CRONACHE D'OSTERIA

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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda l'oste » 30 dic 2008 18:58

Ketto ha scritto:p.s. oste.. eddaiiiii.. fai il bravo :D

Ciao, freak.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Dudley
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Dudley » 30 dic 2008 19:02

l'oste ha scritto:Anche nel 2005 son finite dentro le uve del Pergole ma per ora, dopo due assaggi, non si sente molto...
Del 2002 sto finendo or ora l'avanzino, pensa che ci sento anche qualcosa di "borgogna" per fruttini e minerale, sarà il mio naso deviato...


Mah, deviato per nulla, il frutto croccante, la bevibilità e la freschezza...tant'è che una terziarizzazione fungina - similborgognona l'ho sentita anche su un vecchio Pian del Ciampolo recato tempo' fa da quel grifone grosso di cui condividiamo la conoscenza.

Ti confesso che quando inizio a parlare di Montevertine mi chiedo perchè non compri solo Pian del Ciampolo e la fu "Riserva" (Pergole per un genovese è un po' un lusso).

l'oste ha scritto:Io uso un poco di ricotta di pecora per "cremizzare" l'acqua di cottura, oltre al pecorino grattuggiato.


Beh, che pirla che sono.
Bella dritta.
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rccmrc
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda rccmrc » 30 dic 2008 19:17

l'oste ha scritto:
Dudley ha scritto:
l'oste ha scritto:
Montevertine 2002
Colore più chiaro e scarico del precedente, i profumi iniziali tendono al terroso, alla mota, poi esce come "da sotto" un bellissimo cioccolato e un leggero caffè. In bocca è soddisfazione alla goccia, bevibilità strepitosa, fermo, secco, acidità da manuale del sangiovese. eggero sentore minerale in retrogusto, che conferma la serietà al palato. Vino con soli 12,5°, eppure completo, pieno e abbastanza lungo nel finale. Piaciuto un bel po'.

Buonissimo, se ricordo bene ci sono finite dentro le uve del Pergole Torte (non prodotto nel 2002)?
Anzi, ora che mi hai tentato....

Anche nel 2005 son finite dentro le uve del Pergole ma per ora, dopo due assaggi, non si sente molto...

Stavi per guadagnare 7 euri. Quoto in pieno.

l'oste ha scritto:Del 2002 sto finendo or ora l'avanzino, pensa che ci sento anche qualcosa di "borgogna" per fruttini e minerale, sarà il mio naso deviato...

Dev'essere deviato anche il mio...
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Francvino
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Francvino » 30 dic 2008 19:31

l'oste ha scritto:Io uso un poco di ricotta di pecora per "cremizzare" l'acqua di cottura, oltre al pecorino grattuggiato.

Scrivi "grattuggiato" perché fa molto coatto, eh! Ti senti "romano de roma".
Abbellodepapà.
E me raccommando ( :mrgreen: ), per rapprendere la coda alla vaccinara usa una spolverata di cacao.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda de magistris » 30 dic 2008 19:36

toc toc, è permesso? lo so, è ancora presto per l'apertura ma le bevute più belle si fanno nella penombra, quando le sedie sono ancora a testa in giù sui tavoli e il fuoco ha preso finalmente da cinque minuti e dopo mezz'ora di tentativi. E allora oste, prendi i bicchieri, rigorosamente quelli corti che si aprono a V, e beviamoci insieme il dolcetto che ho portato. Come in un riflesso pavloviano, guardi il salame ancora sul tagliere da ieri sera. Ed è già coltello. Forse non arriverà a "piaciuto moltissimo" ma sono convinto che dovrai presto scendere in cantina per rimpiazzare la bottiglia. Perché finirà presto, molto presto.

Dolcetto di Dogliani Vigna Dusin '04 - Mario Cozzo

ps dimenticavo, se tornano quegli hooligans di ieri sera che urlano e discutono fino allo sfinimento cacciali subito a pedate. Diglielo che questo non è un pub ma un'osteria e qui le questioni si risolvono subito, a schiaffomorso e, tutt'al più, con un tressette a perdere...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Francvino » 30 dic 2008 20:06

de magistris ha scritto:toc toc, è permesso? lo so, è ancora presto per l'apertura ma le bevute più belle si fanno nella penombra, quando le sedie sono ancora a testa in giù sui tavoli e il fuoco ha preso finalmente da cinque minuti e dopo mezz'ora di tentativi. E allora oste, prendi i bicchieri, rigorosamente quelli corti che si aprono a V, e beviamoci insieme il dolcetto che ho portato. Come in un riflesso pavloviano, guardi il salame ancora sul tagliere da ieri sera. Ed è già coltello. Forse non arriverà a "piaciuto moltissimo" ma sono convinto che dovrai presto scendere in cantina per rimpiazzare la bottiglia. Perché finirà presto, molto presto.

