D'altra parte per emergere dal gruppo e non restare uno dei tanti di Avize,come hai giustamente ricordato tu,qualcosa di alternativo al solito rosatello doveva fare,o meglio avere.
Vedete che alla fine se ne parla e se ne parlerà tanto di lui

enogastronauta ha scritto:nonostante non dubiti minimamente dei vs giudizi, peraltro straconfermati anche da altri amici bolladipendenti che lo giudicano il meglio della produzione.
mvalto ha scritto:Direi che la mano di Anselme nei "rosati" la riconoscerei anche a naso chiuso,le note di albicocca matura e pesca bianca sono le note salienti(almeno secondo me)per poi rinfrescarsi e diventare quasi balsamiche in bocca.
D'altra parte per emergere dal gruppo e non restare uno dei tanti di Avize,come hai giustamente ricordato tu,qualcosa di alternativo al solito rosatello doveva fare,o meglio avere.
Vedete che alla fine se ne parla e se ne parlerà tanto di lui
Luca Mazzoleni ha scritto:enogastronauta ha scritto:nonostante non dubiti minimamente dei vs giudizi, peraltro straconfermati anche da altri amici bolladipendenti che lo giudicano il meglio della produzione.
quotissimo, anche per me il rose' e' il vino migliore di Selosse.
tuttavia dal punto di vista del rapporto qualita'/prezzo non ho un micro-secondo di dubbio ad acquistare piuttosto Boulard, Saves, Laherte Freres, Pascal o al limite anche Egly-Ouriet o Billecart-Salmon.
enogastronauta ha scritto:Luca Mazzoleni ha scritto:enogastronauta ha scritto:nonostante non dubiti minimamente dei vs giudizi, peraltro straconfermati anche da altri amici bolladipendenti che lo giudicano il meglio della produzione.
quotissimo, anche per me il rose' e' il vino migliore di Selosse.
tuttavia dal punto di vista del rapporto qualita'/prezzo non ho un micro-secondo di dubbio ad acquistare piuttosto Boulard, Saves, Laherte Freres, Pascal o al limite anche Egly-Ouriet o Billecart-Salmon.
che mi dite del rosè di Benoit Lahaie ?
l'ho bevuto solo una volta, ma mi è parso fatto bene anche a un buon prezzo il che non guasta mai.
enogastronauta ha scritto:Luca Mazzoleni ha scritto:enogastronauta ha scritto:nonostante non dubiti minimamente dei vs giudizi, peraltro straconfermati anche da altri amici bolladipendenti che lo giudicano il meglio della produzione.
quotissimo, anche per me il rose' e' il vino migliore di Selosse.
tuttavia dal punto di vista del rapporto qualita'/prezzo non ho un micro-secondo di dubbio ad acquistare piuttosto Boulard, Saves, Laherte Freres, Pascal o al limite anche Egly-Ouriet o Billecart-Salmon.
che mi dite del rosè di Benoit Lahaie ?
l'ho bevuto solo una volta, ma mi è parso fatto bene anche a un buon prezzo il che non guasta mai.
enogastronauta ha scritto:mvalto ha scritto:Direi che la mano di Anselme nei "rosati" la riconoscerei anche a naso chiuso,le note di albicocca matura e pesca bianca sono le note salienti(almeno secondo me)per poi rinfrescarsi e diventare quasi balsamiche in bocca.
D'altra parte per emergere dal gruppo e non restare uno dei tanti di Avize,come hai giustamente ricordato tu,qualcosa di alternativo al solito rosatello doveva fare,o meglio avere.
Vedete che alla fine se ne parla e se ne parlerà tanto di lui
perdono, non mi sono spiegato bene: quello che intendevo dire è che nel rosè a mio parere non sento quell'ossidazione marcata coem sui bianchi e anche il legno mi appare meno marcante, ma ripeto sono personali impressioni.
Allen ha scritto:Ieri sera con due amici enosboroni, dopo aver raccontato loro della serata Selosse, hanno voluto aprire 2 bocce del suddetto.
Qui nasce il dilemma. In carta c'era scritto Selosse blanc del blanc e basta.
Chiedo lumi "cos'è: Initiale, V.O., millesimato o substance ? ", risposta: " boh"
Mi dice: " ti porto le bottiglie. "
Non c'era scritto effettivamente niente riguardo al tipo, nel senso che non era nessuna delle etichette attuali.
C'era scritto solo "Blanc de blanc Grand Cru- extra brut" e "Blanc de blanc Grand Cru- brut"
Sboccatura marzo 2006
Sul retro però c'era scritto che erano state fatte col metodo solera.
Io ricordo che l'unico solera che fa Anselme è il substance.
Abbiamo bevuto quello ?
Ditemi un po voi esperti di Selosse, ripeto non c'era nessuna della etichette commercializzate oggi.
Riguardo alle bocce erano completamente diverse una dall'altra, l'extra brut più nitido e incazzato, poco selossiano se paragonato a quanto bevuto sabato scorso, il brut più grasso e corpulento in stile però tipicamente Selosse, questo si.
