CRONACHE D'OSTERIA

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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda l'oste » 12 gen 2009 19:48

Tornando ai vini bevuti, con antipasto di sardine gratinate al forno poi carne desilada (vedi ricetta pag. precedenti) e formaggio pecorino di Pienza, piccolo fight club toscano tra tre diversi vini del 2001.
Una prima sfida tra due "meticci" per andare in finale con il campioncino del Monte.
I primi due hanno la mamma (terra) toscana ma anche un po' di sangue francese nelle "vene" e si sente. Il primo inizia a tirare un po' di legnate fuori legge, troppo insistenti e secche, si percepisce che il gesto tecnico affonda nella tradizione storica, ma questa volta evidentemente si propone troppo duro e si brucia la chance lasciando un filo di amaro in bocca.
Il suo sfidante invece lascia capire che non sarà un cliente facile, forse anche per la finale. Inizia danzando come nel sottobosco, con un bastoncino di rovere scuro in mano, con aria un po' guascona si fuma un sigaro mentre lotta, i gesti non sono leggerissimi e veloci, ma il volume dei colpi è di alto livello. Immagino sia anche l'eredità del "babbo" francese, infatti nella pronuncia, la parlata toscana si perde un po' al palato, qualche erre un po' arrotata (non come pronunciare peperone), qualche suadenza eccessiva e un po' di compassatezza in chiusura. Però sembra avere energia anche per la finale, quando in tavola scende il campioncino, che parte subito con colpi ripetuti al naso, variati nello stile e nella sembianza, molto tecnico e tipico, il sangue scorre, la carne si lacera.
Lo sfidante arranca ma non cede subito, anzi, riesce a sfoderare un coup de theatre quando, con classe, porge una viola al pubblico.
Purtroppo per lui incontra il campioncino purosangue (sangio) in gran stato di forma.
Più dell'ultima volta che l'ho visto combattere, sei mesi fa.
Ha sviluppato una pulizia di gesti notevole, riesce ad essere preciso nei colpi sia al naso che alla bocca e sembra anche più giovane, guardandolo sorridere mentre all'angolo si beve una bevanda alle erbe balsamiche.
Alla fine non c'è k.o. ma tutti i giudici non hanno dubbi, pur apprezzando più del previsto (e del prevedibile) il mezzo sangio, il vincitore è lui, il tosco puro, detto lo spremitore, come lo chiama il suo allenatore.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda Dedalus » 12 gen 2009 20:09

Pergole Torte, in extremis grazie allo spremitore, e perché di Sangiovese in purezza di gran razza che rispondano alla descrizione generale fuori da Montalcino ce ne sono relativamente pochi.

Ma gli altri due, buio. Mi pare che i suggerimenti latitino un po', o sbaglio?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda Nebbiolino » 12 gen 2009 20:17

Tigna, uno dei due?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda Dedalus » 12 gen 2009 20:36

Nebbiolino ha scritto:Tigna, uno dei due?


Avevo pensato anche io, ma il primo vino non corrisponde all'idea media di Tignanello, che di norma è ben fatto ed equilibrato, sul legno e anche su tutto il resto, mentre il secondo si dice "mezzo sangio", quindi dovrebbe avere più del 20% di biturica dichiarata per il Tignanello.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda Nebbiolino » 12 gen 2009 20:41

Dedalus ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:Tigna, uno dei due?


Avevo pensato anche io, ma il primo vino non corrisponde all'idea media di Tignanello, che di norma è ben fatto ed equilibrato, sul legno e anche su tutto il resto, mentre il secondo si dice "mezzo sangio", quindi dovrebbe avere più del 20% di biturica dichiarata per il Tignanello.


E' che il 2001, del tignanello, non l'ho mai bevuto. Però m'era venuto in mente proprio lui, ricordando altri assaggi (giovanili) del vino.

