Chianti

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paperofranco
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 29 apr 2015 19:23

Muffato ha scritto:
paperofranco ha scritto:
miccel ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chianti Classico 2012 San Giusto a Rentennano.
Niente di particolare da segnalare, trattandosi di un'etichetta fra le più costanti qualitativamente, della tipologia. Avendo però avuto modo in questi giorni di testarlo più volte, devo dire che l'annata non di potenza, di "medio peso", gli ha dato quel tocco di agilità e dinamismo che a volte trovo manchi in questo vino, tutto a vantaggio della piacevolezza di beva e dell'espressività, facendomelo preferire ad altre versioni del passato, anche di annate più belle. Un Sig. Chianti.

E’ l’unico 2012 che ho bevuto finora (francamente gli preferivo l’opulento 2011).
Hai qualche altra 2012 o Riserva 2011 da segnalare, che ti ha colpito?


Sui 2012, Valdellecorti, Pomona, Monsanto; sulla Ris 2011 Buondonno.

Domani sarò a Villa Pomona ma il 2012 é finito da un pezzo , hai assaggiato la
2013 e la Ris 2012 ? Poi andrò da Valdellecorti e penso di andare sicuro sul CC 2012.
Venerdì sera alle Panzanelle cosa bevo con la bistecca ? Un classico una riserva o mi
sparo un Montevertine visto che non l'ho mai assaggiato ?
Mi serve anche un indirizzo per la domenica a pranzo , mi avevano segnalato il Borgo Antico e il Ristoro di Lamole
Mi scuso se sono andato un po' o.t ma dalla altre parti non rispondono
Grazie


Annata 2013 e ris. 2012 non li ho ancora sentiti. Se non lo hai mai assaggiato bevi senza dubbio un Montevertine, con la bistecca è la morte sua. Non mi sento di darti consigli mangerecci, sono molto rompipalle sull'argomento e per me in Chianti si trova troppa approssimazione e cialtroneria nella proposta gastronomica.

Ritorno brevemente sul Ch.Cl. 2012 di San Giusto a Rentennano.
E' un'etichetta ben conosciuta, l'ho segnalato soltanto perché a mio modesto parere, in quest'annata può rappresentare una piacevole sorpresa per chi non lo disprezza, ovviamente, ma neanche lo ama, trovandolo solitamente un po' sovrappeso e con qualche sbuffo alcolico di troppo. In tal caso, questa è l'annata giusta.
Aggiungo che per me il legno non ha mai rappresentato un problema in questo vino, cosa che invece mi capita abbastanza spesso con le Baroncole ed il Percarlo.
gottino
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Re: Chianti

Messaggioda gottino » 29 apr 2015 19:48

Muffato ha scritto:
paperofranco ha scritto:
miccel ha scritto:
paperofranco ha scritto:Chianti Classico 2012 San Giusto a Rentennano.
Niente di particolare da segnalare, trattandosi di un'etichetta fra le più costanti qualitativamente, della tipologia. Avendo però avuto modo in questi giorni di testarlo più volte, devo dire che l'annata non di potenza, di "medio peso", gli ha dato quel tocco di agilità e dinamismo che a volte trovo manchi in questo vino, tutto a vantaggio della piacevolezza di beva e dell'espressività, facendomelo preferire ad altre versioni del passato, anche di annate più belle. Un Sig. Chianti.

E’ l’unico 2012 che ho bevuto finora (francamente gli preferivo l’opulento 2011).
Hai qualche altra 2012 o Riserva 2011 da segnalare, che ti ha colpito?


Sui 2012, Valdellecorti, Pomona, Monsanto; sulla Ris 2011 Buondonno.

Domani sarò a Villa Pomona ma il 2012 é finito da un pezzo , hai assaggiato la
2013 e la Ris 2012 ? Poi andrò da Valdellecorti e penso di andare sicuro sul CC 2012.
Venerdì sera alle Panzanelle cosa bevo con la bistecca ? Un classico una riserva o mi
sparo un Montevertine visto che non l'ho mai assaggiato ?
Mi serve anche un indirizzo per la domenica a pranzo , mi avevano segnalato il Borgo Antico e il Ristoro di Lamole
Mi scuso se sono andato un po' o.t ma dalla altre parti non rispondono
Grazie

La riserva 2012 di Villa Pomona è molto buona,cosi' come il base 2013,secondo me superiore al 2012.Se non hai mai assaggiato Montevertine vai con quello,mentre per il pranzo della domenica una buona scelta potrebbe essere il ristoro di lamole,non ti so dire come si mangia perché mi sono fermato solo per un aperitivo,ma puoi approfittare per farti un giro da quelle parti e vedere le vigne terrazzate fatte con i muretti a secco,molto belle...alcuni produttori lamolesi interessanti di cui assaggiare qualcosa sono I Fabbri,Castellinuzza,Castellinuzza e Piuca e Antico Lamole-Le Stinche,c'è una bella strada bianca da Radda a Lamole che passa se non ricordo male da Volpaia,borgo che vale una sosta.
Muffato
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Re: Chianti

