CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

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piergi
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda piergi » 17 feb 2013 14:43

Taurasi renonno 2008- Molettieri
Più che nonno mi pare il nipote pettinato e "studiato" di un vecchio e sanguigno contadino (anzi zappatore)...
Parte un po' privo del mordente che ti aspetteresti da un aglianico giovanotto, sembra fare il suo compito perfettino fra note di arancio amaro e di mirto, invece col passare del tempo acquisisce grip e profondità e lascia emergere una piacevolissima nota affumicato-sulfurea.
Buono anche il rapp. Q\P
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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diamonddave
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda diamonddave » 17 feb 2013 16:19

Fiano di Avellino 2009 - Guido Marsella :D :D :D :D :D
Minchia sarda che vino! :shock:
Ieri sera, ospite a casa della mamma di Valeria per una meravigliosa orecchiette con cime di rapa (possibile mai che le migliori a Bari le cucini una veneta?!?) e rape stufate, ho deciso di portare un fiano, e questo è stato il suggerimento di un amico ristoratore che mi ammoniva <<se te tu non hai mai bevuto Marsella allora o sei scemo o sei astemio>> ... Dio bonino che vino ragazzi!
Colore classico, giallo paglierino, splendente, e poi un naso intrigante di note affumicate e crosta di pane. Bocca bellissima, sapido, sceso in men che non si dica e boccia "seccata" con il solo primo piatto in quattro persone di cui uno ha bevuto pochissimo. Bella lunghezza per un vino che mi ha stregato, portandomi ai livelli di Pietracupa e Picariello, azzardando un personalissimo sorpasso, anche se di misura, su questi ultimi... :shock:

Montepulciano d'Abruzzo Riserva Zanna 2007 - Dino Illuminati :D :D :D :D :D
Altra personale scoperta del week end, altra bomba.
Un vinone, con profumi di grafite e caffè a farla da padroni, e poi una bocca di grande potenza.
Non lascia nulla alla simpatia, ma porta con se il carattere tosto della regione e della gente da cui proviene: serio, un po' ostile a rivelarsi, inizialmente ho detto nero d'avola (era servito alla cieca) ma qualcosa non mi tornava: aveva un corpo ed una consistenza da vero picchiatore, da contadino con le mani callose e segnate dal lavoro. Bocca meravigliosa, con un tannino magistrale ed una acidità che reggeva un alcol non indifferente. Botte grande, e si sente, per un vero cazzutissimo montepulciano abruzzese dal grande rapporto q/p. Meno piacione del Marina Cvetic, più equilibrato del San Clemente Riserva di Zaccagnini, più maschio del San Calisto. Da berne ancora.
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda barone79 » 17 feb 2013 18:38

CEPPARELLO 2004 ISOLE E OLENA

un bell'esempio di sangiovese,rustico ma allo stesso tempo equilibrato,cuoio,humus,caffe in polvere, ma anche mora matura e ed amarena.
al sorso ha un buon attacco,si distende ampio e chiude abbastanza lungo
per la mia bocca "talebana"si avverte un po troppa dolcezza ed un filo di legno ancora da assorbire,tra qualche anno sarà sicuramente meglio...

MONTEVERTINE 2008

al naso è gia un ventaglio di profumi,frutta croccante,fragolina di bosco e ciliegia fresca,terra bagnata,muschio,tabacco,rosmarino,in bocca la "terrosità"del sangiovese mista ad un ottima vena minerale e ad un acidità importante danno un vino non particolarmente ampio ma fresco e succoso .
in chiusura si avverte una leggera astringenza data da un tannino ancora non perfettamente disteso .
vino giustamente ancora in fasce,già si beve bene ma per quel che mi riguarda le altre che ho in cantina prima di un anno non le tocco.... :D
l'annata come detto da martino è stata difficile ma allo stesso tempo molto classica e di stampo chiantigiano,in questa versione non c'è voglia di essere gourmand o di strizzare l'occhio alla borgogna ma solo di farsi portavoce dei profumi e dei sapori della sua terra natale ...