L'altro... mah, che sia il veneroso? :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda l'oste » 12 gen 2009 22:01

Qualcosa è stato indovinato...
Con la "Campestre di barbaresco" avevo piazzato troppi indizi, stavolta in effetti son stato parco. Però l'annata è dichiarata, potrebbe aiutare. Sui due sfidanti "meticci", posso aggiungere che entrambi i vini, pardon, i lottatori, fanno parte di famiglie che da secoli fanno a botte tra le vigne. Avrei scommesso sull'accesso del primo in finale, mio grande amore da decenni, solitamente sempre fresco e carnale come delle poppe ben tornite, mentre ieri schiavo più di una "mai apertura" che di una "chiusura". Forse la mia bottiglia conteneva il fondo della barrique o il vino che perimetrava l'area interna del legno, perchè, con tutti i purtroppo del cuore, non somigliava molto all'altra 2001 bevuta un paio d'anni fa. Anche allora non c'era tantissima ciccia, ma quel che arrivava al naso erano fiori in movimento e alla bocca proponeva un piglio tignoso ma fresco. Variabilità di imbottigliamento?
Il secondo è un vino not for forum, sia perchè contiene parecchio dell'innobinabile in purezza, sia per lo stampino tecnico che alcuni imputano al suo allenatore. A me, personalmente, empiricamente e quant'altro, ha deluso pochissime annate, anzi trovo sia un vino (o un tipo di vino), che anche nelle annate territorialmente meno celebrate ('93, '94, '95, '96 persino '98), viva comunque di forza propria, indipendente da terra e cielo; vino di manico, indubbiamente. Aneddoto personale: da cassetta da sei, aperta tre anni fa un '97 tappato marcio, scrivo mail all'azienda, mi chiedono la mia fonte d'acquisto e il tappo, ma prima di riceverlo, a me arriva questa 2001 bevuta ieri. Signori si nasce, castello o no.
Per il terzo, ovvero il vincitore, ricordo che vien dal monte e il suo allenatore è lo spremitore, non l'assaggiatore...
Di questo vino, spesso, per questa annata, si dibatte se il fratellone sia meglio oppure no.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda Nebbiolino » 12 gen 2009 22:15

l'oste ha scritto:Qualcosa è stato indovinato...
Con la "Campestre di barbaresco" avevo piazzato troppi indizi, stavolta in effetti son stato parco. Però l'annata è dichiarata, potrebbe aiutare. Sui due sfidanti "meticci", posso aggiungere che entrambi i vini, pardon, i lottatori, fanno parte di famiglie che da secoli fanno a botte tra le vigne. Avrei scommesso sull'accesso del primo in finale, mio grande amore da decenni, solitamente sempre fresco e carnale come delle poppe ben tornite, mentre ieri schiavo più di una "mai apertura" che di una "chiusura". Forse la mia bottiglia conteneva il fondo della barrique o il vino che perimetrava l'area interna del legno, perchè, con tutti i purtroppo del cuore, non somigliava molto all'altra 2001 bevuta un paio d'anni fa. Anche allora non c'era tantissima ciccia, ma quel che arrivava al naso erano fiori in movimento e alla bocca proponeva un piglio tignoso ma fresco. Variabilità di imbottigliamento?
Il secondo è un vino not for forum, sia perchè contiene parecchio dell'innobinabile in purezza, sia per lo stampino tecnico che alcuni imputano al suo allenatore. A me, personalmente, empiricamente e quant'altro, ha deluso pochissime annate, anzi trovo sia un vino (o un tipo di vino), che anche nelle annate territorialmente meno celebrate ('93, '94, '95, '96 persino '98), viva comunque di forza propria, indipendente da terra e cielo; vino di manico, indubbiamente. Aneddoto personale: da cassetta da sei, aperta tre anni fa un '97 tappato marcio, scrivo mail all'azienda, mi chiedono la mia fonte d'acquisto e il tappo, ma prima di riceverlo, a me arriva questa 2001 bevuta ieri. Signori si nasce, castello o no.
Per il terzo, ovvero il vincitore, ricordo che vien dal monte e il suo allenatore è lo spremitore, non l'assaggiatore...
Di questo vino, spesso, per questa annata, si dibatte se il fratellone sia meglio oppure no.



