COME SEMPRE, LA DIFFERENZA LA FA IL "MANICO"
L' ho capito pure io, grande seguace di Ferragni e Fedez .....
(ma anche di Belen : mi sa che è stata Lei a illuminarmi

littlewood ha scritto:zampaflex ha scritto:Nel momento in cui la biodinamica sostiene l'influsso delle fasi lunari sulla preparazione del cornoletame entra di diritto nella stregoneria. Per non parlare della dinamizzazione dei preparati, roba da autentici ciarlatani.
Che se si limitassero a dire che la carica batterica del letame appositamente interrato in contenitore neutro viene aumentata da un periodo di maturazione farebbero miglior figura.
Io da una parte capisco le tue perplessita' che erano anche le mie . da parte mia posso aolo ribadirti gli effetti che preparati come il 501 e il 502 hanno avuto visivamente sulle viti! Se poi vuoi una spiegazione scientifica a questo ti invito a fare una gitarella a montalcino e andare a parlare con il mio maestro che essenzialmente a differenza di molti e' uno scienziato e sapra' darti tutte le spiegazioni del caso
vinogodi ha scritto:...nel biodinamico , la discussione verte soprattutto sulla componente fideistica che rimane fondamentale e , purtroppo, sottolineata come "indispensabile" . Faccio outing senza vergogna : sono credente , nel più profondo del mio essere. Perché chi indaga l'infinitamente grande o l'infinitamente piccolo non può non constatare della meraviglia e dell'equilibrio che la natura che ci circonda emana nella sua perfezione , nonostante la perfezione sia inconcepibile da una mente umana limitata. Però contesto, quasi da apostata , ogni sovrastruttura sia iconografica sia che contrasta con una ragione speculativa . I misteri sono tali solo ed esclusivamente perché non ancora indagati e approfonditi. Ma ciò che sta all'origine di tutto sono solo congetture difficilmente controvertibili proprio per l'impossibilità di dimostrarle , quindi ci si trincera dietro l'aspetto fideistico quando l'asticella non è valicabile dalla mente. Steiner non capiva un cazzo di agricoltura, nello specifico, per cui alcune sue panzan… ahem … teorie filosofiche sono fin troppo generalizzabili su fenomeni con poco accesso razionale , ma le sue non erano "tutte cazzate" come qualcuno tenta di farmi dire o interpretare. Sta di fatto che , invece , il biodinamico "classico" sente nel cuore ciò che ritiene in armonia con la natura e , se in buona fede, ne persegue i dettami come riferimento su cui operare . Quindi ha il mio appoggio e rispetto . Che non c'entra un cazzo se nel bicchiere mi ritrovo un vino tecnicamente mal fatto, anche se di "origine divina" . Rispetto che deve essere reciproco , perché se mi vuol far credere che Gesù è morto di stenti con la benedizione del Padre Supremo con la barba e il triangolo in testa , tendo un attimino ad irrigidirmi...
littlewood ha scritto:..... passando per i filari se vedeva un piccolo pezzettino di plastica jan si chinava SEMPRE a raccoglierlo .....
pstrada75 ha scritto:Mmmmmhhhh, non credo proprio...
Tenderei di più per Jan Erbach, Pian dell’Orino direi...
maxer ha scritto:Riassumendo :
COME SEMPRE, LA DIFFERENZA LA FA IL "MANICO"
Candidoshark ha scritto:Di sicuro leggendo l'articolo si riceve il messaggio che la biodinamica non serva a nulla , chissà come mai c è un aumento di aziende che si converta a questo tipo di pratica ...( penso che chi si converta lo faccia perchè l agricoltura convenzionale non ha prodotto risultati per i quali convenga andare avanti ) penso che cmq si debba continuare a indagare sulle effettive valenze dei preparati biodinamici . Certo sarebbe interessante scoprire che i preparati , oltre a non fare male siano realmente efficaci
...apriamo un thread sulla Borgogna? O sulla Loira? ... ma , no , va bene anche in Italia , e ci sono eccome , come nelle premesse del thread di parlarne , non solo nel male , anzi . Con Doctor Wine abbiamo dato il premio per l'Agricoltura Sostenibile a tale Marco Casolanetti , che come vini (soprattutto Kurni e Kupra , ma segue una pletora di Piceni di altissimo livello e tutti "ecosostenibili") non è che scherzi, gusti personali oppure no . Ma ce ne sono tanti altri ... ma non priviamoci di segnalare anche le sconcezze spacciate per grandi vini ...Candidoshark ha scritto:...Non sarebbe più utile parlare di quei produttori biologici e biodinamico o vinaturisti che producono vini fatti come si deve?