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toc, toc, è permesso?
Se non avete finito la bottiglia ho qui un po' di salame di Fabriano e del pane croccante. Che faccio? Entro?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vinogodi » 30 dic 2008 20:17

Francvino ha scritto:
de magistris ha scritto:toc toc, è permesso? lo so, è ancora presto per l'apertura ma le bevute più belle si fanno nella penombra, quando le sedie sono ancora a testa in giù sui tavoli e il fuoco ha preso finalmente da cinque minuti e dopo mezz'ora di tentativi. E allora oste, prendi i bicchieri, rigorosamente quelli corti che si aprono a V, e beviamoci insieme il dolcetto che ho portato. Come in un riflesso pavloviano, guardi il salame ancora sul tagliere da ieri sera. Ed è già coltello. Forse non arriverà a "piaciuto moltissimo" ma sono convinto che dovrai presto scendere in cantina per rimpiazzare la bottiglia. Perché finirà presto, molto presto.

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... un po' del salame ...
... salame!...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda de magistris » 30 dic 2008 20:19

Francvino ha scritto:
de magistris ha scritto:toc toc, è permesso? lo so, è ancora presto per l'apertura ma le bevute più belle si fanno nella penombra, quando le sedie sono ancora a testa in giù sui tavoli e il fuoco ha preso finalmente da cinque minuti e dopo mezz'ora di tentativi. E allora oste, prendi i bicchieri, rigorosamente quelli corti che si aprono a V, e beviamoci insieme il dolcetto che ho portato. Come in un riflesso pavloviano, guardi il salame ancora sul tagliere da ieri sera. Ed è già coltello. Forse non arriverà a "piaciuto moltissimo" ma sono convinto che dovrai presto scendere in cantina per rimpiazzare la bottiglia. Perché finirà presto, molto presto.

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toc, toc, è permesso?
Se non avete finito la bottiglia ho qui un po' di salame di Fabriano e del pane croccante. Che faccio? Entro?


Ehi, franc, la bottiglia è finita ma l'Oste è già sceso giù a prenderne un'altra.
Osteeeeeee, quella magnum in basso a destraaaaaa. Esatto, quella dove sta scritto grand cru. Engel, mi pare si chiami il produttore.
:D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda vinogodi » 30 dic 2008 20:23

de magistris ha scritto:
Francvino ha scritto:
de magistris ha scritto:toc toc, è permesso? lo so, è ancora presto per l'apertura ma le bevute più belle si fanno nella penombra, quando le sedie sono ancora a testa in giù sui tavoli e il fuoco ha preso finalmente da cinque minuti e dopo mezz'ora di tentativi. E allora oste, prendi i bicchieri, rigorosamente quelli corti che si aprono a V, e beviamoci insieme il dolcetto che ho portato. Come in un riflesso pavloviano, guardi il salame ancora sul tagliere da ieri sera. Ed è già coltello. Forse non arriverà a "piaciuto moltissimo" ma sono convinto che dovrai presto scendere in cantina per rimpiazzare la bottiglia. Perché finirà presto, molto presto.

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toc, toc, è permesso?
Se non avete finito la bottiglia ho qui un po' di salame di Fabriano e del pane croccante. Che faccio? Entro?


Ehi, franc, la bottiglia è finita ma l'Oste è già sceso giù a prenderne un'altra.
Osteeeeeee, quella magnum in basso a destraaaaaa. Esatto, quella dove sta scritto grand cru. Engel, mi pare si chiami il produttore.
:D
... no , quello è il dvd di Charlie Engel ...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Il Comandante » 30 dic 2008 20:32

Francvino ha scritto:Uscendo da quest'osteria temo d'incontrare Gerrard.
Come dite? E' dentro?
Minchia, tocca menar cazzotti...


Voleva venire anche Gazza, giusto perché aveva sentito che c'era da bere e menare le mani, ma s'è perso nei boschi. Lo stanno cercando in tutto il varesotto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Nebbiolino » 30 dic 2008 21:32

Ketto ha scritto:
Dedalus ha scritto:...

bella storia.. ma non capisco il nesso.. :?
racconti per una pagina di uno che le ha buscate.. per introdurre in due righe della tua passione per le birre??? :shock:

forse anche quei giorni hanno avuto un'influenza strana su di te rossanuccio :wink: :D



Mi sa che la storia, fondamentalmente, parlava di uno che rompeva i coglioni.

