abissi interpretativi anche su dettagli non proprio banali, non parlo che tutto deve essere buono sempre e che gli altri siano più bravi, però si arriva ad un punto dove la degustazione diventa circolare e così pure l'interpretazione del vino

ho preso spunto da alcune considerazioni ma per fare un discorso provocatorio esteso, veramente ampio e non limitato a tizio o caio, me incluso


** la pastissada la fanno a Verona, a Vicenza si fa il baccalà :lol: :lol:


.... il baccalà lo mangio molto volentieri l'importante è che non mi propiniate lo spiedo o il falso coniglio :D :D
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 12:26

meursault ha scritto:
davidef ha scritto:...... punti di analisi e di interpretazione diversa, esempio, vai mai a bere fuori Italia, in un tavolo formato da due svizzeri, due tedeschi, due francesi, uno statunitense ed uno spagnolo ? ti capita mai di bere in Francia con altra gente senza i compagni abituali e calarti quindi a comprendere le interpretazioni altrui ?


Eggià, la comprensione, la valutazione e l'apprezzamento del vino sono fortemente infulenzati dalla proprima formazione, dall'ambiente in cui si beve ecc......
Sono cose banali per quanto sono lapalissiane ma non sono patrimonio comune evidentemente visto come ci si scanna quando si hanno opinioni molto divergenti su di un vino.



che assist che ti ho dato...che assist !!! :lol:
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 12:27

Kalosartipos ha scritto:
davidef ha scritto:a Vicenza si fa il...

:cry: :cry: :cry:



ovvero :?:
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14459
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Bresà

Messaggioda Kalosartipos » 07 dic 2012 12:52

Guarda il mio avatar... :cry:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 12:55

Kalosartipos ha scritto:Guarda il mio avatar... :cry:



ti manderò la ricetta originale, procedimento della frollatura sotto la neve incluso :mrgreen:
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 15:39

Kalosartipos ha scritto:Guarda il mio avatar... :cry:


L’ARTE DE METER SU’ EL GATO
Voialtri giovani non conossì il signifato de la parola fame ‘desso ndè magnare da mecdonal….ghe xè i tramezzini el fasfud….quando che mi avevo la vostra età e la fame bateva non ghe gera santi! Bisognava indistriarse….e tuto quelo de commestibile che capitava a tiro….. finiva in tecia. Dimostrassione la riceta che segue, e…..
“NON STE’ FARE I MONE”…..el xè solo un esempio.
Noaltri Vicentini semo ciamà “magnagati”, ma la stragrande majoransa, sopratuto voialtri giovani, no ga mai vudo el piasser de sajare sto “felino tanto gustoso.
Se sa che d’inverno el zè pi’ grasso ch’in tutte le altre stajon de l’ano, e se dise che questo sia el momento pi propissio par meterlo in tecia.
Serta zente la dise ch’el ghe fa stomaco, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che zè da barbari magnare ste creature.
In efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorzi, gnente vero: sti lazaroni i ronfa di e note e con te giri l’ocio zè zà spario el polastro curà e pronto da meter in tecia.
Sensa parlare dei pori oseleti e dee risardole che i brincà in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben ala campagna.
I sorzi ormai no se preocupa pi’ dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti ale machine che core in strada che zè l’unica roba che podaria coparli.
Ma tornemo al nostro “sogeto” che gavemo lassà pojeare on fiatin massa.
Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare qualo ch’el zè quelo pi’ in carne, sperando de intivarghene uno che n’ol gà superà i do ani de età e che la so parona ve gabia fato un dispeto tempo indrio.
Na bona matina tolì su el sc-iopo e vè fora bonora, disendo in casa che ‘ndè a ciapre un bigolo di aria fina.
Mejo de tuto saria che avesse fato ‘na nevegada de quee che resta par tera quindase dì.
Apena ca lo ociè fè finta de non vedarlo, scondive de drio un canton, carcghè el sc-iopo e fè queo che gavì da fare.
Portevelo casa dentro ‘na sporta, par strada saudè tuti par no’ destar sospeti.
Na volta casa ndè in tel l’orto tachè el “sogeto” a un palo verzighe la panza tirè fora le buelè tenendo da parte el figà. Tajeghè la testa e deghea al can.
Scavè ‘na busa nea neve, metigheo dentro e po’ coversila de novo.
Metì in giassara el figà dentro ‘na scuela e po’ laveve ‘e man come Ponsio Pilato e po’ da l’osto a bèvarve un goto.
Al sabo confession e la domenega a messa a tore la Comunion !
Lassè el nostro soto ‘a neve par oto giorni, stasendo tenti che el sia ben coverto e el can sia sempre ligà ala cadena.
Dodase ora prima di meterlo in tecia, tiralo fora dala busa e dopo che l’è diventà tenero, pelélo, lavélo puito, lassàndolo po’ tacà a sgiossàrse.
Félo a tocheti e metili in te ‘na piana co ‘na siola, ‘na carota, ‘na gamba de seino, on spigo o do de ajo, el tuto trità,trèghe drento anche do foje de doraro qualche gran de pévare e quatro-cinque de denévre, on spisegon de droghe e quanto sale che basta.
Neghélo de vin bianco pitosto seco e metilo soto la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
La matina drio scolè i tochi de carne dal vin, sughéli puito e féli rosolare in un antian co’n poco de ojo.
Co’ i gà ciapà colore cavèli via da l’onto e vodè fora quelo che zè restà, pestè fina na siòla, un pugneto de parsimolo e un spigo de ajo, po’ metì tuto in te l’antian co’ na s-cianta de buro e ojo zòntandoghe dele fojete de salvia e un rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po metì dentro i tòchi.
Dopo diese minuti butéghe insima quatro-sinque pomodori pelà o se no un poca de conserva.
Missiè col scudiero de legno, zontéghe un bicere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el covercio e fè cusinare par un’ora e mesa, bagnando col brodo se se dovesse sugare massa.
Ala fine uniche el figà trità, metì tuto sol paito col so pocieto e portè el piato in tola co’ la polenta calda.
Avatar utente
arnaldo
Messaggi: 9286
Iscritto il: 07 giu 2007 08:21
Località: Bassano del Grappa

Re: Bresà

Messaggioda arnaldo » 07 dic 2012 15:41

@Davidef

ma con questa bella lista di nebbioli........non ti è tornata un po' la voglia ??? Neanche un pochino ??? :D :D :D
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
Avatar utente
giacobbepavese
Messaggi: 173
Iscritto il: 07 feb 2012 10:11
Località: Udine

Re: Bresà

Messaggioda giacobbepavese » 07 dic 2012 15:42

davidef ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Guarda il mio avatar... :cry:


L’ARTE DE METER SU’ EL GATO
Voialtri giovani non conossì il signifato de la parola fame ‘desso ndè magnare da mecdonal….ghe xè i tramezzini el fasfud….quando che mi avevo la vostra età e la fame bateva non ghe gera santi! Bisognava indistriarse….e tuto quelo de commestibile che capitava a tiro….. finiva in tecia. Dimostrassione la riceta che segue, e…..
“NON STE’ FARE I MONE”…..el xè solo un esempio.
Noaltri Vicentini semo ciamà “magnagati”, ma la stragrande majoransa, sopratuto voialtri giovani, no ga mai vudo el piasser de sajare sto “felino tanto gustoso.
Se sa che d’inverno el zè pi’ grasso ch’in tutte le altre stajon de l’ano, e se dise che questo sia el momento pi propissio par meterlo in tecia.
Serta zente la dise ch’el ghe fa stomaco, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che zè da barbari magnare ste creature.
In efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorzi, gnente vero: sti lazaroni i ronfa di e note e con te giri l’ocio zè zà spario el polastro curà e pronto da meter in tecia.
Sensa parlare dei pori oseleti e dee risardole che i brincà in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben ala campagna.
I sorzi ormai no se preocupa pi’ dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti ale machine che core in strada che zè l’unica roba che podaria coparli.
Ma tornemo al nostro “sogeto” che gavemo lassà pojeare on fiatin massa.
Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare qualo ch’el zè quelo pi’ in carne, sperando de intivarghene uno che n’ol gà superà i do ani de età e che la so parona ve gabia fato un dispeto tempo indrio.
Na bona matina tolì su el sc-iopo e vè fora bonora, disendo in casa che ‘ndè a ciapre un bigolo di aria fina.
Mejo de tuto saria che avesse fato ‘na nevegada de quee che resta par tera quindase dì.
Apena ca lo ociè fè finta de non vedarlo, scondive de drio un canton, carcghè el sc-iopo e fè queo che gavì da fare.
Portevelo casa dentro ‘na sporta, par strada saudè tuti par no’ destar sospeti.
Na volta casa ndè in tel l’orto tachè el “sogeto” a un palo verzighe la panza tirè fora le buelè tenendo da parte el figà. Tajeghè la testa e deghea al can.
Scavè ‘na busa nea neve, metigheo dentro e po’ coversila de novo.
Metì in giassara el figà dentro ‘na scuela e po’ laveve ‘e man come Ponsio Pilato e po’ da l’osto a bèvarve un goto.
Al sabo confession e la domenega a messa a tore la Comunion !
Lassè el nostro soto ‘a neve par oto giorni, stasendo tenti che el sia ben coverto e el can sia sempre ligà ala cadena.
Dodase ora prima di meterlo in tecia, tiralo fora dala busa e dopo che l’è diventà tenero, pelélo, lavélo puito, lassàndolo po’ tacà a sgiossàrse.
Félo a tocheti e metili in te ‘na piana co ‘na siola, ‘na carota, ‘na gamba de seino, on spigo o do de ajo, el tuto trità,trèghe drento anche do foje de doraro qualche gran de pévare e quatro-cinque de denévre, on spisegon de droghe e quanto sale che basta.
Neghélo de vin bianco pitosto seco e metilo soto la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
La matina drio scolè i tochi de carne dal vin, sughéli puito e féli rosolare in un antian co’n poco de ojo.
Co’ i gà ciapà colore cavèli via da l’onto e vodè fora quelo che zè restà, pestè fina na siòla, un pugneto de parsimolo e un spigo de ajo, po’ metì tuto in te l’antian co’ na s-cianta de buro e ojo zòntandoghe dele fojete de salvia e un rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po metì dentro i tòchi.
Dopo diese minuti butéghe insima quatro-sinque pomodori pelà o se no un poca de conserva.
Missiè col scudiero de legno, zontéghe un bicere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el covercio e fè cusinare par un’ora e mesa, bagnando col brodo se se dovesse sugare massa.
Ala fine uniche el figà trità, metì tuto sol paito col so pocieto e portè el piato in tola co’ la polenta calda.



:D :D :D :D :D :D :D :D :D ...
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 15:43

arnaldo ha scritto:@Davidef

ma con questa bella lista di nebbioli........non ti è tornata un po' la voglia ??? Neanche un pochino ??? :D :D :D


ma se hanno avuto una mezza tragedia 'sti pori cristi...1/3 tappi, 1/3 tannini aggressivi ed 1/3 troppo moderni...è un inno a star distante dalla langa questo se per bere un vino seriamente buono ne devo stappare una decina :lol: :lol: :lol:
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: Bresà

Messaggioda davidef » 07 dic 2012 15:44

giacobbepavese ha scritto:
davidef ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Guarda il mio avatar... :cry:


