Baroloonline ha scritto:ma perche' in questo forum non siamo in grado di piantarla di farci seghe mentali su cosa è e su cosa non è, su cosa sembra e su cosa non sembra, su come dovrebbe essere e su come non dovrebbe essere?
possibile che tutti noi (me compreso) non usiamo questo forum per il suo scopo principale e cioe' dire cosa si è bevuto e come lo si è trovato? va bene poi ragionarci sopra, ma se si perde di vista la vera utlità di questo strumento e cioe' capire se un vino è in beva o no, se è riuscito piu' o meno bene in quell'annata, se il produttore ha cambiato qualcosa o no.
Ma accidenti, prima di partire in quarta a filosofeggiare, a fare tifo da stadio, a insultare, non riusciamo a mettere delle note di degustazione che in primo luogo aiutano chi legge?
E' troppo difficile?
O forse ci si deve esporre troppo?
O forse ci vuole troppo coraggio?
Parliamo di vino insomma.
No mi sto riferendo a nessuno in particolare, ma a tutta la comunita' virtuale, me compreso.
Faccio mea culpa perchè, essendo l'altra sera solamente 2 forumisti, e avendo scritto solo Francesco, mancano in primis le mie note. Scusate, ma di giorno al lavoro per me è impossibile, riesco a malapena a leggere quello che scrivono gli altri, ogni tanto scrivo un post in 8 riprese, fra un paziente e l'altro, ma quando devo inviarlo, la discussione è già mille miglia avanti, speravo di riuscire a scrive ieri sera, ma con i bambini a casa è un’impresa………
Comunque ora non posso esimermi, e come dicevo a Francesco la cosa che mi è piaciuta di più di questi 2 grandi barbareschi è stato il constatare che malgrado i 20 sulle spalle, fosserò così diversi.
Tante volte il tempo appiattisce le differenze, e anche se il comune di provenienza è diverso, la mano del produttore è diversa, alla fine la spunta l’annata (intesa sia come “vecchiaia” cronologica che come caratteristica intrinseca all’anno specifico), invece qui i vini erano veramente leggibili in tutte le loro differenze.
E’ vero il SantoStefano era un pelo più ossidato-evoluto al naso, ma aveva quelle note di brace, di camino spento che mi fanno impazzire e che molto spesso ho trovato sui migliori Barbaresco (mentre sui Barolo non ricordo di averla mai notata) maturi. C’era anche un ricordo di fiori secchi, o meglio era come quando si mettono sul fuoco, nel camino, oppure quando si brucia la legna per il barbecue, i rami potati delle rose, con le foglie e magari qualche fiore appassito, non il profumo intenso che si ha mentre cominciano a bruciare, ma l’odore che rimane in sottofondo mentre il fuoco va via via morendo.
In bocca da sicuramente il meglio di se, l’ingresso riempie tutta la bocca, l’acidità è ancora bella viva e la salivazione schizza a mille, i tannini sono tanti, ma setosi e carezzevoli, compare il frutto che non avevo trovato al naso, è un frutto bianco-giallo bellissimo, ripensandociu il descrittore che più me lo ricorda è la percoca.
Bello, bello, bello, è volato via troppo velocemente, sono stato tentato di andare furtivamente nella cantina di Francesco e vedere se ne aveva altre da ristappare immediatamente, ma il suo cane faceva buona guardia……
Appena ho altri 10 minuti scrivo anche le note del San Lorenzo
Quindici contro quindici, e una palla ovale. Non c'è bisogno d'altro, neanche dell'arbitro.
Ci arrabbiamo se vinciamo senza stile. E non prendiamo neppure in considerazione l'eventualità di perdere.
Josh Kronfeld (All Black)