Messaggioda Muffato » 01 mag 2015 18:06

Inizio con qualche impressione da neofita su questi giorni nel Chianti
Andare a Villa Pomona varrebbe la pena anche se Monica Raspi producesse acqua
lievemente frizzante , non è stata l'impressione di un ultra cinquantenne in andropausa ma il commento condiviso con la mia compagna. Siamo stati accolti come vecchi amici in visita anche se era la prima volta che ci incontravamo , cordialità
e simpatia a litri . Veniamo ai vini , sospendo il giudizio sul C.C. 2013 , è stato
imbottigliato da poco e non mi sento all'altezza di valutarlo . Sicuramente ha bisogno
di tempo per esprimersi . la Riserva 2012 guadagnerà anch'essa in bottiglia
ma mi è piaciuta tanto , è come un decatleta potenza per le prove di forza ma
anche snellezza per non piantarsi nella corsa
La visita a Valdellecorti è stata più breve per motivi contingenti il tempo di assaggiare
il C.C. 2012 e di apprezzare la gentilezza dei proprietari . Avevo bevuto il C.C 2011
ma questo a mio parere è sicuramente superiore . Non sto a parlare di lampone
ciliegia o altro questo è un vino alla Bolt , vola . Peccato che le bottiglie finiranno
alla stessa velocità . Ma siamo sicuri che sia "solo" Sangiovese ? che non ci sia anche del Pinot Nero ?
Un assaggio alla bottega di Giovannino. , che l' aveva al bicchiere , del Rocca di Montegrossi San Marcellino 2004. Probabilmente non l'ho capito io ma l'ho trovato " pesante " ( miccel ,più o meno quello che tu hai descritto così bene parlando della
2007 anche se ho letto che per te la 2004 è più che pronta)
Questo era ieri , oggi le aziende le ho viste dalla Mountain Bike , tutto molto bello
ma per noi della bassa che mettiamo i Gpm sui cavalcavia ....
gp
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Re: Chianti

Messaggioda gp » 01 mag 2015 18:23

paperofranco ha scritto:Ritorno brevemente sul Ch.Cl. 2012 di San Giusto a Rentennano.
E' un'etichetta ben conosciuta, l'ho segnalato soltanto perché a mio modesto parere, in quest'annata può rappresentare una piacevole sorpresa per chi non lo disprezza, ovviamente, ma neanche lo ama, trovandolo solitamente un po' sovrappeso e con qualche sbuffo alcolico di troppo. In tal caso, questa è l'annata giusta.

Messa così non fa una grinza: "può" rappresentare una sorpresa, non "deve". Da come hai contestato la descrizione critica che ne ho dato, sembrava la seconda e non la prima. Oltretutto, che certi tratti siano meno presenti in questa che in altre annate non significa che non ci siano. Quindi se uno scrive di speziatura da legno e alcol potente come ho fatto io (e in parte Miccel) è singolare dire che la sua descrizione non corrisponde "per niente", arrivando a mettere in dubbio che abbia effettivamente bevuto il vino in questione, manco fosse un Chianti Classico da 12,5° elevato in cemento.
Per contestualizzare, oggi per curiosità sono andato a leggere quel paio di guide che seguo. La descrizione più dettagliata del Chianti Classico 2012 SGR sta su quella dell'Espresso 2015: "fruttato e alcolico al naso; buona spinta sul palato, grintoso, con il frutto in evidenza e con leggere incisioni roverizzate sul finale (16/20)". Insomma, mi sembra che certi elementi ricorrano, poi ovviamente ognuno dà un peso maggiore o minore al singolo tratto in base ai suoi criteri e alla sua percezione del vino come si presenta nel bicchiere.

paperofranco ha scritto:Aggiungo che per me il legno non ha mai rappresentato un problema in questo vino, cosa che invece mi capita abbastanza spesso con le Baroncole ed il Percarlo.