BARBARESCO 2008 RIZZI

ah che bel nebbiolo! :D
La definizione di vino "base"gli sta stretta e non perde occasione per dimostrarlo...
la 2007 molto gourmand e borgognona al naso mentre la 2008 estremamente classica,profuma di rosa,di viola,di tabacco biondo e liquirizia,di spezie dolci e pepe bianco,appena versato si avverte un pò di alcol in eccesso che con l'ossigenazione scompare.
in bocca è giustamente asciutto ma gia inaspettatamente equilibrato e godibile,ha una bella polpa,l'acidità è ben integrata ed un tannino giovane ma da manuale si dimentica di attaccarsi alle gengive regalando un gustoso finale....
piaciuto molto.....mofiseeeeee.... prepara altre scorte!!!!! :mrgreen: :mrgreen:
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda boston » 17 feb 2013 19:30

sorpreso in positivo da Sangiovese di Romagna riserva Michelangiolo 2009, un peso massimo dal passo felpato e per niente pesante che ha accompagnato degnamente un pranzo a base di Mora Romagnola
Tutti avevano la faccia del Cristo nella livida aureola dell'elmetto. Tutti portavano l'insegna del supplizio nella croce della baionetta e nelle tasche il pane dell'ultima cena e nella gola il pianto dell'ultimo addio.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Nebbiolino » 18 feb 2013 00:11

boston ha scritto:sorpreso in positivo da Sangiovese di Romagna riserva Michelangiolo 2009, un peso massimo dal passo felpato e per niente pesante che ha accompagnato degnamente un pranzo a base di Mora Romagnola


No, nessuna sorpresa, è un buon vino con il pregio di invecchiare discretamente bene. Ricordo una 2004 bevuta ormai un annetto e mezzo fa molto piacevole. :D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda arnaldo » 18 feb 2013 09:11

diamonddave ha scritto:Fiano di Avellino 2009 - Guido Marsella :D :D :D :D :D
portandomi ai livelli di Pietracupa e Picariello, azzardando un personalissimo sorpasso, anche se di misura, su questi ultimi... :shock:

.


Marsella è buono e/o particolare...diciamo che fa' corsa a se'......con Pietracupa e Picariello è un'altra storia, altro stile di interpretazione....altro......."De Magistriiiisss .....intervieni tu, va'......." :D :D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda de magistris » 18 feb 2013 10:26

arnaldo ha scritto:
diamonddave ha scritto:Fiano di Avellino 2009 - Guido Marsella :D :D :D :D :D
portandomi ai livelli di Pietracupa e Picariello, azzardando un personalissimo sorpasso, anche se di misura, su questi ultimi... :shock:

.


Marsella è buono e/o particolare...diciamo che fa' corsa a se'......con Pietracupa e Picariello è un'altra storia, altro stile di interpretazione....altro......."De Magistriiiisss .....intervieni tu, va'......." :D :D


ci sono un sacco di fianisti molto più preparati di me su questo forum, una squadra di grandi appassionati con sensibilità diverse e tanta passione. Può il verdicchio contare su una "base" di squadra altrettanto variegata??? :lol: (giusto per cominciare la settimana...)

Al di là delle battute, una denominazione dimostra di essere ad un buon punto quando cominciano ad affermarsi varie punte ma soprattutto sono chiari gli stili, le interpretazioni, le annate: insomma, quello che ci si può e deve aspettare, a prescindere dalle gerarchie e dai gradimenti personali. Infatti, per esempio, chi adora i fiano di Montefredane generalmente non apprezza più di tanto quelli di Lapio, e viceversa, chi cerca il fumé salmastro entra meno in sintonia con le espressività più "terpeniche" dei fiano d'altura, e così via.