Incredibile ma vero, legno quasi nulla, solo nel brut appena aperto, sia nel tappo che al naso, un minimissimo sentore proprio di vaniglia pura, scomparso dopo neanche 1 minuto.
A memoria mia era proprio simile al substance bevuto sabato scorso, mi farebbe però piacere avere la conferma di ciò da parte di chi conosce di più Anselme ed i suoi prodotti.
Mi sono piaciuti moltissimo, in tre le bottiglie le abbiamo finite ancor prima di finire i crudi di pesce, fate un po voi.
Messaggio trasversale per Andrea e Gremul che erano a tavola con me sabato scorso: Non ho la preparazione sui borgogna bianchi per pronunciarmi, vi dò ragione dicendo che comunque, tutte e due le bottiglie, sono "borgogna bianchi con le bolle", le bolle si vedevano nel bicchiere ma in realtà in bocca non si sentivano. Se posso permettermi un azzardo, dato dai pochissimi ricordi ed esperienze che ho io di Cote de Beaune bianca, più che Chassagne a me sembrava un Puligny, grasso e minerale e sapido come pareva in bocca.
Allen ha scritto:Ieri sera con due amici enosboroni, dopo aver raccontato loro della serata Selosse, hanno voluto aprire 2 bocce del suddetto.
Qui nasce il dilemma. In carta c'era scritto Selosse blanc del blanc e basta.
Chiedo lumi "cos'è: Initiale, V.O., millesimato o substance ? ", risposta: " boh"
Mi dice: " ti porto le bottiglie. "
Non c'era scritto effettivamente niente riguardo al tipo, nel senso che non era nessuna delle etichette attuali.
C'era scritto solo "Blanc de blanc Grand Cru- extra brut" e "Blanc de blanc Grand Cru- brut"
Sboccatura marzo 2006
Sul retro però c'era scritto che erano state fatte col metodo solera.
Io ricordo che l'unico solera che fa Anselme è il substance.
Abbiamo bevuto quello ?
Ditemi un po voi esperti di Selosse, ripeto non c'era nessuna della etichette commercializzate oggi.
Riguardo alle bocce erano completamente diverse una dall'altra, l'extra brut più nitido e incazzato, poco selossiano se paragonato a quanto bevuto sabato scorso, il brut più grasso e corpulento in stile però tipicamente Selosse, questo si.
Incredibile ma vero, legno quasi nulla, solo nel brut appena aperto, sia nel tappo che al naso, un minimissimo sentore proprio di vaniglia pura, scomparso dopo neanche 1 minuto.
A memoria mia era proprio simile al substance bevuto sabato scorso, mi farebbe però piacere avere la conferma di ciò da parte di chi conosce di più Anselme ed i suoi prodotti.
Mi sono piaciuti moltissimo, in tre le bottiglie le abbiamo finite ancor prima di finire i crudi di pesce, fate un po voi.
Messaggio trasversale per Andrea e Gremul che erano a tavola con me sabato scorso: Non ho la preparazione sui borgogna bianchi per pronunciarmi, vi dò ragione dicendo che comunque, tutte e due le bottiglie, sono "borgogna bianchi con le bolle", le bolle si vedevano nel bicchiere ma in realtà in bocca non si sentivano. Se posso permettermi un azzardo, dato dai pochissimi ricordi ed esperienze che ho io di Cote de Beaune bianca, più che Chassagne a me sembrava un Puligny, grasso e minerale e sapido come pareva in bocca.
enogastronauta ha scritto:Allen ha scritto:Ieri sera con due amici enosboroni, dopo aver raccontato loro della serata Selosse, hanno voluto aprire 2 bocce del suddetto.
Qui nasce il dilemma. In carta c'era scritto Selosse blanc del blanc e basta.
Chiedo lumi "cos'è: Initiale, V.O., millesimato o substance ? ", risposta: " boh"
Mi dice: " ti porto le bottiglie. "
Non c'era scritto effettivamente niente riguardo al tipo, nel senso che non era nessuna delle etichette attuali.
C'era scritto solo "Blanc de blanc Grand Cru- extra brut" e "Blanc de blanc Grand Cru- brut"
Sboccatura marzo 2006
Sul retro però c'era scritto che erano state fatte col metodo solera.
Io ricordo che l'unico solera che fa Anselme è il substance.
Abbiamo bevuto quello ?
Ditemi un po voi esperti di Selosse, ripeto non c'era nessuna della etichette commercializzate oggi.
Riguardo alle bocce erano completamente diverse una dall'altra, l'extra brut più nitido e incazzato, poco selossiano se paragonato a quanto bevuto sabato scorso, il brut più grasso e corpulento in stile però tipicamente Selosse, questo si.
Incredibile ma vero, legno quasi nulla, solo nel brut appena aperto, sia nel tappo che al naso, un minimissimo sentore proprio di vaniglia pura, scomparso dopo neanche 1 minuto.
A memoria mia era proprio simile al substance bevuto sabato scorso, mi farebbe però piacere avere la conferma di ciò da parte di chi conosce di più Anselme ed i suoi prodotti.
Mi sono piaciuti moltissimo, in tre le bottiglie le abbiamo finite ancor prima di finire i crudi di pesce, fate un po voi.
