Le sbevazzate di Aprile

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Veltliner
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Veltliner » 27 apr 2022 10:14

Falmet Nathalie - Champagne Brut Nature
Annata 2015, sboccatura luglio 2019, 100% pn della cote de bar.
Non avevo mai assaggiato i vini di questa produttrice ma devo dire che l'ho trovato decisamente buono, da approfondire il resto della gamma.
Ha quell'intensità di sapore del pinot nero senza eccedere nello spessore del vino, il tutto è espresso con una bella freschezza senza sconfinare in sciabolate acide da gastrite. Un vino di bell'equilibrio che regala piacere in tavola.

Barbier-Louvet - Champagne Grand Cru Cuvée Teophile Blondel 2012
Dovrebbe fare 6 anni sui lieviti, 60% pn e 40% ch.
Ho bevuto con grande piacere il resto della gamma che avevo preso, anche il millesimato mi sembra decisamente buono anche se un pochino indietro.
Al momento la freschezza la fa ancora da padrone anche se sta venendo fuori, al momento più da aperitivo ma credo che con un paio di annetti ulteriori dovrebbe mostrare maggior potenza espositiva e quindi approciarsi maggiormente alla tavola.

Domaine Vacheron - Sancerre 2020
L'aromaticità del Sauvignon è ben presente veicolata maggiormente su sentori di frutta gialla matura, miele ed un lieve accenno erbaceo.
In bocca ha grassezza e corpo, c'è una profonda vena sapida a fare da contraltare ma manca una freschezza di sottofondo a donargli mobilità e tensione gustativa.
Rimane un po' piatto e ingessato, non male ma non regala troppe stimolazioni.

Montez Stephane - La Syrah a Papa 2018
Ma quanto è goloso questo vino, in men che non si dica la bottiglia è evaporata.
Sentori di fruttini rossi e neri, un accenno floreale e una macinata di pepe, il tutto espresso con intensità e bella definizione.
La bocca me la attendevo più materica e statica invece, nonostante una buona struttura, risulta pimpante, fresca e terribilmente scorrevole.
Non saprei come altro descriverlo se non golosissimo.
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zampaflex
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda zampaflex » 28 apr 2022 16:29

E dopo il rossiglionese deludente, un castelnovano pimpante.

Ho aperto l'altro ieri (su abbacchio, ovviamente) il classicone Chateaneuf du Pape del Domaine de Beaucastel, 2012.
Quando si dice che le annate minori regalano sorprese...ringraziando lo stile non parkerizzato della famiglia Perrin, questo è uno C9dP aereo, bevibile, leggero. Classico negli aromi non confetturati, presente senza ingombrare, lieve calore e pseudodolcezza giusto in fondo alla gola. Perfetto nell'abbinamento, godibile anche da solo.
Il migliore "annata" bevuto finora.

:D :D :D :) ++
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda alì65 » 29 apr 2022 06:44

zampaflex ha scritto:E dopo il rossiglionese deludente, un castelnovano pimpante.

Ho aperto l'altro ieri (su abbacchio, ovviamente) il classicone Chateaneuf du Pape del Domaine de Beaucastel, 2012.
Quando si dice che le annate minori regalano sorprese...ringraziando lo stile non parkerizzato della famiglia Perrin, questo è uno C9dP aereo, bevibile, leggero. Classico negli aromi non confetturati, presente senza ingombrare, lieve calore e pseudodolcezza giusto in fondo alla gola. Perfetto nell'abbinamento, godibile anche da solo.
Il migliore "annata" bevuto finora.

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cambio di stile dal 2005, prima non sarebbe stato godibile prima di un ventennio
ora la 2001 è perfetta
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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zampaflex
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda zampaflex » 29 apr 2022 09:16

alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:E dopo il rossiglionese deludente, un castelnovano pimpante.

Ho aperto l'altro ieri (su abbacchio, ovviamente) il classicone Chateaneuf du Pape del Domaine de Beaucastel, 2012.
Quando si dice che le annate minori regalano sorprese...ringraziando lo stile non parkerizzato della famiglia Perrin, questo è uno C9dP aereo, bevibile, leggero. Classico negli aromi non confetturati, presente senza ingombrare, lieve calore e pseudodolcezza giusto in fondo alla gola. Perfetto nell'abbinamento, godibile anche da solo.
Il migliore "annata" bevuto finora.

