Francvino ha scritto:Grandissimo il Cantico della Figura 2010 di Leo Felici, un Verdicchio che ha i geni di Matelica nell'asciuttezza e nel nerbo salino con la forza e il nitore aromatico di Jesi.
Molto interessante , toccherà trovarlo ...
Francvino ha scritto:Grandissimo il Cantico della Figura 2010 di Leo Felici, un Verdicchio che ha i geni di Matelica nell'asciuttezza e nel nerbo salino con la forza e il nitore aromatico di Jesi.
Palma ha scritto:Qualcuno ha sentito i vini di Podere Alutto? dovevo fare la recensione al conte, ma poi causa Fufluns sono rimasto due ora a bere e parlare di Rossese (tutti dal 95/100 in su, tra l'altro) e quando sono arrivato in Langa non c'era più. Grazie che se no er Piotta rompe.
zampaflex ha scritto:pippuz ha scritto:zampaflex ha scritto:Altri assaggi sparsi:
Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.
Sul Brae è unanime l'apprezzamento di quelli che lo hanno assaggiato.
Il 2012 di Terre Bianche qualcuno mi hanno detto che era molto buono. Assaggiato anche i suoi bianchi ?
No, i bianchi non li abbiamo provati.
Bart ha scritto:zampaflex ha scritto:pippuz ha scritto:zampaflex ha scritto:Altri assaggi sparsi:
Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.
Sul Brae è unanime l'apprezzamento di quelli che lo hanno assaggiato.
Il 2012 di Terre Bianche qualcuno mi hanno detto che era molto buono. Assaggiato anche i suoi bianchi ?
No, i bianchi non li abbiamo provati.
Non a Vinitaly, perchè allo stand dove stavano tutti ho trovato parecchia confusione e non sono riuscito a fermarmi, però a Dolceacqua ho provato il Vermentino 2012: ancora molto giovane e compresso al momento, ma dà l'idea di avere molto potenziale, e ricorda le migliori espressioni della Riviera opposta. Del Rossese 2012 invece ho aperto la prima bottiglia ieri al volo, e non l'ho finita perchè volevo contenermi dopo i numerosi assaggi del giorno precedente
pippuz ha scritto:Bart ha scritto:zampaflex ha scritto:pippuz ha scritto:zampaflex ha scritto:Altri assaggi sparsi:
Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.
Sul Brae è unanime l'apprezzamento di quelli che lo hanno assaggiato.
Il 2012 di Terre Bianche qualcuno mi hanno detto che era molto buono. Assaggiato anche i suoi bianchi ?
No, i bianchi non li abbiamo provati.
Non a Vinitaly, perchè allo stand dove stavano tutti ho trovato parecchia confusione e non sono riuscito a fermarmi, però a Dolceacqua ho provato il Vermentino 2012: ancora molto giovane e compresso al momento, ma dà l'idea di avere molto potenziale, e ricorda le migliori espressioni della Riviera opposta. Del Rossese 2012 invece ho aperto la prima bottiglia ieri al volo, e non l'ho finita perchè volevo contenermi dopo i numerosi assaggi del giorno precedente
Opposta ... molto opposta, tipo Colli di Luni intendi ?
No perchè fino alle Cinque Terre è abbastanza un disastro per i bianchi.
Palma ha scritto:I bianchi di Terrebianche li ho sentiti. Pigato e Vementino 2012 ed uno dei due 2010.
Francvino ha scritto:L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.
Che poi l'Ente Fiera non abbia mai fatto nulla -tipo impedire gli ingressi a personaggi davvero improbabili- per far rispettare la regola che si è data da sé stessa è notorio. Del resto io stesso ritengo che il consumatore finale, che identifico con l'appassionato e non con i beoni che si aggirano come mine vaganti e che a fine fiera danno il peggio sugli autobus o negli spazi esterni ai padiglioni, vada quanto meno rispettato se non coccolato.
Detto questo ogni azienda interpreta a proprio piacimento il concetto di esser lì per lavorare.
L'atteggiamento corretto credo sia quello di stare al gioco: se un'azienda è scortese, tratta male il proprio potenziale cliente e quant'altro, ci si mette una bella pietra sopra e i miei soldini li do a un altro. Raus.
vittoxx ha scritto:Palma ha scritto:I bianchi di Terrebianche li ho sentiti. Pigato e Vementino 2012 ed uno dei due 2010.