Messner ha scritto:littlewood ha scritto:picenum ha scritto:il palmento lo berrei anche a colazione. a tavola è versatile e sta bene con tantissime cose, il bianco G lo trovo un gran bel bianco ed il don alfio (la 14 in particolare) è una bevuta molto goduriosa. dovrei descrivertili uno ad uno ma diventerei noioso. parlo sempre a gusto personale io.[/quotgus
Son a mui parere vini ridotti scomposti con volatili e brett che vanno per conto loro frutto di gestioni in cantiina che dire discutibili e' dir poco. Ora rispetto i tui gusti ma questo e' un fatto suffagrato da autorevoli impressioni di altrettanti produttori bio....
Ferma un attimo: non è un discorso soggettivo, bensì' oggettivo. I vini sono spesso brettati e quando non lo sono hanno volatili da insalata. Quindi non sono vini corretti, punto! Hai ragione ma se alla gente piace bere vini fatti male va benissimo così... ed è un peccato perchè ci sono stato in quelle zone lì zona Maletto contrada nave-tartaraci e così via e ci sono dei presupposti per fare grandissimi vini, ma purtroppo non si lavora come si dovrebbe.
Prendiamo un esempio lampante: Cornelissen. Fino a 5-6 anni fa faceva vini con volatile alle stelle, sulla falsariga della Martens. Ora sono puliti ed eleganti. Basta studiare e migliorarsi, ma non essere cocciuti spacciando per vino naturale un vino difettato
Quindi Littlewood ti appoggio in tutto e per tutto
Candidoshark ha scritto:Magari mi sarà sfuggito qualcosa .. Ma perché si dovrebbero spendere energie nel. Parlare di vini di produttori che ne n sanno venificare? Che producono dei vini con difetti?
A che pro?
Non sarebbe più utile parlare di quei produttori biologici e biodinamico o vinaturisti che producono vini fatti come si deve?
Michelasso ha scritto:Riporto su questo thread per raccontare della mia bevuta di stasera:
apro una bottiglia di Colli di Luni DOC Vermentino 2017 - Santa Caterina (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... vermentino).
Attenzione innanzitutto: questa cantina propone anche una versione macerativa del Vermentino, il Poggi Alti IGT (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... poggi-alti), ma quella che ho io invece dovrebbe essere la versione "classica" prevista dalla DOC.
..."non ho un'attenzione ossessiva di controllo. Il vino mi sembra che chieda calma, e disposizione d'animo positiva. Mi sottraggo al lavoro in cantina nei giorni che sento una disposizione sbagliata, contrariata."
...
Michelasso ha scritto:Riporto su questo thread per raccontare della mia bevuta di stasera:
apro una bottiglia di Colli di Luni DOC Vermentino 2017 - Santa Caterina (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... vermentino).
Attenzione innanzitutto: questa cantina propone anche una versione macerativa del Vermentino, il Poggi Alti IGT (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... poggi-alti), ma quella che ho io invece dovrebbe essere la versione "classica" prevista dalla DOC.
Ciononostante nel calice mi trovo, invece del paglierino che mi aspettavo, un giallo che più che dorato è quasi ambrato, al naso chiari sentori ossidativi di frutta tropicale molto matura, se non sciroppata, note eteree....tutto molto strano per un Vermentino 2017; in bocca la salinità e l'acidità ci sono, ma sono sovrastate da una preponderante morbidezza e un finale quasi dolciastro.
Vado a leggermi qualcosa sul sito della cantina relativamente alla produzione e leggo frasi che ammiccano alla "naturalità" del vino senza però sbilanciarsi troppo ("Tutte le nostre vinificazioni avvengono senza uso di prodotti enologici. L'eccezione è costituita da una modesta dose di anidride solforosa che può essere usata, non sempre, in fase di vinificazione e prima dell’imbottigliamento."..." alla fine il vino si fa da solo" ..."la trepidazione del chiedersi: tutto sta andando per il verso giusto? Ma chiederselo soltanto in forma di trepidazione e non per virare verso qualche intervento correttivo, imparando a dare fiducia a quell'evolversi"..."non ho un'attenzione ossessiva di controllo. Il vino mi sembra che chieda calma, e disposizione d'animo positiva. Mi sottraggo al lavoro in cantina nei giorni che sento una disposizione sbagliata, contrariata."
Mah, non dico che il vino in questione sia cattivo, ma mi resta il dubbio se mi sia capitata una bottiglia che per qualche motivo ha subito un'evoluzione estremamente accelerata, o se sia questa produzione più o meno naturale a produrre risultati di questo tipo.
littlewood ha scritto:Michelasso ha scritto:Riporto su questo thread per raccontare della mia bevuta di stasera:
apro una bottiglia di Colli di Luni DOC Vermentino 2017 - Santa Caterina (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... vermentino).
Attenzione innanzitutto: questa cantina propone anche una versione macerativa del Vermentino, il Poggi Alti IGT (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... poggi-alti), ma quella che ho io invece dovrebbe essere la versione "classica" prevista dalla DOC.
Ciononostante nel calice mi trovo, invece del paglierino che mi aspettavo, un giallo che più che dorato è quasi ambrato, al naso chiari sentori ossidativi di frutta tropicale molto matura, se non sciroppata, note eteree....tutto molto strano per un Vermentino 2017; in bocca la salinità e l'acidità ci sono, ma sono sovrastate da una preponderante morbidezza e un finale quasi dolciastro.
