...Milano beVe e dintorni...

[Nebbiolino]

Ma no, dai, è che Cornas ti sta sulle palle, Alessandro…
Ci sono tante bevute piacevoli e soddisfacenti da quelle parte, a partire da Voge e Clape… e su quest’ultimo mi pare abbiano avuto una discreta sfiga, perché sia reinassance 2010 che il cornas 2007 le ricordo personalmente come belle bevute davvero…
Semmai, il problema è l’aumento generalizzato dei prezzi che ha coinvolto anche questa zona.
Ps: su Allemand non mi esprimo, bevuto solo una volta e non ho capito proprio perché questo vino abbia certi prezzi.

[Wineduck]

Ma no, dai, è che Cornas ti sta sulle palle, Alessandro…

Beh adesso che mi ci fai pensare...
Comunque,volendo tornar seri, lo stacco con le altre due sottozone è netto, questo è oggettivo!

Ci sono tante bevute piacevoli e soddisfacenti da quelle parte, a partire da Voge e Clape… e su quest’ultimo mi pare abbiano avuto una discreta sfiga, perché sia reinassance 2010 che il cornas 2007 le ricordo personalmente come belle bevute davvero…

Su Clape ti quoto in pieno, per me è lui il vero fuoriclasse di quella denominazione e Voge non gli è molto distante.

Semmai, il problema è l’aumento generalizzato dei prezzi che ha coinvolto anche questa zona.
Ps: su Allemand non mi esprimo, bevuto solo una volta e non ho capito proprio perché questo vino abbia certi prezzi.

Io un'idea ce l'avrei... come si dice, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca

[Salvo71]

Ciao a tutti, spero che ancora questo gruppo sia attivo ed organizzi serate e sbevazzate varie.
Mi presento, sono Salvatore originario dell'Etna provincia di Catania e vivo a Milano da 15 anni.

Sarebbe davvero carino aggregarmi ad una compagnia con la quale organizzare degustazioni e scambiare due chiacchiere sul vino.

Attendo un vostro riscontro e grazie mille
Salvatore

[Nexus1990]

Ciao a tutti, spero che ancora questo gruppo sia attivo ed organizzi serate e sbevazzate varie.
Mi presento, sono Salvatore originario dell'Etna provincia di Catania e vivo a Milano da 15 anni.

Sarebbe davvero carino aggregarmi ad una compagnia con la quale organizzare degustazioni e scambiare due chiacchiere sul vino.

Attendo un vostro riscontro e grazie mille
Salvatore

Non accettano immigrati purtroppo

[Trabateo]

Ciao a tutti, spero che ancora questo gruppo sia attivo ed organizzi serate e sbevazzate varie.
Mi presento, sono Salvatore originario dell'Etna provincia di Catania e vivo a Milano da 15 anni.

Sarebbe davvero carino aggregarmi ad una compagnia con la quale organizzare degustazioni e scambiare due chiacchiere sul vino.

Attendo un vostro riscontro e grazie mille
Salvatore

Ciao Salvatore, non dar retta a quell'invidioso di Nexus, le sue crisi d'identità ormai sono note a tutto il forum ma noi "milanesi", al contrario di illo, sappiamo essere molto accoglienti per cui aspettiamo anche lui a braccia aperte...e armate
Detto ciò, qualche semplice regola per l'ingresso ufficiale nel gruppo:

1) tassa d'ingresso
Purtroppo arrivi un po' tardi e se prima era sufficiente una semplice cuvée di Krug, ora si abbisogna di magnum Krug Clos d'Ambonnay 96 o Clos du Mesnil, a tua scelta;

2) domanda secca: nebbiolo o sangiovese?

3) È severamente vietato far qualsivoglia accenno o riferimento, anche con allusioni, al mondo femminile, pena ban immediato.

3b) Non sono quindi ammessi termini come: gnagna, pucchiacca, fi*a, fi*a imperiale, Belen, patonza, fre*na, etc, etc, etc...

3c) Va da sè, nemmeno immagini che evochino esseri relativi ai punti 3 e 3b.

Tutto chiaro?

[gianni femminella]

Diffida anche del punto 2/A

[andrea]

Ciao a tutti, spero che ancora questo gruppo sia attivo ed organizzi serate e sbevazzate varie.
Mi presento, sono Salvatore originario dell'Etna provincia di Catania e vivo a Milano da 15 anni.