Marsella, come dici tu, fa un po' storia a sé e infatti c'è chi lo considera di gran lunga il numero uno e chi lo mette dietro ad almeno altri 6-7. Se c'è un'annata, però, che lo avvicina stilisticamente ed espressivamente agli altri sempre citati, di sicuro è proprio questa 2009, nettamente la mia preferita tra tutti i fiano usciti dalla cantina di Summonte. Altre annate le trovo spesso troppo cariche, con quella trementina (Conan-Fabio Cimmino copyright) che a mio avviso toglie un po' di profondità insieme al deciso apporto alcolico-glicerico-materico.
Paolo De Cristofaro

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Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Ludi » 18 feb 2013 10:55

Vigliano, L'Erta Chardonnay 2008: rispetto a bottiglie bevute solo qualche mese fa, mi ha dato l'impressione di aver avuto problemi di conservazione. Il colore è oro antico, e al naso i sentori di frutta essiccata risultano un pò troppo evidenti. NG
Meo Camuzet, Nuits St. Georges 2004: produttore importante, ma il vino paga un pò i limiti dell'annata, soprattutto in termini di lunghezza ed intensità L'eleganza è peraltro superba. 88
D'Alessandro, Il Bosco 2004: sempre un gran bel bere, specie quando il vino, a circa 1 h dall'apertura, comincia a tirar fuori note di tapenade e di salamoia. Inconfondibilmente syrah, è elegante nella sua integrità ed austerità. D'Alessandro ed Amerighi, pur con stili diversi, sono dei punti di riferimento per il syrah italiano. 91
Chapoutier, Hermitage Les Greffieux 2001: il confronto con il precedente rende evidente l'abisso che separa il Rodano dall'Italia quando si parla di syrah. Il Bosco in annata eccellente nulla può contro uno dei cru "minori" di Chapoutier in annata media. Ciò che colpisce è l'estrema vena giovanile (mia moglie, cui lo avevo servito alla cieca, aveva pensato ad un 2006), l'esuberanza fruttata e floreale (la violetta fresca è irresistibile), la speziatura fine, i tannini incredibili. Grande, grande vino. 94
Domaine Matignon, Coteaux du Layon 2008: anche qui ci sarebbe da fare qualche considerazione sul grande rapporto q/p dei vini della Loira. Bottiglia che si acquista intorno ai 10 euro, e che stupisce per lo straordinario equilibrio tra dolcezza e freschezza. Adoro, poi, le note di mela cotogna dello Chenin.... Uno dei vini da dessert più bevibili che mi siano capitati negli ultimi tempi. 90
Terlano, Quartz 2009: gran bel SB, non molto fresco (colpa dell'annata?), ma in compenso dotato di una bellissima sapidità che ricorda, netto, il ciottolo di fiume. Molto persistente, giustamente varietale, mai "in your face". 90
Chateau Sociando Mallet 1990: anche qui, si resta a bocca aperta di fronte alla integrità e giovinezza di questo vino, che non esiterei a dimenticare in cantina per altri 15 anni. Non un mostro di eleganza e di complessità, stupisce però per la potenza del frutto, la compostezza e cremosità del tannino, la mineralità (grafite soprattutto) che dona grande piacevolezza. Finito in un nonnulla. 92
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Francvino » 18 feb 2013 10:59

de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:
diamonddave ha scritto:Fiano di Avellino 2009 - Guido Marsella :D :D :D :D :D
portandomi ai livelli di Pietracupa e Picariello, azzardando un personalissimo sorpasso, anche se di misura, su questi ultimi... :shock:

.


ci sono un sacco di fianisti molto più preparati di me su questo forum, una squadra di grandi appassionati con sensibilità diverse e tanta passione. Può il verdicchio contare su una "base" di squadra altrettanto variegata??? :lol: (giusto per cominciare la settimana...)

Al di là delle battute,


Da quando Cernilli, dopo domanda specifica, ha detto che preferisce, pur di poco, il Verdicchio al Fiano non sei più lo stesso. :roll:

Al di là delle battute, la risposta è no. Il Verdicchio nulla può contro la straripante avanzata del Fiano nelle preferenze di grandi appassionati con sensibilità tanto diverse e tanta passione.
Rimane solo la roccaforte AVR, difficile da espugnare, ma non impossibile.
A meno che non sia la Stalingrado del vitigno che nasce su suoli ricoperti da lapilli vulcanici.
:D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda gpetrus » 18 feb 2013 11:46

venerdi sera :
Barolo Brunate Le Coste 2005 Rinaldi :D :D :D :) anche dopo 3 gg bt aperta non cede di un millimetro
Barolo Vigna Santa Caterina 2006 G. Porro :D :D :) bello ferroso rapporto q/p ottimo
Gevrey Chambertin village 2009 Taupenot Merme bello possente la sera poi dal gg dopo si perde un filino :D :D
Gevrey Chambertin 1er cru Come aux Moines Gallois 2008 piu' fine ed elegante complice annata classica ma anche questo alla lunga cede il passo :D :D
alla fine considerando tutto vinciamo noi , specialmente se consideriamo che i cugini francesi costano parecchio di piu' :D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda gp » 18 feb 2013 11:52

de magistris ha scritto:Marsella, come dici tu, fa un po' storia a sé e infatti c'è chi lo considera di gran lunga il numero uno e chi lo mette dietro ad almeno altri 6-7. Se c'è un'annata, però, che lo avvicina stilisticamente ed espressivamente agli altri sempre citati, di sicuro è proprio questa 2009, nettamente la mia preferita tra tutti i fiano usciti dalla cantina di Summonte. Altre annate le trovo spesso troppo cariche, con quella trementina (Conan-Fabio Cimmino copyright) che a mio avviso toglie un po' di profondità insieme al deciso apporto alcolico-glicerico-materico.

Trementina? :shock: Mi sembra un riconoscimento più paradossale che concreto. "alcolico-glicerico-materico" invece è azzeccato, soprattutto nelle annate migliori per la denominazione: non a caso la 2009 è un'annata scarsina per il Fiano (salvo revisione e conguaglio... :D ).

Qualche nome per i Fiano d'altura? Tra i molto terpenici metterei Pietracupa e (a corrente alternata) Di Prisco, ma a occhio non credo siano d'altura.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda de magistris » 18 feb 2013 11:58

gp ha scritto:
de magistris ha scritto:Marsella, come dici tu, fa un po' storia a sé e infatti c'è chi lo considera di gran lunga il numero uno e chi lo mette dietro ad almeno altri 6-7. Se c'è un'annata, però, che lo avvicina stilisticamente ed espressivamente agli altri sempre citati, di sicuro è proprio questa 2009, nettamente la mia preferita tra tutti i fiano usciti dalla cantina di Summonte. Altre annate le trovo spesso troppo cariche, con quella trementina (Conan-Fabio Cimmino copyright) che a mio avviso toglie un po' di profondità insieme al deciso apporto alcolico-glicerico-materico.

Trementina? :shock: Mi sembra un riconoscimento più paradossale che concreto. "alcolico-glicerico-materico" invece è azzeccato, soprattutto nelle annate migliori per la denominazione: non a caso la 2009 è un'annata scarsina per il Fiano (salvo revisione e conguaglio... :D ).

Qualche nome per i Fiano d'altura? Tra i molto terpenici metterei Pietracupa e (a corrente alternata) Di Prisco, ma a occhio non credo siano d'altura.


Pietracupa è indubbiamente il più terpenico tra i fiano di Montefredane-Summonte, ma lo è sicuramente meno rispetto ai fiano di Lapio-Montefalcione e della dorsale Parolise-Sorbo-Candida-San Michele di Serino (con vigne regolarmente sopra i 500 metri), ma anche a quelli di altre zone lavorati col freddo, da tenuta Sarno ai Favati, passando per le selezioni delle tre grandi aziende.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda vignadelmar » 18 feb 2013 12:02

Francvino ha scritto:
Al di là delle battute, la risposta è no. Il Verdicchio nulla può contro la straripante avanzata del Fiano nelle preferenze di grandi appassionati con sensibilità tanto diverse e tanta passione.
Rimane solo la roccaforte AVR, difficile da espugnare, ma non impossibile.
A meno che non sia la Stalingrado del vitigno che nasce su suoli ricoperti da lapilli vulcanici.
:D


Traditore !!!!!
:lol:

Ciao

.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda de magistris » 18 feb 2013 12:15

vignadelmar ha scritto:
Francvino ha scritto:
Al di là delle battute, la risposta è no. Il Verdicchio nulla può contro la straripante avanzata del Fiano nelle preferenze di grandi appassionati con sensibilità tanto diverse e tanta passione.
Rimane solo la roccaforte AVR, difficile da espugnare, ma non impossibile.
A meno che non sia la Stalingrado del vitigno che nasce su suoli ricoperti da lapilli vulcanici.
:D


Traditore !!!!!
:lol:

Ciao

.


eccoti qua, lo sapevo che ti avrei stanato... :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Francvino » 18 feb 2013 12:24

vignadelmar ha scritto:
Francvino ha scritto:
Al di là delle battute, la risposta è no. Il Verdicchio nulla può contro la straripante avanzata del Fiano nelle preferenze di grandi appassionati con sensibilità tanto diverse e tanta passione.
Rimane solo la roccaforte AVR, difficile da espugnare, ma non impossibile.
A meno che non sia la Stalingrado del vitigno che nasce su suoli ricoperti da lapilli vulcanici.
:D


Traditore !!!!!
:lol:

Ciao

.


Ma se ho pure citato Stalingrado, città martire dove l'Orso Sovietico fece a brandelli il lupo nazista, come monito per i canti trionfalistici del De Magistris....
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda vignadelmar » 18 feb 2013 12:25

de magistris ha scritto:eccoti qua, lo sapevo che ti avrei stanato... :lol:


Vedere il topic sul verdicchio a pagina 2 è una cosa insopportabile.....

Nemmeno Francvino ne tiene alto il vessillo !!!

:wink:

Ciao
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Francvino » 18 feb 2013 12:29

vignadelmar ha scritto:
de magistris ha scritto:eccoti qua, lo sapevo che ti avrei stanato... :lol:


Vedere il topic sul verdicchio a pagina 2 è una cosa insopportabile.....

Nemmeno Francvino ne tiene alto il vessillo !!!

:wink:

Ciao



Troppe cose: dovrei parlare dei recentissimi assaggi del Capovolto 2011 de La Marca di San Michele o del San Michele, sempre 2011, di Bonci. O rendicontare della bella verticale completa (anche se parte dal 2007) dell'Apicus di Ripa Marchetti e contestuale assaggio del terzo vino dell'azienda, una Riserva di Verdicchio affinata in botte grande....o del nuovo Cantico della Figura 2010 di Leo Felici che si avvia a diventare uno dei punti fermi della denominazione....troppe cose.
Preferisco legger di Fiano e Timorasso. :D
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda vignadelmar » 18 feb 2013 12:35

.
Preferisco legger di Fiano e Timorasso. :D[/quote]

Una auto flagellazione in pieno periodo penitenziale pasquale.......bravo !!!!

Ciao

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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Alberto » 18 feb 2013 12:53

Toscana Bianco Carmen Puthod, Teruzzi & Puthod, 2009 (13%)
Unico esempio a me noto (qualcuno è a conoscenza di altro? :roll: ) di sangiovese vinificato in bianco.
Al di là della bizzarria, un vino di notevole limpidezza territoriale, infatti mi ha ricordato qualche vernaccia Tradizionale o qualche Vinbrusco di Montenidoli (su Teruzzi & Puthod invece non ho riscontri): colore verdolino chiaro, naso asciutto, severo, tanto fieno ed altre note vegetali secche, quasi pungenti; frutto poco, solo una suggestione di melone bianco. Parecchio salino al palato, e pure discretamente lungo; fermenta in legno piccolo, ed una nota di cioccolato bianco, in crescita da mezza bocca in poi verso il finale, è lì a testimoniarlo. Ma rimane come caratteristica predominante la vegetalità, leggermente astringente, da nocciola verde. Non malvagio.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Francvino » 18 feb 2013 13:01

Alberto ha scritto:Toscana Bianco Carmen Puthod, Teruzzi & Puthod, 2009 (13%)
Unico esempio a me noto (qualcuno è a conoscenza di altro? :roll: ) di sangiovese vinificato in bianco.


