CRONACHE D'OSTERIA

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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda l'oste » 23 mar 2009 03:31

marcolandia ha scritto:Pinot nero 2006 Franz Haas
Pinot noir 2006 Terlaner
Blauburgunder Mazzon 2006 - Gottardi

Come siamo messi con gli altoatesini? Ci siamo o non ci siamo proprio?

Interpreto il tuo "esserci" come avvicinamento qualitativo/gustativo alla Cote d'Or, e non credo sia completamente possibile cercare in toto la Borgogna nei pinot nero dell'Alto Adige. Probabilmente non sarebbe nemmeno giusto e corretto nei confronti del terroir atesino. Sono pinot noir molto diversi per vari motivi principalmente geoclimatici che inevitabilmente "segnano" le differenze. A livello di caratteristiche non basta un preciso e ridondante sfoggio del varietale, come in Haas. Il salto, secondo me qualitativo, lo fanno la complessità olfattiva e la carnalità tattile che le differenti Aoc francesi offrono, soprattutto con i 1er e G.Cru. A livello di village, secondo me, con qualche distinguo ci siamo, tolti i soliti 3-4 vignerons mostri che anche nei village oltrepassano l'eccellenza.

Dei tre 2006 bevuti oggi, il Terlano mi è sembrato il più minerale, forse anche il più equilibrato, giovanilmente serrato nell'attacco al palato, lungo di persistenza e preceduto da piacevoli fruttini incipriati, soffici, eleganti. Quello di Haas è la seconda bottiglia in poco tempo, molto impattante e dolce, forse troppo "femminile" al punto di sembrare quasi un vino aromatico, cicciottello in bocca ma non ha nè la beva elevata, nè la mineralità di Terlano.
Gottardi mi è piaciuto molto per i profumi, non ricchissimi ma puliti e piacevoli, il più Gevrey oriented, con frutto ciliegioso e radici in primo piano, solo l'alcol abbastanza presente (14°), lo limita leggermente al mio gusto, soprattutto per bevibilità, in bocca si sente che c'è tanta materia e struttura, forse il tempo lo equilibrerà un poco. Piaciutello Terlano, piaciutino Gottardi, piacione Haas, nell'ordine.
Sull'Aulente, portato da un amico, confermo la tua esclamazione non lusinghiera. Colore rosso scuro, dopo un po' di riduzione iniziale, spara un bel petardo di frutto rosso che però dura troppo poco, poi il vino si mette all'ombra di un fruttone dolciotto e vinoso e non si muove più. Piaciuto troppo poco.

Infine i due vecchietti hanno fatto discrete faville.
Il Boca '88 credo sia lo stesso della verticale di Armando su Bibenda, ma dalle foto sul giornale noto che il mio aveva un'etichetta diversa, con uno stemma. Comunque, colore rubino abbastanza scuro con molti riflessi granata. Al naso è proprio molto nebbiolo, anzi un nebbiolo grosso, quasi come un barbaresco, vista l'intensità della viola accompagnata poi da rabarbaro, cenere di legna "da evoluzione" e sentori minerali credo più tipici della sua macro zona. In bocca è ancora giovane, anche se il tannino è bello rotondo. Manca solo persistenza lunga, in bocca evapora un po' troppo veloce sul finale. Piaciuto.
Il Sori Tildin ha un colore un po' più spento del Boca, più granata anche. Al naso è comunque di una freschezza e ricchezza fantastiche, passi dalla liquirizia, al cedro candito, con spezie e folatine balsamiche. In bocca è pieno, si sente tornare la liquirizia, è elegantemente morbido e arrotondato ma si percepisce una acidità ancora viva, probabile duri ancora un po' di tempo. Mi è sembrato quasi un bordeaux di 2eme cru. Vitigni extra o no, quando i vini sono così buoni, per me è sufficiente, anzi di più. Piaciuto un bel po'.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda arnaldo » 23 mar 2009 09:51

l'oste ha scritto:Gottardi mi è piaciuto molto per i profumi, non ricchissimi ma puliti e piacevoli, frutto ciliegioso e radici in primo piano, solo l'alcol abbastanza presente (14°), lo limita leggermente al mio gusto, soprattutto per bevibilità, in bocca si sente che c'è tanta materia e struttura, forse il tempo lo equilibrerà un poco. .