Dipende anche da quanto lo si mette in relazione alla tipologia: in un Chianti Classico "annata" mi aspetterei decisamente meno legno piccolo e nuovo rispetto alle altre due. Sempre per contestualizzare, oltre che per... par condicio, cito l'altra delle due guide che ho: "Gli affinamenti privilegiano il legno piccolo e, talvolta, una presenza un po' sopra le righe del rovere disturba lo sviluppo gustativo di questi meravigliosi prodotti" (Gambero Rosso 2015).
Ultima modifica di gp il 01 mag 2015 18:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 01 mag 2015 18:59

Muffato ha scritto:Inizio con qualche impressione da neofita su questi giorni nel Chianti
Andare a Villa Pomona varrebbe la pena anche se Monica Raspi producesse acqua
lievemente frizzante , non è stata l'impressione di un ultra cinquantenne in andropausa ma il commento condiviso con la mia compagna. Siamo stati accolti come vecchi amici in visita anche se era la prima volta che ci incontravamo , cordialità
e simpatia a litri . Veniamo ai vini , sospendo il giudizio sul C.C. 2013 , è stato
imbottigliato da poco e non mi sento all'altezza di valutarlo . Sicuramente ha bisogno
di tempo per esprimersi . la Riserva 2012 guadagnerà anch'essa in bottiglia
ma mi è piaciuta tanto , è come un decatleta potenza per le prove di forza ma
anche snellezza per non piantarsi nella corsa
La visita a Valdellecorti è stata più breve per motivi contingenti il tempo di assaggiare
il C.C. 2012 e di apprezzare la gentilezza dei proprietari . Avevo bevuto il C.C 2011
ma questo a mio parere è sicuramente superiore . Non sto a parlare di lampone
ciliegia o altro questo è un vino alla Bolt , vola . Peccato che le bottiglie finiranno
alla stessa velocità . Ma siamo sicuri che sia "solo" Sangiovese ? che non ci sia anche del Pinot Nero ?
Un assaggio alla bottega di Giovannino. , che l' aveva al bicchiere , del Rocca di Montegrossi San Marcellino 2004. Probabilmente non l'ho capito io ma l'ho trovato " pesante " ( miccel ,più o meno quello che tu hai descritto così bene parlando della
2007 anche se ho letto che per te la 2004 è più che pronta)
Questo era ieri , oggi le aziende le ho viste dalla Mountain Bike , tutto molto bello
ma per noi della bassa che mettiamo i Gpm sui cavalcavia ....

Grazie per i commenti :) mi fa piacere che ne torni soddisfatto!
Muffato
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Re: Chianti

Messaggioda Muffato » 01 mag 2015 22:38

emigrato ha scritto:
Muffato ha scritto:Inizio con qualche impressione da neofita su questi giorni nel Chianti
Andare a Villa Pomona varrebbe la pena anche se Monica Raspi producesse acqua
lievemente frizzante , non è stata l'impressione di un ultra cinquantenne in andropausa ma il commento condiviso con la mia compagna. Siamo stati accolti come vecchi amici in visita anche se era la prima volta che ci incontravamo , cordialità
e simpatia a litri . Veniamo ai vini , sospendo il giudizio sul C.C. 2013 , è stato
imbottigliato da poco e non mi sento all'altezza di valutarlo . Sicuramente ha bisogno
di tempo per esprimersi . la Riserva 2012 guadagnerà anch'essa in bottiglia
ma mi è piaciuta tanto , è come un decatleta potenza per le prove di forza ma
anche snellezza per non piantarsi nella corsa
La visita a Valdellecorti è stata più breve per motivi contingenti il tempo di assaggiare
il C.C. 2012 e di apprezzare la gentilezza dei proprietari . Avevo bevuto il C.C 2011
ma questo a mio parere è sicuramente superiore . Non sto a parlare di lampone
ciliegia o altro questo è un vino alla Bolt , vola . Peccato che le bottiglie finiranno
alla stessa velocità . Ma siamo sicuri che sia "solo" Sangiovese ? che non ci sia anche del Pinot Nero ?
Un assaggio alla bottega di Giovannino. , che l' aveva al bicchiere , del Rocca di Montegrossi San Marcellino 2004. Probabilmente non l'ho capito io ma l'ho trovato " pesante " ( miccel ,più o meno quello che tu hai descritto così bene parlando della
2007 anche se ho letto che per te la 2004 è più che pronta)
Questo era ieri , oggi le aziende le ho viste dalla Mountain Bike , tutto molto bello
ma per noi della bassa che mettiamo i Gpm sui cavalcavia ....

Grazie per i commenti :) mi fa piacere che ne torni soddisfatto!

E non è finita , stasera alle Panzanelle (consigliato) ho visto che in carta il Montevertine era il 2012 al prezzo di 40 € , troppo giovane , ho ripiegato su un
Godibilissimo Bucciarelli Riserva 2008 .
Non ti fischiavano le orecchie ?
miccel
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 01 mag 2015 23:40

Muffato ha scritto:Un assaggio alla bottega di Giovannino. , che l' aveva al bicchiere , del Rocca di Montegrossi San Marcellino 2004. Probabilmente non l'ho capito io ma l'ho trovato " pesante " ( miccel ,più o meno quello che tu hai descritto così bene parlando della
2007 anche se ho letto che per te la 2004 è più che pronta)
Questo era ieri , oggi le aziende le ho viste dalla Mountain Bike , tutto molto bello
ma per noi della bassa che mettiamo i Gpm sui cavalcavia ....

