Osteria senza vino

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mattiave
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda mattiave » 06 giu 2013 23:24

claudietto ha scritto:
mattiave ha scritto:
claudietto ha scritto:Per finire io non ci vedo nulla di male ad offrire al bicchiere un vino aperto per un altro cliente che non l' ha terminato.


Ad offrire nemmeno io. Ma se un altro cliente ha pagato la bottiglia intera, ne ha avanzato metà, ed il resto la vendi in mescita, se permetti, mi girano di brutto... :lol:


Girano a chi? A chi non ha finito la bottiglia o a chi ha comprato il vino al bicchiere? E' un diritto del consumatore portarsi a casa la bottiglia semi piena, ma se non lo fa il ristoratore non dovrebbe essere libero di disporre del contenuto? Premesso che il vino sia in condizioni piú che perfette e non ossidato...


Quindi nella tua ottica, se un cliente beve metà bottiglia il ristoratore fa bene a fargliela pagare tutta e a rivendere quella avanzata?

In che ristorante lavori, per curiosità? Così evito di passarci vista l'onestà...
claudietto
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda claudietto » 07 giu 2013 00:30

mattiave ha scritto:
claudietto ha scritto:
mattiave ha scritto:
claudietto ha scritto:Per finire io non ci vedo nulla di male ad offrire al bicchiere un vino aperto per un altro cliente che non l' ha terminato.


Ad offrire nemmeno io. Ma se un altro cliente ha pagato la bottiglia intera, ne ha avanzato metà, ed il resto la vendi in mescita, se permetti, mi girano di brutto... :lol:


Girano a chi? A chi non ha finito la bottiglia o a chi ha comprato il vino al bicchiere? E' un diritto del consumatore portarsi a casa la bottiglia semi piena, ma se non lo fa il ristoratore non dovrebbe essere libero di disporre del contenuto? Premesso che il vino sia in condizioni piú che perfette e non ossidato...


Quindi nella tua ottica, se un cliente beve metà bottiglia il ristoratore fa bene a fargliela pagare tutta e a rivendere quella avanzata?

In che ristorante lavori, per curiosità? Così evito di passarci vista l'onestà...


Non lavoro nella ristoranzione per tua fortuna ;-) MA tra i tanti comportamenti "disonesti" che un ristoratore puó avere, questo mi sembra il peccato piú veniale.
Il cliente lascia consapevolmente un bene con un valore economicico a disposizione del ristoratore, mica gli viene sottratto da quest ultimo! Se trovi un mazzo di banconote per terra senza che nessuno le reclami e senza possibilitá di identificare il proprietario cosa fai non le prendi o le dai in beneficenza perché se no é disonesto? Se mi rispondi di si la discussione la possiamo anche chiudere qui.
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marcolandia
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda marcolandia » 07 giu 2013 09:54

il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:
pippuz ha scritto:Eh già, poi pare ci sia una lieve differenza tra i costi di gestione di un ristorante a Milano e uno a Selvazzano Dentro.



me li indichi nel dettaglio i costi differenti ? Affitto a parte ?...perché poi anche il volume di lavoro è diverso. ...


Davide, la differenza vera la fa l'affitto: a Selvazzano Dentro 100 mq si portano via con 30000 euro all'anno, a Milano 150000 può essere che non bastino. E con 100 mq a Milano, se fai una ristorazione di qualità media, ovvero a cena non giri i tavoli e a pranzo neanche, fai gli stessi coperti che a Selvazzano Dentro.
Ma anche se fai più coperti non è che riesci a farne 5 volte tanti. Non solo, fare tanti coperti significa anche avere più personale.
I veri costi di un ristorante sono i costi fissi, non le materie prime.


Bravo Marco, hai capito tutto. Inoltre una cena in una cucina media a Milano costa (vino escluso) 40-45€ a testa. A Selvazzano Dentro costa 40-45€ a testa. Perché alla favola del "mangio in campagna, da dio, e non spendo un cazzo" non ci crede più nessuno veramente.

nebbiolino ha scritto:Ragazzi, la differenza vera la fanno i costi del personale.


Anche. Poi ripeto, se il ristorante a Selvazzano ha i muri di proprietà e fa il 99.9% dell'incasso in nero OVVIAMENTE gli è più facile essere competitivo rispetto a un locale a Milano.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda BorgognaMonAmour » 07 giu 2013 10:02

In Francia, e non solo, è attività consolidata il portare il proprio vino al ristorante, salvo corrispondere una gabella in nome di quello che chiamano "droit de bouchon", che ti obbliga a versare al ristoratore un "obolo" per aver usufruito di questa facoltà.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda nebbiolone » 07 giu 2013 10:55

BorgognaMonAmour ha scritto:In Francia, e non solo, è attività consolidata il portare il proprio vino al ristorante, salvo corrispondere una gabella in nome di quello che chiamano "droit de bouchon", che ti obbliga a versare al ristoratore un "obolo" per aver usufruito di questa facoltà.


si proprio te lo raccomando specie in qualche locale di Beaune e dintorni sono proprio disponibili, non vedono l'ora di avere italiani al tavolo che si portano le bottiglie
Per Quelli quelli fatti in titanio …prima si paga poi si spedisce sempre il lunedì dopo…