Bevuto l'anno scorso a fine agosto al TIROLENSIS assieme a MaxNicli era sovrastato dal legno,e particolarmente amarognolo. Se si è riassorbito cosi' bene ne sono felice, ho ancora in mente d'altronde il 2004 del quale mi è rimasta solo una bottiglia,decisamente la sua migliore ultima annata prodotta.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda l'oste » 23 mar 2009 11:41

arnaldo ha scritto:
l'oste ha scritto:Gottardi mi è piaciuto molto per i profumi, non ricchissimi ma puliti e piacevoli, frutto ciliegioso e radici in primo piano, solo l'alcol abbastanza presente (14°), lo limita leggermente al mio gusto, soprattutto per bevibilità, in bocca si sente che c'è tanta materia e struttura, forse il tempo lo equilibrerà un poco. .


Bevuto l'anno scorso a fine agosto al TIROLENSIS assieme a MaxNicli era sovrastato dal legno,e particolarmente amarognolo. Se si è riassorbito cosi' bene ne sono felice, ho ancora in mente d'altronde il 2004 del quale mi è rimasta solo una bottiglia,decisamente la sua migliore ultima annata prodotta.

Un filo di dolce/grasso da legno era percepibile, anche se solo all'apertura poi nel bicchiere si è mosso bene, nonostante l'alcol ben presente che in alcuni momenti soverchiava i profumi. Amarognolo per fortuna no, è uno dei sentori che meno gradisco, soprattutto sui pinot nero. Concordo sul 2004 che ricordo di colore molto luminoso, fine, minerale e molto fresco.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 62 - Sondaggio sull'evoluzione

Messaggioda stecca » 25 mar 2009 20:59

l'oste ha scritto:Pinot nero 2006 Franz Haas
Pinot noir 2006 Terlaner
Blauburgunder Mazzon 2006 - Gottardi
..


Ho bevuto anche io proprio in questi giorni questi vini (ad esclusione di terlano, gli altri non per la prima volta) :)
Se dovessi fare un podio personalmente dei tre quello che mi è piaciuto di più è GOTTARDI, ( per i miei gusti e per quella che è la mia minima esperienza è il Pinot italico più buono) un naso ottimo e una ottima bocca, poi metterei HAAS (del quale non ricordo un legno troppo marcato) e ultimo proprio terlano, che dei tre mi è sembrato forse il più minerale, ma il meno profumato e "fascinoso".

Sarei invece curioso di sapere secondo voi [b]mediamente
dopo quanto questi vini danno il loro meglio?
Li preferite "giovani" perchè la loro ragion d'essere è nel frutto e nei profumi freschi? oppure siete tendenzialmente gerontofili?
Quanto possono reggere?
Qualcuno ha bevuto qualcuna delle bottiglie in questione con una buona dose di anni sulle spalle? ce la "racconta"? io sarei veramente molto curioso di berle.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 62 - Sondaggio sull'evoluzione

Messaggioda marcolandia » 25 mar 2009 21:17

stecca ha scritto:Qualcuno ha bevuto qualcuna delle bottiglie in questione con una buona dose di anni sulle spalle? ce la "racconta"? io sarei veramente molto curioso di berle.


L'anno scorso facemmo una "casuale" su un po' di PN italici più un intruso.

A parte l'intruso che vinse a mani basse, secondo arrivò il Barthenau Vigna S. Urbano 1990 di Hoffstatter, gran bel vino.
Quindi per durare durano, almeno quelli fatti una volta. Ora, cambiate le tecniche e aumentata la fretta di avere vini godibili da subito, su 18 anni per un PN italiano non ci metterei proprio la mano sul fuoco.

