LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

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AmoSlade
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda AmoSlade » 18 mag 2020 11:26

Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: L’alcool non è ben integrato, troppo evidente, quasi fastidioso. Il finale è leggermente amaricante, la persistenza non è notevole. Lo immaginavo molto più elegante


purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Visto che si parla CdP e alcool, ieri ho bevuto il 2016 di Clos du Mont Olivet: molto sul frutto tipo fragola e succo di mirtillo, mi aspettavo più speziatura, sicuramente l'ho aperto troppo giovane e con qualche anno di bottiglia probabilmente arriverà anche un po' di complessità in più. Però mi hanno colpito l'equilibrio e la freschezza del sorso nonostante i 16 gradi in etichetta, assolutamente non pervenuti.
Ultima modifica di AmoSlade il 18 mag 2020 11:49, modificato 1 volta in totale.
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Nightfall
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Nightfall » 18 mag 2020 11:44

Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: L’alcool non è ben integrato, troppo evidente, quasi fastidioso. Il finale è leggermente amaricante, la persistenza non è notevole. Lo immaginavo molto più elegante


purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Sapevo che era stata un'annata calda in zona e non mi aspettavo un vino snello, ma secondo me questa mancanza di
equilibrio è dovuta anche ad altro. Di recente ho bevuto uno CdP base di Domaine du Marcoux, sempre 2005, è l'ho trovato
molto più bilanciato rispetto a questo, anche se meno complesso
Alcuni non diventano mai folli. I loro vini devono essere proprio noiosi.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda AmoSlade » 18 mag 2020 11:48

zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:Calabretta, Nerello Mascalese 2010: parte con una volatile urlata che mi spinge a metterlo sull'insalata. Poi si ricompone, su note di stallatico. Moglie e figlio in visibilio. Io, come si comprende, molto meno convinto.


:lol: :lol: :lol: ti stai allevando il nemico in casa!!!


Ormai sono convinto che con certi vini sia una questione di sintonia personale :D Altrimenti non mi spiego come per certi produttori (mi vengono in mente ad esempio Valentini, Dettori, Calabretta) ci sia - e parlo di bevitori di cui mi fido - chi sostiene di aver trovato un'altissima percentuale di bottiglie difettose e chi di aver avuto solo sporadiche delusioni. Statisticamente non sta in piedi.
Io, per esempio, di Calabretta avendo bevuto più volte quasi tutte le annate dal 2000 al 2010, solo una volta (con un 2002) mi sono trovato di fronte un vino che ho percepito come difettato.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Nightfall » 18 mag 2020 11:52

AmoSlade ha scritto:
Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: L’alcool non è ben integrato, troppo evidente, quasi fastidioso. Il finale è leggermente amaricante, la persistenza non è notevole. Lo immaginavo molto più elegante


purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Visto che si parlando CdP e alcool, ieri ho bevuto il 2016 di Clos du Mont Olivet: molto sul frutto tipo fragola e succo di mirtillo, mi aspettavo più speziatura, sicuramente l'ho aperto troppo giovane e con qualche anno di bottiglia probabilmente arriverà anche un po' di complessità in più. Però mi hanno colpito l'equilibrio e la freschezza del sorso nonostante i 16 gradi in etichetta, assolutamente non pervenuti.


Bevuto anche io di recente un 2007 ed ho avuto le stesse impressioni, fresco ed equilibrato nonostante la gradazione
alcolica abbastanza importante (15°). Ricordo anche un bel naso con il frutto ancora in evidenza, piaciuto molto.
Alcuni non diventano mai folli. I loro vini devono essere proprio noiosi.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Ludi » 18 mag 2020 13:34

zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:Calabretta, Nerello Mascalese 2010: parte con una volatile urlata che mi spinge a metterlo sull'insalata. Poi si ricompone, su note di stallatico. Moglie e figlio in visibilio. Io, come si comprende, molto meno convinto.


:lol: :lol: :lol: ti stai allevando il nemico in casa!!!


mannaggia..... :lol: :lol: :lol:
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda landmax » 18 mag 2020 14:29

steeve6 ha scritto:
landmax ha scritto:
l'oste ha scritto:
steeve6 ha scritto:
l'oste ha scritto:Benvenuto, c'è gente come il sottoscritto che scrive cavolate qui da una vita eppure reitero, vai tranquillo, nel mondo del vino ogni opinione ha la sua fondatezza, se uno lo beve.
Solo opinione personale sull'abbinamento del Savigny, lo abbino quasi sempre anche ad una cosa semplice come pollo arrosto alle erbe ma ci vedo sempre piuma "bianca" (quaglie, faraona, pernici...), del resto in Francia c'è un detto che più o meno dice : "se ha le ali ma non è un aereo apri un pinot noir".


Però questo era un vino bianco 8) 8)

Hai visto come partono facili le cavolate?
Colpa del rossista che vive in me, Savigny è rosso.
In effetti la denominazione è in larghissima parte rossista, forse sarebbe stato opportuno specificare che si trattava di un bianco...


Come dicevo, sono quasi neofita e, ahimè, non ho molta dimestichezza con le denominazioni.

Citando un utente del forum, oggi ho imparato qualcosa :D :D
Tranquillo, e benvenuto! :D
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Messner » 18 mag 2020 21:30

Ludi ha scritto:
Messner ha scritto:
Calabretta rimane Calabretta, ci vuole fortuna a trovare una bottiglia senza Volatile/Brett, soprattutto negli ultimi anni :mrgreen:

Tenuta delle Terre nere ha acquistato pochi anni fa un appezzamento di terreno in quel di Milo.
Se ti capita sotto mano prova la sua nuova etichetta chiamata "Etna Bianco Superiore"
Vedrai che rimarrai soddisfatto :wink:


la cerco, grazie! Sono stato in cantina da loro un anno e mezzo fa, non ricordo di averlo provato.


Ah dimenticavo...ha prodotto un altro cru bianco dalla zona di Biancavilla, sud-ovest del vulcano.
il vino si chiama Etna Bianco Contrada Montalto. Prima annata ad uscire sarà la 2019, non è ancora in commercio, direi inizio autunno la release. Mi raccomando: occhi puntati su quella zona etnea, usciranno cose molto interessanti nei prossimi anni :wink:
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Messner » 18 mag 2020 22:25

AmoSlade ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:Calabretta, Nerello Mascalese 2010: parte con una volatile urlata che mi spinge a metterlo sull'insalata. Poi si ricompone, su note di stallatico. Moglie e figlio in visibilio. Io, come si comprende, molto meno convinto.


:lol: :lol: :lol: ti stai allevando il nemico in casa!!!


Ormai sono convinto che con certi vini sia una questione di sintonia personale :D Altrimenti non mi spiego come per certi produttori (mi vengono in mente ad esempio Valentini, Dettori, Calabretta) ci sia - e parlo di bevitori di cui mi fido - chi sostiene di aver trovato un'altissima percentuale di bottiglie difettose e chi di aver avuto solo sporadiche delusioni. Statisticamente non sta in piedi.
Io, per esempio, di Calabretta avendo bevuto più volte quasi tutte le annate dal 2000 al 2010, solo una volta (con un 2002) mi sono trovato di fronte un vino che ho percepito come difettato.


Difetti evidenti come Brett e volatile sono quasi inconcepibili. Stanno ad indicare che il vignaiolo non ha saputo controllare correttamente i processi. Tutti possiamo sbagliare ma se l'errore è reiterato allora c'è qualcosa che non va. Se capita una partita di una annata perché qualcosa è andato storto lo posso capire, tutti sbagliamo, ma se quasi tutti gli anni hai dei problemi allora bisogna rivedere come fai il vino.

Discorso Valentini, Rinaldi and co: c'è sicuramente una soglia di percezione differente da un individuo all'altro. La volatile/brett che per uno può essere impercettibile per l'altro può essere fastidiosa. Resta il fatto che un vino difettato è difettato, anche se fatto da Madame Lalou
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda maxer » 19 mag 2020 01:28

Messner ha scritto:... Resta il fatto che un vino difettato è difettato, anche se fatto da Madame Lalou ...


..... allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo : " Ha bestemmiato ! "

:shock: :evil: :twisted: :evil: :shock:
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda alì65 » 19 mag 2020 07:33

Messner ha scritto:
Ludi ha scritto:
Messner ha scritto:
Calabretta rimane Calabretta, ci vuole fortuna a trovare una bottiglia senza Volatile/Brett, soprattutto negli ultimi anni :mrgreen:

Tenuta delle Terre nere ha acquistato pochi anni fa un appezzamento di terreno in quel di Milo.
Se ti capita sotto mano prova la sua nuova etichetta chiamata "Etna Bianco Superiore"
Vedrai che rimarrai soddisfatto :wink:


la cerco, grazie! Sono stato in cantina da loro un anno e mezzo fa, non ricordo di averlo provato.


Ah dimenticavo...ha prodotto un altro cru bianco dalla zona di Biancavilla, sud-ovest del vulcano.
il vino si chiama Etna Bianco Contrada Montalto. Prima annata ad uscire sarà la 2019, non è ancora in commercio, direi inizio autunno la release. Mi raccomando: occhi puntati su quella zona etnea, usciranno cose molto interessanti nei prossimi anni :wink:


basta fare un giro in cantina e già si capisce il perchè; vigne stupende, mano un po..... così
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda arnaldo » 19 mag 2020 08:48

AmoSlade ha scritto:
Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: L’alcool non è ben integrato, troppo evidente, quasi fastidioso. Il finale è leggermente amaricante, la persistenza non è notevole. Lo immaginavo molto più elegante


purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Visto che si parla CdP e alcool, ieri ho bevuto il 2016 di Clos du Mont Olivet: molto sul frutto tipo fragola e succo di mirtillo, mi aspettavo più speziatura, sicuramente l'ho aperto troppo giovane e con qualche anno di bottiglia probabilmente arriverà anche un po' di complessità in più. Però mi hanno colpito l'equilibrio e la freschezza del sorso nonostante i 16 gradi in etichetta, assolutamente non pervenuti.


Beh ottima scelta. Bravo. Oltretutto CdMontOlivet è tra le aziende top di CHdP. La 2016 al Sud è stata una bella annata. E l alcool in quell area è una costante. Loro producono la famosa Cuvee du Papet che è un vino che puo' durare 30 anni, mentre il base ha questo pregio che si lascia aprire anche da giovane, pur con qualche spigolatura. Io li ho comprati entrambi ma non li apro certamente, come pure i loro 2010 altra annata monstre. Se trovi il loro CdR viellies vignes,prendilo al volo. quello è golosissimo,ha 1 grado in meno, e lo bevi a gargarozzo, chiudo dicendoti che costa 11,90 euro. :D
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda AmoSlade » 19 mag 2020 09:25

arnaldo ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: L’alcool non è ben integrato, troppo evidente, quasi fastidioso. Il finale è leggermente amaricante, la persistenza non è notevole. Lo immaginavo molto più elegante


purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Visto che si parla CdP e alcool, ieri ho bevuto il 2016 di Clos du Mont Olivet: molto sul frutto tipo fragola e succo di mirtillo, mi aspettavo più speziatura, sicuramente l'ho aperto troppo giovane e con qualche anno di bottiglia probabilmente arriverà anche un po' di complessità in più. Però mi hanno colpito l'equilibrio e la freschezza del sorso nonostante i 16 gradi in etichetta, assolutamente non pervenuti.


Beh ottima scelta. Bravo. Oltretutto CdMontOlivet è tra le aziende top di CHdP. La 2016 al Sud è stata una bella annata. E l alcool in quell area è una costante. Loro producono la famosa Cuvee du Papet che è un vino che puo' durare 30 anni, mentre il base ha questo pregio che si lascia aprire anche da giovane, pur con qualche spigolatura. Io li ho comprati entrambi ma non li apro certamente, come pure i loro 2010 altra annata monstre. Se trovi il loro CdR viellies vignes,prendilo al volo. quello è golosissimo,ha 1 grado in meno, e lo bevi a gargarozzo, chiudo dicendoti che costa 11,90 euro. :D