NB consiglio di scrivermi con messaggio privato
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda vinogodi » 07 giu 2013 11:30

nebbiolone ha scritto:
BorgognaMonAmour ha scritto:In Francia, e non solo, è attività consolidata il portare il proprio vino al ristorante, salvo corrispondere una gabella in nome di quello che chiamano "droit de bouchon", che ti obbliga a versare al ristoratore un "obolo" per aver usufruito di questa facoltà.


si proprio te lo raccomando specie in qualche locale di Beaune e dintorni sono proprio disponibili, non vedono l'ora di avere italiani al tavolo che si portano le bottiglie

...certo, magari francesi o acquistate dal ristorante vicino, come Roumier o Coche Dury... :lol:
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda marcolandia » 07 giu 2013 11:31

nebbiolone ha scritto:
BorgognaMonAmour ha scritto:In Francia, e non solo, è attività consolidata il portare il proprio vino al ristorante, salvo corrispondere una gabella in nome di quello che chiamano "droit de bouchon", che ti obbliga a versare al ristoratore un "obolo" per aver usufruito di questa facoltà.


si proprio te lo raccomando specie in qualche locale di Beaune e dintorni sono proprio disponibili, non vedono l'ora di avere italiani al tavolo che si portano le bottiglie


Hanno delle mute di cane corso da liberare all'occorrenza :)
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda BorgognaMonAmour » 07 giu 2013 12:10

nebbiolone ha scritto:
BorgognaMonAmour ha scritto:In Francia, e non solo, è attività consolidata il portare il proprio vino al ristorante, salvo corrispondere una gabella in nome di quello che chiamano "droit de bouchon", che ti obbliga a versare al ristoratore un "obolo" per aver usufruito di questa facoltà.


si proprio te lo raccomando specie in qualche locale di Beaune e dintorni sono proprio disponibili, non vedono l'ora di avere italiani al tavolo che si portano le bottiglie


ognuno fa le proprie esperienze.Proprio a Beaune mi riferivo.Le mie sono state ottime,le tue, evidentemente, meno.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda Nebbiolino » 07 giu 2013 14:43

nebbiolone ha scritto:
BorgognaMonAmour ha scritto:In Francia, e non solo, è attività consolidata il portare il proprio vino al ristorante, salvo corrispondere una gabella in nome di quello che chiamano "droit de bouchon", che ti obbliga a versare al ristoratore un "obolo" per aver usufruito di questa facoltà.


si proprio te lo raccomando specie in qualche locale di Beaune e dintorni sono proprio disponibili, non vedono l'ora di avere italiani al tavolo che si portano le bottiglie



:lol: :lol: :lol:

Mi sembra di ricordare qualcosa che avevi raccontato...
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda davidef » 07 giu 2013 21:13

marcolandia ha scritto:
il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:
pippuz ha scritto:Eh già, poi pare ci sia una lieve differenza tra i costi di gestione di un ristorante a Milano e uno a Selvazzano Dentro.



me li indichi nel dettaglio i costi differenti ? Affitto a parte ?...perché poi anche il volume di lavoro è diverso. ...


Davide, la differenza vera la fa l'affitto: a Selvazzano Dentro 100 mq si portano via con 30000 euro all'anno, a Milano 150000 può essere che non bastino. E con 100 mq a Milano, se fai una ristorazione di qualità media, ovvero a cena non giri i tavoli e a pranzo neanche, fai gli stessi coperti che a Selvazzano Dentro.
Ma anche se fai più coperti non è che riesci a farne 5 volte tanti. Non solo, fare tanti coperti significa anche avere più personale.
I veri costi di un ristorante sono i costi fissi, non le materie prime.


Bravo Marco, hai capito tutto. Inoltre una cena in una cucina media a Milano costa (vino escluso) 40-45€ a testa. A Selvazzano Dentro costa 40-45€ a testa. Perché alla favola del "mangio in campagna, da dio, e non spendo un cazzo" non ci crede più nessuno veramente.

nebbiolino ha scritto:Ragazzi, la differenza vera la fanno i costi del personale.


Anche. Poi ripeto, se il ristorante a Selvazzano ha i muri di proprietà e fa il 99.9% dell'incasso in nero OVVIAMENTE gli è più facile essere competitivo rispetto a un locale a Milano.



premessa, per la parte evidenziata, solo per amore di precisione...ti posso assicurare che i prezzi praticati nella ristorazione "nella mia campagna" sono più a buon mercato di quelli praticati nella tua metropoli, ballano sulla cena che citi buoni 8-10 €, quando sono a Milano mangio discretamente maluccio spendendo quello che citi e sicuramente meno di quello che a pari spesa consumo in provincia di Treviso, di Padova, di Vucenza, di Verona...e di Selvazzano Dentro (che tra l'altro vede Le Calandre dall'altra parte della strada :lol: )

per quanto riguarda il concetto cardine invece capisco le vostre proporzioni solo nella misura che sono finalizzate a portare acqua alla sponda desiderata, sono conscio che un affitto a Milano è più alto di un affitto a Selvazzano Dentro, o meglio a MIlano centro è più alto, poi spostiamoci un filo e ragioniamoci meglio, ma detto ciò non è nemmeno spostato enlla proporzione 1:5 indicata dal Chiaro, inoltre altro aspetto non secondario proprio per i costi di affitto elevato nel Milanese i locali hanno una superficie nettamente minore di quelli presenti nelle zone periferiche e quindi la proporzione si abbassa ancora...io stimo che alla fine dei conti tra zona abbastanza centrale di Milano (non Cracco Peck ovviamente) e zona periferica giusta di altre città interessanti la proporzione sia di 1:2 o 1:2,5

questa differenza di costo è sostanzialmente la sola voce differente, il personale costa uguale, le materie prime pure, i costi collegati all'attività idem, la pressione fiscale pure....però, e non è un aspetto secondario, un ristorante nel famoso centro di MIlano ha probabilmente un giro di lavoro più ampio e continuo del ristorante periferico dove si fanno 2 serate buone, una forse da accontentarsi e 3 che ci si guarda negli occhi, quindi alla fine dei conti tante disparità non credo ci siano, mi dispiace ma finche non me lo dimostrate conti alla mano non credo molto a sproporzioni vistose

provo comunque a spiegare la mia visione già sapendo che sarà bollata con sorrisini ma tant'è...proviamoci :D :

nel contesto, fissati comunque i costi di attività, tutti, si comincia a ragionare di budget minimo per rientrare dai costi e si cominciano ad impostare i margini relativi spalmandoli sulle varie voci di potenziale reddito, dalle voci fisse più o meno occulte ed imposte (copero, pane, acqua, caffè, servizio ecc.ecc.)

una attività quindi avendo noti i suoi costi si porrà un obbiettivo di fatturato per sopravvivere ed uno per guadagnare, ritengo che la parte principe del fatturato dovrebbe essere comunque il focus dell'attività, ovvero preparare e vendere cibo dove si comperano materie prima, si trasformano, ci si mette il proprio saper fare e si offre un prodotto completo (ne più ne meno quello che si fa con un pezzo di ferro in altri ambienti), su questo ramo dell'attività si può fare la differenza e creare profitto grazie alla propria capacità di essere diversi o superiori ad altri, quà c'è l'essenza del ristorante

la voce vino è un accompagnamento del cibo, è un prodotto che non subisce trasformazione, è un prodotto non indispendabile, ha oggi limitati costi di stoccaggio, facilità di reperimento ed agevolazioni sui pagamenti; è giusto vedere questa voce come una fonte di reddito ma non è il focus dell'attività, è un servizio aggiunto e come tale secondo me va parametrizzato nella creazione di un budget di arrivo finale

ritengo abbastanza logico pensare che in una cena di due portate, un primo ed un secondo piatto (dove c'è lavoro fisico, costo delle materie, costo di lavorazione, costo energetico, costo di gestione per la preperazione) debbano avere più margine lordo di una bottiglia di vino da 12€ portata a 30€ dove il solo sforzo è stata tirarla fuori da un cartone e stapparla/servirla...se fossi un cuoco per lo meno troverei più logico che fosse il mio lavoro la voce che genera più ricarico perchè è la voce che rende unico il ristorante

al contempo la voce vino può diventare fonte di reddito giocando sulla quantità servita durante la cena e quà scatta il corretto proporzionamento dei costi, se un vino viene offerta ad una cifra adeguata sicuramente il cliente è portato all'acquisto più liberamente, all'abbinare vini diversi alla cena, al concumare maggiormente, ecco che a questo punto nel mio guadagno lordo la voce vino che vede un ricarico inferiore vedrà portare un incremento della sua quota di giro affari e compessivamente un ricavo lordo maggiore per i maggiori numeri spostati rispetto alla vendita striminzita e forzosa di poche bottiglie a ricarico elevato...inoltre il cliente è contento e parametrizza la sua cena in modo più amichevole perchè su un bene comunque ad altre parti (la bottiglia di vino che viene servita su molti ristoranti) ha un indice chiaro della convenienza del ristorante anche se magari sui piatti ci sono i 2-3 € in più, ritorna più spesso e consuma più liberamente senza che la cena abbia un retrogusto fastidioso ad ogni sorsata di vino e senza doversi far durare la bottiglia all'infinito per non dover affrontare un'altra lettura della carta vini

se mi guardo in giro i ristoranti che adottano questa formulazione dei ricarichi stanno lavorando, quelli che viaggiano con il ricarico spalmato a pioggia e con l'idea che il vino serve a far guadagno soffrono e tanto pure....magari svecchiare un pochino certi concetti di gestione economica, fare una piccola analisi di dove si vuole andare a parare e riparametrizzare il tutto può portare ad una offerta globale più appetibile e forse anche più reddizia anche se impostata con una visione diversa...provate per lo meno a pensarci, poi se son cazzate ognuno resta del suo parere

il focus, lo ricordo, era se per far marciare una attività sia indispendabile ricaricare una bottiglia di vino del 170% oltre il costo di acquisto e se questo ricarico dia la sensazione di produrre un prezzo giusto al tavolo, io ritengo che una analisi seria di un bilancio (fiscale, reale, non ipotetico) può dare letture su alcune voci rimodulabili...basta leggerlo con un occhio imprenditoriale meno statico



p.s., è un ragionamento da campagnolo e non da metropolitano, ma io il bilancio della mia piccola attività lo analizzo trimestralmente con il commercialista, a volte gli evidenzio spunti, idee e correzioni e sopratutto lo considero attivo nella sua formulazione, da ventanni (1993 anno di apertura della mia attività) seppure il settore non sia facile non ho mai chiuso un esercizio in perdita
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il chiaro
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda il chiaro » 07 giu 2013 21:41

No Davide, fidati, gli affitti tra una città come per es. Bergamo e un paese della provincia fanno davvero la differenza.
Poi sull'agevolazione dei pagamenti ti ricordo che dal 25 ottobre 2013 è in vigore una legge che impone il pagamento non oltre i 60 gg data fattura. E in ogni caso eventuali agevolazioni si hanno sia in centro che in periferia.
Ti assicuro, visto il lavoro che faccio ricarichi più contenuti mi farebbero molto piacere, ma capisco che non sempre sia possibile.

Focus dell'attività: in un paese come l'Italia il vino non può e non deve esser considerato come un complemento secondario: viviamo in un paese dove i vigneti modellano il paesaggio e il vino fa parte della nostra storia e cultura.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda davidef » 07 giu 2013 21:50

il chiaro ha scritto:
Poi sull'agevolazione dei pagamenti ti ricordo che dal 25 ottobre 2013 è in vigore una legge che impone il pagamento non oltre i 60 gg data fattura. E in ogni caso eventuali agevolazioni si hanno sia in centro che in periferia.
Ti assicuro, visto il lavoro che faccio ricarichi più contenuti mi farebbero molto piacere, ma capisco che non sempre sia possibile.



60 gg. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

in quale film ? se c'è l'accordo tra le parti questa regola è automaticamente aggirata, già i clienti chiedono da mesi una dichiarazione di accetazione dei pagamenti dilazionati, io comerp il 60% del mio fabbisogno estero e pago veloce (30 gg. o 60 gg.) i miei clienti pagano (se pagano) ormai con tempi minimo ma minimo doppi se non tripli

Focus dell'attività: in un paese come l'Italia il vino non può e non deve esser considerato come un complemento secondario: viviamo in un paese dove i vigneti modellano il paesaggio e il vino fa parte della nostra storia e cultura.


il vino è elemento portante della nostra cultura e del nostro territorio ***, non si parla di renderlo secondario ma di renderlo giustamente fruibile e nella creazione di un budget dargli la proporzione dovuta considerando che non è il focus della attività, cuoco cucina e vende cibo, guadagno principe sul suo lavoro, altre voci di intriti ponderate diversamente

alla fine il cliente magari con una sola bottiglia spende uguale dalla rimodulazione dei costi ma ti assicuro che poi piglia la seconda bottiglia e quelli son tutti ricavi lordi che non sarebbero entrati

smettiamola di pensare che esiste solo un metodo di calcolo od una sola visione, siamo imprenditori e non pecore tutte nello stesso gregge, dai :D


*** io con gli stranieri ci parlo, sai come godono a venire al ristorante in Italia convinti di bere anche bene e doversi limitare a bere vini mediocri o se va bene medi per non essere devastati dal conto ? lasciamo stare gli stranieri ricchi ma ragion iamo su quelli normali
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda ZEL WINE » 07 giu 2013 22:15

I prezzi medi delle carte dei vini dei ristoranti italiani sono vergognosi, per loro, per i vini ma soprattutto per chi il vino lo vorrebbe bere senza stare un'ora a guardare elenchi con cifre il piu' delle volte surreali. Questo per chi sa cosa beve e il posizionamento commerciale delle etichette, per gli altri c'e MasterCard .
Non esiste un modello economico perfetto sulla gestione di un ristorante, e' ovvio ma e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda davidef » 07 giu 2013 22:19

ZEL WINE ha scritto: e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


che discorsi...se parli con un ristoratore ti dirà che è perchè ci sono più controlli sulle strade :lol: :lol:
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda ZEL WINE » 07 giu 2013 22:36

davidef ha scritto:
ZEL WINE ha scritto: e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


che discorsi...se parli con un ristoratore ti dirà che è perchè ci sono più controlli sulle strade :lol: :lol:


Guarda ci metto anche quello, e' logico. Pero' mi piace ragionare, per esperienze dirette, per confronto con gli operatori di quel mondo. Premetto che la ristorazione, pur affascianandomi da sempre( ho rischiato varie volte, prima o poi faro' la cazzata) e' un mondo estremamente difficile, oggi una campo di guerra, un surplus e come tale scavalcabile. Tornando ai prezzi dei vini, faccio un esempio di specie di un ristorante eccezionale per rapporto q/p che si pone ai vertici della ristorazione italiana: uliassi.
Possibile che un menu degu, perfetto, buono, ricercato, studiato..... debba costare 120 euro e se voglio bere bene (cazzo vado in uno stellato vorrei regalarmi btg adeguate ) una bollicina mi debbo rovinare. Per quale motivo se prendo un gf e un dp o un krug base debbo spendere come 3 menu degustazione?! Se un ristorante che si pone al vertice qualitativo in Italia non mi permette da semplice appassionato di godermi a 360 gradi quello che offre per me c'e qualcosa che non funziona. Naturalmente cito Uliassi per la stima che ho del posto, altri non sono neanche affrontabili.
Penso che la quota vino nella ristorazione andrebbe rivista, ancor piu'oggi.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda alì65 » 07 giu 2013 22:45