Comunque all'epoca se ne parlò qui e in maniera trasversale qui.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - La Gang del Bosco once again

Messaggioda marcolandia » 09 apr 2009 16:34

In assenza del padrone di casa (e sperando non si offenda) faccio lo squatter e occupo lo spazio per elencare le ultime bozze bevuta dalla Gang del Bosco in quel di Comabbio dal buon Gremul.

Amour de Deutz 99 - Deutz

Charles Heidsieck 96

Saint Aubin 1er Cru "Les Combes" 05 - Lamy Pillot

Gevrey Chambertin 1er Cru "Les Combottes" 05 - Rossignol Trapet

Chassagne Montrachet "La Guyonne" 06 - Lamy

Vosne Romaneè 1er Cru "Malconsortes" 05 - Fracois Lamarche

Griotte-Chambertin GC 96 - Domaine Ponsot

Clos Vougeot GC "Le Musigni" 04 - Gros Frere & Sour

Diebolt-Vallois 1979

Chaudelune 06 - Morgex et la Salle

Note on demand :wink:

P.s. Andrea ci sei mancato :(
Ultima modifica di marcolandia il 09 apr 2009 16:39, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda MCSE » 09 apr 2009 16:37

Saint Aubin 1er Cru "Les Combes" 05 - Lamy Pillot

Gevrey Chambertin 1er Cru "Les Combottes" 05 - Rossignol Trapet

Chassagne Montrachet "La Guyonne" 06 - Lamy



Note Grazie :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda marcolandia » 09 apr 2009 16:47

Saint Aubin 1er Cru "Les Combes" 05 - Lamy Pillot

Non ci siamo molto, parte molto carico, caldo, e ci fa pensare a tutto tranne che a un Borgogna. Chi dice uno chenin della loira, chi un bianco del rodano. Frutta tropicale, grassezza e poca acidità. Non ci ha fatto impazzire.

Gevrey Chambertin 1er Cru "Les Combottes" 05 - Rossignol Trapet

Classico PN comediocomanda, molto di testa, elegante e raffinato, un bel turbinio di fruttini rossi e una bella definizione in bocca. Forse gli manca un filo di ciccia in più (che per esempio aveva Lamarche, vero vincitore della serata, un carroarmato. Quando farà così anche la Gran Rue, sarà da riempirsene la cantina) ma a me è piaciuto parecchio.

Chassagne Montrachet "La Guyonne" 06 - Lamy

Rosso, per la cronaca. Molto terroso e scuro, con una bocca serrata e tannini belli presenti, troppo sul frutto maturo, non mi ha fatto impazzire.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda gremul » 09 apr 2009 16:55

Grazie a tutti per la partecipazione, mi è spiaciuto molto non avere Andrea al tavolo!

Degli Champagne ho già scritto di la, per i rossi concordo con Marco, buono anche il Clos Veugeot Musigni di Gros Frere
Lo Chassagne rosso era di Hubert Lamy
Peccato per Ponsot, più di la che di qua, Luca parla di un periodo buio per Ponsot in quegli anni

Il naso del Chaudelune sempre molto originale con timo, rosmarino, alloro e capperi in grande evidenza.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Palma » 09 apr 2009 17:34

Stavo proprio per chiedere informazioni riguardo a Ponsot, un produttore che amo, ma del quale lo chambertin 96 mi aveva lasciato piuttosto perplesso, lo avevo trovato con davvero poco mordente, soprattutto se paragonato ad altri vini come Clos de La Roche 85 ed 89 in primis, ma anche 90 e 91 di una ferocia pazzesca. Non so se si tratta di periodo o di annata buia, ma certamente qualcosa che non va c'è. Da quel che so comunque è un apzzerello che a volta le annate le sbaglia malamente, ma quando ci azzecca... :P
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - La Gang del Bosco once again

Messaggioda diego » 09 apr 2009 19:46

marcolandia ha scritto:In assenza del padrone di casa (e sperando non si offenda) faccio lo squatter e occupo lo spazio per elencare le ultime bozze bevuta dalla Gang del Bosco in quel di Comabbio dal buon Gremul.