... e mi pare di ricordare cosa ne pensassi
l'oste ha scritto:Francvino ha scritto:L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.
Che poi l'Ente Fiera non abbia mai fatto nulla -tipo impedire gli ingressi a personaggi davvero improbabili- per far rispettare la regola che si è data da sé stessa è notorio. Del resto io stesso ritengo che il consumatore finale, che identifico con l'appassionato e non con i beoni che si aggirano come mine vaganti e che a fine fiera danno il peggio sugli autobus o negli spazi esterni ai padiglioni, vada quanto meno rispettato se non coccolato.
Detto questo ogni azienda interpreta a proprio piacimento il concetto di esser lì per lavorare.
L'atteggiamento corretto credo sia quello di stare al gioco: se un'azienda è scortese, tratta male il proprio potenziale cliente e quant'altro, ci si mette una bella pietra sopra e i miei soldini li do a un altro. Raus.
Quoto in toto Pierpaolo.
Il Vinitaly vive sull'equivoco (che rende in euro con i tanti biglietti venduti) e in sostanza resta un ibrido tra la manifestazione per operatori/veri appassionati ma anche e purtroppo un'occasione per gli alcolisti di fare il pieno, intasare i banchi e far casino.
Infatti ogni anno mi pare che aumenti il numero delle degustazioni selezionate ad invito e di contro anche i produttori che ai banchetti fanno assaggiare solo i base ed eventualmente qualche lacrima dei vini di punta.
l'oste ha scritto:Francvino ha scritto:L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.
Che poi l'Ente Fiera non abbia mai fatto nulla -tipo impedire gli ingressi a personaggi davvero improbabili- per far rispettare la regola che si è data da sé stessa è notorio. Del resto io stesso ritengo che il consumatore finale, che identifico con l'appassionato e non con i beoni che si aggirano come mine vaganti e che a fine fiera danno il peggio sugli autobus o negli spazi esterni ai padiglioni, vada quanto meno rispettato se non coccolato.
Detto questo ogni azienda interpreta a proprio piacimento il concetto di esser lì per lavorare.
L'atteggiamento corretto credo sia quello di stare al gioco: se un'azienda è scortese, tratta male il proprio potenziale cliente e quant'altro, ci si mette una bella pietra sopra e i miei soldini li do a un altro. Raus.
Quoto in toto Pierpaolo.
Il Vinitaly vive sull'equivoco (che rende in euro con i tanti biglietti venduti) e in sostanza resta un ibrido tra la manifestazione per operatori/veri appassionati ma anche e purtroppo un'occasione per gli alcolisti di fare il pieno, intasare i banchi e far casino.
Infatti ogni anno mi pare che aumenti il numero delle degustazioni selezionate ad invito e di contro anche i produttori che ai banchetti fanno assaggiare solo i base ed eventualmente qualche lacrima dei vini di punta.
l'oste ha scritto:Francvino ha scritto:L'equivoco di fondo è che il Vinitaly è una fiera per operatori e non per visitatori o privati.
Che poi l'Ente Fiera non abbia mai fatto nulla -tipo impedire gli ingressi a personaggi davvero improbabili- per far rispettare la regola che si è data da sé stessa è notorio. Del resto io stesso ritengo che il consumatore finale, che identifico con l'appassionato e non con i beoni che si aggirano come mine vaganti e che a fine fiera danno il peggio sugli autobus o negli spazi esterni ai padiglioni, vada quanto meno rispettato se non coccolato.
Detto questo ogni azienda interpreta a proprio piacimento il concetto di esser lì per lavorare.
L'atteggiamento corretto credo sia quello di stare al gioco: se un'azienda è scortese, tratta male il proprio potenziale cliente e quant'altro, ci si mette una bella pietra sopra e i miei soldini li do a un altro. Raus.
Quoto in toto Pierpaolo.
Il Vinitaly vive sull'equivoco (che rende in euro con i tanti biglietti venduti) e in sostanza resta un ibrido tra la manifestazione per operatori/veri appassionati ma anche e purtroppo un'occasione per gli alcolisti di fare il pieno, intasare i banchi e far casino.
