Messaggioda l'oste » 21 dic 2008 18:19
Ieri gran pranzo con amici e bambini festanti.
Ognuno preparava un piatto e portava un vino (con la solita raccomandazione, "portatelo buono che c'è lui che rompe le balle", quel "lui" sarei io).
Menu molto vario e natalizio:
Salmome selvaggio affumicato con crostini
Involtini di pasta filo ripieni di carne e verdure "speziate" con curcuma, red chili e semi di senape
Patè di tonno
Ravioli di carne fatti in casa in brodo di vitello
Scaloppa di fois gras con composta di cipolla rossa su letto di insalatina
Formaggi di capra
Frutta e pandoro
Oltre alle canoniche bonardine e prosecchini di riscaldamento, e un paio di passiti finali, c'era anche qualche bottiglia degna di nota, alcune immagino anche dove son state reperite...
Champagne Veuve Cliquot
Solo assaggiato di sfuggita, un po' metallico, poco fruttato e floreale, stile troppo algido.
Rosso del soprano 2006 - Palari
Colore abbastanza scuro, profumi inizialmente appena legnosi "tostati" più che dolci, poi escono spezie anche "bordolesi" (tabacco, frutto affumicato) e un sentore sapido, in bocca buon equilibrio e discreta cremosità e persistenza. Unico "neo", non mi è sembrato un vino così giovane, non pesante ma nemmeno leggiadro come forse dovrebbe essere un vino di due anni. Piaciutino.
NSG 2000 - H.Gouges
Colore rosso scarico ma nemmen troppo. I profumi non immediatamente riconoscibili come borgognosi, chiusi dal principio sul fumè e minerale, poi escono pian piano fruttini scuri e un velato piacevole incenso. In bocca è ancora dritto anche se l'acidità si è un po' persa nel tempo, in cambio ha sviluppato una cremosità "scura" al palato abbastanza complessa, retrogusto leggermente liquirizioso. Meglio la bocca del naso, forse. Piaciuto abbastanza.
NSG Les Vaucrains 2005 - Chicotot
Colore luminoso carico, profumi qui nettamente chiamano il pinot nero, fin da subito, lamponi, fragoline, quel minerale di radice fresca quasi balsamica, abbastanza ampio, profondo e cangiante. In bocca è giovanissimo, i tannini vanno a 10000 watt, si sente il minerale e l'acidità luminosa accende il palato, persistenza dolce e lunga, mette gran voglia di berlo. Piaciuto un bel po'.
Barolo Cascina Francia 1998 - Conterno
Colore aranciato granata, con guizzi di rosso scuro, bellissimo. I profumi ci sono tutti, in alternanza, come se rispondessero al'appello, anguria, arancia, melograno, rosa... Grande bottiglia, si smarca immediatamente dai vini precedenti per austerità, un vino da silenzio attorno, allo stesso tempo immediato e complesso, da bere a damigiane, i 14,5* non si sentono proprio. In bocca è una coccola, profondo, pieno, persistenza da manuale, molto nebbioloso. Piaciuto molto.
C'era anche una grappa di pere tedesca, in bottiglia piramidale dal formato gigante che ha steso tutti definitivamente...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini