

il chiaro ha scritto:gambero_parlante ha scritto:Montepulciano d'Abruzzo Cocciapazza ’10 Torre dei Beati
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Adrano ’10 Villa Medoro
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Neromoro Ris. ’09 Bruno Nicodemi
Belli pur stilisticamente diversi.
Neromoro per amanti "kurni style", Cocciapazza selvatico, più "internazionale" il villa medoro.
Bravi
benux ha scritto:di Valentini premiato il trebbiano immagino che non uscirà una nuova annata di Montepulciano?
benux ha scritto:di Valentini premiato il trebbiano immagino che non uscirà una nuova annata di Montepulciano?
alexer3b ha scritto:benux ha scritto:di Valentini premiato il trebbiano immagino che non uscirà una nuova annata di Montepulciano?
La prossima uscita sarà il 2010 di Montepulciano e avrà un affinamento da Monfortino.![]()
Alex
gp ha scritto:Un caso particolare è Castorani, sempre premiato nelle ultime 3 edizioni, ma ogni volta con un Montepulciano diverso.
il chiaro ha scritto:E poi come il kurni C'ERA solo il kurni visto che il 2011 in uscita è decisamente "moderato" rispetto alle annate precedenti.
Francvino ha scritto:Palma ha scritto:Se non erro (non sono gp), il Montepulciano d'Abruzzo al momento passa in testa come tipologia di vino più premiato, scavalcando gli altrettanto ottimi Sangiovese di Romagna e Primitivo (seppur da tre diverse denominazioni) fermi a 7 riconoscimenti.
La classifica immagino subirà degli sconvolgimenti.
Devono ancora entrare in campo le corazzate Brunello, Chianti Classico, Amarone, Barolo e Barbaresco.
Anche Sagrantino, Sfursat e Valpolicella potrebbero insidiare il Montepulciano.
Per non parlare di Barbera d'Alba o Asti.
Il Taurasi poi è come l'Avellino: gioca per vincere il titolo.
Il campionato è ancora lungo.
M. de Hades ha scritto: "Beh" anche per me.
D'accordissimo con Franc: pur apprezzandoli entrambi (nel mio noto eclettismo enoico), non direi proprio che Kurni e Neromoro siano vini dallo stile identico o comparabile.
A margine mi limito a sottolineare come la mia idea (proposta da tempo e in tempi non sospetti) che il Montepulciano d'Abruzzo sia un vino potenzialmente molto interessante sta cominciando a fare proseliti.![]()
digre67 ha scritto:
Al contrario di Marco, io, per ovvie ragioni, amo molto il Montepulciano, ma non vedere a premi un produttore classico come Cataldi Madonna, mentre si assegnano i tre bicchieri in quel di Crecchio, mi lascia molto perplesso
Onestamente a me sta lista, nel suo complesso, non piace per un c@zzo, ma forse, detto con la massima onestà, sono io che debbo aggiornarmi.
vignadelmar ha scritto:E' però fuor di dubbio che il montepulciano, Maestro a parte (e non sempre), dia risultati nettamente migliori nelle Marche.
Ciao
.
Alberto ha scritto:vignadelmar ha scritto:E' però fuor di dubbio che il montepulciano, Maestro a parte (e non sempre), dia risultati nettamente migliori nelle Marche.
Ciao
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Infatti, i migliori per me sono nel Conero...![]()
Francvino ha scritto:digre67 ha scritto:
Al contrario di Marco, io, per ovvie ragioni, amo molto il Montepulciano, ma non vedere a premi un produttore classico come Cataldi Madonna, mentre si assegnano i tre bicchieri in quel di Crecchio, mi lascia molto perplesso
Onestamente a me sta lista, nel suo complesso, non piace per un c@zzo, ma forse, detto con la massima onestà, sono io che debbo aggiornarmi.
Alessandro Bocchetti sostiene che i vini di Crecchio, ossia Tenuta Ulisse, sono migliorati moltissimo negli ultimi anni.
L'intento di aggiornarsi credo sia doveroso a questo punto.
Francvino ha scritto:il chiaro ha scritto:E poi come il kurni C'ERA solo il kurni visto che il 2011 in uscita è decisamente "moderato" rispetto alle annate precedenti.
Forse ho inteso male ma se dici che Kurni è decisamente "moderato" rispetto al passato secondo me dovresti assaggiarlo con più calma, o mettergli vicino un 2010, quello si più piccolino ed equilibrato.
Il Kurni 2011 è tipico vino da annata calda e opulenta, come fu 2003 e 2006.
Proprio col 2006 ha molte analogie quanto a presenza ricchezza zuccherina e cremosità di frutto.
vignadelmar ha scritto:A maggio io e Francvino abbiamo fatto una visita a Fattoria Le Terrazze ed abbiamo bevuto mooooolto bene, con, in più, una bottiglia stratosferica di Vision of J 1997
Alberto ha scritto:vignadelmar ha scritto:A maggio io e Francvino abbiamo fatto una visita a Fattoria Le Terrazze ed abbiamo bevuto mooooolto bene, con, in più, una bottiglia stratosferica di Vision of J 1997
Sempre vini impeccabili quelli di Antonio Terni...anche se tende a piacermi di più uno stile più severo e rusticheggiante, leggi Moroder e Strologo.
Sarei curioso di sentire le ultime uscite del Grosso Agontano di Garofoli, invece.
vignadelmar ha scritto:M. de Hades ha scritto: "Beh" anche per me.
D'accordissimo con Franc: pur apprezzandoli entrambi (nel mio noto eclettismo enoico), non direi proprio che Kurni e Neromoro siano vini dallo stile identico o comparabile.
A margine mi limito a sottolineare come la mia idea (proposta da tempo e in tempi non sospetti) che il Montepulciano d'Abruzzo sia un vino potenzialmente molto interessante sta cominciando a fare proseliti.![]()
E' però fuor di dubbio che il montepulciano, Maestro a parte (e non sempre), dia risultati nettamente migliori nelle Marche.
Ciao
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de magistris ha scritto:
io la penso esattamente al contrario: al di là delle specifiche declinazioni, mediamente trovo sempre più carattere e ampiezza stilistica nei montepulciano abruzzesi, là dove nelle Marche mi sembra che lo "schema" si limiti fondamentalmente a due opzioni: lettura un po' "internazionale", tendente all'algido e personalmente al noioso, lettura "casolanettiana", tipo piceni invisibili, che mi appassiona di più ma non sempre mi soddisfa sul piano della bevibilità. Su questo piano, Valentini, Pepe, Cataldi Madonna, Torre dei Beati, Praesidium, Valle Reale sono quasi sempre più in linea coi miei gusti.
vignadelmar ha scritto:de magistris ha scritto:
io la penso esattamente al contrario: al di là delle specifiche declinazioni, mediamente trovo sempre più carattere e ampiezza stilistica nei montepulciano abruzzesi, là dove nelle Marche mi sembra che lo "schema" si limiti fondamentalmente a due opzioni: lettura un po' "internazionale", tendente all'algido e personalmente al noioso, lettura "casolanettiana", tipo piceni invisibili, che mi appassiona di più ma non sempre mi soddisfa sul piano della bevibilità. Su questo piano, Valentini, Pepe, Cataldi Madonna, Torre dei Beati, Praesidium, Valle Reale sono quasi sempre più in linea coi miei gusti.
Posizione lecita, ma dissento.
In alcuni abruzzesi trovo una esasperata ricerca di magrazza, acidità, sfrondatura da presunti inutili orpelli o quello che erroneamente molti ritengono tali. Trovo vini cerebrali ma non di piacevolissima beva. Trovo vini molto modaioli, cioè uguali ma contrari a certi altri che andavano di modo prima. Insomma si vanno sostituendo dei totem con altri totem.
Ciao
.
de magistris ha scritto:vignadelmar ha scritto:de magistris ha scritto:
io la penso esattamente al contrario: al di là delle specifiche declinazioni, mediamente trovo sempre più carattere e ampiezza stilistica nei montepulciano abruzzesi, là dove nelle Marche mi sembra che lo "schema" si limiti fondamentalmente a due opzioni: lettura un po' "internazionale", tendente all'algido e personalmente al noioso, lettura "casolanettiana", tipo piceni invisibili, che mi appassiona di più ma non sempre mi soddisfa sul piano della bevibilità. Su questo piano, Valentini, Pepe, Cataldi Madonna, Torre dei Beati, Praesidium, Valle Reale sono quasi sempre più in linea coi miei gusti.
Posizione lecita, ma dissento.
In alcuni abruzzesi trovo una esasperata ricerca di magrazza, acidità, sfrondatura da presunti inutili orpelli o quello che erroneamente molti ritengono tali. Trovo vini cerebrali ma non di piacevolissima beva. Trovo vini molto modaioli, cioè uguali ma contrari a certi altri che andavano di modo prima. Insomma si vanno sostituendo dei totem con altri totem.
Ciao
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personalmente non sono interessato a mode o totem: la pensavo così già 5-6 anni fa e gli ultimi assaggi rossi nelle Marche (non tantissimi, ad onor del vero) non mi hanno fatto cambiare idea. Ne parlammo anche con Pierpaolo alle finali: fuori dal Piceno, tanti vini formalmente inappuntabili ma per me un po' troppo "pettinati", con poche scintille. In Abruzzo mi diverto di più col montepulciano, tutto qua.
M. de Hades ha scritto: Pur ribadendo la legittimità delle posizioni di ciascuno, in questo caso la mia idea è decisamente più in linea con de magistris che non con vigna.
vignadelmar ha scritto:de magistris ha scritto:
io la penso esattamente al contrario: al di là delle specifiche declinazioni, mediamente trovo sempre più carattere e ampiezza stilistica nei montepulciano abruzzesi, là dove nelle Marche mi sembra che lo "schema" si limiti fondamentalmente a due opzioni: lettura un po' "internazionale", tendente all'algido e personalmente al noioso, lettura "casolanettiana", tipo piceni invisibili, che mi appassiona di più ma non sempre mi soddisfa sul piano della bevibilità. Su questo piano, Valentini, Pepe, Cataldi Madonna, Torre dei Beati, Praesidium, Valle Reale sono quasi sempre più in linea coi miei gusti.
Posizione lecita, ma dissento.
In alcuni abruzzesi trovo una esasperata ricerca di magrazza, acidità, sfrondatura da presunti inutili orpelli o quello che erroneamente molti ritengono tali. Trovo vini cerebrali ma non di piacevolissima beva. Trovo vini molto modaioli, cioè uguali ma contrari a certi altri che andavano di modo prima. Insomma si vanno sostituendo dei totem con altri totem.
Ciao
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