Vado a leggermi qualcosa sul sito della cantina relativamente alla produzione e leggo frasi che ammiccano alla "naturalità" del vino senza però sbilanciarsi troppo ("Tutte le nostre vinificazioni avvengono senza uso di prodotti enologici. L'eccezione è costituita da una modesta dose di anidride solforosa che può essere usata, non sempre, in fase di vinificazione e prima dell’imbottigliamento."..." alla fine il vino si fa da solo" ..."la trepidazione del chiedersi: tutto sta andando per il verso giusto? Ma chiederselo soltanto in forma di trepidazione e non per virare verso qualche intervento correttivo, imparando a dare fiducia a quell'evolversi"..."non ho un'attenzione ossessiva di controllo. Il vino mi sembra che chieda calma, e disposizione d'animo positiva. Mi sottraggo al lavoro in cantina nei giorni che sento una disposizione sbagliata, contrariata."
Mah, non dico che il vino in questione sia cattivo, ma mi resta il dubbio se mi sia capitata una bottiglia che per qualche motivo ha subito un'evoluzione estremamente accelerata, o se sia questa produzione più o meno naturale a produrre risultati di questo tipo.
Una scusa ridicola x descrivere l' incapacita'....
littlewood ha scritto:Michelasso ha scritto:Riporto su questo thread per raccontare della mia bevuta di stasera:
apro una bottiglia di Colli di Luni DOC Vermentino 2017 - Santa Caterina (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... vermentino).
Attenzione innanzitutto: questa cantina propone anche una versione macerativa del Vermentino, il Poggi Alti IGT (http://www.santacaterina-sarzana.it/ind ... poggi-alti), ma quella che ho io invece dovrebbe essere la versione "classica" prevista dalla DOC.
Ciononostante nel calice mi trovo, invece del paglierino che mi aspettavo, un giallo che più che dorato è quasi ambrato, al naso chiari sentori ossidativi di frutta tropicale molto matura, se non sciroppata, note eteree....tutto molto strano per un Vermentino 2017; in bocca la salinità e l'acidità ci sono, ma sono sovrastate da una preponderante morbidezza e un finale quasi dolciastro.
Vado a leggermi qualcosa sul sito della cantina relativamente alla produzione e leggo frasi che ammiccano alla "naturalità" del vino senza però sbilanciarsi troppo ("Tutte le nostre vinificazioni avvengono senza uso di prodotti enologici. L'eccezione è costituita da una modesta dose di anidride solforosa che può essere usata, non sempre, in fase di vinificazione e prima dell’imbottigliamento."..." alla fine il vino si fa da solo" ..."la trepidazione del chiedersi: tutto sta andando per il verso giusto? Ma chiederselo soltanto in forma di trepidazione e non per virare verso qualche intervento correttivo, imparando a dare fiducia a quell'evolversi"..."non ho un'attenzione ossessiva di controllo. Il vino mi sembra che chieda calma, e disposizione d'animo positiva. Mi sottraggo al lavoro in cantina nei giorni che sento una disposizione sbagliata, contrariata."
Mah, non dico che il vino in questione sia cattivo, ma mi resta il dubbio se mi sia capitata una bottiglia che per qualche motivo ha subito un'evoluzione estremamente accelerata, o se sia questa produzione più o meno naturale a produrre risultati di questo tipo.
Una scusa ridicola x descrivere l' incapacita'....
alleg ha scritto:
Ma dici perchè i loro vini li hai bevuti o sulla base delle dichiarazioni riportate?
Io è un po' che non ne bevo ma i loro vini mi sono sempre sembrati corretti e puliti. Mai trovato ossidazioni o invecchiamento precoce, anche se devo dire non li ho mai tenuti in cantina più di tanto...
Michelasso ha scritto:alleg ha scritto:
Ma dici perchè i loro vini li hai bevuti o sulla base delle dichiarazioni riportate?
Io è un po' che non ne bevo ma i loro vini mi sono sempre sembrati corretti e puliti. Mai trovato ossidazioni o invecchiamento precoce, anche se devo dire non li ho mai tenuti in cantina più di tanto...
D'accordo ma qui si sta parlando di un Vermentino 2017, sarà in commercio da meno di un anno, permetti che a leggere quelle dichiarazioni sorga qualche dubbio sul controllo della fase di vinificazione e imbottigliamento.
Oppure più in generale, senza riferirsi nello specifico a questa cantina, che questi vini naturali siano più suscettibili a fenomeni di evoluzioni inaspettate e precoci.
Comunque sia ne ho scritto qui proprio perché avevo letto nel thread dei Tre Bicchieri 2018 Liguria che a qualche forumista i vini di questa cantina piacciono, e quindi potrebbe essere che a me sia capitata una bottiglia sfortunata, attendiamo eventuali altri contributi di chi ha fatto assaggi recenti.
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