P.s. Andrea ci sei mancato :(



Un grazie al solito ospitalissimo Gremul e un saluto ad Andrea!

Delusione delle serata Ponsot. Lo avevo portato io.... :cry:
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda alexer3b » 09 apr 2009 23:21

marcolandia ha scritto:che per esempio aveva Lamarche, vero vincitore della serata, un carroarmato.

Ma dai ?!? E' l'unico che ho per fortuna ! Qualche impressione in più sul vino ? Prospettive di evoluzione ?

Alex
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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda andrea » 10 apr 2009 11:58

marcolandia ha scritto:che per esempio aveva Lamarche, vero vincitore della serata, un carroarmato. Quando farà così anche la Gran Rue, sarà da riempirsene la cantina

Hai bevuto La Grande Rue 2005 di recente? Magari è coerente con il Malconsorts.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Massimiliano Nicli » 10 apr 2009 15:05

arnaldo ha scritto:
l'oste ha scritto:Gottardi mi è piaciuto molto per i profumi, non ricchissimi ma puliti e piacevoli, frutto ciliegioso e radici in primo piano, solo l'alcol abbastanza presente (14°), lo limita leggermente al mio gusto, soprattutto per bevibilità, in bocca si sente che c'è tanta materia e struttura, forse il tempo lo equilibrerà un poco. .


Bevuto l'anno scorso a fine agosto al TIROLENSIS assieme a MaxNicli era sovrastato dal legno,e particolarmente amarognolo. Se si è riassorbito cosi' bene ne sono felice, ho ancora in mente d'altronde il 2004 del quale mi è rimasta solo una bottiglia,decisamente la sua migliore ultima annata prodotta.


Assaggiato ultimamente e per me è rimasto tale e quale.Alcool ancora più evidente...
Quei vini che tu definisci "pure espressioni di sangiovese" per me sono invece "pure espressioni di Gambelli" (della sua ricetta, del suo standard, chiamalo come vuoi)."L'anatra del vino"
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda marcolandia » 11 apr 2009 19:36

andrea ha scritto:
marcolandia ha scritto:che per esempio aveva Lamarche, vero vincitore della serata, un carroarmato. Quando farà così anche la Gran Rue, sarà da riempirsene la cantina

Hai bevuto La Grande Rue 2005 di recente? Magari è coerente con il Malconsorts.


No, mi manca, ma l'unico assaggio della GR (era 2002, ma potrei confondermi, non ho la moleskine sottomano) ci ha un po' deluso.
Tu che esperienza hai? La GR ha un po' la fama di grande incompiuta.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Baroloonline » 14 apr 2009 11:24

marcolandia ha scritto:
andrea ha scritto:
marcolandia ha scritto:che per esempio aveva Lamarche, vero vincitore della serata, un carroarmato. Quando farà così anche la Gran Rue, sarà da riempirsene la cantina

Hai bevuto La Grande Rue 2005 di recente? Magari è coerente con il Malconsorts.


No, mi manca, ma l'unico assaggio della GR (era 2002, ma potrei confondermi, non ho la moleskine sottomano) ci ha un po' deluso.
Tu che esperienza hai? La GR ha un po' la fama di grande incompiuta.


Il problema della Grand Rue non è tanto quello di vinificazione (la mano comunque non è delle piu' felici), ne' di agronomia (anche se la differenza con i grandi vicini - DRC e Liger Belair in primis- si nota) ma quanto di clone di pinot noir piantato: la vigna è piantata interamente con un clone di bassa qualità e alta produttività. Qualsiasi investimento legato all'acquisizione della vigna per la produzione di un grande vino non è conveniente economicamente. La vigna era stata proposta da Lamarche alla Romanee conti, la quale rispose che a quel prezzo di vendita richiesto, considerando un obbligatorio reimpianto con attesa di minimo vent'anni per la crescita ottimale delle viti, l'investimento non sarebbe stato economicamente sostenibile.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda gremul » 14 apr 2009 11:26