M'hai fatto venire mal di testa. Manco l'avesse scritto rossano, 'sto intervento... :P :D :P :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda l'oste » 12 gen 2009 22:21

Nebbiolino ha scritto:M'hai fatto venire mal di testa. Manco l'avesse scritto rossano, 'sto intervento... :P :D :P :wink:

Risata.
In effetti, magari leggendolo troppo in questi giorni ho assimilato, al netto della sua pedissequa costanza, ma ben lungi dalla sua conoscenza e tensione dialettica, al fine................mode off

Oppure, suvvia...
Nevviolino
potremmo, a mio modo di vedere
riprendere
un vecchio classico
copypaste
occhiolino...

Nebbiolino, hai beccato la prima bottiglia, Tignanello 2001 (purtroppo)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda vinogodi » 12 gen 2009 22:26

... anche la rima (quasi) baciata ... più che un'osteria fra un pò diventerà un salotto di qualche sfaccendata nobildonna ...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannatevi!

Messaggioda Nebbiolino » 12 gen 2009 22:32

l'oste ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:M'hai fatto venire mal di testa. Manco l'avesse scritto rossano, 'sto intervento... :P :D :P :wink:

Risata.
In effetti, magari leggendolo troppo in questi giorni ho assimilato, al netto della sua pedissequa costanza, ma ben lungi dalla sua conoscenza e tensione dialettica, al fine................mode off

Oppure, suvvia...
Nevviolino
potremmo, a mio modo di vedere
riprendere
un vecchio classico
copypaste
occhiolino...

Nebbiolino, hai beccato la prima bottiglia, Tignanello 2001 (purtroppo)



Miserere nobis. Lo stile di rossano fa venire mal di testa, ma almeno si legge e (non sempre facilmente) si assimila.

Quello di picchio, proprio non si legge. E' come i canali di scolo in piena estate: ci capiti vicino senza volerlo, e alla prima nasata giri i tacchi e te ne allontani il prima possibile, senza perdere altro tempo...

L'aver beccato il tigna, stranamente, non mi ha fatto esclamare un entusiasta "che culo!"; è che ho avuto le tue stesse sensazioni con altre due annate del medesimo vino, una delle quali, fra l'altro, mica brutta: 2003 e 2004. Sensazioni che non ho avuto, invece, con la 2000 e la 2005.
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Messaggioda Bart » 13 gen 2009 00:45

Mica capito perché sia stata esclusa Montalcino, anzi per me l'ultimo è Poggio di Sotto. Il secondo invece lo sceglierei tra Frescobaldi e Ricasoli.
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Re:

Messaggioda l'oste » 13 gen 2009 02:34

Bart ha scritto:Mica capito perché sia stata esclusa Montalcino, anzi per me l'ultimo è Poggio di Sotto. Il secondo invece lo sceglierei tra Frescobaldi e Ricasoli.

Infatti, ho pure detto che vien dal Monte (dei lecci). E lo spremitore è proprio Palmucci, del quale ricordo la frase "Il mio vino è spremuta d'uva" in firma per lungo tempo ad uno storico forumista. Bravo Bart, vincitore della "Toscannata!" è proprio Poggio di Sotto 2001. E come nell'indizio, rispetto al fratellone (il Decennale) forse mi è piaciuto di più, perchè l'ho trovato più rigoroso, più vario come profilo aromatico, magari meno esplosivo e dolcemente ammiccante.
Ne manca uno...
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Re: Re:

Messaggioda piergi » 13 gen 2009 09:07

l'oste ha scritto:Ne manca uno...