Grazie per i consigli. L'anno scorso avevo bevuto una 2015, trovandola però meno pronta ed equilibrata rispetto a questa 2016. Ne ho un'altra in cantina che aspetterò qualche anno. La Cuvee du Papet (ho solo una bottiglia di 2016), quando può iniziare a valere la pena di essere stappata, senza attendere 30 anni? :D
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda landmax » 19 mag 2020 09:33

Visto che si parla di Chateauneuf du Pape, in effetti il problema alcol è evidente (ormai le gradazioni alcoliche sono stabilmente sui 14,5/15 o anche 16 gradi, spesso evidenti in molti assaggi) e credo che anche lì dovranno ripensare alla gestione agronomica del vigneto (forse lo stanno già facendo, non lo so). Mi riferisco ai loro famosi ciotoli ai piedi degli alberelli, bellissimi da vedere per carità, ma in questo momento storico davvero controproducenti per la gestione dell'alcol.

Se qualcuno ha notizie "fresche" sul tema sarebbe bello discuterne.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda arnaldo » 19 mag 2020 10:18

AmoSlade ha scritto:
arnaldo ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: L’alcool non è ben integrato, troppo evidente, quasi fastidioso. Il finale è leggermente amaricante, la persistenza non è notevole. Lo immaginavo molto più elegante


purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Visto che si parla CdP e alcool, ieri ho bevuto il 2016 di Clos du Mont Olivet: molto sul frutto tipo fragola e succo di mirtillo, mi aspettavo più speziatura, sicuramente l'ho aperto troppo giovane e con qualche anno di bottiglia probabilmente arriverà anche un po' di complessità in più. Però mi hanno colpito l'equilibrio e la freschezza del sorso nonostante i 16 gradi in etichetta, assolutamente non pervenuti.


Beh ottima scelta. Bravo. Oltretutto CdMontOlivet è tra le aziende top di CHdP. La 2016 al Sud è stata una bella annata. E l alcool in quell area è una costante. Loro producono la famosa Cuvee du Papet che è un vino che puo' durare 30 anni, mentre il base ha questo pregio che si lascia aprire anche da giovane, pur con qualche spigolatura. Io li ho comprati entrambi ma non li apro certamente, come pure i loro 2010 altra annata monstre. Se trovi il loro CdR viellies vignes,prendilo al volo. quello è golosissimo,ha 1 grado in meno, e lo bevi a gargarozzo, chiudo dicendoti che costa 11,90 euro. :D


Grazie per i consigli. L'anno scorso avevo bevuto una 2015, trovandola però meno pronta ed equilibrata rispetto a questa 2016. Ne ho un'altra in cantina che aspetterò qualche anno. La Cuvee du Papet (ho solo una bottiglia di 2016), quando può iniziare a valere la pena di essere stappata, senza attendere 30 anni? :D

Piu' hai la pazienza di aspettarla meglio sara',credimi. Normalmente io prendo assortimento generale col Cdr proprio perchè gli Chateauneuf chiedono tempo, quindi bevo i vini base altrettanto buoni e piu' pronti. Cuvee du papet gli darei almeno 10 anni.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda arnaldo » 19 mag 2020 10:22

landmax ha scritto:Visto che si parla di Chateauneuf du Pape, in effetti il problema alcol è evidente (ormai le gradazioni alcoliche sono stabilmente sui 14,5/15 o anche 16 gradi, spesso evidenti in molti assaggi) e credo che anche lì dovranno ripensare alla gestione agronomica del vigneto (forse lo stanno già facendo, non lo so). Mi riferisco ai loro famosi ciotoli ai piedi degli alberelli, bellissimi da vedere per carità, ma in questo momento storico davvero controproducenti per la gestione dell'alcol.

Se qualcuno ha notizie "fresche" sul tema sarebbe bello discuterne.