L'averle prese, era solo la giusta conclusione.

Questo, almeno, ciò che ho capito. Un senso, in effetti, l'ha. :D

La birra... beh, la birra è sinonimo di s'cetini e tanta allegria. Se il rompicoglioni avesse goduto un pò più della birra in compagnia, invece di tampinarla, la compagnia, ne avrebbe giovato alquanto. :D
E' una parabola, con una saggia morale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda JohnnyTheFly » 31 dic 2008 01:04

Dudley ha scritto:Volevo precisarti inoltre che Collestefano fu segnalato per la prima volta, con thread dedicato, su Tod. E non da forumista porthosiano.

Confermo. Quanto mi piacerebbe poter rileggere ToD........
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda vignadelmar » 31 dic 2008 10:40

Dedalus ha scritto: Torno a dire che nessuno tranne vignadelmar ha esaltato il forum di porthos come il luogo della verità.


Ahhhhhhhhhhhhhhhh, che palle, ancora continui con questa menata delle mie distorsioni !!!! Adesso io avrei esaltato il forum di Porthos che mai ho letto !!! Io ho solo detto, con sferzante ironia, che tu lo stavi esaltando. Poi hai smentito, poi altri hanno detto che avevo ragione, poi.......che rottura, sei vignadelmarmonomaniaco !!! Ti pesa tanto la mia presenza su questo forum e fuori da questo forum??? Rassegnati, mi dovrai sopportare a lungo.

Comunque a proposito di approccio al forum e di spirito di condivisione ho fatto mente locale su una cosa che mi sembra strana per uno che predica la condivisione ed il dialogo senza restrizioni. Tu Rossano non posti praticamente mai le note dei vini che bevi. In un anno succede pochissime volte, mentre ti dilunghi fino alla noia mortale nel analizzare ogni virgola delle note di degustazione degli altri. I motivi possono essere molteplici ma mi vien da chiederti: "ma tu i vini li bevi ??" e "se li bevi, perchè non ne parli e non ne condividi mai l'esperienza sul forum??"

Ciao


Ah, in ogni caso buon anno a tutti !!!!!!!!!!!!!!


.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dudley » 31 dic 2008 10:50

de magistris ha scritto:Dolcetto di Dogliani Vigna Dusin '04 - Mario Cozzo



E' uno dei primi produttori che si incontrano quando si scende da Murazzano verso Dogliani, sta sulla sinistra, in zona Madonna Delle Grazie, produttore non proprio notissimo, specie fuori dalla cerchia del doglianese.

Come é arrivato fino a te?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 13:58

Dudley ha scritto:
de magistris ha scritto:Dolcetto di Dogliani Vigna Dusin '04 - Mario Cozzo



E' uno dei primi produttori che si incontrano quando si scende da Murazzano verso Dogliani, sta sulla sinistra, in zona Madonna Delle Grazie, produttore non proprio notissimo, specie fuori dalla cerchia del doglianese.

Come é arrivato fino a te?


E' una delle cose belle del preferire gli scambi alle vendite. Rivivi l'emozione delle figurine panini e assaggi cose che diversamente, forse, non cercheresti mai.
ciao e forza Cassano! :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Dedalus » 31 dic 2008 14:04

vignadelmar ha scritto:"ma tu i vini li bevi ??"

Sì, li bevo. Ho provato ad usarli al posto del detersivo per la lavatrice, ma la cosa non ha dato buoni risultati.

vignadelmar ha scritto:"se li bevi, perchè non ne parli e non ne condividi mai l'esperienza sul forum??"

Perché poi uno volta ogni tre devo prepararmi a sorbirmi le accuse di talebano e dintorni. E poi ultimamente su questo forum se non si parla di mega etichette è come se si parlasse d'altro. Vedi ultimo mio intervento sul thread dell'Aglianico. Ottanta interventi sulle vecchie Riserve di Mastroberardino, e il mio intervento che parla della nuova generazione senza voce del Taurasi lasciato cadere completamente senza alcuna risposta. De magistris le conosce tutte per filo e per segno quelle etichette, ed è naturale che non commenti, ma gli altri?