Il 2004 l'ho bevuto nell'autunno scorso, in effetti mi è parso pronto. A me la "larghezza" non spaventa, quando è adeguatamente contrastata. E' un vino così, capisco che lo stile sia discutibile, però la qualità ce la sento sempre, ottima. Forse DOPO il tappone ti sarebbe andato giù meglio... :lol:
paperofranco
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 01 mag 2015 23:55

gp ha scritto:
paperofranco ha scritto:Ritorno brevemente sul Ch.Cl. 2012 di San Giusto a Rentennano.
E' un'etichetta ben conosciuta, l'ho segnalato soltanto perché a mio modesto parere, in quest'annata può rappresentare una piacevole sorpresa per chi non lo disprezza, ovviamente, ma neanche lo ama, trovandolo solitamente un po' sovrappeso e con qualche sbuffo alcolico di troppo. In tal caso, questa è l'annata giusta.

Messa così non fa una grinza: "può" rappresentare una sorpresa, non "deve". Da come hai contestato la descrizione critica che ne ho dato, sembrava la seconda e non la prima. Oltretutto, che certi tratti siano meno presenti in questa che in altre annate non significa che non ci siano. Quindi se uno scrive di speziatura da legno e alcol potente come ho fatto io (e in parte Miccel) è singolare dire che la sua descrizione non corrisponde "per niente", arrivando a mettere in dubbio che abbia effettivamente bevuto il vino in questione, manco fosse un Chianti Classico da 12,5° elevato in cemento.
Per contestualizzare, oggi per curiosità sono andato a leggere quel paio di guide che seguo. La descrizione più dettagliata del Chianti Classico 2012 SGR sta su quella dell'Espresso 2015: "fruttato e alcolico al naso; buona spinta sul palato, grintoso, con il frutto in evidenza e con leggere incisioni roverizzate sul finale (16/20)". Insomma, mi sembra che certi elementi ricorrano, poi ovviamente ognuno dà un peso maggiore o minore al singolo tratto in base ai suoi criteri e alla sua percezione del vino come si presenta nel bicchiere.

paperofranco ha scritto:Aggiungo che per me il legno non ha mai rappresentato un problema in questo vino, cosa che invece mi capita abbastanza spesso con le Baroncole ed il Percarlo.

Dipende anche da quanto lo si mette in relazione alla tipologia: in un Chianti Classico "annata" mi aspetterei decisamente meno legno piccolo e nuovo rispetto alle altre due. Sempre per contestualizzare, oltre che per... par condicio, cito l'altra delle due guide che ho: "Gli affinamenti privilegiano il legno piccolo e, talvolta, una presenza un po' sopra le righe del rovere disturba lo sviluppo gustativo di questi meravigliosi prodotti" (Gambero Rosso 2015).


Ribadisco: non mi trovo in questa descrizione, soprattutto perché sembra che siano i tratti essenziali e quasi non ci sia altro da dire; invece, secondo me, sono al limite molto marginali.
Poi non capisco perché tu mi riporti quanto scritto sulle guide, forse per te è importante, per me no, ad esempio.
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 02 mag 2015 00:37

Muffato ha scritto:
emigrato ha scritto:
Muffato ha scritto:Inizio con qualche impressione da neofita su questi giorni nel Chianti
Andare a Villa Pomona varrebbe la pena anche se Monica Raspi producesse acqua
lievemente frizzante , non è stata l'impressione di un ultra cinquantenne in andropausa ma il commento condiviso con la mia compagna. Siamo stati accolti come vecchi amici in visita anche se era la prima volta che ci incontravamo , cordialità
e simpatia a litri . Veniamo ai vini , sospendo il giudizio sul C.C. 2013 , è stato
imbottigliato da poco e non mi sento all'altezza di valutarlo . Sicuramente ha bisogno
di tempo per esprimersi . la Riserva 2012 guadagnerà anch'essa in bottiglia
ma mi è piaciuta tanto , è come un decatleta potenza per le prove di forza ma
anche snellezza per non piantarsi nella corsa
La visita a Valdellecorti è stata più breve per motivi contingenti il tempo di assaggiare
il C.C. 2012 e di apprezzare la gentilezza dei proprietari . Avevo bevuto il C.C 2011
ma questo a mio parere è sicuramente superiore . Non sto a parlare di lampone
ciliegia o altro questo è un vino alla Bolt , vola . Peccato che le bottiglie finiranno
alla stessa velocità . Ma siamo sicuri che sia "solo" Sangiovese ? che non ci sia anche del Pinot Nero ?
Un assaggio alla bottega di Giovannino. , che l' aveva al bicchiere , del Rocca di Montegrossi San Marcellino 2004. Probabilmente non l'ho capito io ma l'ho trovato " pesante " ( miccel ,più o meno quello che tu hai descritto così bene parlando della
2007 anche se ho letto che per te la 2004 è più che pronta)
Questo era ieri , oggi le aziende le ho viste dalla Mountain Bike , tutto molto bello
ma per noi della bassa che mettiamo i Gpm sui cavalcavia ....

