-Barolo riserva Monfortino 2001 G. Conterno: Il Monfo è sempre lui

Si sa, di solito in bocca è un vino molto potente, di potenza tuttavia minerale e tannica (spero di farmi capire oltre le imprecisioni tecniche), larghezze morbide di solito non pervenute; questa versione mi pare invece anche di struttura insolitamente larga, che lo fa parere più pronto al sacrificio di altre annate, e molto, ma molto, godibile. Al naso stesso discorso, un tipico monfortino con tutti i suoi profumi (arancia, anguria davvero esplosiva, cenere, vena balsamica, ecc ecc) ma con la banda di ognuno più aperta, più larga. Davvero grande vino, del quale me ne sono scolato mezza bottiglia da solo

, ma che, tuttavia, credo ora più che mai debba essere lasciato davvero in bottiglia altri 20 anni. E questo perchè è stato aperto appena prima del
- Musigny GC 2006 J.F. Mugnier: questo è un mostro, in tutto. Appena versato qualcuno l'ha creduto un rodano, poi si sistema e si rivela come enorme borgogna rossa, con un naso infinito e mai fermo, sarabanda di fruttini, incenso, stratificazione olfattiva estrema e chiarissima. In bocca mostra una potenza che se è femminile è quella di Serena Williams, piglia tutto il cavo orale ma con estrema eleganza e non va mai via. Per me, che avevo nel bicchiere questo e il monfo, non c'è partita se non nella diversità. Meglio non affiancarli se non lasciando al monfo altri 20 anni, poi si vedrà... Chiaro che è anche questione di gusti, sebbene io per il monfo possa uccidere

... Nel mio personale cartellino, ci sono almeno 3 punti di differenza, o un mezzo voto ampio in scala liceo.