L’ARTE DE METER SU’ EL GATO
Voialtri giovani non conossì il signifato de la parola fame ‘desso ndè magnare da mecdonal….ghe xè i tramezzini el fasfud….quando che mi avevo la vostra età e la fame bateva non ghe gera santi! Bisognava indistriarse….e tuto quelo de commestibile che capitava a tiro….. finiva in tecia. Dimostrassione la riceta che segue, e…..
“NON STE’ FARE I MONE”…..el xè solo un esempio.
Noaltri Vicentini semo ciamà “magnagati”, ma la stragrande majoransa, sopratuto voialtri giovani, no ga mai vudo el piasser de sajare sto “felino tanto gustoso.
Se sa che d’inverno el zè pi’ grasso ch’in tutte le altre stajon de l’ano, e se dise che questo sia el momento pi propissio par meterlo in tecia.
Serta zente la dise ch’el ghe fa stomaco, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che zè da barbari magnare ste creature.
In efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorzi, gnente vero: sti lazaroni i ronfa di e note e con te giri l’ocio zè zà spario el polastro curà e pronto da meter in tecia.
Sensa parlare dei pori oseleti e dee risardole che i brincà in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben ala campagna.
I sorzi ormai no se preocupa pi’ dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti ale machine che core in strada che zè l’unica roba che podaria coparli.
Ma tornemo al nostro “sogeto” che gavemo lassà pojeare on fiatin massa.
Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare qualo ch’el zè quelo pi’ in carne, sperando de intivarghene uno che n’ol gà superà i do ani de età e che la so parona ve gabia fato un dispeto tempo indrio.
Na bona matina tolì su el sc-iopo e vè fora bonora, disendo in casa che ‘ndè a ciapre un bigolo di aria fina.
Mejo de tuto saria che avesse fato ‘na nevegada de quee che resta par tera quindase dì.
Apena ca lo ociè fè finta de non vedarlo, scondive de drio un canton, carcghè el sc-iopo e fè queo che gavì da fare.
Portevelo casa dentro ‘na sporta, par strada saudè tuti par no’ destar sospeti.
Na volta casa ndè in tel l’orto tachè el “sogeto” a un palo verzighe la panza tirè fora le buelè tenendo da parte el figà. Tajeghè la testa e deghea al can.
Scavè ‘na busa nea neve, metigheo dentro e po’ coversila de novo.
Metì in giassara el figà dentro ‘na scuela e po’ laveve ‘e man come Ponsio Pilato e po’ da l’osto a bèvarve un goto.
Al sabo confession e la domenega a messa a tore la Comunion !
Lassè el nostro soto ‘a neve par oto giorni, stasendo tenti che el sia ben coverto e el can sia sempre ligà ala cadena.
Dodase ora prima di meterlo in tecia, tiralo fora dala busa e dopo che l’è diventà tenero, pelélo, lavélo puito, lassàndolo po’ tacà a sgiossàrse.
Félo a tocheti e metili in te ‘na piana co ‘na siola, ‘na carota, ‘na gamba de seino, on spigo o do de ajo, el tuto trità,trèghe drento anche do foje de doraro qualche gran de pévare e quatro-cinque de denévre, on spisegon de droghe e quanto sale che basta.
Neghélo de vin bianco pitosto seco e metilo soto la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
La matina drio scolè i tochi de carne dal vin, sughéli puito e féli rosolare in un antian co’n poco de ojo.
Co’ i gà ciapà colore cavèli via da l’onto e vodè fora quelo che zè restà, pestè fina na siòla, un pugneto de parsimolo e un spigo de ajo, po’ metì tuto in te l’antian co’ na s-cianta de buro e ojo zòntandoghe dele fojete de salvia e un rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po metì dentro i tòchi.
Dopo diese minuti butéghe insima quatro-sinque pomodori pelà o se no un poca de conserva.
Missiè col scudiero de legno, zontéghe un bicere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el covercio e fè cusinare par un’ora e mesa, bagnando col brodo se se dovesse sugare massa.
Ala fine uniche el figà trità, metì tuto sol paito col so pocieto e portè el piato in tola co’ la polenta calda.