Sarebbe davvero carino aggregarmi ad una compagnia con la quale organizzare degustazioni e scambiare due chiacchiere sul vino.

Attendo un vostro riscontro e grazie mille
Salvatore

Ciao Salvatore, non dar retta a quell'invidioso di Nexus, le sue crisi d'identità ormai sono note a tutto il forum ma noi "milanesi", al contrario di illo, sappiamo essere molto accoglienti per cui aspettiamo anche lui a braccia aperte...e armate
Detto ciò, qualche semplice regola per l'ingresso ufficiale nel gruppo:

1) tassa d'ingresso
Purtroppo arrivi un po' tardi e se prima era sufficiente una semplice cuvée di Krug, ora si abbisogna di magnum Krug Clos d'Ambonnay 96 o Clos du Mesnil, a tua scelta;

Guarda Salvatore che la tassa d'ingresso è l'imposta più evasa di tutta Milano ed hinterland. Mi risulta che non sia mai stata pagata da nessuna new entry, e, salvo omissioni Alzheimeriane, il gruppo ha bevuto Krug una sola volta... ma non era la tassa.
Bisognerà fare un CdA per vagliare la tua richiesta

[Salvo71]

Ciao Trabateo, prima di tutto grazie ancora per la risposta!
@Nexus con 15 anni di vita Milanese e lombarda visto che l'ho girata in lungo e largo, credo di poter avere le carte in regola per far parte dei milanesi beoni ahahah

1) tassa d'ingresso
Purtroppo arrivi un po' tardi e se prima era sufficiente una semplice cuvée di Krug, ora si abbisogna di magnum Krug Clos d'Ambonnay 96 o Clos du Mesnil, a tua scelta

Beh ottima tassa d'ingresso ahahaha forse preferirei 100 frustate in ginocchio sui ceci, spero di contribuire con qualche chicca lo stesso

2) domanda secca: nebbiolo o sangiovese?
Chiavennasca, ultimamente grande fissa con la valtellina

3) È severamente vietato far qualsivoglia accenno o riferimento, anche con allusioni, al mondo femminile, pena ban immediato.

3b) Non sono quindi ammessi termini come: gnagna, pucchiacca, fi*a, fi*a imperiale, Belen, patonza, fre*na, etc, etc, etc...

3c) Va da sè, nemmeno immagini che evochino esseri relativi ai punti 3 e 3b.

Non vedo connessioni tra vino e i punti 3a, 3b e 3c... quindi nessun problema!


A presto e grazie ancora,
Salvatore

[Trabateo]

Ciao Trabateo, prima di tutto grazie ancora per la risposta!
@Nexus con 15 anni di vita Milanese e lombarda visto che l'ho girata in lungo e largo, credo di poter avere le carte in regola per far parte dei milanesi beoni ahahah

1) tassa d'ingresso
Purtroppo arrivi un po' tardi e se prima era sufficiente una semplice cuvée di Krug, ora si abbisogna di magnum Krug Clos d'Ambonnay 96 o Clos du Mesnil, a tua scelta

Beh ottima tassa d'ingresso ahahaha forse preferirei 100 frustate in ginocchio sui ceci, spero di contribuire con qualche chicca lo stesso

2) domanda secca: nebbiolo o sangiovese?
Chiavennasca, ultimamente grande fissa con la valtellina

3) È severamente vietato far qualsivoglia accenno o riferimento, anche con allusioni, al mondo femminile, pena ban immediato.

3b) Non sono quindi ammessi termini come: gnagna, pucchiacca, fi*a, fi*a imperiale, Belen, patonza, fre*na, etc, etc, etc...

3c) Va da sè, nemmeno immagini che evochino esseri relativi ai punti 3 e 3b.

Non vedo connessioni tra vino e i punti 3a, 3b e 3c... quindi nessun problema!


A presto e grazie ancora,
Salvatore

1) Niente frustate o torture varie in ginocchio o in qualsiasi altra posizione, come già detto, al contrario di certi sangiovesari, siamo inclusivi...noi.
Vada per le chicche che porterai, ma qualsiasi cosa (oddio, non proprio qualsiasi ) sarà ben accetta.
2) Risposta un po' da democristo, ma di questi tempi val bene un nebbiolo valtellinese piuttosto di un qualsiasi vino da talebano del nature (o gatto in decomposizione sotto il sole d'agosto, come direbbe Enzo); qui sarai valutato da Prof Luciano (uomo avvisato...).
3)

Hai mp

[zampaflex]

L'altro ieri sangiovesata al buio numero uno (con appendice per chi non ha partecipato al primo giro).
Ci siamo divertiti parecchio. Presento in ordine logico, non di bevuta.

