Alberto ha scritto:OK, ma dal punto di vista dei terreni né l'Alsazia (un patchwork geologico assoluto...ci sono perfino terreni lavici puri, tipo nel Rangen ad esempio) né le zone danubiane austriache (Wachau soprattutto) hanno molto da invidiare ai migliori siti vinicoli tedeschi...
Certo solo con un certo clima ben preciso, leggi quello della Saar o della Nahe, è possibile ottenere la "magia" di riesling con residuo zuccherino perfettamente equilibrati, però va detto che ci sono zone della Germania più calde tipo Pfalz, che lì sono considerate "emergenti" o ultimamente "alla moda" rispetto ai "classici" (correggetemi se sbaglio) proprio per la maggiore attitudine per vini secchi di gusto più moderno.
E' un fatto di adattabilità e comunque di origine. Il riesling in Mosella, presente dalla notte dei tempi, ha trovato secondo me la quadratura del cerchio. Sottolineo inoltre che non è così raro trovare vigneti ultracentenari, non così frequenti in altre zone. Il terreno della Mosella è unico nel suo genere, anche nell'Etna ci sono terreni lavici puri ma mica otterresti gli stessi risultati piantando riesling ... li ci cresce bene il carricante.
Quello dei vini secchi è un puntiglio dei produttori che vogliono far emergere il concetto di cru e il cambiamento del clima sta favorendo il loro scopi. Ma non tutti stanno ottenendo grandi risultati anzi, bisogna avere molta attenzione nel selezionare i trocken secchi perchè finchè c'è un residuo e l'alcool si mantiene basso va tutto bene ma quando svolgi completamente la fermentazione e non prolunghi le vendemmie con la botrytis, rischi di avere molta meno acidità, una componente alcolica di 13 - 15,5° che purtroppo si percepisce e da fastidio e soprattutto dei toni amarognoli poco piacevoli.
Io sono per la tradizione pura, attualmente e per un pezzo non metterei mai in cantina dei GG troken secchi senza averli prima assaggiati perchè anche loro sono in una fase di "sperimentazione" che da a volte risultati inattesi e ... anche più cari dal punto di vista economico !