Non so' se l'indovino......Rufina ris. castello di Nipozzano :?:
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda l'oste » 13 gen 2009 11:12

I tre vini della Toscannata 2001 erano : Tignanello vs. Siepi vs. Brunello Poggio di Sotto.
Piaciuto pochino il Tigna, piaciuto il Siepi e piaciuto un bel po' il PdS.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda andrea » 13 gen 2009 11:27

Tigna 2001, bevuto due volte da giovane giovane, mi era piaciuto un bel po', molto toscano in croccantezza e spigliatezza, note di biturica lievi e ben integrate nella trama fitta e terro-fruttata.

Non sembra evoluto molto bene, sarà la bottiglia? Sarà il relativismo? (occhiolino furbetto)
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda l'oste » 13 gen 2009 11:42

andrea ha scritto:Tigna 2001, bevuto due volte da giovane giovane, mi era piaciuto un bel po', molto toscano in croccantezza e spigliatezza, note di biturica lievi e ben integrate nella trama fitta e terro-fruttata.

Non sembra evoluto molto bene, sarà la bottiglia? Sarà il relativismo? (occhiolino furbetto)

Anche la mia prima 2001 bevuta, un paio d'anni fa, era completamente diversa.
Non ciccioso, ma come dici anche tu, profumi di terra/frutto.
Domenica invece si avvertiva un legno bruciante di tostatura più che con vanigliato dolce; la bottiglia comprata da un amico veniva da un'enoteca...non so che dire...non mi sembrava un vino evoluto ma "buio" olfattivamente. In bocca c'era anche acidità e tannino ma tornava il sentore amarognolo bruciante.
Sarà sfiga?
Occhiolino sorridente.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.18 - Jingle friends

Messaggioda Deruj » 16 gen 2009 17:14

meursault ha scritto:Eheheheh.......veramente ricchissimo di spunti il forum di Porthos, non ho mai trovato da nessuna altra parte un tale patrimonio di conoscienza e acume enologico, ma non solo.
Curioso come ancora oggi molti thread siano più che attuali, e ci si accorga che altri ancora hanno semplicemente anticipato ciò che poi sarebbe successo.
Se poi non interessa, o semplicemente non si ha la fortuna di capire cosa c'è dentro, si passerà oltre.


Al di là degli stagni, delle valli e dei monti,
al di là dei boschi, delle nuvole e dei mari,
al di là del sole, al di là dell'aria,
al di là dei confini delle stellate sfere,
4 Anni, 2 Mesi fa

Mister A
"Capisco che possa nascere il dissidio fra estetica (gusto personale) e metodologia (valutazione del vino), ma l'alternativa al relativismo estetico ? l'assolutismo estetico."

Mister B
Appunto. Come tu sai, l'anno scorso ho assaggiato insieme a Sottimano a una degustazione di Barolo e Barbaresco.
Io cercavo di valutare secondo una metodologia di giudizio il più possibile "neutra" e trasversale. Come ho sempre fatto, ricavandone più nemici che amici. Come sempre, ho apprezzato molto sia i vini più classici che alcuni vini modernisti (in particolare ricordo di aver molto apprezzato il caviolesco Barolo Ravera '99 di Vietti). Come sempre, ho stroncato i tradizionalisti più scarichi e puzzettosi e i vini più smaccatamente concentrati-smaltati-cabernettizzati.
Lui ha dato giudizi entusiasti di tutti, dico TUTTI, i vini di area LangaIn. Al secondo o terzo verso cui esprimevo nette perplessità, è sbottato "Ma tu sei un talebano!".
Ora: io ho dato buoni e cattivi giudizi sui vini in stile A come su quelli in stile B, lui appena sentiva i marcatori dello stile B esprimeva pieno apprezzamento, come seguendo un riflesso condizionato. IO mi sono preso dell'estremista.
Jadis, si je me souviens bien, ma vie était un festin où s’ouvraient tous les cœurs, où tous les vins coulaient.Un soir, j’ai assis la Beauté sur mes genoux. — Et je l’ai trouvée amère. — Et je l’ai injuriée...
...Et j’ai joué de bons tours à la folie.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda vignadelmar » 16 gen 2009 17:49

Oste, strano che molti non si siano affrettati a dirti che il Siepi non ti sarebbe dovuto piacere..........