IL problema dei gradi alcolici colpisce ormai quasi dappertutto. vogliamo parlare dei brunelli 2015 ??? :D I vini prestigiosi, da aree altrettanto prestigiose ormai sono cosi'. Bisogna quindi solo darle maggior tempo per far si che l alcool si attenui (sparire non potra' certamente mai). Meglio bere i vini base delle rispettive aree, rossi di montalcino, nebbioli, cote du rhone...che normalmente viaggiano a 13.13,5°.
Anche perchè vedo una nuova generazione di appassionati (per fortuna e ben vengano) che per motivi di cantine limitate o di voglia di stappare.......non aspettano nulla. Comprano la bottiglia anche importante e stappano, spesso per curiosita'.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda AmoSlade » 19 mag 2020 10:31

arnaldo ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
arnaldo ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
Ludi ha scritto:
purtroppo gli CdP di annate calde e ricche hanno spesso questo problema....ecco perché, salvo le deovute eccezioni, sono vini che non mi fanno impazzire.


Visto che si parla CdP e alcool, ieri ho bevuto il 2016 di Clos du Mont Olivet: molto sul frutto tipo fragola e succo di mirtillo, mi aspettavo più speziatura, sicuramente l'ho aperto troppo giovane e con qualche anno di bottiglia probabilmente arriverà anche un po' di complessità in più. Però mi hanno colpito l'equilibrio e la freschezza del sorso nonostante i 16 gradi in etichetta, assolutamente non pervenuti.


Beh ottima scelta. Bravo. Oltretutto CdMontOlivet è tra le aziende top di CHdP. La 2016 al Sud è stata una bella annata. E l alcool in quell area è una costante. Loro producono la famosa Cuvee du Papet che è un vino che puo' durare 30 anni, mentre il base ha questo pregio che si lascia aprire anche da giovane, pur con qualche spigolatura. Io li ho comprati entrambi ma non li apro certamente, come pure i loro 2010 altra annata monstre. Se trovi il loro CdR viellies vignes,prendilo al volo. quello è golosissimo,ha 1 grado in meno, e lo bevi a gargarozzo, chiudo dicendoti che costa 11,90 euro. :D


Grazie per i consigli. L'anno scorso avevo bevuto una 2015, trovandola però meno pronta ed equilibrata rispetto a questa 2016. Ne ho un'altra in cantina che aspetterò qualche anno. La Cuvee du Papet (ho solo una bottiglia di 2016), quando può iniziare a valere la pena di essere stappata, senza attendere 30 anni? :D

Piu' hai la pazienza di aspettarla meglio sara',credimi. Normalmente io prendo assortimento generale col Cdr proprio perchè gli Chateauneuf chiedono tempo, quindi bevo i vini base altrettanto buoni e piu' pronti. Cuvee du papet gli darei almeno 10 anni.


Grazie!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Alberto » 19 mag 2020 10:38

arnaldo ha scritto:IL problema dei gradi alcolici colpisce ormai quasi dappertutto. vogliamo parlare dei brunelli 2015 ??? :D I vini prestigiosi, da aree altrettanto prestigiose ormai sono cosi'. Bisogna quindi solo darle maggior tempo per far si che l alcool si attenui (sparire non potra' certamente mai). Meglio bere i vini base delle rispettive aree, rossi di montalcino, nebbioli, cote du rhone...che normalmente viaggiano a 13.13,5°.
Anche perchè vedo una nuova generazione di appassionati (per fortuna e ben vengano) che per motivi di cantine limitate o di voglia di stappare.......non aspettano nulla. Comprano la bottiglia anche importante e stappano, spesso per curiosita'.

CIAO ALDO!!! :D :D :D
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda landmax » 19 mag 2020 11:38

arnaldo ha scritto:
landmax ha scritto:Visto che si parla di Chateauneuf du Pape, in effetti il problema alcol è evidente (ormai le gradazioni alcoliche sono stabilmente sui 14,5/15 o anche 16 gradi, spesso evidenti in molti assaggi) e credo che anche lì dovranno ripensare alla gestione agronomica del vigneto (forse lo stanno già facendo, non lo so). Mi riferisco ai loro famosi ciotoli ai piedi degli alberelli, bellissimi da vedere per carità, ma in questo momento storico davvero controproducenti per la gestione dell'alcol.

Se qualcuno ha notizie "fresche" sul tema sarebbe bello discuterne.