Infatti ogni anno mi pare che aumenti il numero delle degustazioni selezionate ad invito e di contro anche i produttori che ai banchetti fanno assaggiare solo i base ed eventualmente qualche lacrima dei vini di punta.
l'oste ha scritto:Il Vinitaly vive sull'equivoco (che rende in euro con i tanti biglietti venduti) e in sostanza resta un ibrido tra la manifestazione per operatori/veri appassionati ma anche e purtroppo un'occasione per gli alcolisti di fare il pieno, intasare i banchi e far casino.
Infatti ogni anno mi pare che aumenti il numero delle degustazioni selezionate ad invito e di contro anche i produttori che ai banchetti fanno assaggiare solo i base ed eventualmente qualche lacrima dei vini di punta.
bruber73 ha scritto:(Grattammacco 08?: mi è sembrato di assaggiare un budino alla vaniglia)
.
La Volpe ha scritto:.
Dipoli Sauvignon 2010: Bello..proprio un bel Sauvignon, anche se in pari annata...sarei curioso di andare a rovistare nello storico della cantina....
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stemolino2 ha scritto:Paride Iaretti Gattinara Riserva 2005 non mi ha entusiasmato
petitbogho ha scritto:Nanni Cope'
Vino troppo giovane, c'è croccantenza e brio, ma ora è inavvicinabile, facciamogli digerire un po' del legno che ora si porta dietro.
petitbogho ha scritto:Poggio di Sotto
Un altro vinitaly e un'altra serie di grandi bottiglie, grande impressione per il Rosso 2009, favoloso. Si conferma ottima anche la riserva 2007.
zampaflex ha scritto:Rossese: Buono Brae 12 di Maccario-Dringenberg (chiesto a Goetz del Curli, è presto...), sciropposo Ramoino '12, sufficiente Terre Bianche '12, spettacolare Galeae '11 con una nota inusuale di mango.
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il chiaro ha scritto:[
, bene anche Roch, ma visti i prezzi il tutto perde senso. Ai banchetti di caves de pyrene selezione abnorme di bianchi francesi: Puzelat con touraine, vouvray e pouilly-fumé, thierry Germain con l'insolite, cuvée Florine di Ganevat e 3 bianchi di Matassa: libidine
Sydney ha scritto:smaragd 08 e 95 e tba di Nikolaihof
arnaldo ha scritto:il chiaro ha scritto:[
, bene anche Roch, ma visti i prezzi il tutto perde senso. Ai banchetti di caves de pyrene selezione abnorme di bianchi francesi: Puzelat con touraine, vouvray e pouilly-fumé, thierry Germain con l'insolite, cuvée Florine di Ganevat e 3 bianchi di Matassa: libidine
Gamma di Prieure' Roche da urlo.ClosdeVougeot 2009 splendido nelle sensazioni di spezie,cannella,origano. Prezzi alti ma vini moolto buoni.
Sydney ha scritto:Incredibile ma vero, sono riuscito a bere Monprivato 08. Diciamo che la bonta' del vino e' inversamente proporzionale alla simpatia della vecchia.![]()
Windbichel 11
videodrome ha scritto:Ecco questo mi ha invece lasciato perplesso...naso (al mio bicchiere) davvero anonimo, in 2 abbiamo considerato che se l'avessimo bevuto alla cieca non avremmo
neppure detto riesling, in bocca, ok la mineralità c'è, ma siamo abbastanza cortini come materia...non so al 2010 alcuni hanno dato voti mirabolanti accostandolo a ben
più blasonati alsaziani, io mi tengo stratto un base di zind humbrecht rispetto a questo.
vittoxx ha scritto:arnaldo ha scritto:il chiaro ha scritto:[
, bene anche Roch, ma visti i prezzi il tutto perde senso. Ai banchetti di caves de pyrene selezione abnorme di bianchi francesi: Puzelat con touraine, vouvray e pouilly-fumé, thierry Germain con l'insolite, cuvée Florine di Ganevat e 3 bianchi di Matassa: libidine
Gamma di Prieure' Roche da urlo.ClosdeVougeot 2009 splendido nelle sensazioni di spezie,cannella,origano. Prezzi alti ma vini moolto buoni.
...e c'è chi sostiene che fan cagarePrieure Roch è un grandissimo, ha solo il difetto del prezzo (come per altro e purtroppo quasi tutti -anzi tolgo il quasi- i grandissimi, almeno in borgogna-anzi tolgo l'almeno in borgogna)