Infine perché, quindi, su questo forum trovo purtroppo assai più interessante il dibattito intorno alle dinamiche di relazione, che quelle sul vino in sé. E' per questo che qualche tempo fa decisi di parlare della tendenza alle degustazioni "solo vini costosi/rari/esoterici", ed oggi ho deciso di sottolineare il passaggio sullo Chardonnay di Planeta 1998 dell'oste. Perché lì c'è annodato il motivo per cui qui si parla solo delle solite quattro etichette in croce, ormai, e per di più con modalità da cloroformio, ed il resto è come se non esistesse, quando se ne parla.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda vignadelmar » 31 dic 2008 14:18

Dedalus ha scritto:
vignadelmar ha scritto:"ma tu i vini li bevi ??"

Sì, li bevo. Ho provato ad usarli al posto del detersivo per la lavatrice, ma la cosa non ha dato buoni risultati.

vignadelmar ha scritto:"se li bevi, perchè non ne parli e non ne condividi mai l'esperienza sul forum??"

Perché poi uno volta ogni tre devo prepararmi a sorbirmi le accuse di talebano e dintorni. E poi ultimamente su questo forum se non si parla di mega etichette è come se si parlasse d'altro. Vedi ultimo mio intervento sul thread dell'Aglianico. Ottanta interventi sulle vecchie Riserve di Mastroberardino, e il mio intervento che parla della nuova generazione senza voce del Taurasi lasciato cadere completamente senza alcuna risposta. De magistris le conosce tutte per filo e per segno quelle etichette, ed è naturale che non commenti, ma gli altri?

Infine perché, quindi, su questo forum trovo purtroppo assai più interessante il dibattito intorno alle dinamiche di relazione, che quelle sul vino in sé. E' per questo che qualche tempo fa decisi di parlare della tendenza alle degustazioni "solo vini costosi/rari/esoterici", ed oggi ho deciso di sottolineare il passaggio sullo Chardonnay di Planeta 1998 dell'oste. Perché lì c'è annodato il motivo per cui qui si parla solo delle solite quattro etichette in croce, ormai, e per di più con modalità da cloroformio, ed il resto è come se non esistesse, quando se ne parla.


Mah, per come sono fatto io me ne frego di scrivere note su vini che non hanno appeal.....continuo a berli e continuo a scriverne. Appunto anche come contributo ad abbattere questa moda del bere solo benissimo e straparlarsi molto addosso come legittima ed automatica conseguenza. Certo poi, quando bevo "bene" certo lo scrivo. Quindi ti invito a scrivere come in molti facciamo sempre e comunque.

Questo forum, questa sezione di forum, non dovrebbe essere interessante per il dibattito attorno alle dinamiche di relazione.....contribuiamo tutti a riportarlo alle giuste tematiche.

Eppoi non tutte le esche che uno lancia possono essere abboccate da qualche forumista. Non tutto deve essere per forza considerato entusiasticamente interessante, se ti va di parlarne parlane, insisti, forse qualcuno ti risponde. Altrimenti amen, quell'argomento non è interessante per nessuno e si parla d'altro.

Ciao

.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 15:13

A me sembra che 9 volte su 10 nella sostanza profonda delle cose che pensate siate molto più vicini che lontani. Ma l'amore della dialettica e del confronto su ogni singolo capello non ve ne fa accorgere. Del marxismo immanente di Luciano è facile mettere conto, ma del tuo Rossano... :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda l'oste » 31 dic 2008 15:34

Palma ha scritto:Un po' perchè il nuovo titolo non sia sprecato, un po' per sana curiosità ed un po' perchè oggi mi sento in ven di porre quesiti (del piffero è sottinteso..):
Purtroppo la mia memoria è alquanto labile, ma ho come il ricordo di aver bevuto diverse (forse due, forse tre) bottiglie di pergole 1999 con indicazioni parecchio contrastanti, cioè una bottiglia che ci piacque molto ed almeno un'altra, bevuta con qualcuno che quel vino non aveva apprezzato in passato che finì per confermare le sue tesi. Puoi quindi confermare il fatto che trattasi di una grande riuscita e vedo che lo collochi addirittura davanti al 2001 ed al 2004 che vengono quasi unanimente ritenuti ottime annate di Pergole. Il 2004 l'ho provato poco dopo l'uscita, ma fatico molto a darne una valutazione, davvero troppo giovane, ancora quasi vinoso, tu ritieni che comunque rimarrà inferiore al 99 anche col passare del tempo e soprattutto quello che hai bevuto recentemente ti è parso già in qualche modo godibile? nel caso posso riprovarlo, altrimenti aspetto con pazienza.

