MCSE ha scritto:Sabato con una manica di Bs e un infiltrato si è stappato un vino acquistato mesi fa proprio per godercelo assieme.
Aperitivo
Valdobbiadene Rive di Solighetto Spagnol 2011 Fresco e curioso
Champagne A.Beaufort 2002 Polisy Ricco e aggraziato
Prima Batteria
Savigny Les Baune 1er Aux Gravains D.Pavellot 2007 Strano, scontroso e reticente
Jadot 1993 Chambolle Musigny 1er Aiutami ChristianBellissima bottiglia matura ma non oltre, x il mio limite
, piaciuto
Seconda Batteria
Echezeaux Robert Arnoux 2006 Ricco, grosso, carico, tende un pò a stancarmi dopo il primo bicchiere
Rossignol Trapet Aux ECombottes 1er 2005 TCA![]()
Terza Batteria
Echezeaux Michelet Bissey 2007 Strano: vegetale, frutti rossi aciduli, bocca sottile nervosa corre verso la strada dell'alcolismo
Kistler Couvèe Catherine 2004 Molto Ricco, Molto frutto, Molto poco borgogna ...e tanto succo di frutta. Il giorno successivo era il vino che ha tenuto meglio e che ho finito nonostante fosse "ciccio"
Servito all'inizio degustazione
Musigny Mugnier 2007 Per me straordinario anche se ancora in una fase molto giovanile, naso mutevole bocca ricca e spessa....ha bisogno di anni.
Dolce
Cinqueterre Sciacchetrà Buranco 2000 Curioso, dolce e molto fresco....bella bottiglia per me prima volta di questa tipologia di vino.
Ottima compagnia come sempre, bravo il babbo con lo spiedo ... a giovedì
ma nessuno ha fatto foto?

Grazie Fabio per il gran pranzetto, menzione d'onore per il Superspiedo di Eugenio.
Avevo paura che IL vino del signor Mugnier fosse inacessibile come il Musigny 2007 di De Vogue provato a Lodi o che fosse solo discretamente buono come lo Chambertin 2007 di Rousseau bevuto da Marzio...invece qui di ciccia attaccata all'osso ce ne è davvero molta, si sente ancora l'involucro di spezie dolci ma ai soliti fruttini rossi di grande finezza si uniscono delle senzazioni mentolate, poi lievemente linfatiche e poi ancora fresche fiori, la bocca è di volume, pienezza e spessore, davvero ampia come solo altri grandissimi mi hanno regalato. Lo stacco con tutti gli altri vini del gruppo è per fortuna schiacciante. Rimango ancora di più convinto che questi campioni valga sempre la pena comprarli e berli in compagnia.
Il prosecco, la nuova selezione di Spagnol, è pulito, non saponoso, riconoscibile la tipologia, il sorso è piacevole e sapido, fa bene il suo dovere.
Il Polisy di Beaufort è così, stravagante e goloso; il naso è fresco di arancie tarocco, un tocco di zenzero, la mela, l'assaggio mostra da un lato un dosaggio netto ma una buona dose di freschezza che tiene tutto in equilibrio, la struttura ben si associa ai piatti anche di media sostanza.
Il naso più complesso me lo regala il 1993 di Jadot, probabilmente compresso e con parecchia patinosità da girerire il Savigny Les Beaune 2007. Di volume e pienezza, forse un poco ingolfato però l'echezeaux di Anoux che però ho preferito a quello di Bissey per quella nota vegetale e/o pirazinica insisitente che non sono riuscito proprio a digerire pur apprezzando di questo vino la leggiadria e scorrevolezza. Un culturista del pinot nero il vino Californiano (Sonoma). Piacevole finale con il dolce, ligure, un naso che insiste molto su note di miele di castagno e noci, una bocca piena e la cui dolcezza è, per fortuna, associata ad una discreta freschezza che aiuta a pulirne il finale.