Grazie per i commenti :) mi fa piacere che ne torni soddisfatto!

E non è finita , stasera alle Panzanelle (consigliato) ho visto che in carta il Montevertine era il 2012 al prezzo di 40 € , troppo giovane , ho ripiegato su un
Godibilissimo Bucciarelli Riserva 2008 .
Non ti fischiavano le orecchie ?

Ahhhh ecco perché!! Bene son felice che l'hai provato, bella scelta :)
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 02 mag 2015 00:40

paperofranco ha scritto:
gp ha scritto:
paperofranco ha scritto:Ritorno brevemente sul Ch.Cl. 2012 di San Giusto a Rentennano.
E' un'etichetta ben conosciuta, l'ho segnalato soltanto perché a mio modesto parere, in quest'annata può rappresentare una piacevole sorpresa per chi non lo disprezza, ovviamente, ma neanche lo ama, trovandolo solitamente un po' sovrappeso e con qualche sbuffo alcolico di troppo. In tal caso, questa è l'annata giusta.

Messa così non fa una grinza: "può" rappresentare una sorpresa, non "deve". Da come hai contestato la descrizione critica che ne ho dato, sembrava la seconda e non la prima. Oltretutto, che certi tratti siano meno presenti in questa che in altre annate non significa che non ci siano. Quindi se uno scrive di speziatura da legno e alcol potente come ho fatto io (e in parte Miccel) è singolare dire che la sua descrizione non corrisponde "per niente", arrivando a mettere in dubbio che abbia effettivamente bevuto il vino in questione, manco fosse un Chianti Classico da 12,5° elevato in cemento.
Per contestualizzare, oggi per curiosità sono andato a leggere quel paio di guide che seguo. La descrizione più dettagliata del Chianti Classico 2012 SGR sta su quella dell'Espresso 2015: "fruttato e alcolico al naso; buona spinta sul palato, grintoso, con il frutto in evidenza e con leggere incisioni roverizzate sul finale (16/20)". Insomma, mi sembra che certi elementi ricorrano, poi ovviamente ognuno dà un peso maggiore o minore al singolo tratto in base ai suoi criteri e alla sua percezione del vino come si presenta nel bicchiere.

paperofranco ha scritto:Aggiungo che per me il legno non ha mai rappresentato un problema in questo vino, cosa che invece mi capita abbastanza spesso con le Baroncole ed il Percarlo.

Dipende anche da quanto lo si mette in relazione alla tipologia: in un Chianti Classico "annata" mi aspetterei decisamente meno legno piccolo e nuovo rispetto alle altre due. Sempre per contestualizzare, oltre che per... par condicio, cito l'altra delle due guide che ho: "Gli affinamenti privilegiano il legno piccolo e, talvolta, una presenza un po' sopra le righe del rovere disturba lo sviluppo gustativo di questi meravigliosi prodotti" (Gambero Rosso 2015).


Ribadisco: non mi trovo in questa descrizione, soprattutto perché sembra che siano i tratti essenziali e quasi non ci sia altro da dire; invece, secondo me, sono al limite molto marginali.
Poi non capisco perché tu mi riporti quanto scritto sulle guide, forse per te è importante, per me no, ad esempio.

Ma ragazzi, perché non vi trovate e risolvere la differenza di giudizio davanti a una boccia di SGR 12? :mrgreen:
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Re: Chianti

Messaggioda grignolino73 » 03 mag 2015 20:02

Fattoria di Cinciano Chianti classico riserva 2007

Colore rubino con il bordo granata,intenso....stantuffa profumi di marasca,viola,liquirizia intensi,leggermente balsamico.......in bocca e pieno,succoso,avvolgente,senza mancare di un discreto supporto acido...godurioso e sensuale,si fa bere e ribere...astenersi anoressici,solo per chi ama le rotondità agraziate.
<<Non esistono montagne impossibili
esistono solo uomini che non sono capaci di salirle>> Cesare Maestri

<<Le abitudini appiattiscono le idee>> Ferrua Elvio
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 08 mag 2015 17:36

Cinciorosso 2011 Podere Le Cinciole L5213
Blend di sangiovese 60%, Cabernet Sauvignon 20%, Syrah 15%, Merlot 5%, fa 12 mesi in cemento. A me e' piaciuto molto, anche se si sente che non e' tutto sangiovese, la distanza da un CC e' minima. Colore un rosso tendente al violaceo, al naso cigliegia e fiori, mentre in bocca bella acidita', con tannino in evidenza e buona persistenza.
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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 11 mag 2015 22:15