IL problema dei gradi alcolici colpisce ormai quasi dappertutto. vogliamo parlare dei brunelli 2015 ??? :D I vini prestigiosi, da aree altrettanto prestigiose ormai sono cosi'. Bisogna quindi solo darle maggior tempo per far si che l alcool si attenui (sparire non potra' certamente mai). Meglio bere i vini base delle rispettive aree, rossi di montalcino, nebbioli, cote du rhone...che normalmente viaggiano a 13.13,5°.
Anche perchè vedo una nuova generazione di appassionati (per fortuna e ben vengano) che per motivi di cantine limitate o di voglia di stappare.......non aspettano nulla. Comprano la bottiglia anche importante e stappano, spesso per curiosita'.
Verissimo, Aldo, il problema non riguarda certo solo Chateauneuf, ma per quest'ultima vi è una peculiarità in più: la presenza dei ciottoli, che i viticoltori locali hanno da tempo immemore sfruttato proprio per favorire la migliore maturazione della pianta e, conseguentemente, dell'uva (quando andai là, ormai moltissimi anni fa, mi venne spiegato che i ciotoli servivano come accumulatori di calore, che viene poi rilasciato di notte). Ora la mia curiosità è proprio questa: possibile che con un global warming così evidente nessuno a Chateauneuf rifletta sul fatto che i ciotoli, oggi, rischiano di essere controproducenti per i loro vini, contribuendo a renderli più alcolici? Immagino che qualche produttore se lo stia domandando e volevo sapere se qualcuno stava ripensando le proprie scelte agronomiche, per favorire vini meno pesanti da quel punto di vista... e comunque, per la mia esperienza, non sempre attendere tanto è garanzia di miglior integrazione alcolica, mi è capitato di bere vini (non solo CdP) di dieci anni e più con il problema dell'alcol nettamente percepibile.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Messner » 19 mag 2020 13:59

maxer ha scritto:
Messner ha scritto:... Resta il fatto che un vino difettato è difettato, anche se fatto da Madame Lalou ...


..... allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo : " Ha bestemmiato ! "

:shock: :evil: :twisted: :evil: :shock:


La verità a volte fa male :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda zampaflex » 19 mag 2020 14:06

landmax ha scritto:
arnaldo ha scritto:
landmax ha scritto:Visto che si parla di Chateauneuf du Pape, in effetti il problema alcol è evidente (ormai le gradazioni alcoliche sono stabilmente sui 14,5/15 o anche 16 gradi, spesso evidenti in molti assaggi) e credo che anche lì dovranno ripensare alla gestione agronomica del vigneto (forse lo stanno già facendo, non lo so). Mi riferisco ai loro famosi ciotoli ai piedi degli alberelli, bellissimi da vedere per carità, ma in questo momento storico davvero controproducenti per la gestione dell'alcol.

Se qualcuno ha notizie "fresche" sul tema sarebbe bello discuterne.


IL problema dei gradi alcolici colpisce ormai quasi dappertutto. vogliamo parlare dei brunelli 2015 ??? :D I vini prestigiosi, da aree altrettanto prestigiose ormai sono cosi'. Bisogna quindi solo darle maggior tempo per far si che l alcool si attenui (sparire non potra' certamente mai). Meglio bere i vini base delle rispettive aree, rossi di montalcino, nebbioli, cote du rhone...che normalmente viaggiano a 13.13,5°.
Anche perchè vedo una nuova generazione di appassionati (per fortuna e ben vengano) che per motivi di cantine limitate o di voglia di stappare.......non aspettano nulla. Comprano la bottiglia anche importante e stappano, spesso per curiosita'.
Verissimo, Aldo, il problema non riguarda certo solo Chateauneuf, ma per quest'ultima vi è una peculiarità in più: la presenza dei ciottoli, che i viticoltori locali hanno da tempo immemore sfruttato proprio per favorire la migliore maturazione della pianta e, conseguentemente, dell'uva (quando andai là, ormai moltissimi anni fa, mi venne spiegato che i ciotoli servivano come accumulatori di calore, che viene poi rilasciato di notte). Ora la mia curiosità è proprio questa: possibile che con un global warming così evidente nessuno a Chateauneuf rifletta sul fatto che i ciotoli, oggi, rischiano di essere controproducenti per i loro vini, contribuendo a renderli più alcolici? Immagino che qualche produttore se lo stia domandando e volevo sapere se qualcuno stava ripensando le proprie scelte agronomiche, per favorire vini meno pesanti da quel punto di vista... e comunque, per la mia esperienza, non sempre attendere tanto è garanzia di miglior integrazione alcolica, mi è capitato di bere vini (non solo CdP) di dieci anni e più con il problema dell'alcol nettamente percepibile.