ZEL WINE ha scritto:I prezzi medi delle carte dei vini dei ristoranti italiani sono vergognosi, per loro, per i vini ma soprattutto per chi il vino lo vorrebbe bere senza stare un'ora a guardare elenchi con cifre il piu' delle volte surreali. Questo per chi sa cosa beve e il posizionamento commerciale delle etichette, per gli altri c'e MasterCard .
Non esiste un modello economico perfetto sulla gestione di un ristorante, e' ovvio ma e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


non dimenticare che anni fa questo vedere i vini molto cari in carta ha fatto si che il prodotture potesse avere il via libera all'aumento sconsiderato del proprio prodotto...
mai sentito da un vignaiolo dire che ha visto il suo vino nella tal carta a quella cifra!!!! bene, il prossimo anno lo aumneto anch'io, tanto, poi, c'è chi lo paga con la carta aziendale!!!

adesso piangono perchè i ristoranti hanno i prezzi troppo alti e non vendono più.....ma per piacere....

poi, scusa Marco, non sarà sicuramente il tuo caso perchè so che sei una persona a modo e seria ma mai sentito parlare dei rappresentanti che riempivano fino allo sfinimento le cantine dei ristoranti?!!
"poi me li pagherai, ti faccio un pagamento lungo, che problema c'è...." e via che vendevano.....questo per un paio di annetti, poi cominciano i primi ritardi nei pagamenti, il ristoratore comncia a spendere soldi non solo nel ristorante e i primi problemi si fanno avanti....il rappresentante mica si ferma li, risolto qualche pagamento continua a rimpinguare la cantina...poi c'è chi ha smesso di acquistare a cartoni dal rappresentante e a cominciato via internet con solo poche bt per fare carta, alcuni grossisti fanno servizio cantina con bt di pregio anche singole e c'è poi, come è successo più di una volta, che il furbone del ristoratore chiudesse la baracca dopo aver svuotato la cantina e dopo aver fatto un ordine grosso fregando tutti

il discorso delle carte vino nei ristoranti è un campo minato e ragionerei tenendo in considerazione le varie parti
adesso è dura per tutti, si viaggia schissi ed è inutile lamentarsi dopo anni di ingrasso, non magra ora era troppo grassa prima....e non ditemi che non ve ne eravate accorti!!! :?
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda ZEL WINE » 07 giu 2013 22:59

alì65 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:I prezzi medi delle carte dei vini dei ristoranti italiani sono vergognosi, per loro, per i vini ma soprattutto per chi il vino lo vorrebbe bere senza stare un'ora a guardare elenchi con cifre il piu' delle volte surreali. Questo per chi sa cosa beve e il posizionamento commerciale delle etichette, per gli altri c'e MasterCard .
Non esiste un modello economico perfetto sulla gestione di un ristorante, e' ovvio ma e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


non dimenticare che anni fa questo vedere i vini molto cari in carta ha fatto si che il prodotture potesse avere il via libera all'aumento sconsiderato del proprio prodotto...
mai sentito da un vignaiolo dire che ha visto il suo vino nella tal carta a quella cifra!!!! bene, il prossimo anno lo aumneto anch'io, tanto, poi, c'è chi lo paga con la carta aziendale!!!

adesso piangono perchè i ristoranti hanno i prezzi troppo alti e non vendono più.....ma per piacere....

poi, scusa Marco, non sarà sicuramente il tuo caso perchè so che sei una persona a modo e seria ma mai sentito parlare dei rappresentanti che riempivano fino allo sfinimento le cantine dei ristoranti?!!
"poi me li pagherai, ti faccio un pagamento lungo, che problema c'è...." e via che vendevano.....questo per un paio di annetti, poi cominciano i primi ritardi nei pagamenti, il ristoratore comncia a spendere soldi non solo nel ristorante e i primi problemi si fanno avanti....il rappresentante mica si ferma li, risolto qualche pagamento continua a rimpinguare la cantina...poi c'è chi ha smesso di acquistare a cartoni dal rappresentante e a cominciato via internet con solo poche bt per fare carta, alcuni grossisti fanno servizio cantina con bt di pregio anche singole e c'è poi, come è successo più di una volta, che il furbone del ristoratore chiudesse la baracca dopo aver svuotato la cantina e dopo aver fatto un ordine grosso fregando tutti

il discorso delle carte vino nei ristoranti è un campo minato e ragionerei tenendo in considerazione le varie parti
adesso è dura per tutti, si viaggia schissi ed è inutile lamentarsi dopo anni di ingrasso, non magra ora era troppo grassa prima....e non ditemi che non ve ne eravate accorti!!! :?