Chianti Classico ris. "Baron Ugo" 2009 Monteraponi.
Una delle più belle espressioni chiantigiane sentite negli ultimi tempi. Gran vino, nient'altro da dire.
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Re: Chianti

Messaggioda Spectator » 12 mag 2015 18:53

San Giusto a R e Monteraponi 2013 come sono ,li avete assaggiati?E i C Classico 2013..in generale :lol:? ?
Ultima modifica di Spectator il 13 mag 2015 08:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 12 mag 2015 20:18

Io invece volevo sapere se qualcuno ha provato il Castello di Monsanto Riserva 2012 viste le opinioni molto positive sul 2011 :D
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Re: Chianti

Messaggioda SommelierSardo » 13 mag 2015 13:46

zampaflex ha scritto:
vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:Bisognerebbe tenere delle classi sul Chianti e insegnare a legioni di bevitori a conoscerlo e rispettarlo.


Codesta affermazione mi garba assai.
...il rispetto non si compra sugli alberi, ma ce lo si guadagna con l'impegno e la serietà ( e la qualità) impedendo che la maggior parte del Chianti in circolazione , con tanto di sigillo dei consorzi e DOCG, sia emerita paccottaglia liquida e i supermercati e grossisti (fate un giro alla Metro &C ... ma anche tutti gli hard discount) siano inondati di queste sozzerie da un euro e ottanta alla bottiglia (se non addirittura... al litro) ... ma suvvia... i grandi Chianti li conosciamo e , soprattutto, chi li produce ed allora cominciamo a parlare con nomi e cognomi e non come griffe ormai smunta ... :evil: e se mi esprimo così è per l'amore viscerale che ho per questo vino, che ha accompagnato la mia adolescenza enologica e con il quale ho avuto decenni di odio e amore ... 8)


Giusto, hai colto il tallone d'achille di una denominazione troppo eterogenea. Apprezziamo le punte e ci dimentichiamo del sommerso...



Vi voglio bene... :)
Il problema sta nel disciplinare, e non solo nella denominazione Chianti Classico (comunque una delle più complesse, storicamente). E prima ancora, il problema principale è la cattiva cultura generale...
In Italia, la fascetta e la denominazione non garantiscono assolutamente niente!
E soprattutto la nostra pessima conoscenza vitivinicola, piuttosto diffusa, basta confrontare l'italiano medio con l'omologo francese...
Parlare di Chianti Classico è come parlare di una donna: può essere giovane, matura, vecchia, figa, sensuale, grassa, magra, intrigante, ecc.ecc.ecc.
Invece, facendo un banale esempio, qui in Toscana vai a fare un banale aperitivo, e nel 90% dei locali trovi scritto solamente "Chianti" come se identificasse un solo insindacabile prodotto come se si trattasse di Campari Bitter.
Tristezza...
miccel
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 15 mag 2015 09:12

PODERE CASTELLINUZZA – CHIANTI CLASSICO 2012
Profumi eleganti, di fiori e piccoli frutti, pian piano sempre più intensi. E’ un vino di un certo tenore alcolico e di buona struttura. In bocca entra bene, senza eccessi acidi o tannici, ma da un certo punto in poi si irrigidisce su note un po’ troppo amare e cupe.
Il mio giudizio: si sente che il è vino buono, che merita, ma secondo me non è completamente risolto. Io credo che abbia bisogno ancora di tempo, fra 1-2 anni potrebbe esprimersi con più scioltezza.

CASTELLINUZZA E PIUCA – CHIANTI CLASSICO 2012
Siamo, ovviamente, su profumi simili, ma fin da subito mostra un carattere differente, con un naso più sbarazzino in cui emerge un buonissimo lampone. Ha una struttura più esile e meno alcol (13°), scorre composto ma fluido, con un ritorno delle note dolci del naso e altre sottilmente amare e acidule, molto gustose. Definire “piacevole” o “goloso” un vino così è giusto ma non è tutto, questo è proprio bono, provatelo se avete l’occasione.
miccel
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 15 mag 2015 09:14

SommelierSardo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
zampaflex ha scritto:Bisognerebbe tenere delle classi sul Chianti e insegnare a legioni di bevitori a conoscerlo e rispettarlo.