Paltrinieri - Metodo classico Grosso 2015
Ma che bello, sbarazzino e vivacissimo, un po' rustico ma impeccabile. Scorze, spezie, frutta secca, erbe, una acidità integrata e per niente esagerata. Have fun!
++

Fattoria di Lamole - Le viti di Livio 2015
Sangioveto a piede franco ripiantato da vecchio materiale negli anni 70, a seicento metri di quota. Un mezzo unicorno, insomma. E' irruente, giovanile, ruvidello, anima contadina come un Bucciarelli, floreale d'altura. Da riprovare tra un po' di anni, ci arriverà.
++

Le Potazzine - Brunello di Montalcino 2016
Riordinando le note mi accorgo che in questa annata così buona, non aveva preso nessun premio mentre con 15 e 17 si. Visto il risultato dell'assaggio, quando mi ero convinto che avesse bisogno di tempo per assestarsi, mi viene da pensare che invece non sia riuscito perfettamente in cantina. E' un po' disunito, arruffato, risente di legni nuovi, è financo vinoso. Si farà? speriamo. Per una azienda che mi è sempre piaciuta molto, è un peccato.


Cerbaiola - Salvioni - Brunello di Montalcino 2012
Qui invece il colpo è centrato. Si capisce che viene da una annata calda ma anche che la gestione è stata ottimale: gli eccessi sono a bada, il tocco è morbido, c'è gran senso della misura.
+

Le Ragnaie - Brunello di Montalcino 2006
Grande annata qui ben trasferita. Balsamico, fruttato, giovanile, lungo, bella chiusura e bella retro. Al suo meglio.


Cerbaiona - Molinari - Brunello di Montalcino 2003
Capolavoro in questa annataccia. Naso da sangio maturo su terra, cuoio, legni nobili, frutto ancora presente, evoluto. Carnoso, soffice, soffuso, setoso, lungo il giusto, più caratterizzato ovviamente dalle morbidezze. Gran classe, e vero sangio.
++

Castello di Monsanto - Chianti classico riserva il Poggio 1990
E sarebbe stato un altro botto, se non fosse stato colpito da TCA. Peccato, la bocca era veramente di qualità.
NG

Castello di San Polo - Cetinaia 1985
...ma la riserva è anche meglio! Rispetto ai vini di oggi è più magro e fresco, e bisogna assestare il proprio metro, ma è bello completo, tosto, risolto ma non placido. Agrumato, vivo, potenza sottovoce. Bellissimo.
+

Tenuta Sant'agnese - Vino nobile di Montepulciano 1958
L'angolo del nonno non è mancato. Spoglio al naso ed all'occhio, ma vivo e vegeto sul palato, con delicati toni fumé, agrumati, caramella d'orzo. Sottile e fresco, ancora ben piacevole.


Sara & Sara - Picolit 2017
In coda stat dolce; tipico, discreta presenza, mela cotta e lieve pungenza. Non male,
+

[Trabateo]

Sapessi com'è strano, bere Sangiovese a Milano

Giovedì 20/03/2025 all'Osteria al 9 (non male affatto ma porzioni da camionista ), ottima bevuta in ottima compagnia...e questa volta le bottiglie in bella mostra sul tavolo, hanno attirato le attenzioni femminili...o forse è stato per via dei giovani virgulti palestrati del gruppo: chissà...

Menù in doppia versione
Antipasto
Porro al forno, feta, luganega di Monza di Gigi Viganò (uno sballo!) e croccante di pasta fillo
o
Millefoglie di pasta fillo, porri e feta

Primo
Spaghetto di Gragnano con crema di pecorino, fave, pepe schiacciato e guanciale croccante
o
Spaghetto di Gragnano con crema di pecorino, fave e pepe schiacciato

Secondo
Guancialino di vitello (slurp!) al vino rosso con purè di patate
o
Scarola brasata, olive taggiasche e pinoli

Dolce
Caprese su coulis di frutti di bosco

Ovviamente si bevve
Tarlant - Cuvée Louis - 2004
Palline di mais al formaggio, ruffiano qb, manca di spinta...buono ma non eccelso: peccato.

