Qualche nota anche io ma da altra manifestazione, domenica, sui vini di Serralunga-Monforte-Castiglione.
Ogni produttore poteva portare solo tre bottiglie a sua scelta, moltissimi hanno portato i 2009.
Alessandria: Gramolere 2009. Bel naso balsamico, note di arancia, eucalipto, bel tannino e buona lunghezza. Peccato che al secondo assaggio dopo pranzo -e relativi 20 minuti di aria del vino nel bicchiere- esca un fastidioso legnetto.
Anselma: Buonino il Collaretto 2008, piuttosto primario e vinoso ma con una bella violetta; Vigna Rionda 2007 molto profondo e stratificato, giustamente giovane; meno emozionante il Vigna Rionda 2005
Ascheri: Sorano 2009. Buona eleganza e tipicità per questo (a me) sconosciuto produttore e cru, pur rimanendo un vino semplice e senza particolari slanci. Prezzo conveniente, se capiteremo a Bra faremo un salto in cantina.
Brovia: Già espresso il mio parere sopra, miglior batteria di 2009: Villero elegantissimo, Rocche più severo e Ca Mia più maschio. Piaciuti in questo ordine.
Fenocchio: Villero 2008 veramente un grande vino, cesellato nonostante l'annata generosa ma meno potente del Rocche pari annata (macerazione standard) che non mi ha fatto impazzire. Straordinario il Riserva 06.
Ettore Germano: qua e la fa ancora capolino un uso sbarazzino del legno, ma secondo me non appena si scrollerà di dosso i residui del passato potremmo vederne delle belle, visto che la materia sotto c'è e pure tanta, così come i vigneti di buona qualità. Quindi il Cerretta 2009 al netto di quanto detto sopra è un vino accettabile.
Guido Porro: Lazzairasco e Santa Caterina, entrambi 2009, buoni forte. L'anno scorso dicevano fosse sensibilmente alcoolico, quest'anno invece ha fatto uscire due piccoli mostriciattoli dove l'alcool c'è (14.5) ma non si sente per nulla. Molta pulizia e definizione, più leggibile il Lazzairasco, più indietro (stranamente) il Santa Caterina.
Luigi Oddero: da completo outsider ha presentato due 2005: Rocche Rivera e Vigna Rionda. Il secondo, in particolare, è piuttosto mistico come vino.
Massolino: Così come discretamente mistico è il VR 2007, quasi "cascinafranzoso" a vedere dal popò di anguria-cetriolo-arancia&co che presenta. Tannino estratto in maniera esemplare, proprio buono forte. Non male nemmeno il Margheria 2009, ma rappresenta -seppur bene- i limiti dell'annata.
Giovanni Rosso: Bravo Davide, oramai una certezza nonostante la sua estroversia

Due 2009, il Serralunga che rappresenta un valido entry level e il Cerretta con un naso gentile e femminile con un bel frutto e una bocca piuttosto ricca e discretamente lunga.
Vietti: peccato per i prezzi perchè i vini sono buoni, il Lazzarito in particolare.
Questo quanto, considerati i 79 produttori presenti, fate voi
