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picenum ha scritto:ma che t'ha fatto? certo in purezza non ce ne sono molti effettivamente...
Lusenti buono, Ciano in primis, ma pure Croci non male: lubigo e alfiere li bevo sempre volentieri.
bobbisolo ha scritto:picenum ha scritto:ma che t'ha fatto? certo in purezza non ce ne sono molti effettivamente...
Lusenti buono, Ciano in primis, ma pure Croci non male: lubigo e alfiere li bevo sempre volentieri.
deve essere colpa dell'espressione "in purezza"
fastidiosa espressione che sottenderebbe una purezza del vino rispetto agli altri vini "impuri", sporcati dal villano taglio con vitigni meno nobili...
in sostanza un campione di pristina purezza... chi non usa questa espressione inutile, fa un vino impuro
...quest'anno Ciano è cambiato COMPLETAMENTE. Vai tranquillo e assaggia la 2021 ( appena uscita dopo 1 anno di bottiglia, rifermentazione in bottiglia...picenum ha scritto:ma che t'ha fatto? certo in purezza non ce ne sono molti effettivamente...
Lusenti buono, Ciano in primis, ma pure Croci non male: lubigo e alfiere li bevo sempre volentieri.
Nexus1990 ha scritto:Domenica a pranzo con tre carissimi amici, in abbinamento ad un classico menù toscano (pici all’anatra, cinghiale, fegatelli…):
Pietroso Montosoli 2013
Naso molto bello con qualche dolcezza da Montalcino serio, giovanissimo (già dall’unghia violacea si intuiva) con una bocca ampia e fresca, bei tannini, giusto un po’ scontrosi ma è solo gioventù. Col tempo escono tante cose, da una speziatura bella terragna ad una notarella balsamica. Molto buono e tipico che più tipico non si può
Biondi Santi Brunello di Montalcino 2007
Vino di una finezza indescrivibile, il colore sembra più evoluto degli altri ma già quando lo accosti al naso sai già che la parola d’ordine sarà FRESCHEZZA, il corredo aromatico è cangiante, danza all’inizio tra spezie e agrume dolce, poi vira su sentori mentolati, alla fine addirittura il rosmarino. Bocca drittissima, giocata sullo stretto, non ampissimo ma di eleganza purissima, quasi austera in contrasto con la trasognata dovizia di profumi. Avevamo letto le note della colonna milanese ed eravamo preoccupati, ma evidentemente la loro era una bottiglia sfortunata/mal conservata perché questo definirlo piatto o bolso ci voleva Roald Dahl all’apice dell’ispirazione
Castell’in Villa Riserva 2006
E che te lo dico a fare… l’annata è grande e si sente, vino di una naturalezza unica, chiantigiano fino al midollo, sangue e agrume più dolce dei vicini (se fossi Piergi direi arancia navel), spinta salina notevole, trama di consistenza finissima ma ravvivata da un’energia vibrante, direi tellurica. Favoloso
Cepparello 2006
Questo sembra fatto ieri: è sicuramente il vino più giovane dei 4 Sangiovese, al naso qualche frutto un po’ più scuro (ma non maturo o dolce), qualche nota forse sul cuoio, bocca pure questa di bella energia, un tocco di asprezza, fresco e avvolgente, tannini molto belli. Il più indietro di tutti, vino quasi perfetto, per me un po’ meno emozionante di Biondi Santi e Castell’In Villa
Chicotot Nuits Saint Georges 1er Cru Les Vaucrains 2002
La Borgogna, infine, ha messo d’accordo tutti: naso IMPRESSIONANTE di incenso con una nota di peperone bellisisma, col tempo si fa strada la freschezza balsamica, poi le spezie dolci. Bocca con un frutto di rara purezza e definizione, sorso di bevibilità ridicola (ma davvero, non come i vini del monferrato da 16% non percepiti di cui si legge su questi lidi), bevuto per ultimo penso che tutti ci siamo versati il secondo calice dopo meno di 5 minuti, e ci siamo messi di buzzo buono a sentire, annusare, capire. Tannini ancora belli fitti ma in generale anche la trama è di qualità sopraffina, ma non è necessariamente seta, forse più lino restando nell’analogia tessile. Bellissimo vedere in cosa si tramuti l’austerità che questo vino doveva avere fino a 5/6 anni fa e di cui conservava ancora delle tracce. Il vino che farei bere a chi dice che per la Borgogna buona servono svariati pezzi da 100 e seguendo questo assurdo paradigma compra i villages di Arnoux Lachaux o peggio i Bourgogne di produttori ancor più blasonati che a questo vino, forse, allacciano le scarpe
gianni femminella ha scritto:A questo punto invitiamo gli amici della colonna milanese nella bella Toscana per un confronto
andrea ha scritto:gianni femminella ha scritto:A questo punto invitiamo gli amici della colonna milanese nella bella Toscana per un confronto
Disponibilissimi
Wineduck ha scritto:Il rosmarino l'ho trovato anch'io, nettissimo, sul 2013 bevuto in onore di Gianni poche settimane or sono. Confermo che anch'io ho pensato che le bottiglie bevute dalla colonna milanese alcuni giorni or sono fossero decisamente bolse (forse solo adeguate alle bocche dei beventi)
Ludi ha scritto:...
