vittoxx ha scritto:Non riesco logicamente a far collimare questo
meursault ha scritto:1)Come dice Paolo la mia valutazione sul valutatore è legittima, mica poi devo per forza apprezzare tutto. Anche perchè, capire che non ci sono parametri assoluti di riferimento non significare sdoganare qualsiasi opinione o dare uguale valore a tutto ciò che sentiamo.
con
meursault ha scritto: (il giudizio) non è che altro che la puntualizzazione di qualcosa di soggettivissimo, non ha NESSUNA valenza di nessun altro tipo se non esprimere in maniera precisa e puntuale il gradimento personale... ...Non c'è, o meglio, c'è, ma è il gusto personale, che è quello di cui non possiamo fare a meno quando valutiamo un vino.
Lo stesso è per le Tagliatelle fatte in casa o industriali.....
Mi devi spiegare come fai a dire che uno non ci capisce un cacchio se nelle sue valutazioni sballate ha semplicemente utilizzato il suo gusto personale, il suo giudizio è solo indice del suo gradimento e non esistono altri parametri per valutare un vino.
Discutere sul vino serve a tararsi reciprocamente, ed anche quando le valutazioni divergono, basta prenderne atto, nel caso cercare stimoli e spunti nelle considerazioni altrui, e basta. Su uno stesso oggetto possono benissimo coesistere valutazioni eccellenti ed altre pessime, questo ci insegna l'esperienza.
Tu ad esempio continui ad utilizzare espressioni come "valutazioni sballate" o altre volte quando ci sono letture diverse per te ci deve essere per forza una parte che "ha sbagliato".
Se io dico che uno non ci capisce un cacchio di vino lo dico dal mio punto di vista, è una mia valutazione e rimane valida per me.
vittoxx ha scritto:meursault ha scritto:Ricorda però sempre che la cosa fondamentale è che la scala serve principalmente a te stesso.
Immagino che a nessuno dei miei voti freghi giustamente un beneamato, ma se pensassi che la scala servisse solo a me non li scriverei sul forum, ma sul quadernino a quadretti di 5a elementare assieme alla foto della bimba che mi piaceva e mai lo seppe e alle frasi d'amore dei cioccolatini e ai pensierini sul relativismo che mi son durati fino alla prima media
Ti regalo volentieri una moleskin se consideri esclusivamente a tuo uso e consumo i tuoi voti. Io, i tuoi, qualcosa di più...
Ho detto che serve principalmente a te, poi per comunicare con gli altri in seguito.
Comunque in ogni caso i punteggi o le preferenze o qualunque altra cosa che presuppone una valutazione non hanno alcun valore assoluto ma sono leggibili ed interpretabili sono pertendo dalla conoscienza della persona che li formula.
vittoxx ha scritto:meursault ha scritto: La guida può essere equivocata come fonte di conoscenza, come tutte le cose, e si potrebbero anche scrivere in calce diverse cose, ma è il processo stesso di valutazione che non può che essere soggettivo......si spera che le persone abbiamo gli strumenti per capire che la cosa non può che svolgersi in quel modo.
Chiunque millanti una qualsiasi metodo che tende all'oggettività o è in malafede ed un ciarlatano, o non ha la benchè minima idea di che cosa sta trattando.
Mai entrato in un ristorante o enoteca e trovato qualcuno con la guida in mano che voleva quei vini, di quegli anni perchè avevano quei punteggi? Molti attribuiscono un valore molto diverso (anche economico) ai giudizi, compresi giocoforza i tuoi. Non so se la premessa che dicevamo incontrerebbe l'imprimatur dell'editore, delle cantine e forse anche dei lettori.
La guida come tutte le valutazioni non può avere la pretesa di fare quello che nessuno può fare......cioè tratteggiare dei valori assoluti.
Come ogni opera umana è parziale e personale, è la somma del lavoro delle singole identità.
Poi che qualcuno possa attribuire a questa un valore che non ha è possibile, ma se uno non arriva a capire quali sono le caratteristiche dello strumento che ha fra le mani questo sarà principalmente un problema suo.
vittoxx ha scritto:meursault ha scritto: I valori esistono eccome, ma sono CULTURALI, cioè si formano mediante un processo che è anni luce diverso d quello che possono ipotizzare quelli che vogliono la presenza di valori assoluti. Questi valori, quelli della cultura sono accidentali, imperfetti, ma spesso anche pregnanti e solidi, ma mai assoluti, immutabili, stabiliti.
Questo è già qualcosa di meglio di quanto avevi scritto prima e sono parzialmente d'accordo. Sul resto dovrei disquisire in cosa per me consista la ricerca culturale e l'approdo a certi valori, che una volta scoperti diventano assoluti. Intendo scoperti, nel senso che preesistono e devono essere trovati, chiaramente con un processo lungo, faticoso e spesso infruttuoso o parziale. Non certo inventati dall'uomo, o sì: inventati etimologicamente e dunque rinvenuti. Qualcuno c'è riuscito, tipo Michelangelo (per fare un esempio), o Bach, o Conterno

, altri ci provano ma sono lontani, moltissimi si sono persi per sempre

E dopo quest'ultima frase sono pronto a fare la fine di Savonarola

Ma questi valori non devono essere scoperti, non esistono da nessuna parte!
Questi valori sono creati tutti i giorni dalle persone che parlano e discutono di vino, dalla cultura......e sono sempre in movimento, cambiano col variare del tempo e dei luoghi.
Una bottiglia di vino, un pezzo di marmo lavorato non rappresentano nulla finchè non c'è qualcuno che getta il suo sguardo su di loro e decide di attribuire una valenza a questi.....
Ma ipotizziamo per un attimo che ciò che dici sia veritiero e proviamo a dare l'incarico ai migliori critici e beviotori di cercare di mettere nero su bianco ciò che abbiamo "rinvenuto", le nostre scoperte che diventano "assolute".
Dal punto di vista pratico ci sarà una possibilità o no di riuscire ad individuare queste cose ed a portarle alla conoscienza di tutti, no?
Allora perchè i critici d'arte non sono d'accordo su quali sono i grandi artisti o le grandi opere, o peggio ancora nel mondo del vino?
Altrimenti se non c'è la possibilità di fare questa operazione oguno si presenta dicendo la sua.......ci sarà chi dice che Monfortino è uno di questi assoluti, chi invece lo nega, altri che indicano altri vini e così via......almeno, questo è quello che succede nella realtà.
Quando persone di conclamata esperienza, sensibilità e competenza sono in disaccordo sull'attribuire questi valori assoluti che si fa, a chi ci dobbiamo rivolgere per capire "chi sbaglia"?
Dovrò pur avere una sorta di decalogo per orientarmi tra questi valori assoluti.......altrimenti come facciamo?
Ad esempio, proviamo a capire nel mondo del vino quali sono questi prodotti che ci offrono squarci di assoluto, cominicio io, Monfortino, poi chi c'è?
Pergole mi sa di no......

...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)