Che siano in fase di miglioramento ???

Ciao

.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.18 - Jingle friends

Messaggioda l'oste » 19 gen 2009 13:08

Deruj ha scritto:
meursault ha scritto:Eheheheh.......veramente ricchissimo di spunti il forum di Porthos, non ho mai trovato da nessuna altra parte un tale patrimonio di conoscienza e acume enologico, ma non solo.
Curioso come ancora oggi molti thread siano più che attuali, e ci si accorga che altri ancora hanno semplicemente anticipato ciò che poi sarebbe successo.
Se poi non interessa, o semplicemente non si ha la fortuna di capire cosa c'è dentro, si passerà oltre.


Mister A
"Capisco che possa nascere il dissidio fra estetica (gusto personale) e metodologia (valutazione del vino), ma l'alternativa al relativismo estetico ? l'assolutismo estetico."

Sono molto molto curioso di sapere che è il mister A che parla di relativismo...
Occhiolino.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.18 - Jingle friends

Messaggioda Dedalus » 19 gen 2009 22:30

l'oste ha scritto:
Deruj ha scritto:
meursault ha scritto:Eheheheh.......veramente ricchissimo di spunti il forum di Porthos, non ho mai trovato da nessuna altra parte un tale patrimonio di conoscienza e acume enologico, ma non solo.
Curioso come ancora oggi molti thread siano più che attuali, e ci si accorga che altri ancora hanno semplicemente anticipato ciò che poi sarebbe successo.
Se poi non interessa, o semplicemente non si ha la fortuna di capire cosa c'è dentro, si passerà oltre.


Mister A
"Capisco che possa nascere il dissidio fra estetica (gusto personale) e metodologia (valutazione del vino), ma l'alternativa al relativismo estetico ? l'assolutismo estetico."

Sono molto molto curioso di sapere che è il mister A che parla di relativismo...
Occhiolino.


Il relativismo estetico è una cosa un po' diversa dal relativismo empirico.

Il primo dice che si possono apprezzare diversi stili e diverse tipologie di vini contemporaneamente.

Il secondo dice che non si può dire di un vino, ma solo di una bottiglia.

Quanto al relativismo estetico, dicevo questo:

Cheers_it ha scritto:Se è possibile ottenere con le vigne che ha e con la barrique vini come il Ciabot Mentin Ginestra 1996 di Clerico, credo che lui sia uno dei pochi che possa riuscirci. (a proposito, io ? da quando l'ho conosciuto che gli chiedo perch? non prova a fare almeno un aprova in tonneau, per non dire proprio in un 25hl, e glie lo richiedo tutte le volte).
Intanto i suoi vini migliorano. Vedremo dove arriveranno.

Se non è possibile, credo che prima o poi se ne renderà conto, e magari accoglierà quei suggerimenti di cambiare parzialmente la ricetta


Il produttore in questione è Andrea Sottimano. La sua personale storia lo ha portato a confermare l'impostazione iniziale e a non fare (per quanto mi è dato di sapere, ovviamente) quei tentativi con ricette diverse che io mi permettevo di suggerirgli. E' approdato, mi pare, alla sua personale forma di non-relativismo estetico. La sua idea di grande nebbiolo è in barrique.

La mia personale storia mi ha portato a cambiare l'impostazione iniziale di relativista estetico, per il semplice fatto che mi sono reso conto che almeno per il mio gusto personale dove arrivava a stento in un'unica storica annata il Ciabot Mentin Ginestra, lì cominciavano i grandi Barolo in botte grande.

Rimango comunque un empirista, sia estetico sia cognitivo.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.18 - Jingle friends

Messaggioda l'oste » 20 gen 2009 02:16

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:
Mister A
"Capisco che possa nascere il dissidio fra estetica (gusto personale) e metodologia (valutazione del vino), ma l'alternativa al relativismo estetico ? l'assolutismo estetico."
Sono molto molto curioso di sapere che è il mister A che parla di relativismo...
Occhiolino.