Codesta affermazione mi garba assai.
...il rispetto non si compra sugli alberi, ma ce lo si guadagna con l'impegno e la serietà ( e la qualità) impedendo che la maggior parte del Chianti in circolazione , con tanto di sigillo dei consorzi e DOCG, sia emerita paccottaglia liquida e i supermercati e grossisti (fate un giro alla Metro &C ... ma anche tutti gli hard discount) siano inondati di queste sozzerie da un euro e ottanta alla bottiglia (se non addirittura... al litro) ... ma suvvia... i grandi Chianti li conosciamo e , soprattutto, chi li produce ed allora cominciamo a parlare con nomi e cognomi e non come griffe ormai smunta ... :evil: e se mi esprimo così è per l'amore viscerale che ho per questo vino, che ha accompagnato la mia adolescenza enologica e con il quale ho avuto decenni di odio e amore ... 8)


Giusto, hai colto il tallone d'achille di una denominazione troppo eterogenea. Apprezziamo le punte e ci dimentichiamo del sommerso...



Vi voglio bene... :)
Il problema sta nel disciplinare, e non solo nella denominazione Chianti Classico (comunque una delle più complesse, storicamente). E prima ancora, il problema principale è la cattiva cultura generale...
In Italia, la fascetta e la denominazione non garantiscono assolutamente niente!
E soprattutto la nostra pessima conoscenza vitivinicola, piuttosto diffusa, basta confrontare l'italiano medio con l'omologo francese...
Parlare di Chianti Classico è come parlare di una donna: può essere giovane, matura, vecchia, figa, sensuale, grassa, magra, intrigante, ecc.ecc.ecc.
Invece, facendo un banale esempio, qui in Toscana vai a fare un banale aperitivo, e nel 90% dei locali trovi scritto solamente "Chianti" come se identificasse un solo insindacabile prodotto come se si trattasse di Campari Bitter.
Tristezza...

Hai provato da Cecco Rivolta, in Piazza Delle Vettovaglie?
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Re: Chianti

Messaggioda SommelierSardo » 17 mag 2015 12:15

miccel ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
vinogodi ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Bisognerebbe tenere delle classi sul Chianti e insegnare a legioni di bevitori a conoscerlo e rispettarlo.


Codesta affermazione mi garba assai.
...il rispetto non si compra sugli alberi, ma ce lo si guadagna con l'impegno e la serietà ( e la qualità) impedendo che la maggior parte del Chianti in circolazione , con tanto di sigillo dei consorzi e DOCG, sia emerita paccottaglia liquida e i supermercati e grossisti (fate un giro alla Metro &C ... ma anche tutti gli hard discount) siano inondati di queste sozzerie da un euro e ottanta alla bottiglia (se non addirittura... al litro) ... ma suvvia... i grandi Chianti li conosciamo e , soprattutto, chi li produce ed allora cominciamo a parlare con nomi e cognomi e non come griffe ormai smunta ... :evil: e se mi esprimo così è per l'amore viscerale che ho per questo vino, che ha accompagnato la mia adolescenza enologica e con il quale ho avuto decenni di odio e amore ... 8)




Vi voglio bene... :)
Il problema sta nel disciplinare, e non solo nella denominazione Chianti Classico (comunque una delle più complesse, storicamente). E prima ancora, il problema principale è la cattiva cultura generale...
In Italia, la fascetta e la denominazione non garantiscono assolutamente niente!
E soprattutto la nostra pessima conoscenza vitivinicola, piuttosto diffusa, basta confrontare l'italiano medio con l'omologo francese...
Parlare di Chianti Classico è come parlare di una donna: può essere giovane, matura, vecchia, figa, sensuale, grassa, magra, intrigante, ecc.ecc.ecc.
Invece, facendo un banale esempio, qui in Toscana vai a fare un banale aperitivo, e nel 90% dei locali trovi scritto solamente "Chianti" come se identificasse un solo insindacabile prodotto come se si trattasse di Campari Bitter.
Tristezza...

Hai provato da Cecco Rivolta, in Piazza Delle Vettovaglie?


Infatti ho fatto una stima del 90% dei locali...
Su Pisa è sicuramente il più attento e competente... poi c'è il vuoto...
Se andiamo verso Livorno, nonostante i vini della costa siano rinomati e le zone di produzione siano a due passi, c'è comunque poca attenzione...
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Re: Chianti

Messaggioda zampaflex » 17 mag 2015 13:16

Castello di Cacchiano - CCR 2006
Non ho avuto molto tempo per seguirlo, stappato e versato (pranzo dai miei).
Didascalico al naso con frutto, sottobosco, ginepro. Ma con una bocca più aspra che fresca e con tannino ancora vivace, come se avessero vendemmiato a maturazione imperfetta. Boccia sfortunata?
Non progredi est regredi
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Re: Chianti

Messaggioda miccel » 18 mag 2015 10:48

SommelierSardo ha scritto:
miccel ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Vi voglio bene... :)
Il problema sta nel disciplinare, e non solo nella denominazione Chianti Classico (comunque una delle più complesse, storicamente). E prima ancora, il problema principale è la cattiva cultura generale...
In Italia, la fascetta e la denominazione non garantiscono assolutamente niente!
E soprattutto la nostra pessima conoscenza vitivinicola, piuttosto diffusa, basta confrontare l'italiano medio con l'omologo francese...
Parlare di Chianti Classico è come parlare di una donna: può essere giovane, matura, vecchia, figa, sensuale, grassa, magra, intrigante, ecc.ecc.ecc.
Invece, facendo un banale esempio, qui in Toscana vai a fare un banale aperitivo, e nel 90% dei locali trovi scritto solamente "Chianti" come se identificasse un solo insindacabile prodotto come se si trattasse di Campari Bitter.
Tristezza...