Ciao ali, sono massimo e non ho un ristorante:D , non ho capito :mrgreen: .
Cmq come scrivo sopra, il modello di bisness della ristorazione e' tutto forche' semplice. Le mie sono considerazioni "generali" , logicamente personali, plasmate su esperienze e soprattutto su una mia visione di quel mondo.
Nulla di certo, nulla di facile.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda il chiaro » 07 giu 2013 22:59

alì65 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:I prezzi medi delle carte dei vini dei ristoranti italiani sono vergognosi, per loro, per i vini ma soprattutto per chi il vino lo vorrebbe bere senza stare un'ora a guardare elenchi con cifre il piu' delle volte surreali. Questo per chi sa cosa beve e il posizionamento commerciale delle etichette, per gli altri c'e MasterCard .
Non esiste un modello economico perfetto sulla gestione di un ristorante, e' ovvio ma e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


non dimenticare che anni fa questo vedere i vini molto cari in carta ha fatto si che il prodotture potesse avere il via libera all'aumento sconsiderato del proprio prodotto...
mai sentito da un vignaiolo dire che ha visto il suo vino nella tal carta a quella cifra!!!! bene, il prossimo anno lo aumneto anch'io, tanto, poi, c'è chi lo paga con la carta aziendale!!!

adesso piangono perchè i ristoranti hanno i prezzi troppo alti e non vendono più.....ma per piacere....

poi, scusa Marco, non sarà sicuramente il tuo caso perchè so che sei una persona a modo e seria ma mai sentito parlare dei rappresentanti che riempivano fino allo sfinimento le cantine dei ristoranti?!!
"poi me li pagherai, ti faccio un pagamento lungo, che problema c'è...." e via che vendevano.....questo per un paio di annetti, poi cominciano i primi ritardi nei pagamenti, il ristoratore comncia a spendere soldi non solo nel ristorante e i primi problemi si fanno avanti....il rappresentante mica si ferma li, risolto qualche pagamento continua a rimpinguare la cantina...poi c'è chi ha smesso di acquistare a cartoni dal rappresentante e a cominciato via internet con solo poche bt per fare carta, alcuni grossisti fanno servizio cantina con bt di pregio anche singole e c'è poi, come è successo più di una volta, che il furbone del ristoratore chiudesse la baracca dopo aver svuotato la cantina e dopo aver fatto un ordine grosso fregando tutti

il discorso delle carte vino nei ristoranti è un campo minato e ragionerei tenendo in considerazione le varie parti
adesso è dura per tutti, si viaggia schissi ed è inutile lamentarsi dopo anni di ingrasso, non magra ora era troppo grassa prima....e non ditemi che non ve ne eravate accorti!!! :?


Calma calma: io ho sentito di quei rappresentanti che ti riempiono la cantina, ma trattasi di leggenda. L'ultima parola ce l'ha il ristoratore per cui io la colpa la do a lui se ha la cantina piena che non gira. Ti assicuro che se quando sto scrivendo un ordine provo a spingere un po' è il ristoratore il primo che frena. Non esiste la categoria del ristoratore che compra a caxxo e se esiste ha gia chiuso l'attività da un po'.

Sul pano dei ricarichi trovo più folli quelli sull'acqua e sul caffè. E se fate i conti del costo delle materie prime di un piatto di carbonara per es. e guardate a che prezzo esce dalla cucina allora ne vedrete delle belle.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda ZEL WINE » 07 giu 2013 23:03

il chiaro ha scritto:
alì65 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:I prezzi medi delle carte dei vini dei ristoranti italiani sono vergognosi, per loro, per i vini ma soprattutto per chi il vino lo vorrebbe bere senza stare un'ora a guardare elenchi con cifre il piu' delle volte surreali. Questo per chi sa cosa beve e il posizionamento commerciale delle etichette, per gli altri c'e MasterCard .
Non esiste un modello economico perfetto sulla gestione di un ristorante, e' ovvio ma e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


non dimenticare che anni fa questo vedere i vini molto cari in carta ha fatto si che il prodotture potesse avere il via libera all'aumento sconsiderato del proprio prodotto...
mai sentito da un vignaiolo dire che ha visto il suo vino nella tal carta a quella cifra!!!! bene, il prossimo anno lo aumneto anch'io, tanto, poi, c'è chi lo paga con la carta aziendale!!!

adesso piangono perchè i ristoranti hanno i prezzi troppo alti e non vendono più.....ma per piacere....

poi, scusa Marco, non sarà sicuramente il tuo caso perchè so che sei una persona a modo e seria ma mai sentito parlare dei rappresentanti che riempivano fino allo sfinimento le cantine dei ristoranti?!!
"poi me li pagherai, ti faccio un pagamento lungo, che problema c'è...." e via che vendevano.....questo per un paio di annetti, poi cominciano i primi ritardi nei pagamenti, il ristoratore comncia a spendere soldi non solo nel ristorante e i primi problemi si fanno avanti....il rappresentante mica si ferma li, risolto qualche pagamento continua a rimpinguare la cantina...poi c'è chi ha smesso di acquistare a cartoni dal rappresentante e a cominciato via internet con solo poche bt per fare carta, alcuni grossisti fanno servizio cantina con bt di pregio anche singole e c'è poi, come è successo più di una volta, che il furbone del ristoratore chiudesse la baracca dopo aver svuotato la cantina e dopo aver fatto un ordine grosso fregando tutti

il discorso delle carte vino nei ristoranti è un campo minato e ragionerei tenendo in considerazione le varie parti
adesso è dura per tutti, si viaggia schissi ed è inutile lamentarsi dopo anni di ingrasso, non magra ora era troppo grassa prima....e non ditemi che non ve ne eravate accorti!!! :?




