Messaggioda Ziliovino » 05 gen 2015 14:18
Givry 1er cru La Grande Berge 2011 – Domaine Ragot. Inizia acerbo al naso e asprognolo, un po’ d’aria gli fa decisamente bene, con fruttini freschi, una leggera nota verde, bocca fresca, a tratti un po’ acidula. Troppo giovane? Migliora il giorno dopo, con delle belle spezie orientali e al naso si fa più fragrante, forse effettivamente troppo giovane, mantiene comunque una vivace freschezza.
Costa del Vento 2007 – Massa. Tappazzooooooooooo. Caxxo.
SEGNALO con piacere che Walter sostituisce le bottiglie, dovrebbe spedirmi l’ultima annata.
Sudtirol Terlaner Weissburgunder 2009 – Niedrist Ignaz. Naso delicato di fiori, pera e nota minerale, bocca di buona struttura e scorrevolezza, però poco articolata.
Montepulciano d’Abruzzo Vinum Hannibal 2004 – Chiarieri. Colorone compatto, naso abbastanza intenso di marasca, spezie, un po' di cuoio e pelliccia, bocca rotonda e avvolgente, forse un po' piatta.
Moscato d’Asti Tenuta del Fant 2014 – Il Falchetto. Fatto molto bene, molto verticale e succoso, servirebbe la magnum.
Trentino Vino Santo di Santa Massenza 1983 – Giovanni Poli. Già bevuto mesi fa, anche questa bottiglia è ancora in forma, soprattutto in bocca, viva e succosa, che invoglia al sorso. Naso meno sfaccettato, di uva passa e spezie.
Qualche bevuta di Chianti Classico in quel di Firenze: vince a mani basse la Riserva Viacosta 2007 di Rodano per profondità ed eleganza, non male la leggerezza e florealità del base di Castellinuzza 2011. Severo e dritto invece il Riserva 2010 Berardo del Castello di Bossi. Mentre una domanda viene spontanea: chi cavolo è Renzo Marinai? Onnipresente in carte vini ed enoteche, sembra sia l’unico Chianti Classico certificato biologico esistente. Il suo chianti cl. 2011 non è comunque male, anche se sul piacione…
L’enoteca Falorni a Greve è una gran figata con tutte quelle enomatic… peccato per i prezzi delle bottiglie e per la scelta dei vini al bicchiere…
Ho notato nel complesso prezzi in decisa ascesa, che il Chianti Classico sia “the next big thing” del mondo del vino? Forse lo è già.
Capitolo mangereccio: mi sento di consigliare l’osteria di Cucina Torcicoda, e la pizza napoletana di O’ Munaciello, entrambe a Firenze.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)
"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"