:D :D :D :) ++



cambio di stile dal 2005, prima non sarebbe stato godibile prima di un ventennio
ora la 2001 è perfetta


Ho guarda caso in cantina anche la 2005, ma non ho intenzione di toccarla per ora.
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Ludi
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Ludi » 01 mag 2022 07:51

Bruno Paillard, Premiere Cuvée SA (sb. aprile 2019): gli Champagne di Paillard sono sempre una garanzia. Floreale e profumato, freschissimo e dissetante in bocca; con dei salumi umbri va a nozze.
Dom Perignon 2010: rigoroso e severo, persino troppo. In fase di chiusura, a mio avviso, anche se le note di anacardo tostato sono invitanti.
Leonardo Bussoletti, Grifo di Narni 2018: a cena con Leonardo, abbiamo assaggiato quasi tutta la sua gamma, tra cui questo nuovo ciliegiolo top. Lo stile borgognone che contraddistingue la cantina c'è tutto, ed il vino è davvero buonissimo nelle note speziate che si intersecano con la ciliegia matura.
Alphonse Mellot, Sancerre Demoiselle 2011: in fase crepuscolare, è però suadente e interessantissimo nelle suggestioni di scorza di bergaotto essiccata. Quasi più uno Chenin che un Sauvignon...
Domaine Corps de Loup, Cote Rotie Marions-Les! 2011: nei miei viaggi nel Rodano passavo infinite volte davanti a questa (per me) sconosciuta cantina a Tupin-Semons...alla fine mia moglie ha detto "perché non facciamo un salto?". Bellissima la posizione, con vista sulla vallata. I vini non mi fecero all'epoca impazzire, ma ieri ho voluto aprire questa bottiglia...che sorpresa! 20% di Viognier, e si nota sin dal colore chiaretto, con profumi incredibilmente sensuali che fanno pensare ad un Pinot Nero alsaziano. Semplicemente perfetto, da bere attaccandosi direttamente alla bottiglia. Peccato averne prese solo due.
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda trottevieille00 » 01 mag 2023 11:52

Alberto ha scritto:Colli Trevigiani Frizzante Capo degli Onesti, Bastìa - Michele Rebuli, 2019 (11%)
Irritante la dicitura "Colfondo Agricolo" sulla fascetta che copre il tappo (Agricolo che vuol dire? Avete mai visto un Colfondo Forestale o un Colfondo Minerario? Io no), cui fa eco un altrettanto fuffoso "Conservato sui lieviti" in etichetta; irritante, purtroppo, pure il vino: iper-gasato (altro che frizzante da 3 ATM...ne avrà avute il doppio, infatti il tappo stava partendo tipo missile... :roll: ), corto, "garbo", al naso una pera anche discreta ma monocorde e di sicuro non sufficiente a salvare la situazione. Lontanissimo dai migliori...ma proprio tanto... Nunca más.


Mi permetto di dire la mia e riprendere un post così datato, letto tra l'altro per caso.

La dicitura Colfondo Agricolo fa riferimento a un progetto di un tot di produttori della zona ecco il perché è indicato e non mi sembra che ci sia nulla di sbagliato o fuorviante nell'indicarlo sulla bottiglia: https://colfondoagricolo.it/

Conservato sui lieviti in etichetta non capisco anche qui che fastidio possa dare sinceramente...