Podere Castellinuzza - Vecchie Vigne - Gran Selezione - 2019
Chianti Classico che gode dell'altura e si sente. Cipria e frutto al naso. Per nulla pesante, anzi, con beva godereccia dove il frutto rosso e non solo fanno da tema conduttore: molto buono.

Fuligni - BdM - 2017
Qui invece le note scure incupiscono la beva. Terroso, materico ma poco integrato: si può tranquillamente passare oltre.

Le Ragnaie - BdM - 2016
Troppo funky per essere vero: delusione.

Le Boncie - Le Trame - 2016
Troppo buono ed è vero: buonissimissimo!
Per me, 3° gradino del podio.

San Giusto a Rentennano - Chianti Classico - 2007
Frettolosamente aperto in sostituzione di uno dei 3 tappi di giornata (vedi alla voce Tappanza Maledetta), fa il suo aprendosi man mano che si arieggiava nel calice. Ha le stigmate di San Giusto, materia da vendere, frutto, radice e corteccia. Non eccelle ma nemmeno sprofonda nell'anonimato.

Capezzana - Ugo Contini Bonacossi - 2015
Non mi ha particolarmente colpito, forse perché ancora rapito da Le Trame, comunque: frutto e spezie, forse, per me, un po' troppo barocco nei profumi. Mi sembra di ricordarlo un po' tannico e piccante. Non la mia tazza di tea.

Pietroso - Villa Montosoli - 2014
Da fuochi d'artificio sensoriali: 2° gradino del podio

Il Poggione - BdM Riserva Vigna Paganelli - 2010
Altra bella bombetta ma rimane schiacciato in una batteria superlativa.

Lungarotti - Rubesco Vigna Monticchio - 1990
Se non fosse per il naso un po' sporchino, starebbe a giocarsi tranquillamente la prima posizione con chi segue. In ogni caso, per me, al sorso, uno dei migliori, se non il migliore, di serata.

Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
Questo li mette tutti in fila e ci mette tutti (o quasi?) d'accordo: vino della serata.
Se con il Pietroso avevamo visto uno spettacolo pirotecnico, qui (ri)uscimmo a riveder le stelle.

Extra
C'era chi aveva portato delle riserve...e riportò a casa i vuoti
Valdicava - BdM - 2010
Vari assaggi di questo produttore ma mai che mi abbia convinto e questa non fa eccezione.

Felsina - Fontalloro - 1988
Non gli giova l'apertura all'ultimo secondo, però...vino di irreale gioventù.

Con la Caprese...
Graham's - The Tawny
Peccato arrivasse dopo una mangiata e bevuta over size, però mi è piaciuto.
Da riprovare in altro contesto.

Tappanza maledetta
Fonterenza - Alberello - ?
Montevertine - 2007
Biondi Santi - BdM - 200?

Note didascaliche.
Per gli approfondimenti, chiedere a chi ha preso appunti o è stato più presente del sottoscritto.

Sport always wins!

[andrea]

Manca la trippa fritta servita dopo la caprese ed il Porto, ottimo abbinamento con il Fontalloro.

[alì65]

Sapessi com'è strano, bere Sangiovese a Milano


San Giusto a Rentennano - Chianti Classico - 2007
Frettolosamente aperto in sostituzione di uno dei 3 tappi di giornata (vedi alla voce Tappanza Maledetta), fa il suo aprendosi man mano che si arieggiava nel calice. Ha le stigmate di San Giusto, materia da vendere, frutto, radice e corteccia. Non eccelle ma nemmeno sprofonda nell'anonimato, l'annata sicuramente non lo premia.

veramente la 07 è una grande annata

[Trabateo]

Sapessi com'è strano, bere Sangiovese a Milano


San Giusto a Rentennano - Chianti Classico - 2007
Frettolosamente aperto in sostituzione di uno dei 3 tappi di giornata (vedi alla voce Tappanza Maledetta), fa il suo aprendosi man mano che si arieggiava nel calice. Ha le stigmate di San Giusto, materia da vendere, frutto, radice e corteccia. Non eccelle ma nemmeno sprofonda nell'anonimato, l'annata sicuramente non lo premia.

veramente la 07 è una grande annata

Hai ragione errata corrige...ricordavo male

[MrLuDac]

Sapessi com'è strano, bere Sangiovese a Milano

(CUT)

Aggiungo qualche commento dei miei preferiti:

Podere Castellinuzza - Vecchie Vigne - Gran Selezione - 2019
Veramente godibile, voglio sottolinearne le virtù perché è stata una bottiglia di quelle che regalano, in tutta semplicità, golosità ed ampiezza. Naso con aromi di dolcezza, quasi da caramella, violetta e mirtillo, leggera astringenza piuttosto piacevole. Il piacere da mettere a tavola.