:D :D :D :D :D :D :D :D :D ...


la parte della frollatura è epica...vedo già Kalos sotto la tavoila piegato in due :mrgreen:
Avatar utente
giacobbepavese
Messaggi: 173
Iscritto il: 07 feb 2012 10:11
Località: Udine

Re: Bresà

Messaggioda giacobbepavese » 07 dic 2012 15:46

davidef ha scritto:
giacobbepavese ha scritto:
davidef ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Guarda il mio avatar... :cry:


L’ARTE DE METER SU’ EL GATO
Voialtri giovani non conossì il signifato de la parola fame ‘desso ndè magnare da mecdonal….ghe xè i tramezzini el fasfud….quando che mi avevo la vostra età e la fame bateva non ghe gera santi! Bisognava indistriarse….e tuto quelo de commestibile che capitava a tiro….. finiva in tecia. Dimostrassione la riceta che segue, e…..
“NON STE’ FARE I MONE”…..el xè solo un esempio.
Noaltri Vicentini semo ciamà “magnagati”, ma la stragrande majoransa, sopratuto voialtri giovani, no ga mai vudo el piasser de sajare sto “felino tanto gustoso.
Se sa che d’inverno el zè pi’ grasso ch’in tutte le altre stajon de l’ano, e se dise che questo sia el momento pi propissio par meterlo in tecia.
Serta zente la dise ch’el ghe fa stomaco, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che zè da barbari magnare ste creature.
In efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorzi, gnente vero: sti lazaroni i ronfa di e note e con te giri l’ocio zè zà spario el polastro curà e pronto da meter in tecia.
Sensa parlare dei pori oseleti e dee risardole che i brincà in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben ala campagna.
I sorzi ormai no se preocupa pi’ dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti ale machine che core in strada che zè l’unica roba che podaria coparli.
Ma tornemo al nostro “sogeto” che gavemo lassà pojeare on fiatin massa.
Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare qualo ch’el zè quelo pi’ in carne, sperando de intivarghene uno che n’ol gà superà i do ani de età e che la so parona ve gabia fato un dispeto tempo indrio.
Na bona matina tolì su el sc-iopo e vè fora bonora, disendo in casa che ‘ndè a ciapre un bigolo di aria fina.
Mejo de tuto saria che avesse fato ‘na nevegada de quee che resta par tera quindase dì.
Apena ca lo ociè fè finta de non vedarlo, scondive de drio un canton, carcghè el sc-iopo e fè queo che gavì da fare.
Portevelo casa dentro ‘na sporta, par strada saudè tuti par no’ destar sospeti.
Na volta casa ndè in tel l’orto tachè el “sogeto” a un palo verzighe la panza tirè fora le buelè tenendo da parte el figà. Tajeghè la testa e deghea al can.
Scavè ‘na busa nea neve, metigheo dentro e po’ coversila de novo.
Metì in giassara el figà dentro ‘na scuela e po’ laveve ‘e man come Ponsio Pilato e po’ da l’osto a bèvarve un goto.
Al sabo confession e la domenega a messa a tore la Comunion !
Lassè el nostro soto ‘a neve par oto giorni, stasendo tenti che el sia ben coverto e el can sia sempre ligà ala cadena.
Dodase ora prima di meterlo in tecia, tiralo fora dala busa e dopo che l’è diventà tenero, pelélo, lavélo puito, lassàndolo po’ tacà a sgiossàrse.
Félo a tocheti e metili in te ‘na piana co ‘na siola, ‘na carota, ‘na gamba de seino, on spigo o do de ajo, el tuto trità,trèghe drento anche do foje de doraro qualche gran de pévare e quatro-cinque de denévre, on spisegon de droghe e quanto sale che basta.
Neghélo de vin bianco pitosto seco e metilo soto la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
La matina drio scolè i tochi de carne dal vin, sughéli puito e féli rosolare in un antian co’n poco de ojo.
Co’ i gà ciapà colore cavèli via da l’onto e vodè fora quelo che zè restà, pestè fina na siòla, un pugneto de parsimolo e un spigo de ajo, po’ metì tuto in te l’antian co’ na s-cianta de buro e ojo zòntandoghe dele fojete de salvia e un rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po metì dentro i tòchi.
Dopo diese minuti butéghe insima quatro-sinque pomodori pelà o se no un poca de conserva.
Missiè col scudiero de legno, zontéghe un bicere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el covercio e fè cusinare par un’ora e mesa, bagnando col brodo se se dovesse sugare massa.
Ala fine uniche el figà trità, metì tuto sol paito col so pocieto e portè el piato in tola co’ la polenta calda.



:D :D :D :D :D :D :D :D :D ...


la parte della frollatura è epica...vedo già Kalos sotto la tavoila piegato in due :mrgreen:


Letto tutto e in effetti ero al limite del ribaltarmi dal ridere... colleghi lievementi basiti per la scena.
EPICO!!!
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14459
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Bresà

Messaggioda Kalosartipos » 07 dic 2012 16:04

davidef ha scritto:la parte della frollatura è epica...vedo già Kalos sotto la tavoila piegato in due :mrgreen:

Veramente agghiacciante... :(
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
Avatar utente
fable_81
Messaggi: 3263
Iscritto il: 15 ott 2008 11:07
Località: Manerba del Garda (BS)

Re: Bresà

Messaggioda fable_81 » 07 dic 2012 16:46

davidef ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Guarda il mio avatar... :cry:


L’ARTE DE METER SU’ EL GATO
Voialtri giovani non conossì il signifato de la parola fame ‘desso ndè magnare da mecdonal….ghe xè i tramezzini el fasfud….quando che mi avevo la vostra età e la fame bateva non ghe gera santi! Bisognava indistriarse….e tuto quelo de commestibile che capitava a tiro….. finiva in tecia. Dimostrassione la riceta che segue, e…..
“NON STE’ FARE I MONE”…..el xè solo un esempio.
Noaltri Vicentini semo ciamà “magnagati”, ma la stragrande majoransa, sopratuto voialtri giovani, no ga mai vudo el piasser de sajare sto “felino tanto gustoso.
Se sa che d’inverno el zè pi’ grasso ch’in tutte le altre stajon de l’ano, e se dise che questo sia el momento pi propissio par meterlo in tecia.
Serta zente la dise ch’el ghe fa stomaco, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che zè da barbari magnare ste creature.
In efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorzi, gnente vero: sti lazaroni i ronfa di e note e con te giri l’ocio zè zà spario el polastro curà e pronto da meter in tecia.
Sensa parlare dei pori oseleti e dee risardole che i brincà in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben ala campagna.
I sorzi ormai no se preocupa pi’ dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti ale machine che core in strada che zè l’unica roba che podaria coparli.
Ma tornemo al nostro “sogeto” che gavemo lassà pojeare on fiatin massa.
Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare qualo ch’el zè quelo pi’ in carne, sperando de intivarghene uno che n’ol gà superà i do ani de età e che la so parona ve gabia fato un dispeto tempo indrio.
Na bona matina tolì su el sc-iopo e vè fora bonora, disendo in casa che ‘ndè a ciapre un bigolo di aria fina.
Mejo de tuto saria che avesse fato ‘na nevegada de quee che resta par tera quindase dì.
Apena ca lo ociè fè finta de non vedarlo, scondive de drio un canton, carcghè el sc-iopo e fè queo che gavì da fare.
Portevelo casa dentro ‘na sporta, par strada saudè tuti par no’ destar sospeti.
Na volta casa ndè in tel l’orto tachè el “sogeto” a un palo verzighe la panza tirè fora le buelè tenendo da parte el figà. Tajeghè la testa e deghea al can.
Scavè ‘na busa nea neve, metigheo dentro e po’ coversila de novo.
Metì in giassara el figà dentro ‘na scuela e po’ laveve ‘e man come Ponsio Pilato e po’ da l’osto a bèvarve un goto.
Al sabo confession e la domenega a messa a tore la Comunion !
Lassè el nostro soto ‘a neve par oto giorni, stasendo tenti che el sia ben coverto e el can sia sempre ligà ala cadena.
Dodase ora prima di meterlo in tecia, tiralo fora dala busa e dopo che l’è diventà tenero, pelélo, lavélo puito, lassàndolo po’ tacà a sgiossàrse.
Félo a tocheti e metili in te ‘na piana co ‘na siola, ‘na carota, ‘na gamba de seino, on spigo o do de ajo, el tuto trità,trèghe drento anche do foje de doraro qualche gran de pévare e quatro-cinque de denévre, on spisegon de droghe e quanto sale che basta.
Neghélo de vin bianco pitosto seco e metilo soto la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
La matina drio scolè i tochi de carne dal vin, sughéli puito e féli rosolare in un antian co’n poco de ojo.
Co’ i gà ciapà colore cavèli via da l’onto e vodè fora quelo che zè restà, pestè fina na siòla, un pugneto de parsimolo e un spigo de ajo, po’ metì tuto in te l’antian co’ na s-cianta de buro e ojo zòntandoghe dele fojete de salvia e un rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po metì dentro i tòchi.
Dopo diese minuti butéghe insima quatro-sinque pomodori pelà o se no un poca de conserva.
Missiè col scudiero de legno, zontéghe un bicere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el covercio e fè cusinare par un’ora e mesa, bagnando col brodo se se dovesse sugare massa.
Ala fine uniche el figà trità, metì tuto sol paito col so pocieto e portè el piato in tola co’ la polenta calda.


pota :mrgreen: fioca :mrgreen:
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
https://instagram.com/fable_81/
Avatar utente
il chiaro
Messaggi: 6206
Iscritto il: 07 giu 2007 00:24

Re: Bresà

Messaggioda il chiaro » 08 dic 2012 00:02

MCSE ha scritto:Barolo Broglio Riserva 2001 di SchiavezaGranata carico, naso speziato scuro , profondo , minerale, prugna e fiori macerati, bocca troppo tannica, mordente , rimane solo quello sul finale, peccato.


Bevuto proprio oggi in trattoria da Schiavenza: vino fantastico con tannino risolto. Ancora floreale con la rosa e la viola ben macerate, bello intenso e profondo. Per me avete beccato una bottiglia sfigatella. :D :D
let me put my love into you babe
let me put my love on the line

let me put my love into you babe
let me cut your cake with my knife

Brian Johnson
Avatar utente
il chiaro
Messaggi: 6206
Iscritto il: 07 giu 2007 00:24

Re: Bresà

Messaggioda il chiaro » 08 dic 2012 00:07

davidef ha scritto:Mosè ce n'è stato uno, lasciamolo là, io parlo di discussione, di punti di analisi e di interpretazione diversa, esempio, vai mai a bere fuori Italia, in un tavolo formato da due svizzeri, due tedeschi, due francesi, uno statunitense ed uno spagnolo ? ti capita mai di bere in Francia con altra gente senza i compagni abituali e calarti quindi a comprendere le interpretazioni altrui ?


Ci sono un tedesco, un francese, un italiano e un Davidef.... :D :D :D :D :D

Non ho resistito :D
let me put my love into you babe

let me put my love on the line



let me put my love into you babe

let me cut your cake with my knife



Brian Johnson
Avatar utente
fable_81
Messaggi: 3263
Iscritto il: 15 ott 2008 11:07
Località: Manerba del Garda (BS)

Re: Bresà

Messaggioda fable_81 » 08 dic 2012 08:41

il chiaro ha scritto:
MCSE ha scritto:Barolo Broglio Riserva 2001 di SchiavezaGranata carico, naso speziato scuro , profondo , minerale, prugna e fiori macerati, bocca troppo tannica, mordente , rimane solo quello sul finale, peccato.


Bevuto proprio oggi in trattoria da Schiavenza: vino fantastico con tannino risolto. Ancora floreale con la rosa e la viola ben macerate, bello intenso e profondo. Per me avete beccato una bottiglia sfigatella. :D :D


Può anche darsi pero' e' la terza bottiglia quest'anno e nessuna delle tre mi ha convinto o al naso o in bocca.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
https://instagram.com/fable_81/

Torna a “Vino&Co.: polemiche e opinioni”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: cascinafrancia71 e 517 ospiti