Baroloonline ha scritto:Il problema della Grand Rue non è tanto quello di vinificazione (la mano comunque non è delle piu' felici), ne' di agronomia (anche se la differenza con i grandi vicini - DRC e Liger Belair in primis- si nota) ma quanto di clone di pinot noir piantato: la vigna è piantata interamente con un clone di bassa qualità e alta produttività. Qualsiasi investimento legato all'acquisizione della vigna per la produzione di un grande vino non è conveniente economicamente. La vigna era stata proposta da Lamarche alla Romanee conti, la quale rispose che a quel prezzo di vendita richiesto, considerando un obbligatorio reimpianto con attesa di minimo vent'anni per la crescita ottimale delle viti, l'investimento non sarebbe stato economicamente sostenibile.


interessante questo "aneddoto" che finalmente chiarisce molte cose circa La Grand Rue!
ma come mai scelesero quel clone così "sfigato" in un luogo del genere? quando fu piantato?
merci :)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Baroloonline » 14 apr 2009 11:55

gremul ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Il problema della Grand Rue non è tanto quello di vinificazione (la mano comunque non è delle piu' felici), ne' di agronomia (anche se la differenza con i grandi vicini - DRC e Liger Belair in primis- si nota) ma quanto di clone di pinot noir piantato: la vigna è piantata interamente con un clone di bassa qualità e alta produttività. Qualsiasi investimento legato all'acquisizione della vigna per la produzione di un grande vino non è conveniente economicamente. La vigna era stata proposta da Lamarche alla Romanee conti, la quale rispose che a quel prezzo di vendita richiesto, considerando un obbligatorio reimpianto con attesa di minimo vent'anni per la crescita ottimale delle viti, l'investimento non sarebbe stato economicamente sostenibile.


interessante questo "aneddoto" che finalmente chiarisce molte cose circa La Grand Rue!
ma come mai scelesero quel clone così "sfigato" in un luogo del genere? quando fu piantato?
merci :)


la vigna è di fine anni 70, quindi relatvamente giovane per gli standard borgognoni.
Per la scelta del clone immagino sia dovuto alla deriva di produzione di bassa qualità della Borgogna degli anni 70, dove veramente pochissimi produttori ricercavano la qualità.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda marcolandia » 14 apr 2009 11:55

gremul ha scritto:
interessante questo "aneddoto" che finalmente chiarisce molte cose circa La Grand Rue!
ma come mai scelesero quel clone così "sfigato" in un luogo del genere? quando fu piantato?
merci :)


Hanno piantato il PN clone La Versa, quello per fare l'oltrepo' diocciggì :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda andrea » 15 apr 2009 18:01

marcolandia ha scritto:
gremul ha scritto:
interessante questo "aneddoto" che finalmente chiarisce molte cose circa La Grand Rue!
ma come mai scelesero quel clone così "sfigato" in un luogo del genere? quando fu piantato?
merci :)


Hanno piantato il PN clone La Versa, quello per fare l'oltrepo' diocciggì :mrgreen:

Potremmo consigliare uno spumantino a Lamarche.... :roll:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda gremul » 07 mag 2009 17:20

riporto in alto il thread con l'augurio che Andrea torni a frequentare la sua Osteria!! :)
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Deruj » 07 mag 2009 17:22

gremul ha scritto:riporto in alto il thread con l'augurio che Andrea torni a frequentare la sua Osteria!! :)

sono sicuro che lo farà, quando sarà il momento, visto che si è assentato per disintossicarsi dal forum e non per altro.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Il Comandante » 07 mag 2009 17:23

Attendiamo fiduciosi, allora...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda Palma » 07 mag 2009 17:32

Spero anch'io che torni preso, mancano i suoi racconti-romanzi delle bevute fatte.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA pag. 63 - Pinot noir 2006 e...

Messaggioda davidef » 07 mag 2009 18:01

gremul ha scritto:riporto in alto il thread con l'augurio che Andrea torni a frequentare la sua Osteria!! :)



cosa gli è preso ? un'altra crisi da forum ? è già la seconda accidenti...è di salute cagionevole il ragazzo :mrgreen: :mrgreen:

si scherza intendimoci... :wink:

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