Pietroso - Villa Montosoli - 2014
Bel naso, freschezza e spezia leggera, al sorso intriga e riempie il palato senza alcuna sensazione di pesantezza o fatica. Equilibrio al massimo livello.

Il Poggione - BdM Riserva Vigna Paganelli - 2010
Altro bel naso che brilla in freschezza, al sorso colpisce per lunghezza e pressione, mi è piaciuto molto per la stratificazione che crea, vino che invita alla fantasia del racconto.

Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
L'annata, svelata per esigenze di servizio, apporta il suo carico di racconto, ma la finezza del naso, la vivacità del sorso, la pressione costante al palato e la fantastica scodata acida che regala confermano l'impressione di una gran bottiglia.

Tappanza maledetta

Aggiungo le annate :

Fonterenza - Alberello - 2021
Montevertine - 2007
Biondi Santi - BdM - 2007

[Nexus1990]

Sapessi com'è strano, bere Sangiovese a Milano

(CUT)

Aggiungo qualche commento dei miei preferiti:

Podere Castellinuzza - Vecchie Vigne - Gran Selezione - 2019
Veramente godibile, voglio sottolinearne le virtù perché è stata una bottiglia di quelle che regalano, in tutta semplicità, golosità ed ampiezza. Naso con aromi di dolcezza, quasi da caramella, violetta e mirtillo, leggera astringenza piuttosto piacevole. Il piacere da mettere a tavola.

Pietroso - Villa Montosoli - 2014
Bel naso, freschezza e spezia leggera, al sorso intriga e riempie il palato senza alcuna sensazione di pesantezza o fatica. Equilibrio al massimo livello.

Il Poggione - BdM Riserva Vigna Paganelli - 2010
Altro bel naso che brilla in freschezza, al sorso colpisce per lunghezza e pressione, mi è piaciuto molto per la stratificazione che crea, vino che invita alla fantasia del racconto.

Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
L'annata, svelata per esigenze di servizio, apporta il suo carico di racconto, ma la finezza del naso, la vivacità del sorso, la pressione costante al palato e la fantastica scodata acida che regala confermano l'impressione di una gran bottiglia.

Tappanza maledetta

Aggiungo le annate :

Fonterenza - Alberello - 2021
Montevertine - 2007
Biondi Santi - BdM - 2007

Peccato, Biondi Santi 2007 in forma è una bottiglia della Madonna
P.S. Belle note

[l'oste]

Aggiungo qualche commento dei miei preferiti:

Podere Castellinuzza - Vecchie Vigne - Gran Selezione - 2019
Veramente godibile, voglio sottolinearne le virtù perché è stata una bottiglia di quelle che regalano, in tutta semplicità, golosità ed ampiezza. Naso con aromi di dolcezza, quasi da caramella, violetta e mirtillo, leggera astringenza piuttosto piacevole. Il piacere da mettere a tavola.

Pietroso - Villa Montosoli - 2014
Bel naso, freschezza e spezia leggera, al sorso intriga e riempie il palato senza alcuna sensazione di pesantezza o fatica. Equilibrio al massimo livello.

Il Poggione - BdM Riserva Vigna Paganelli - 2010
Altro bel naso che brilla in freschezza, al sorso colpisce per lunghezza e pressione, mi è piaciuto molto per la stratificazione che crea, vino che invita alla fantasia del racconto.

Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
L'annata, svelata per esigenze di servizio, apporta il suo carico di racconto, ma la finezza del naso, la vivacità del sorso, la pressione costante al palato e la fantastica scodata acida che regala confermano l'impressione di una gran bottiglia.

Bella lineup, direi giocata sull'altitudine dei sangiovese, a memoria sono aziende e zone che declinano le vigne dai 400 mt in giù.
Le bottiglie di Pieve di Santa Restituta pre Gaja (1994 l'acquisto), sono memorabili, la '90, la '85, '95 (me ne resta una, mi hai messo la voglia) anche la '93.

[Chef1984]

Quelle post gaja come sono? Chiedo per un amico..