Il relativismo estetico è una cosa un po' diversa dal relativismo empirico.

Il primo dice che si possono apprezzare diversi stili e diverse tipologie di vini contemporaneamente.

Il secondo dice che non si può dire di un vino, ma solo di una bottiglia.

Quanto al relativismo estetico, dicevo questo:

Cheers_it ha scritto:Se è possibile ottenere con le vigne che ha e con la barrique vini come il Ciabot Mentin Ginestra 1996 di Clerico, credo che lui sia uno dei pochi che possa riuscirci. (a proposito, io ? da quando l'ho conosciuto che gli chiedo perch? non prova a fare almeno un aprova in tonneau, per non dire proprio in un 25hl, e glie lo richiedo tutte le volte).
Intanto i suoi vini migliorano. Vedremo dove arriveranno.

Se non è possibile, credo che prima o poi se ne renderà conto, e magari accoglierà quei suggerimenti di cambiare parzialmente la ricetta


Il produttore in questione è Andrea Sottimano. La sua personale storia lo ha portato a confermare l'impostazione iniziale e a non fare (per quanto mi è dato di sapere, ovviamente) quei tentativi con ricette diverse che io mi permettevo di suggerirgli. E' approdato, mi pare, alla sua personale forma di non-relativismo estetico. La sua idea di grande nebbiolo è in barrique.

La mia personale storia mi ha portato a cambiare l'impostazione iniziale di relativista estetico, per il semplice fatto che mi sono reso conto che almeno per il mio gusto personale dove arrivava a stento in un'unica storica annata il Ciabot Mentin Ginestra, lì cominciavano i grandi Barolo in botte grande.

Rimango comunque un empirista, sia estetico sia cognitivo.


....ma....come...(singhiozzo, occhi sgranati)....quoque tu.
E' inutile che specifichi e giustifichi, Giano, non ti perdonerò.
La tua insistente avversazione era verso il relativismo, non l'empirico, ora pentiti ed espia, peccatore.
Che poi si cambi impostazione è bellissimo, la vita è varia perchè è bella.
Ma la mia collera non sarà relativista, giammai, sarà molto empirica.
Sei come un interista che dopo essersi reso conto ecc ecc bla bla, diventa juventino.
Giù la maschera!
Ecco perchè di tanta intensità, c'è dietro tutto un mondo di storie, miti e mitologie, Giuda, Edipo...e ora tu proprio tu Brutalus che tiri la coltellata ferale al relativismo che ti ha portato in grembo, nonostante tu parlassi molto fin dalla tenera età.
Dovrai camminare carponi fino a San Grato, finchè dalle ginocchia non ti spunterà l'Osso.
Pentitus!
Sorriso, occhiolino e linguaccia. Tutto in uno.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda Dedalus » 20 gen 2009 04:37

Che vuoi rimproverarmi, oste della malora, di essermi posto degli interrogativi in gioventù?

Erano forse quelli proclami avanzati con la sicumera di chi pretende di aver già capito tutto?

O forse non erano quelli i prudenti e circospetti esperimenti dialettici di chi annusa l'aria che gli garba, di chi comincia a scuotere il sacco dei regali, ma ancora non è sicuro, ancora non sa da che parte sia il fondo e da quale altra la bocca?

Scherzi a parte, non è che se io critico il tuo relativismo empirico nella sua sola componente relativista, allora devo essere contro qualsiasi relativismo. Sennò mi dovrei preparare a confutare anche il buon vecchio Albert, e sinceramente, con tutta l'autostima e la fiducia nelle proprie buone idee, credo che sarebbe troppo dura anche per me: non credo che ci caverei molto più che la sua solita linguaccia di scherno... :mrgreen:
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda l'oste » 25 gen 2009 19:11

Nel weekend tra amici e famiglia, un po' di bottiglie sparse con varie cibarie, tra le quali spiccano i galletti al limone e prosciuttto cotti nel coccio "a camino" per pranzo oggi e le orecchiette broccoli e salsiccia di venerdì.
Metto solo la lista scusandomi ma i vini sono tanti, il tempo è tiranno e la testa pesantina...

