Ketto ha scritto:oste, già qualcuno ti ha fatto notare come sia più interessante discutere non di vino..
se proprio insisti con i tuoi pareri sulle tue bevute almeno cerca di essere un pò cauto..
il pergole torte 2004 è un vino vinoso in cui il legno non si è ancora risoluto??
èun vino più di manico che di terroir? (chissà cosa ne pensa il manico in questione

)
bisognerà aspettare oltre un lustro per averne un'immagine completa?
non ti lamentare se poi qualcuno trova più interessante la discussione tra dedalus e wineduck.. o tra dedalus e vinogodi.. o tra dedalus e vignadelmar.. o addirittura.. forse.. anche dedalus ed il sottoscritto..
io personalmente preferisco le storielle personali di dedalus.. di quando il suo gruppo faceva a botte e beveva birra.. (è comunque molto indicativo)
ciao oste.. come dice lucianone..
buon'anno a tutti

Non abbocco alle tue infantili provocazioni, mi spiego solo per chi, per colpa tua, potrebbe fraintendere le mie opinioni.
Dato poi che si parla di uno dei vini che ho bevuto spesso e che amo molto.
Confermo quel che ho scritto sul Pergole, ma confermo quel che ho scritto io, non i tuoi puerili tentativi di manipolazione.
Ho detto, convenendo su un'affermazione di Palma, persona e degustatore che stimo, che il 2004 bevuto all'uscita era "giovanilmente vinoso", il che non è uguale a ciò che tu hai scritto, ovvero che è "un vino vinoso".
Cerco di essere preciso con le parole, quindi non provarci, anche perchè si capisce bene che sei evidentemente preso dall'acredine per le mie libere opinioni sui vini del tuo amico Cornellisen.
Sul Pergole, potresti informarti sul manico Giulio "bicchierino" Gambelli, maestro assaggiatore ("cresciuto" con Tancredi Biondi Santi), enologo e creatore, insieme a Sergio Manetti, del Pergole Torte, nonchè uno dei massimi esperti sul sangiovese, collaboratore nel tempo, delle maggiori aziende toscane.
Se invece nel terroir di Radda in Chianti, (pur grande e nobilmente classico, ripeto) vi sono altri vini dello stesso blasone e alto livello di complessità del Pergole, bene, è sempre un piacere imparare, dimmi qualche nome.
Il Pergole Torte, secondo me esprime totalmente, nel frutto, nei suoi sentori speziati e terrosi e nell'acidità da purosangue, la toscanità "chiantigiana" del sangiovese, ma è grazie all'interpretazione del produttore/manico (Martino Manetti con Gambelli e altri consulenti), che è qualcosa di più di un vino di Radda. E' anche e soprattutto un emblema toscano e ottiene risultati nel tempo e consensi di molto superiori agli altri vini della sua microzona. Spesso poi raggiunge l'alta qualità anche in annate meno felici, dove appunto, la differenza la fa la mano dell'uomo (hai mai bevuto il Pergole '92?). E' un vino cerebrale, un progetto unico anche nello stile (modernamente-tradizionalista), che in ogni dettaglio rivela la passione straordinaria di chi lo produce.
Che sia un da aspettare qualche anno poi è opinione molto diffusa, anche sul sito di Montevertine.
Forse, oltre a seguire i sentori del nuovo che avanza, dovresti leggere anche della storia del vino. Faresti una figura migliore.
Ti han chiamato degustatore freak, avvoltoio e altro, ma per me dal tono in cui scrivi, si direbbe solo che mangi troppe linguine all'astio. Rilassati.