[alì65]

niente di che; 90 compresa furono fatte dal Bellini, la 88 memorabile, anche la 85 ma più scontrosa
fino alla 90 era un Brunello tradizionale, poi diventò un vino alla Gaja; diciamo che deve piacere
ho bevuto non tanto tempo fa una 95 e non era niente male

[piergi]

Aggiungo qualche commento dei miei preferiti:

Podere Castellinuzza - Vecchie Vigne - Gran Selezione - 2019
Veramente godibile, voglio sottolinearne le virtù perché è stata una bottiglia di quelle che regalano, in tutta semplicità, golosità ed ampiezza. Naso con aromi di dolcezza, quasi da caramella, violetta e mirtillo, leggera astringenza piuttosto piacevole. Il piacere da mettere a tavola.

Pietroso - Villa Montosoli - 2014
Bel naso, freschezza e spezia leggera, al sorso intriga e riempie il palato senza alcuna sensazione di pesantezza o fatica. Equilibrio al massimo livello.

Il Poggione - BdM Riserva Vigna Paganelli - 2010
Altro bel naso che brilla in freschezza, al sorso colpisce per lunghezza e pressione, mi è piaciuto molto per la stratificazione che crea, vino che invita alla fantasia del racconto.

Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
L'annata, svelata per esigenze di servizio, apporta il suo carico di racconto, ma la finezza del naso, la vivacità del sorso, la pressione costante al palato e la fantastica scodata acida che regala confermano l'impressione di una gran bottiglia.

Bella lineup, direi giocata sull'altitudine dei sangiovese, a memoria sono aziende e zone che declinano le vigne dai 400 mt in giù.
Le bottiglie di Pieve di Santa Restituta pre Gaja (1994 l'acquisto), sono memorabili, la '90, la '85, '95 (me ne resta una, mi hai messo la voglia) anche la '93.

Rennina mai bevuto ma ricordo un Sugarille 93 molto buono, in quell'occasione prese a cazzottoni poggio di sotto riserva 95

[tricky123]

..................................


Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
Questo li mette tutti in fila e ci mette tutti (o quasi?) d'accordo: vino della serata.
Se con il Pietroso avevamo visto uno spettacolo pirotecnico, qui (ri)uscimmo a riveder le stelle.



.................

Quella che può sembrare una “rivelazione” è in effetti cosa già nota e riconosciuta dagli appassionati che hanno seguito con attenzione (e metodo) lo sviluppo della produzione vinicola italica degli ultimi 30 anni.
Tale “rivelazione” fa il paio con quella sui vini di San Polo in Rosso, anni ’80, che leggevo qualche giorno fa su queste pagine.
Il Brunello riserva 1988 del Bellini (secondo me, il suo apice) è uno dei migliori Brunello degli ultimi 30 anni.
Bevuto varie volte, è una delle ricompense che mi sono riconosciuto per avere trascurato in questi ultimi 30 anni produzioni da zone/vitigni/vigneti/tecniche improbabili .

[alleg]

..................................


Pieve Santa Resistuta - BdM Rennina - 1990
Questo li mette tutti in fila e ci mette tutti (o quasi?) d'accordo: vino della serata.
Se con il Pietroso avevamo visto uno spettacolo pirotecnico, qui (ri)uscimmo a riveder le stelle.



.................

Quella che può sembrare una “rivelazione” è in effetti cosa già nota e riconosciuta dagli appassionati che hanno seguito con attenzione (e metodo) lo sviluppo della produzione vinicola italica degli ultimi 30 anni.
Tale “rivelazione” fa il paio con quella sui vini di San Polo in Rosso, anni ’80, che leggevo qualche giorno fa su queste pagine.
Il Brunello riserva 1988 del Bellini (secondo me, il suo apice) è uno dei migliori Brunello degli ultimi 30 anni.
Bevuto varie volte, è una delle ricompense che mi sono riconosciuto per avere trascurato in questi ultimi 30 anni produzioni da zone/vitigni/vigneti/tecniche improbabili .

Bah le rivelazioni sono tali perché queste serate sono sempre un po' a sorpresa: ogni partecipante porta una bottiglia stagnolata dichiarando solo qualche caratteristica di base in modo da organizzare le batterie con un minimo di cognizione. Quindi trovarsi sulla tavola bottiglie di questo livello con 35 anni sule spalle in gran forma è sempre una bella sorpresa e fa sempre effetto. Anche perché non so quante ancora ce ne siano in giro. Poi una volta rivelata l'etichetta nessuno ha gridato al miracolo, al massimo abbiamo ringraziato i conferitori...