Scusa Palma, col casino che c'era agli altri tavoli mi ero perso questo interessante post.
Di '99 era la seconda volta che lo bevevo (da magnum, 4-5 anni fa l'altra). E come nella prima volta si è confermato ottimo, elegante, fine, ancora vivissimo al palato con profumi floreali, complessi, di grande finezza, forse solo meno cerebrale del solito, più immediato.
Al momento lo preferisco al 2004, che ha una materia "sotto" di fantastica ricchezza, ma l'ho trovato anch'io giovanilmente vinoso e deve definire il rapporto con il legno (bevuto però solo una volta pochi mesi fa).
Il 2001 per le due volte che l'ho bevuto, a me è piaciuto un bel po', con il solo "limite" di essere troppo potente per essere già definito e olfattivamente ancora troppo poco stratificato, ma vale sempre il discorso dell'età. Dei tre millesimi, potrebbe diventare la più completa.

Tra l'altro, per me il Pergole, in generale, è un vino che più di altri ha bisogno di tempo per definire e levigare il suo profilo. Non è un vino facile e piacione, forse è maggiormente un opera di manico che di terroir (seppur classicamente nobile). Ciò potrebbe spiegare anche la sua riuscita comunque di buona/ottima qualità anche in annate molto poco celebrate e redditizie in toscana ('92, '98, il Montevertine 2002).
Delle tre annate che citi, credo che il '99, se ben conservato, sia in un momento di buona/ottima leggibilità, mentre per '01 e '04 si dovrà aspettare almeno un lustro per vedere l'immagine completa.
Confesso che pur amando moltissimo il Pergole e il Montevertine (soprattutto i vecchi riserva, il Sodaccio invece non mi ha mai emozionato molto), ancora mi manca di provare il Pergole ris. '90, ma è prevista a breve una serata per colmare la lacuna, magari si potrebbe fare anche una verticalina...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Dedalus » 31 dic 2008 15:46

vignadelmar ha scritto:Altrimenti amen, quell'argomento non è interessante per nessuno e si parla d'altro.


E' appunto quello che succede. Guarda che io sono sul forum da quando ancora era pagina unica, prima dell'apertura della prima ikonboard, quella del 2002 con l'arancione come colore caratterizzante.

E' già successo. Ma questo sarebbe il meno. Uno dice la sua, risposte tante o poche, va come va. Ma se si comincia a dire che un vino minore (chessò, un Rossese di Dolceacqua del 1988) è da 92-94 punti, e bastona allegramente tanti blasonatissimi Barolo e Pinot Nero Grand Cru di Borgogna, che salta fuori? Ma se si comincia a dire che la Riserva da 150 euro del tal produttore della tal DOCG è un bidone da meno di 80 punti, che salta fuori?

Ecco.

Quindi.

Allora.

Allora scrivo se capita. E preferisco discutere. E sono radicalmente contrario all'idea che la discussione sul metodo e sul costume (non sui degustatori) abbia meno cittadinanza delle descrizioni e delle considerazioni organolettiche sui vini in quanto tali. Chi pretende di estendere alla dimensione emotiva ed umana la passione per il vino non dovrebbe chiedere altro, no? E invece, giù cloroformio a manate, non appena come ora la discussione diviene un pochino meno ovattata, cromata, vellutata, borghese e stantia.

E si badi, non sto affatto prendendo la posa della vittima, ché sarei credibile come un pinguino nel bel mezzo del Sahara.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Dedalus » 31 dic 2008 15:54

de magistris ha scritto:A me sembra che 9 volte su 10 nella sostanza profonda delle cose che pensate siate molto più vicini che lontani. Ma l'amore della dialettica e del confronto su ogni singolo capello non ve ne fa accorgere. Del marxismo immanente di Luciano è facile mettere conto, ma del tuo Rossano... :D



Io Il capitale di Karl Marx me lo sono letto, sottolineato e commentato a bordo pagina, capitolo per capitolo.