Iper Gasato??? Stiamo parlando dello stesso vino? Di bottiglie ne ho già bevute diverse non certo una sola scrivendo poi un giudizio (sempre a mio parere) campato un po' per aria. Ho bevuto l'annata 2021 acquistata da un mesetto, scelto tra altri Colfondo per la sua semplicità, immediatezza, freschezza e leggerezza e anche ovviamente per il prezzo a mio parere competitivo. Ho notato che in base al bicchiere utilizzato, appena versato fa una schiuma decisamente compatta che sempre in base al bicchiere svanisce in fretta o rimane un po' più densa quasi come se fosse la schiuma di una birra per intenderci. Se si usa un bicchiere classico da bianco con fondo non troppo profondo allora tende ad accumulare una schiuma compatta che comunque si dissolve nel giro di qualche secondo, se si utilizza un bicchiere più profondo da bollicina, come quelli che vanno di moda adesso, la schiuma quasi non si forma. Detto ciò, schiuma a parte, non mi è sembrato di sicuro iper gasato, ha un notevole perlage, fitto e fine ma nessuna sensazione di troppo gasato al palato.
Per il resto concordo sulla nota di pera, tipica del varietale, che è anche abbastanza intensa e molto piacevole, non ha una grande complessità olfattiva ma non mi pare che sia importante o rilevante in una bottiglia venduta in cantina al consumatore privato a poco più di 10€ o sbaglio? A mio parere è davvero un ottimo colfondo ed è stata una bella sorpresa nel bicchiere.
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Alberto
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Alberto » 01 mag 2023 14:30

trottevieille00 ha scritto:
Alberto ha scritto:Colli Trevigiani Frizzante Capo degli Onesti, Bastìa - Michele Rebuli, 2019 (11%)
Irritante la dicitura "Colfondo Agricolo" sulla fascetta che copre il tappo (Agricolo che vuol dire? Avete mai visto un Colfondo Forestale o un Colfondo Minerario? Io no), cui fa eco un altrettanto fuffoso "Conservato sui lieviti" in etichetta; irritante, purtroppo, pure il vino: iper-gasato (altro che frizzante da 3 ATM...ne avrà avute il doppio, infatti il tappo stava partendo tipo missile... :roll: ), corto, "garbo", al naso una pera anche discreta ma monocorde e di sicuro non sufficiente a salvare la situazione. Lontanissimo dai migliori...ma proprio tanto... Nunca más.


Mi permetto di dire la mia e riprendere un post così datato, letto tra l'altro per caso.

La dicitura Colfondo Agricolo fa riferimento a un progetto di un tot di produttori della zona ecco il perché è indicato e non mi sembra che ci sia nulla di sbagliato o fuorviante nell'indicarlo sulla bottiglia: https://colfondoagricolo.it/

Conservato sui lieviti in etichetta non capisco anche qui che fastidio possa dare sinceramente...

Iper Gasato??? Stiamo parlando dello stesso vino? Di bottiglie ne ho già bevute diverse non certo una sola scrivendo poi un giudizio (sempre a mio parere) campato un po' per aria. Ho bevuto l'annata 2021 acquistata da un mesetto, scelto tra altri Colfondo per la sua semplicità, immediatezza, freschezza e leggerezza e anche ovviamente per il prezzo a mio parere competitivo. Ho notato che in base al bicchiere utilizzato, appena versato fa una schiuma decisamente compatta che sempre in base al bicchiere svanisce in fretta o rimane un po' più densa quasi come se fosse la schiuma di una birra per intenderci. Se si usa un bicchiere classico da bianco con fondo non troppo profondo allora tende ad accumulare una schiuma compatta che comunque si dissolve nel giro di qualche secondo, se si utilizza un bicchiere più profondo da bollicina, come quelli che vanno di moda adesso, la schiuma quasi non si forma. Detto ciò, schiuma a parte, non mi è sembrato di sicuro iper gasato, ha un notevole perlage, fitto e fine ma nessuna sensazione di troppo gasato al palato.
Per il resto concordo sulla nota di pera, tipica del varietale, che è anche abbastanza intensa e molto piacevole, non ha una grande complessità olfattiva ma non mi pare che sia importante o rilevante in una bottiglia venduta in cantina al consumatore privato a poco più di 10€ o sbaglio? A mio parere è davvero un ottimo colfondo ed è stata una bella sorpresa nel bicchiere.

Altra annata, e probabilmente qualche imprecisione tecnica limata via (leggi pressione della carbonica eccessiva)...non stento a crederti! Se dovessi reperirlo, lo proverò di sicuro! Anche perché la zona (Saccol, in teoria) è tra quelle "giuste". :wink:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.

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