Patatasd ha scritto:Assolutamente no, il concetto di Cru é legato al terroir e non al prezzo, al limite é il prezzo che può dipendere alla bontà del terroir (anche se é molto relativo).
Voi invece proponete di fare l'opposto il che per me non ha il minimo senso e stravolge completamente il significato del termine stesso di 'Grand Cru'.
Siamo d’accordo che il concetto di Cru è legato al terroir ma qual’è il parametro per definire che un terroir sia Cru ed un altro no?
Noi abbiamo utilizzato il prezzo pagato sul mercato secondario(che non è solo quello Asiatico) quale metro di giudizio oggettivo per indicare a quale terroir,
che è sottostante a ciascuna etichetta (come nel caso di Bordeaux), il pubblico riconosce lo status di Grand Cru.
Tu quale metro di giudizio utilizzeresti, tenendo presente che il “gusto” è soggettivo?
Premesso che il futuro del settore vino in Italia è legato all’export e che da ogni parte del mondo lamentano che il vino
italiano non dispone di una Classificazione -che definisca le eccellenze- ma solo di denominazioni di tipicità - che
confondono il consumatore straniero- :riterresti più affidabile una commissione interministeriale di saggi per
redigere una Classificazione dei Grand Cru d’Italia? Oppure l’autocandidatura delle aziende come nel caso
del Comitato
www.grandicruditalia.com ?
Sinceramente interessati all’opinione di tutti, attendiamo commenti.