Sul pano dei ricarichi trovo più folli quelli sull'acqua e sul caffè. E se fate i conti del costo delle materie prime di un piatto di carbonara per es. e guardate a che prezzo esce dalla cucina allora ne vedrete delle belle.


Stai scherzando vero?
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non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda il chiaro » 07 giu 2013 23:18

No.
Un piatto di carbonara come materie prime non arriva a 2 euro di costo però puoi trovarlo tra i 12 e i 16 euro nella ristorazione media. In percentuale hai un ricarico tra il 500% e il 700%.
Non capisco perchè il ristoratore debba pagare le proprie spese di gestione solo con il cibo e non anche con il vino.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda alì65 » 07 giu 2013 23:24

ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:I prezzi medi delle carte dei vini dei ristoranti italiani sono vergognosi, per loro, per i vini ma soprattutto per chi il vino lo vorrebbe bere senza stare un'ora a guardare elenchi con cifre il piu' delle volte surreali. Questo per chi sa cosa beve e il posizionamento commerciale delle etichette, per gli altri c'e MasterCard .
Non esiste un modello economico perfetto sulla gestione di un ristorante, e' ovvio ma e' statisticamente provato che il vino al ristorante viene sempre meno consumato per valore e quantita' il motivo principale lo intuisco ma non ne ho la certezza.


non dimenticare che anni fa questo vedere i vini molto cari in carta ha fatto si che il prodotture potesse avere il via libera all'aumento sconsiderato del proprio prodotto...
mai sentito da un vignaiolo dire che ha visto il suo vino nella tal carta a quella cifra!!!! bene, il prossimo anno lo aumneto anch'io, tanto, poi, c'è chi lo paga con la carta aziendale!!!

adesso piangono perchè i ristoranti hanno i prezzi troppo alti e non vendono più.....ma per piacere....

poi, scusa Marco, non sarà sicuramente il tuo caso perchè so che sei una persona a modo e seria ma mai sentito parlare dei rappresentanti che riempivano fino allo sfinimento le cantine dei ristoranti?!!
"poi me li pagherai, ti faccio un pagamento lungo, che problema c'è...." e via che vendevano.....questo per un paio di annetti, poi cominciano i primi ritardi nei pagamenti, il ristoratore comncia a spendere soldi non solo nel ristorante e i primi problemi si fanno avanti....il rappresentante mica si ferma li, risolto qualche pagamento continua a rimpinguare la cantina...poi c'è chi ha smesso di acquistare a cartoni dal rappresentante e a cominciato via internet con solo poche bt per fare carta, alcuni grossisti fanno servizio cantina con bt di pregio anche singole e c'è poi, come è successo più di una volta, che il furbone del ristoratore chiudesse la baracca dopo aver svuotato la cantina e dopo aver fatto un ordine grosso fregando tutti

il discorso delle carte vino nei ristoranti è un campo minato e ragionerei tenendo in considerazione le varie parti
adesso è dura per tutti, si viaggia schissi ed è inutile lamentarsi dopo anni di ingrasso, non magra ora era troppo grassa prima....e non ditemi che non ve ne eravate accorti!!! :?


Ciao ali, sono massimo e non ho un ristorante:D , non ho capito :mrgreen: .
Cmq come scrivo sopra, il modello di bisness della ristorazione e' tutto forche' semplice. Le mie sono considerazioni "generali" , logicamente personali, plasmate su esperienze e soprattutto su una mia visione di quel mondo.
Nulla di certo, nulla di facile.


scusa, volevo quotare Marco e m'è scappato sul tuo intervento, la fretta.....e lo so che non hai un ristorante, manco io, riporto solo un apio di esempi capitati in città....
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda alì65 » 07 giu 2013 23:33

il chiaro ha scritto:
Calma calma: io ho sentito di quei rappresentanti che ti riempiono la cantina, ma trattasi di leggenda. L'ultima parola ce l'ha il ristoratore per cui io la colpa la do a lui se ha la cantina piena che non gira. Ti assicuro che se quando sto scrivendo un ordine provo a spingere un po' è il ristoratore il primo che frena. Non esiste la categoria del ristoratore che compra a caxxo e se esiste ha gia chiuso l'attività da un po'.

