Sabato scorso qualche bottiglia dall'amico Corrado/Curaden (recentemente al giro di boa dei 10 lustri...

), in un bel tardo pomeriggio di relax con scofinamento a cena. Nell'ordine:
Langhe Bianco, Cavallotto, 2011 (13,5%)
PN vinificato in bianco, mi dicono dalla regìa qui nella sua ultima annata di produzione. Fieno e pesca bianca al naso, bocca salata e grassa assieme, leggermente nocciolata, mi è piaciuto parecchio anche se va tenuta sott'occhio la temperatura di servizio (spara su un po' l'alcol se si scalda).
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, Bucci, 2010 (13,5%)
Assaggio "speditivo" da bottiglia aperta da Corrado 48h prima (con ottima tenuta, va detto), mi è parso un verdicchio come sempre molto elegante, sottile ma non vegetale, con l'annata a dare quel quid in più di dinamismo e grip. Buono.
Côtes de Provence Rouge Cuvée "Très Longue Macération", Dupéré-Barrera, 2006 (14,5%)
70% cabernet sauvignon, 30% uve del Midi, diraspato e poi pigiato coi piedi (ma ha senso diraspare, allora?

), con successiva macerazione, come da titolo, di 8 settimane. Naso selvatico, cupo, dai toni quasi fegatosi all'inizio (assieme ad una nota cartonata, che però non è tappo), in bocca più godibile, con molta macchia mediterranea, bello pieno e fruttato, ancora molto giovane anche se non complesso...peccato per il naso davvero "animàlo"...
Caulier 28 Brett, Edition 2013 (7,5%)
Toni vinosi (non so però che tipo di affinamento faccia) garbati al naso, tostatura del malto tendenzialmente dolce all'attacco di bocca ma molto tracannabile grazie ad una corposità non eccessiva e ad una bella chiusura secca. Non aspettatevi le brettature promesse dall'etichetta però...
Recioto della Valpolicella Classico Capitel Monte Fontana, Tedeschi, 1998 (15%)
Colore bellissimo, ancora quasi violaceo; essendo stato stappato al momento ha avuto bisogno di un quarto d'ora nel bicchiere per superare la leggera ferrosità (sospettosa di evoluzione) iniziale, per fare uscire il frutto scuro e la balsamicità, un un quadro di gioventù ancora piena. Palato mediamente dolce, pulsante di acidità, "passante" (in senso buono) nella bevibilità ma ancora pieno di frutto fresco, con tutta l'eleganza e la complessità che solo un Recioto Classico invecchiato adeguatamente può dare. Da manuale.