Hai provato da Cecco Rivolta, in Piazza Delle Vettovaglie?


Infatti ho fatto una stima del 90% dei locali...
Su Pisa è sicuramente il più attento e competente... poi c'è il vuoto...
Se andiamo verso Livorno, nonostante i vini della costa siano rinomati e le zone di produzione siano a due passi, c'è comunque poca attenzione...



Sono d’accordo con te, sembra che manchi la “cultura media” del vino. Dal conoscitore appassionato si salta all’incompetente.
Anche in Maremma la situazione è analoga.
Un altro errore banale che viene commesso quasi sempre è quello della temperatura di servizio. Parlo anche delle classiche trattorie, dove ormai spendi 25-40 euro (quindi non si possono più considerare “popolari” in senso stretto).
Ebbene, non ti servirebbero mai un piatto di tortelli meno che caldi, o una coca cola meno che fredda, ma a portarti un rosso a 23-24 gradi non ci mettono nulla.
Mi viene quasi il rimpianto di 20-25 anni fa, quando cominciavo a uscire un po’. Allora di bottiglie in giro ce n’erano poche, e il morellino sfuso veniva spesso servito diaccio marmato, anche d’inverno…
E’ pur vero che ultimamente (anche se esco poco) comincio a vedere nelle liste più vini e anche di altre zone - prima mancavano quasi del tutto -, segno che, seppur confusamente, uno sforzo si sta facendo. Qui come da altre parti, immagino.
Perché il percorso si completi ci vuole secondo me un maggiore stimolo anche da parte dei clienti, che devono divenire più consapevoli dei loro “diritti” riguardo a un vino. Ma prima, appunto, li devono conoscere…
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 18 mag 2015 10:51

Sempre di Chianti si parla...questo l'ho trovato al Le Clerq vicino, al prezzo (ok accise incluse come da legge in Polonia) di 10 euro spaccati. Ebbene si, anche il Tavernello si evolve :mrgreen: :lol:

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Re: Chianti

Messaggioda paperofranco » 18 mag 2015 22:35

emigrato ha scritto:Sempre di Chianti si parla...questo l'ho trovato al Le Clerq vicino, al prezzo (ok accise incluse come da legge in Polonia) di 10 euro spaccati. Ebbene si, anche il Tavernello si evolve :mrgreen: :lol:

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Eravamo già del gatto, al peggio non c'è mai fine. Non se la potevano prendere con qualcun altro?
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Re: Chianti

Messaggioda emigrato » 19 mag 2015 09:23

paperofranco ha scritto:
emigrato ha scritto:Sempre di Chianti si parla...questo l'ho trovato al Le Clerq vicino, al prezzo (ok accise incluse come da legge in Polonia) di 10 euro spaccati. Ebbene si, anche il Tavernello si evolve :mrgreen: :lol:

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Eravamo già del gatto, al peggio non c'è mai fine. Non se la potevano prendere con qualcun altro?

Ma se vai sul loro sito se la son presi si anche con altri, poi bellissime le collezioni, tutte da 12%, come fatte con lo stampino :lol:
http://www.tavernello.com/products/still-wines/

Un po' mi vergogno a mettere questo link cmq :mrgreen:
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Re: Chianti

Messaggioda Wineduck » 19 mag 2015 10:16

Certo che a leggervi sembrate un branco di "Maria Antonietta" che dal balcone della reggia esclamò: "il popolo protesta perchè manca il pane? Perchè non gli date le brioches?"
Solo perchè siete appassionati di vino vorreste che tutti i prodotti fossero come quelli che beviamo noi? Lo sapete in quale percentuale noi incidiamo sul fatturato globale del vino italiano e francese? 0,0000000000000000000.... 8)
Il business si fa con i grandi numeri, non con le iperselezioni per enofighetti! Andate a vedere a Bordeaux, a fronte di poche decine di produttori top, quante milioni di bottiglie vengono vendute nel mondo con le denominazioni base (Bordeaux Superior, ecc.). Senza fatturato con prodotti di massa non c'è media borghesia, senza media borghesia non c'è ricchezza sufficiente per le mezze calzette come noi (non credo che fra noi ci siano milionari iperfacoltosi: quelli del mercatino degli avanzi su cui ci tuffiamo noi, come pezzenti qualunque, se ne fottono...)
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton

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