vinotec ha scritto:Ieri sera in occasione del compleanno di mio fratello, ci siamo ritrovati in Little House per una cena di pesce, crudo, risotto all'aragosta e fritto misto; oltre alla marea di champagne più o meno graditi, ma tutti perfetti e di cui non ricordo un solo nome(forse due oliver reserve 2004 preso da Davide), ho portato, stagnolata, una bottiglia di Leroy a cui avevo lasciato scoperti solo la capsula(dove si leggeva Leroy) e l'annata 1999...
Cavoli, tutti a dirmi che sborone che sei, un Leroy...ed anche a scervellarsi su cosa potesse essere...
Beh, aperta era veramente buona, naso perfetto, nessun difetto, in bocca scendeva giù a garganella...buonissimo.
Quando ho tolto la stagnola sono rimasti stupefatti: era un borgona normalissimo(ma sempre di Madame), preso dalla lista di Renzo (montrachet) per 34,00euro![]()
Conclusione; quando il produttore ha le palle(anche se è una Madame), pure i vini più semplici sono dei piccoli capolavori...
Non riesco ad immaginare che emozioni possa dare il top di Leroy
Ivo faccio un quotone enorme.
Un produttore con le palle fa la differenza sui base. Le riserve da cru grandi come la mia camera da letto son capaci tutti a farla... (e chi non ci riesce, ovviamente, non ha un gran manico)
Di quei Leroy (tra pinot e chard) penso di averne bevute una 15 tutte con immenso e godurioso piacere. Soprattutto i pinot 99.
Tra l'altro, se non sbaglio, sono leroy negoce dunque uve comprate e non di proprietà.. giusto??