Champagne BdN Paul Dethune
Champagne Corbon
Champagne Dom Perignon
Baron de L 1997 - Ladoucette
Villa Bucci bianco ris. 1999 - Bucci
Primitivo 2001 - Due Palme
Primitivo 2006 - Rosa del Golfo
Tirle 2006 - Fattoria di Caprandole
Outis 2004 - Biondi
Chianti Classico 2005 Bilaccio - Il Borghetto
Paleo 1996 - Le Macchiole
Savigny les Beaune 1er les Bourgeots 2006 - Simon Bize
Chambolle Musigny 1er les Plantes 2006 - Amiot Servelle
Chateau Mouton Rotschild 1994 - Pauillac


Vincitore del fine settimana, noblesse oblige, il Mouton '94 che è stato un piacere doppio, dato che all'apertura sembrava muto e polveroso, invece, magia del vino, forse sentendo l'attesa del pubblico, si è acceso di colpo (anche il colore), regalandoci una serie lunghissima di sensazioni olfattive. Inizia con i fruttini delicati e rossi, passando al cedro candito, alla foglia di tabacco vanigliato da pipa, con una costante balsamicità minerale di fondo, al gusto di mentuccia. In bocca si adattava di forma come lattice, morbido ma importante, sembrava dividere in due l'attacco al palato, suadente il primo impatto e rinfrescante di acidità in seguito. Finale lungo il giusto, ancora mineral-balsamico e deciso. Piaciuto molto.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda JohnnyTheFly » 25 gen 2009 19:27

l'oste ha scritto:Vincitore del fine settimana, noblesse oblige, il Mouton '94 che è stato un piacere doppio, dato che all'apertura sembrava muto e polveroso, invece, magia del vino, forse sentendo l'attesa del pubblico, si è acceso di colpo (anche il colore), regalandoci una serie lunghissima di sensazioni olfattive. Inizia con i fruttini delicati e rossi, passando al cedro candito, alla foglia di tabacco vanigliato da pipa, con una costante balsamicità minerale di fondo, al gusto di mentuccia. In bocca si adattava di forma come lattice, morbido ma importante, sembrava dividere in due l'attacco al palato, suadente il primo impatto e rinfrescante di acidità in seguito. Finale lungo il giusto, ancora mineral-balsamico e deciso. Piaciuto molto.

Nessun accenno olfattivo al sentore di gomma? Ricordo di un '90 con questa nota molto marcata.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.43 - Toscannata!

Messaggioda l'oste » 25 gen 2009 19:33

JohnnyTheFly ha scritto:
l'oste ha scritto:Vincitore del fine settimana, noblesse oblige, il Mouton '94 che è stato un piacere doppio, dato che all'apertura sembrava muto e polveroso, invece, magia del vino, forse sentendo l'attesa del pubblico, si è acceso di colpo (anche il colore), regalandoci una serie lunghissima di sensazioni olfattive. Inizia con i fruttini delicati e rossi, passando al cedro candito, alla foglia di tabacco vanigliato da pipa, con una costante balsamicità minerale di fondo, al gusto di mentuccia. In bocca si adattava di forma come lattice, morbido ma importante, sembrava dividere in due l'attacco al palato, suadente il primo impatto e rinfrescante di acidità in seguito. Finale lungo il giusto, ancora mineral-balsamico e deciso. Piaciuto molto.

Nessun accenno olfattivo al sentore di gomma? Ricordo di un '90 con questa nota molto marcata.

Fortunatamente, non amando quel sentore, nessuna gomma. Il '90 non l'ho bevuto, ma nelle altre annate assaggiate (tra le più recenti un superbo '89 con alcuni forumisti) non ricordo questo descrittore.
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