Aggiungo brevi note. Con * il mio vincitore di batteria.
* Dom Perignon 2002 - gran bella bolla, annata da riferimento.
Chablis Grand Cru Valmur 2008 Ravenau - difettato, tra tappo subdolo e altri sentori.
Chablis 2008 Grand Cru Blanchot Ravenau - a me il burro in un vino non piace e non piacerà mai; peccato perché il resto è molto buono, delicato e signorile.
Pomerol Chateau Le Bon Pasteur 1995 - abbastanza solare e leggibile, ma in bocca cede subitamente e verticalmente.
* Redigaffi 1996 - parte parecchio sporco, resta brodoso per tutto il tempo; struttura forte ma sgraziata. A parte queste minuzie

avrebbe avuto tanto da dire.
Bolgheri Lupicaia 1998 Tenuta del Terriccio - anche lui con imperfezioni (smalto, mortadella), ma più fine, ben speziato, bel vino poco considerato.
* Napa Palmheyer 1997 - Puttanosissimo, di gran ruffianaggine, ma molto ben fatto; potente, lungo, godereccio. Esaltato dalla pepatura sul petto d'anatra affumicato.
Castello di Ama Vigna l'Apparita 1997 - agrumato e mentolato, compostissimo, e molto giovane.
Messorio 1998 - grintoso e affumicato, speziato ed elegante, lunghissimo. Batteria pari.
Solaia 2000 - qualche difettuccio, un po' sporco e chimico; quando si ripulisce un po' esce un buon vino ma non all'altezza del rivale.
* Ornellaia 2001 - fruttato, balsamico, cremoso, coerente, persistente. Gran vino.
Sassicaia 1999 - grande palatabilità, molto gourmand, sotto però di poco all'Ornellaia.
* Chateau Latour 1997 - intenso e portatore sano di pirazine; grande equilibrio, sapidità meglio gestita rispetto ai toscani, an act of class.
Masseto 1998 - una bomba. Ricco, speziato, di frutto vivo e non cotto, sorso asciutto e lungo. Viene quasi da dire che viene sottovalutato dai più e visto più come veicolo da investimento che come bottiglia da aprire.
* Merlot Miani 1998 - imperiale. Di una intensità fuori scala, ogni valore tecnico portato all'estremo. Un gorgo, anzi un maelstrom (cit. E. A. Poe) che ti risucchia e trascina in profondità insondabili.