un po' di cosine in questi giorni:
Comitissa Gold 2002: 120 mesi sui lieviti per questa versione del Comitissa di Lorenz Martini, colorino pallido e naso un po' chiuso. In bocca attacco magro e sensazione fresca. Secco, anzi, secchissimo, non cede a mollezze o a toni amari. Fiori bianchi a go-go, dimostra una gioventù insospettabile, ma soprattutto si strabeve.
Savart Champagne cuvée expression nature 2009, 60 PN e 40 CH. Mi stò davvero innamorando dei vini di questo piccolo produttore che viene dalla montagna di Reims. Agrumato e tagliente da dar fastidio a Gremul

Un grande champagne
Henriet Bazin, BdB cuvée Marie Amelie 2006: più rotondo e tradizionale del precedente giocato più sui frutti gialli, robusto, non cede a ruffianerie.
Cavallotto barolo bricco Boschis 2008: parte chiuso sia al naso che in bocca, ci mette un po', ma poi esce alla grande in eleganza e definizione. Scorza d'arancia, viola e rosa appassita. Tannino degno di un barolo tradizionale e giovane e quindi da me molto apprezzato. Gande bicchiere
Cacchiano chianti classico riserva 2006: è un'azienda che mi poiace molto questa, ma ieri ha sfoderato una prestazione superlativa: un chianti assoluto.
Laherte BdB nature: un Savart meno incazzato, in ogni caso una certezza
Patrick Baudoin anjou blanc effusion 2011: bellissimo! A chi non piace lo chenin dico di prendere questa boccia e mettere in discussione il proprio parere.