Grande emozione e grande divertimento, leggermente superiore alle aspettative, già molto alte.
Grazie a tutti, Vinogodi in primis per avere reso possibile una giornata indimenticabile.
Grazie anche agli altri intervenuti ad una delle bicchierate più rumorose e caciarone che io ricordi

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Comunque, l'obiettivo era divertirsi e direi che sia stato centrato al meglio.
Non ho preso appunti ma condivido le faccine di Vinogodi.
Come mie impressioni, difficilissimo comporre un ipotetico podio.
Forse il primo posto assoluto lo darei a Cheval Blanc 1971, naso e bocca da manuale, un grandissimo Bordeaux già perfettamente evoluto ma che non saprei dire se sia addirittura in grado di migliorarsi ulteriormente. Davvero una boccia stratosferica. Il goudron era di una eleganza e precisione assolute.
Poi il Gran Cuvée di Krug, bello, complesso, di un'intensità e lunghezza infinite. Dopo avere vuotato il bicchiere è rimasto il profumo per almeno 20 minuti, come se cifosse ancora il vino dentro.
Al terzo posto io metterei il Barolo Riserva di Giacomo Conterno del 1937. Magari il naso non sarà stato il massimo ma gli ho dato anche poco tempo per sgranchirsi. Il colore era semplicemente impressionante. Solo una leggerissima sfumatura aranciata all'unghia, per il resto integrità ed intensità di colore da farlo sembrare un 2010.
Il Mersalut Charme di Comte Lafon per un attimo mi ha fatto pensare a Leflaive, per una nota di foglia di limone già avvertita in precedente occasione.
Il Montepulciano di Emidio Pepe subito era molto sporco al naso ma poi ha rivelato delle bellissime note balsamiche fra l'eucalipto ed il mentolo, secondo me è stato un po' sottovalutato, magari per fretta.
Ho portato a casa la bottiglia con quasi tre dita di torbidissimo liquido, difficile da bere perché veramente molto torbido ma il naso era davvero molto intrigante.
Per Serfino 1947 vale il discorso di Conterno, c'è da chiedersi se questi vini inizieranno mai una parabola discendente, se nemmeno dopo 68 e 78 anni non mostrano il benché minimo cenno di cedimento.
Grandissimo anche Biondi Santi annata 1975, nemmeno riserva ma di una bellezza rara.
Comunque direi che a parte il Grand Cuvée di Krug ed il Montepulciano di Pepe, pressoché tutti i vini non dimostravano affatto gli anni che avevano.
Rispetto al faccinometro di Vinogodi forse metterei la Riserva del Centenario 1961 di Contratto appena dietro al Rioja 1975, più vivace al naso er elegante e pieno in bocca.
Ad ogni buon conto, se si dovesse rifare, come da dichiarazioni programmatiche di ieri, io mi prenoteri già per la seconda edizione.
Troppo bello!