Lo scorso weekend, una serata dedicata al Nebbiolo del nord del Piemonte.
Aperitivo a sorpresa:
Oltretorrente - Timorasso 2011 :D

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Giovane e lievitoso di primo approccio, poi si smarca con un delicatino paniere di frutta tra cui spicca una indomita fragola. Ben costruito, con le giuste durezze a disposizione, si fa valere.
Travaglini - Gattinara Riserva 2001
Solido. Parte vegetale (geranio), si apre con noce e note ematiche, si svela su ginger e chiodo di garofano per chiudere su una lieve nota gessosa.
In bocca è pastoso, il tannino vispo, la persistenza lunga. Appagante. Secondo della serata. Boccia spremuta fino all'ultima goccia.
Sella - Bramaterra I Porfidi 2003
Si capisce che viene da annata calda e sfigata perché il naso è grosso, piuttosto alcoolico e macerativo (fruttato), mentre in bocca delude per una consistente vacuità. Sembra diluito e che abbia voglia di sparire velocemente e farsi dimenticare. Notiamo un tono vanigliato, delle spezie, alla fine la caramella d'orzo. Chi se lo è tenuto nel bicchiere lo ha comunque un po' rivalutato verso la fine della serata.
Cant. Prod. Carema - Carema Riserva 2006

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Etereo e cinereo, sapido all'assaggio, rivela la sua anima di vino alpino ricordando nell'esilità la Valtellina. Ma il bouquet aromatico pian piano svela una gran classe. Passata l'età del ferro (a un certo momento sembrava di leccare un paletto di ghisa

), escono noce moscata, arancia, erbe alpine. Delicato, reale espressione del suo territorio, direi sentimentale.
Sella - Lessona Omaggio 2005
Mah. Prima dolciastro-sciropposo, poi ematico, poi con una leggera volatile, infine svela una sequenza di toffe-cioccolatino-mou. Si spegne lentamente, senza avere dato grandi soddisfazioni né raggiunto un apice percepibile. Ad altri è piaciuto più che a me, che detesto la volatile in un vino.
Le Piane - Boca 2006
Parte sporco, tra note di formaggio e di pesce, un poco vegetale. Poi si pulisce ed emergono i suoi reali attributi: agrume asprino, salvia, menta, nespola, arancia, tabacco via via scorrendo il tempo nel bicchiere. Sembra inizialmente cedere in bocca ma dimostra in realtà una buona lunghezza. Divide e non appassiona, appare senz'altro un buon vino ma senza quello scatto in più che ci colpirebbe.
Antoniolo - Gattinara Osso San Grato 2006

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Appena messo il naso sul bicchiere si capisce che qui si godrà. Vino potente, centrato, equilibrato e ben strutturato nelle sue componenti, ricco, lungo. Erbe alpine e spezie in quantità, floreale, pepato e liquirizioso. Abbiamo spremuto al bottiglia al torchio per le ultime gocce dopo esserci menati per stabilire chi se le sarebbe bevute

La magnum sarebbe stata una migliore unità di misura.
Dolce finale
Alfred Merkelbach - Ürziger Würzgarten Auslese 2010

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Volevo testare anche questa boccia. Di grande godibilità, dopo il nebbiolo è come bere gassosa. Nessuna traccia di botrite, aromaticità sotto controllo, prezzo imbarazzantemente basso per il piacere che se ne trae.