Messaggio trasversale per Andrea e Gremul che erano a tavola con me sabato scorso: Non ho la preparazione sui borgogna bianchi per pronunciarmi, vi dò ragione dicendo che comunque, tutte e due le bottiglie, sono "borgogna bianchi con le bolle", le bolle si vedevano nel bicchiere ma in realtà in bocca non si sentivano. Se posso permettermi un azzardo, dato dai pochissimi ricordi ed esperienze che ho io di Cote de Beaune bianca, più che Chassagne a me sembrava un Puligny, grasso e minerale e sapido come pareva in bocca.
ti sei bevuto delle gran bocce!!
erano le etichette "vecchie" , il metodo solera in quelle c'è.
sbocc 2006 ... ennesima riprova che Selosse per degustarlo al meglio bisogna attenderlo, poi che piaccia è altro discorso
Allen ha scritto:ilvinaio ha scritto:La extra brut era il V.O.
Il Brut l'Initial
L'etichetta del retrobottiglia era del Substance
A parte la variabilità da bottiglia a bottiglia io penso che al vostro tavolo vi siate influenzati in negativoNell'altro tavolo le opininioni era decisamente diverse
Selosse il suo champagne lo preferisce sgasato
Premetto che quello che sto per dire è una battuta e non vuole assolutamente essere offensivo o di riferimento alle persone presenti al tuo tavolo sabato scorso, ci mancherebbe altro, non mi permetterei mai.
Però nell'altro tavolo c'erano le gnocche, e tu mi insegni che una grande bottiglia di fianco ad una brutta gnocca fa diventare grande anche la brutta gnocca;
viceversa una grande gnocca di fianco ad una bottiglia mediocre non ti fa capire più un ...zzo di vino e ti fa sembrare monumentale anche la bottiglia scarsa.
Ricapitolando, invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia, ed il postulato o teorema è sempre e comunque provato: "viva la gnocca".![]()
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gremul ha scritto:Riguardo Selosse i prodotti primi anni 90 che citi erano sempre sul suo stile o completamente diversi cioè "tradizionali"?
Kalosartipos ha scritto:HUBERT DAUVERGNE Oeil de Perdrix: info?
Merci..
nebbiolone ha scritto:... piacevole in bocca...
ugc ha scritto:...solo per comunicare che la marca Raymond Boulard ha cessato di esistere.
Francis si è "separato", chiaramente di comune accordo, dalle sorelle Helene e Dominique creando la sua marca Francis Boulard et Fille.
Credo che le cuvée "Rachais" e "Petraea" rimarranno con Francis, mentre i vari Prestige e Mailly Grand Cru rimarranno con Dominique. Helene da parte sua come già in passato non è interessata ad imbottigliare e venderà la produzione di uve.
La chiara e netta separazione, stilistica e filosofica, tra le due anime della maison è quindi ufficialmente sancita. Da parte mia auguro a Dominique e Francis il miglior successo per il futuro, curioso di assaggiare le nuove cuvée.
gremul ha scritto:A differenza dell'anno scorso quest'anno non so se ce la faccio ad andare però posto lo stesso, vale davvero la spesa e il viaggio, Champagne servito a volontà:
Lunedì 26 Aprile Osterie Moderne Campodarsego Padova
"Cena con degustazione di Champagne di Lusso
In degustazione (lista provvisoria)
Grande Cuvée Krug
Dom Ruinart Blanc de Blancs '98 Ruinart
Cristal '02 Louis Roederer
R.D. '96 Bollinger
Substance J. Selosse
Salon 97 Salon
Dom Perignon 2000
Brut Millesimé 2000 Egly Ouriet
Les Chênes Blanc de Blanc '04 Non dosé George Laval
Cuvée l'Apôtre Blanc de Blancs Extra-Brut David Léclapart
Cuvée Aubry de Humbert L. Aubry & Fils
Brut Millesimé Special Club '02 A. Margaine
Clos Cazals Brut Millesimé '99 Claude Cazals
Blanc d'Argile Extra Brut Blanc de Blancs Vouette et Sorbée
Brut Saignée de Sorbée Rosé Vouette et Sorbée
La Grande Dame '98 Veuve Cliquot
Cuvée Arthur Bricout Grand Cru Bricout
Vieille France Millesimé '04 Albert Le Brun
Blanc de Blancs Millesimé '97 Diebolt-Vallois
Milessimè 1997 Jacquesson & Fils
Brut 1er Cru Millesimé ‘90 Pascal Douquet
Grande Couvée Alain Thienot Millesimé ‘99 Alain Thienot
La cena
Antipasti
L’uovo di Parisi affogato con Reblochon e Carletti
Filetto di Merluzzo fritto con Bruscandoli
Primi
Risotto all’Astice e Champagne
Raviolo di Capasanta con salsa di Burrata e Pomodoro dolce
Secondo
Catalana di Crostacei
Banco di Formaggi
Dessert
Gelato artigianale con croccante di Nocciole e Cioccolato fondente Amedei
Costo della Cena e degustazione a persona euro 150
(E’ obbligatoria la prenotazione)
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