Krug, Clos du Mesnil 1998
... però vira su note empireumatiche ...
maxer ha scritto:Ludi ha scritto:...
Krug, Clos du Mesnil 1998
... però vira su note empireumatiche ...
... a rieccoci che, di tanto in tanto, si riaffaccia questo termine :
"empireumatico" !![]()
Ogni volta che lo leggo, io mi turbo, pensando ad una grave patologia muscolare degenerativa, un "empireumatismo" ...![]()
Prova ne sia che l' uso di tale descrizione di questo sentore del vino, che deriva dal greco "empyreuma", ha il seguente significato scientifico :
# "prodotto composto da catrame, acido acetico, etere, ossido di rame, creosoto che, disciolti nell' alcool, rendono questo liquido mortale" #
ahhh, come vorrei non leggerlo più !
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zampaflex ha scritto:Con gli amici storici, lunedì sera, serata rodaniana:
La Visciola - Cesanese del piglio Priore ju quarto 2019
Rugginosissimo in apertura, speziato, ciliegia prima poi mango, anche rosa; il tannino è un po' nebbiolesco, fine e diffuso, la bocca pare giovanile ma in incipiente risoluzione, bella spinta finale con tocchi quasi giacosiani. Grandissima sorpresa, gran bel vino.
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Ludi ha scritto:zampaflex ha scritto:Con gli amici storici, lunedì sera, serata rodaniana:
La Visciola - Cesanese del piglio Priore ju quarto 2019
Rugginosissimo in apertura, speziato, ciliegia prima poi mango, anche rosa; il tannino è un po' nebbiolesco, fine e diffuso, la bocca pare giovanile ma in incipiente risoluzione, bella spinta finale con tocchi quasi giacosiani. Grandissima sorpresa, gran bel vino.
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Piero Macciocca, oltre ad essere di rara simpatia, lavora benissimo nella sua cantina (letteralmente un garage)
alì65 ha scritto:bevute qua e la, focus o a casaccio
-M.Vesselle brut GC, sempre una certezza, si inizia sempre bene
-Grand Siecle, 94
-Egly-Ouriet BdeN, 95
-Dom 96, 93
-Krug 96, 91, un po maturo
-A.Beaufort Ambonnay 96, 97, un mostro!!!!
-Oenotheque 96, 98, buonissimo e giovanissimo!!!!
-G.Anné rosè 02, 96, minchia!!!!
-J.Beaufort Polisy demì-sec 02, 89
-Jacquesson DT 739, 90
-A.Filaine Confidence prima uscita,![]()
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!!!!
-A.Filaine S.Vertigo 08, non basterebbero le faccine
-Marchese di Gresy, Barbaresco Martinenga 90, buono e maturato molto bene
-Percarlo 99, 95
-Poggio al Vento R99, 89
-Cinciano C.C. 07, 96,![]()
!!!
-B.S. 99, 94
-Le Chiuse R99, 91
-Costa Archi GS 2012, buonissimo!!! 91
-Gulfi, Sanlorenzj 01, 88
-Case Basse Soldera 99, 94
-Schiena d'Asino 99, 92
-Valdicava Madonna del Piano R99, 96 per distacco il migliore!!!
-Gini, Renobilis 01, una garanzia
-Ledru, GC brut, buono, leggermente ossidato
-Ganevat, Les Grands Teppes VV, anno non segnato, 94
-Gaja, Barbaresco 01, 88
-D-Laroze, Chambertin CdeB 06, 91
-C.Roch, Le Grand Place 06, 93
-Gerin, Le Grand Place 05, 94
-Quintarelli, Alzero 94, 98,![]()
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-D. de S.Pierre, Arbois 2015, 84
-Anselmi, I Capitelli 95, 92
-Krug G.Cuvée, 90
-Raveneau, Valmur 08, 96
-Ganevat, Les Chalasses VV 07, 96
-Labet, La Bardette 2012, 91
-Rousseau, Clos S.Jacques 01, 96
-Remy, Chambertin 01, 93
-Clos Rougeard, Les Poyeux 04, 89
-Rayas 01, 94
-Valentini Montapulciano 01, 95
-Quintarelli R88, 98
-Quintarelli, Amabile del Cerè 84, buono ma rifermentato
e non è finita...
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