Se si fa così non è difficile farsi l'idea di quanto contradditorio e logicamente inconsistente nel passaggio chiave del valore uguale del lavoro sia quello che viene considerato uno dei capisaldi del pensiero economico. Questo forum pare la nemesi di quei giorni. Cattivo karma con Marx e dintorni il mio, che ci devo fare...
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda de magistris » 31 dic 2008 15:59

Ketto ha scritto:
Dedalus ha scritto: su questo forum trovo purtroppo assai più interessante il dibattito intorno alle dinamiche di relazione, che quelle sul vino in sé.


oste già qualcuno ti ha fatto notare come sia più interessante discutere di altro..
se proprio insisti con i tuoi pareri sulle tue bevute almeno cerca di essere un pò cauto..

il pergole torte 2004 è un vino vinoso in cui il legno non si è ancora risoluto?? bisognerà aspettare oltre un lustro per averne una chiara lettura?
è decisamente più interessante la discussione tra dedalus, wineduck.. dedalus e vinogodi.. dedalus e vignadelmar.. e forse.. anche dedalus ed il sottoscritto..
ma anche le storielle personali di dedalus.. di quando il suo gruppo faceva a botte e beveva birra.. (è comunque molto indicativo)

ciao oste.. come dice lucianone..
buon'anno a tutti :D


odio intromettermi nelle cose che non mi riguardano ma mi sembra che Rossano stia provando da diversi post a passare oltre rispetto alle ultime discussioni e sta esprimendo il suo punto di vista senza tirare in ballo nessuno. tu, invece, continui a provocarlo e te l'hanno già fatto notare anche altri.
chi è che non ha interesse a tornare a parlare di vino o di dinamiche di relazione o di tecniche di degustazione?
Te lo dico senza cattiveria, questa non è la vita e non vince chi dice l'ultima parola.
ciao e buon anno! :D
Paolo De Cristofaro

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Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - pag.28 - Sangiovese e Volnay

Messaggioda Massimiliano Nicli » 31 dic 2008 16:27

Vedo che anche quest'anno Babbo Natale ha portato in dono "pippe mentali a go-go"...
Spero nella clemenza della Befana...
Quei vini che tu definisci "pure espressioni di sangiovese" per me sono invece "pure espressioni di Gambelli" (della sua ricetta, del suo standard, chiamalo come vuoi)."L'anatra del vino"
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Il Comandante » 31 dic 2008 16:34

Dedalus ha scritto:E sono radicalmente contrario all'idea che la discussione sul metodo e sul costume (non sui degustatori) abbia meno cittadinanza delle descrizioni e delle considerazioni organolettiche sui vini in quanto tali. Chi pretende di estendere alla dimensione emotiva ed umana la passione per il vino non dovrebbe chiedere altro, no? E invece, giù cloroformio a manate, non appena come ora la discussione diviene un pochino meno ovattata, cromata, vellutata, borghese e stantia.


E qui, come puoi immaginare, ti straquoto.
Sembra che le discussioni per il punticino in più o in meno al vino X, o per stabilire se è più buono il vino Y o Z, calamitino l'attenzione, mentre le discussioni intorno al metodo, la filosofia e l'approccio alla degustazione, all'interpretazione ed alla valutazione di un vino, a mio avviso le più interessanti, vengano inevitabilmente bollate come "seghe mentali".
Bah, io non mi scoraggio, sto sempre preparando il mio capitolo sulla revisione critica della degustazione cieca...
AKA J. L. Picard
"Lungi da me fare la vittima" - unadomanda (ketto reloaded)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA - da pag.19 - Talk show

Messaggioda Massimiliano Nicli » 31 dic 2008 16:39

Il Comandante ha scritto:
Dedalus ha scritto:E sono radicalmente contrario all'idea che la discussione sul metodo e sul costume (non sui degustatori) abbia meno cittadinanza delle descrizioni e delle considerazioni organolettiche sui vini in quanto tali. Chi pretende di estendere alla dimensione emotiva ed umana la passione per il vino non dovrebbe chiedere altro, no? E invece, giù cloroformio a manate, non appena come ora la discussione diviene un pochino meno ovattata, cromata, vellutata, borghese e stantia.


E qui, come puoi immaginare, ti straquoto.
Sembra che le discussioni per il punticino in più o in meno al vino X, o per stabilire se è più buono il vino Y o Z, calamitino l'attenzione, mentre le discussioni intorno al metodo, la filosofia e l'approccio alla degustazione, all'interpretazione ed alla valutazione di un vino, a mio avviso le più interessanti, vengano inevitabilmente bollate come "seghe mentali".

Sono dieci anni che si gira e rigira la frittata senza cambiare ingredienti.
Frittata è e frittata rimane.
Quei vini che tu definisci "pure espressioni di sangiovese" per me sono invece "pure espressioni di Gambelli" (della sua ricetta, del suo standard, chiamalo come vuoi)."L'anatra del vino"

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