Ma soprattutto, avendo come vitigno principe la grenache, che è l'equivalente francese del Primitivo in quanto a sbracamento alcoolico...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda arnaldo » 19 mag 2020 14:13

Alberto ha scritto:
arnaldo ha scritto:IL problema dei gradi alcolici colpisce ormai quasi dappertutto. vogliamo parlare dei brunelli 2015 ??? :D I vini prestigiosi, da aree altrettanto prestigiose ormai sono cosi'. Bisogna quindi solo darle maggior tempo per far si che l alcool si attenui (sparire non potra' certamente mai). Meglio bere i vini base delle rispettive aree, rossi di montalcino, nebbioli, cote du rhone...che normalmente viaggiano a 13.13,5°.
Anche perchè vedo una nuova generazione di appassionati (per fortuna e ben vengano) che per motivi di cantine limitate o di voglia di stappare.......non aspettano nulla. Comprano la bottiglia anche importante e stappano, spesso per curiosita'.

CIAO ALDO!!! :D :D :D

Ciao Albertone!!! UN ABBRACCIO !!!!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda ale1984 » 19 mag 2020 17:24

A proposito di chi stappa mosso da curiosità...

Serafino Rivella - Barbaresco Montestefano 15
Colore ipnotico nel calice con una sfumatura aranciata sull’unghia, di buona consistenza alla rotazione.
Naso nebbiolesco sussurrato, si apre dopo una mezz’oretta su toni prevalentemente floreali, speziati e balsamici. Il tannino è vispo e non perdona, ma la salivazione indotta dall’acidità lo rende assolutamente gestibile e gustoso. Ovviamente da aspettare, ma se il nebbiolo giovane è nelle vostre corde, è assolutamente godibile. Piaciuto parecchio, ma a mio gusto sotto alla 13 bevuta qualche mese fa. Possibilissimo sia solo quel paio d’anni in più...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda Ludi » 19 mag 2020 17:33

zampaflex ha scritto:Ma soprattutto, avendo come vitigno principe la grenache, che è l'equivalente francese del Primitivo in quanto a sbracamento alcoolico...


ottimo paragone....
Debbo dire, e in questo sono d'accordo anche con Aldo, che le seconde linee del Sud del Rodano (con il quale ho molte meno affinità che con il Nord) mi stanno dando grandi soddisfazioni. Mi è anche capitato di apprezzare vini di annate minori....ad esempio, ricordo un Hominis Fides 2008 da urlo.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda pier2559 » 19 mag 2020 19:00

arnaldo ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
Ludi ha scritto:
Nightfall ha scritto: Beh ottima scelta. Bravo. Oltretutto CdMontOlivet è tra le aziende top di CHdP. La 2016 al Sud è stata una bella annata. E l alcool in quell area è una costante. Loro producono la famosa Cuvee du Papet che è un vino che puo' durare 30 anni, mentre il base ha questo pregio che si lascia aprire anche da giovane, pur con qualche spigolatura. Io li ho comprati entrambi ma non li apro certamente, come pure i loro 2010 altra annata monstre. Se trovi il loro CdR viellies vignes,prendilo al volo. quello è golosissimo,ha 1 grado in meno, e lo bevi a gargarozzo, chiudo dicendoti che costa 11,90 euro. :D
Arnaldo, se mi dici dove lo hai trovato a 11,90 euro lo prendo subito!
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mennella
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2020

Messaggioda mennella » 19 mag 2020 19:08

lo hanno anche quelli di Vinadea (CdP)
https://www.vinadea.com/Tous-nos-vins?h ... 8&jt7=1586
ma la spedizione per l'Italia costa 31eu
mavis59 [ agosto 2003 ]

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