Sul pano dei ricarichi trovo più folli quelli sull'acqua e sul caffè. E se fate i conti del costo delle materie prime di un piatto di carbonara per es. e guardate a che prezzo esce dalla cucina allora ne vedrete delle belle.


non ho generalizzato, ho solo riportato un paio di situazioni capitate in città qualche anno fa, ora sarebbe impossibile......in parte è un pò come dici tu, quella del ristoratore che li a poco chiude, ed infatti hanno chiuso fregandosi tutti i prodotti, al momento dei sigilli non c'era più nulla ma la prima parte ti assicuro che se il gestore andava in fiducia perchè è anche giusto così, anch'io andavo in fiducia su un paio di agenti e non ho mai avuto problemi, mal gestione degli acquisti ma quando se ne accorsero era troppo tardi.....
Marco, mai sentito parlare degli ordini telefonici o una firma su una copia ordine in bianco? ripeto, per fortuna pochi agenti non seri e da denunciare ma ci sono stati e potrebbero esserci ancora ma visto i tempi penso che i gestori stiano molto più attenti, non solo nel vino

come ho scritto su era il periodo troppo grasso dove tutto era all'eccesso, ora nisba; ho un amico in Partesa e fino ad ora da Gennaio solo Prosecco e Franciacorta base base, champo manco una bt e per i cenoni solo bolle Italiane....magari è giusto così per la nostra economia ma guardando le vendite le cose non vanno molto bene...
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda ZEL WINE » 07 giu 2013 23:35

il chiaro ha scritto:No.
Un piatto di carbonara come materie prime non arriva a 2 euro di costo però puoi trovarlo tra i 12 e i 16 euro nella ristorazione media. In percentuale hai un ricarico tra il 500% e il 700%.
Non capisco perchè il ristoratore debba pagare le proprie spese di gestione solo con il cibo e non anche con il vino.


Pensavo di si. Mancando il modello di riferimento si può scrivere qualunque cosa.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda il chiaro » 07 giu 2013 23:40

alì65 ha scritto:
il chiaro ha scritto:
Calma calma: io ho sentito di quei rappresentanti che ti riempiono la cantina, ma trattasi di leggenda. L'ultima parola ce l'ha il ristoratore per cui io la colpa la do a lui se ha la cantina piena che non gira. Ti assicuro che se quando sto scrivendo un ordine provo a spingere un po' è il ristoratore il primo che frena. Non esiste la categoria del ristoratore che compra a caxxo e se esiste ha gia chiuso l'attività da un po'.

Sul pano dei ricarichi trovo più folli quelli sull'acqua e sul caffè. E se fate i conti del costo delle materie prime di un piatto di carbonara per es. e guardate a che prezzo esce dalla cucina allora ne vedrete delle belle.


non ho generalizzato, ho solo riportato un paio di situazioni capitate in città qualche anno fa, ora sarebbe impossibile......in parte è un pò come dici tu, quella del ristoratore che li a poco chiude, ed infatti hanno chiuso fregandosi tutti i prodotti, al momento dei sigilli non c'era più nulla ma la prima parte ti assicuro che se il gestore andava in fiducia perchè è anche giusto così, anch'io andavo in fiducia su un paio di agenti e non ho mai avuto problemi, mal gestione degli acquisti ma quando se ne accorsero era troppo tardi.....
Marco, mai sentito parlare degli ordini telefonici o una firma su una copia ordine in bianco? ripeto, per fortuna pochi agenti non seri e da denunciare ma ci sono stati e potrebbero esserci ancora ma visto i tempi penso che i gestori stiano molto più attenti, non solo nel vino

come ho scritto su era il periodo troppo grasso dove tutto era all'eccesso, ora nisba; ho un amico in Partesa e fino ad ora da Gennaio solo Prosecco e Franciacorta base base, champo manco una bt e per i cenoni solo bolle Italiane....magari è giusto così per la nostra economia ma guardando le vendite le cose non vanno molto bene...


Però Claudio, ci si fida di un fornitore dopo che questo non ti ha mai fregato per anni e anche nei consigli si è mostrato valido. Firmare una copia commissioni in bianco è forte segnale che bisogna chiudere prima del disastro totale.
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Re: Osteria senza vino

Messaggioda davidef » 07 giu 2013 23:44

il chiaro ha scritto:No.
Un piatto di carbonara come materie prime non arriva a 2 euro di costo però puoi trovarlo tra i 12 e i 16 euro nella ristorazione media. In percentuale hai un ricarico tra il 500% e il 700%.
Non capisco perchè il ristoratore debba pagare le proprie spese di gestione solo con il cibo e non anche con il vino.



piano nel curvare le cifre a piacimento. ...una carbonare in ristorante medio va da 8 a 12 €, a 16 la tiro dietro al cuoco....se fai una carbonara fatta bene 2 € non bastano neanche per idea a cui si sommano i costi di lavorazione/ trasformazione

un piatto di carbonara fatto bene spiega come lavora il cuoco, è un suo prodotto, ha un costo fatto da più voci, è un prodotto che richiede manualità e trasformazione oltre che costi vari, una bottiglia di vino no...la prendi, la stappi, la versi

la creazione di un costo dovrebbe essere fatta in modo realmente analitico, non spannometricamente con canoni vecchi e da tempo scorretti

la visione di costo, margine, ricavo e bilancio mi sembra abbastanza fumosa qua ragazzi

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