L'azienda Colmone della Marca a San Severino Marche produce il Bianco del Moro da sangiovese vinificato in bianco.
Con la stessa tecnica vinifica anche il merlot nel vino Il Merlo Albino.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda gaprile » 18 feb 2013 13:08

Alberto ha scritto:Toscana Bianco Carmen Puthod, Teruzzi & Puthod, 2009 (13%)
Unico esempio a me noto (qualcuno è a conoscenza di altro? :roll: ) di sangiovese vinificato in bianco.

Qualcosaltro c'è, il Droppello di Fertuna era vinificato in bianco, almeno le prime annate, ora non ci giurerei.
Un altro è l'Ex Rubro di una piccola azienda del grossetano -Scansano- Poggio al Toro.
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda gobrish » 18 feb 2013 15:01

w.e. rodanesco

Chateau Rayas Chateauneuf-du-Pape Blanc Reserve 2003 - con i bianchi del rodano non riesce a scattare la scintilla, alla prima nasata mi affascina al secondo sorso mi stanca, lo trovo pesante senza alcuna spinta in bocca.

Domaine de la Vieille Julienne Châteauneuf-du-Pape Reserve 1999 - con i rossi del rodano invece è sempre scattata la scintilla, naso molto intenso sulle tipiche note da CdP, in bocca è potente ma con una buona acidità che, malgrado i 14,5°, invoglia al bicchiere successivo. Questo produttore non lo vedo mai citato dai rodanisti del forum, certo non raggiunge le vette dei top della regione, ma anche lo CdP VV mi è sempre piaciuto parecchio.
Sir Panzy
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda Sir Panzy » 18 feb 2013 15:08

Meursault 2000 Oenolife: naso pulito e nitido di fiori gialli e agrumi. Bocca bella tesa e di medio spessore. Segni del tempo non pervenuti. Una bella bottiglia dissetante e appagante, non un nostro di complessità ma tanta piacevolezza.
Detto cio', c'è qualcuno che mi spiega qualcosa su Oenolife?? grazie :wink:
Si può sognare una moltitudine di bevande, ma quando si ha veramente sete bisogna svegliarsi per bere. (F)
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diamonddave
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda diamonddave » 18 feb 2013 15:14

Francvino ha scritto:
de magistris ha scritto:
arnaldo ha scritto:
diamonddave ha scritto:Fiano di Avellino 2009 - Guido Marsella :D :D :D :D :D
portandomi ai livelli di Pietracupa e Picariello, azzardando un personalissimo sorpasso, anche se di misura, su questi ultimi... :shock:

.


ci sono un sacco di fianisti molto più preparati di me su questo forum, una squadra di grandi appassionati con sensibilità diverse e tanta passione. Può il verdicchio contare su una "base" di squadra altrettanto variegata??? :lol: (giusto per cominciare la settimana...)

Al di là delle battute,


Da quando Cernilli, dopo domanda specifica, ha detto che preferisce, pur di poco, il Verdicchio al Fiano non sei più lo stesso. :roll:

Al di là delle battute, la risposta è no. Il Verdicchio nulla può contro la straripante avanzata del Fiano nelle preferenze di grandi appassionati con sensibilità tanto diverse e tanta passione.
Rimane solo la roccaforte AVR, difficile da espugnare, ma non impossibile.
A meno che non sia la Stalingrado del vitigno che nasce su suoli ricoperti da lapilli vulcanici.
:D

Personalmente, in generale, preferisco il Fiano al Verdicchio, salvo particolari interpretazioni che a volte invertono la classifica: ad esempio il Villa Bucci riserva è uno dei miei bianchi preferiti.

Tornando a Marsella, quindi, mi sembra di capire che al di là della sua indubbia qualità generale, con la 2009 ho beccato l'annata perfetta.
Era davvero un gran bere quella boccia...
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Re: CHE BEVESSIMO A FEBBRAIO 2013

Messaggioda vignadelmar » 18 feb 2013 15:55

diamonddave ha scritto:Personalmente, in generale, preferisco il Fiano al Verdicchio, salvo particolari interpretazioni che a volte invertono la classifica: ad esempio il Villa Bucci riserva è uno dei miei preferito..



Considerati ufficialmente depennato dai miei amici ed espulso dal Cccp!!!

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