Due veloci considerazioni su alcuni vini assaggiati.
Eccellente la Votovska T 2011 di Vodopivec, completamente affinata in anfora, di una purezza cristallina (e di ottima bevibilità). La migliore a mio parere delle cinque proposte. Lui, invece, di una simpatia unica...
Piaciuti molto più o meno tutti i bianchi de La Castellada (escluso la ribolla, che non è mai stata il loro cavallo di battaglia), con una menzione speciale per il Pinot Grigio '09, di grandissima profondità. Molto buoni anche il Collio '09 e la riserva '06, quest'ultima molto complessa aromaticamente, ma forse un filo in debito di freschezza.
Piaciuti anche i bianchi di Mlečnik, di bella personalità sia la Rebula che lo chardonnay '08.
Sui rossi, invece, a parte l'assaggio a microgocce dei due Barolo di Rinaldi 2011 (per quanto possa valere, ho apprezzato di più il Brunate), ho assaggiato poco o nulla di veramente interessante.
Di Le Clos Perdus ho bevuto due rossi (uno era il Mire la Mer, l'altro non ricordo) che però non mi hanno fatto gridare al miracolo, certamente ben fatti e di ottima bevibilità, ma a mio giudizio un po' in debito di personalità e profondità.
La verità è che assaggiare rossi così giovani è veramente difficile, ed anche poco piacevole a dirla tutta. Per esempio il Kurni 2013 (non ancora imbottigliato) era per me imbevibile, dominato ancora da un legno prevaricante e da una dolcezza stucchevole (si farà forse, per carità, solo che non ha senso, secondo me, fare assaggiare un vino così indietro nella maturazione).
Alcuni nomi che non avevo mai assaggiato mi hanno un po' deluso: Paolo Bea, ad esempio, e Massa Vecchia. Vini "puzzettosi" che forse mal si prestano ad un assaggio a la volee.
Mi sono piaciuti i vini di Colombera e Garella, Coste della Sesia '12 e Bramaterra '11 davvero centrati, ma anche il nuovo Lessona non era male (ma le vigne, per loro stessa ammissione, sono ancora molto giovani).
Malino Eugenio Rosi, ricordavo l'Esegesi molto più buono delle due annate degustate quest'anno (2010 e 2006, se non erro).
Menzione finale per lo splendido Passito di Pantelleria '07 di Ferrandes, un naso davvero unico, fatto di arancia candita, china, rabarbaro, venature salmastre e molto altro ancora, e una bocca non da meno. Ma forse ancor più buona era l'uva passa che aveva sul banchetto, di una complessità aromatica straordinaria... poi capisci perché salta fuori un vino così.