Il forum che fu.....

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albi2
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda albi2 » 28 ott 2015 17:31

Nebbiolino ha scritto:
Mi permetto un'altra piccola considerazione: quando i vini di Rinaldi si trovavano in enoteca (o altri operatori del settore) a prezzi corretti, io non mi ponevo problemi a prenderne. Non per altro, è che fra 35 euro in cantina da Rinaldi, o 50/55 presso un operatore, la differenza non era affatto molta... Perchè quando vado in Langa mi sparo quasi 500 km fra andata e ritorno, con costi di carburante e autostrada.
Oggi che per un Brunate, le stesse enoteche che fino ad un paio di anni fa mi chiedevano 55 euro, me ne chiedono 120... la questione cambia un poco.

Ecco, ribadendo che trovo solo giusto e doveroso che chi ha un'attività commerciale copra i costi e realizzi un profitto - ribadendo tutto ciò, spero che quanto sopra possa far nascere anche qualche piccola riflessione, oltre che ad anatemi inferociti.


Marzio, per un Rinaldi che si impenna nei prezzi, in enoteca trovi decine di etichette che prendono polvere. E non è che l'ottimo Rinaldi non sia degnamente sostituibile a minor prezzo. La valutazione su profitti e perdite va fatta globalmente, non su una singola etichetta.
Le politiche comerciali di Meregalli, citate sopra, possono essere discutibili, ma si ritrova anche a distribuire vini che pochi vogliono. Che cerchi di guadagnare su alcune etichette è giustificato da quelle che non vende (che non mi permetto di definire "fango", per rispetto a chi si fa un mazzo tanto a produrre). Se la cosa non piace, basta non acquistare o rivolgersi altrove. Senza anatemi, da una parte e dall'altra. :)
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda Nebbiolino » 28 ott 2015 23:37

Ciao caro, quanto tempo! :D

albi2 ha scritto:Marzio, per un Rinaldi che si impenna nei prezzi, in enoteca trovi decine di etichette che prendono polvere. E non è che l'ottimo Rinaldi non sia degnamente sostituibile a minor prezzo. La valutazione su profitti e perdite va fatta globalmente, non su una singola etichetta.


Sono d'accordo, ma non è un problema del cliente. Più chiaramente: non deve essere l'acquirente a farsi andar bene un prezzo maggiorato del 350%, perchè magari in enoteca ci sono altri prodotti che rappresentano una perdita.

Le politiche comerciali di Meregalli, citate sopra, possono essere discutibili, ma si ritrova anche a distribuire vini che pochi vogliono. Che cerchi di guadagnare su alcune etichette è giustificato da quelle che non vende (che non mi permetto di definire "fango", per rispetto a chi si fa un mazzo tanto a produrre). Se la cosa non piace, basta non acquistare o rivolgersi altrove. Senza anatemi, da una parte e dall'altra. :)


Sono d'accordo. Ma il punto è proprio questo: parliamo di realtà piccole, con vini più o meno ricercati in tutta la gamma e che, detto chiaramente, potrebbero anche vendere tutta la produzione aspettando alla porta i visitatori di passaggio.
Dinamiche assolutamente diverse rispetto a cantine da milioni di bottiglie che affidano la distribuzione ad un unico soggetto, il quale sì, in quei casi, si sobbarca costi non indifferenti.
Io in certe scelte commerciali effettuate su certi vini, onestamente vedo solo una gran voglia di speculare (in senso letterale, non necessariamente dispregiativo) su vini assurti alle cronache mondiali in conseguenza dei punteggi affibbiati dai noti guru.
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Re: Il forum che fu.....

Messaggioda albi2 » 31 ott 2015 20:54

Nebbiolino ha scritto:Io in certe scelte commerciali effettuate su certi vini, onestamente vedo solo una gran voglia di speculare (in senso letterale, non necessariamente dispregiativo) su vini assurti alle cronache mondiali in conseguenza dei punteggi affibbiati dai noti guru.


La speculazione esiste da sempre, personalmente se un vino aumenta di prezzo, per qualsivoglia motivo, oltre un limite che reputo per me accettabile, non lo compero più e amen. Poi se dopo uno o due anni il produttore/distributore/commerciante si ritrova in brache di tela perché la fama spesso dura poco, sono affarazzi loro.
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