[zampaflex]

Breve resoconto dell'ultima sessione semi improvvisata.

Taillet - Extra brut Bansionensi 2019
Naso furibondo, incattivito, muscolare, con tutta la voglia di dimostrare che anche col Meunier si fanno cose buone. Salatissimo, sferzante, pieno e lungo. Come faccia Eric a tirare fuori ste bottiglie lo sa solo lui. Mio preferito di serata.


La Scolca - D’antan 2010
Strano sia al naso che al palato, e già questo deve far capire che si sta in Italia: brandy, formaggio, plastica, dosaggio, esilità eppur grassezza. Ma, sorpresa, tiene bene e si riscatta in abbinamento con le polpette di pesce. Il massimo che si possa ottenere dal Cortese spumantizzato, certamente.


Lahaye - Brut nature Le jardin de la grosse pierre 2017
E' un vino di finezze, fomentato dall'annata scarsina non ha voglia di imporsi, ma la qualità sia del progetto (sette vitigni diversi, che come i sette nani uno non si ricorda mai il nome del settimo), sia la mano del produttore portano ad una esperienza un po' cerebrale ma di livello. Cresce bene con l'aerazione. Ha bisogno di qualche anno di vetro ancora.
++

Ronc Platat - Case sparse 2021
Altrove ne parlarono in toni entusiastici. L'inizio è promettente, si mimetizza da borgognone, ma una certa pesantezza al sorso, cenni di amari fini in eccesso, e l'apparire di un po' di alcool di troppo fanno deviare il mirino. Nessuno lo ha azzeccato, ma da scoperto c'è stato un coro di "aaah", "ma si", "per forza"...Da parte mia ringrazio il conferitore perché volevo provarlo.


Domaine de Belargus - Anjou noir 2020
Chenin in versione leggera con bisogno di liberarsi dalla decisa riduzione iniziale. Abituato a stili più dimostrativi, l'ho trovato un po' defilato, tanto da accostargli vitigni nostrani. L'aria alla fine ha riportato a galla una struttura più definita.


Chateau de Beaucastel - Chateauneuf du pape 2005
Naso promettente, canonico, ma bocca sotto tono con a mio vedere pure un po' di scissione acida. Non a posto, con mio notevole scorno (era la mia) e riflessioni sul fatto che nemmeno acquisti da siti di qualità possono difenderti da cattive conservazioni. Anche se la propria cantina è solo modesta, sarà sempre, statisticamente, meglio che un invecchiamento comprato fuori, senza garanzie.

Mastroberardino - Taurasi Radici riserva 2004
E qui ci abbiamo girato intorno lungamente: estrema gioventù e grande finezza, forte spalla acida, nord chiama. Dopo un po' di esclusioni, è rimasto solo l'Aglianico come possibile candidato. Ed esso era. Echi di bordolesità, perfino. Da stappare tra dieci anni.


Le Piane - Boca 2006
Fruttini, un po' di botta alcoolica poco trattenuta, un bel succhino. Ferro, tannino e magrezza firmano la provenienza nella pedemontana piemontese. Annata di giustezza, che in montagna a volte rende un prodotto non in pienezza di espressione: un po' più di caldo, ma non troppo, qui aiuta sempre a trovare una rotondità che alla lunga paga.
++

[Nexus1990]

Mastroberardino - Taurasi Radici riserva 2004
Echi di bordolesità, perfino.

Non mi meraviglia troppo. Questo vino, soprattutto quando supera i 20 anni, possiede un’austera eleganza che lo accomuna ad alcuni ottimi bordeaux. Un annetto fa ho portato una 1997 come intruso ad una bordolata e si mimetizzava piuttosto bene, non tanto per i descrittori quanto proprio per il “portamento” del vino.

[zampaflex]

Mastroberardino - Taurasi Radici riserva 2004
Echi di bordolesità, perfino.

Non mi meraviglia troppo. Questo vino, soprattutto quando supera i 20 anni, possiede un’austera eleganza che lo accomuna ad alcuni ottimi bordeaux. Un annetto fa ho portato una 1997 come intruso ad una bordolata e si mimetizzava piuttosto bene, non tanto per i descrittori quanto proprio per il “portamento” del vino.

Era di una verticalité straordineria...