amica speck ha scritto:L'italia è piena di incompetenti laureati. E spesso hanno anche ruoli di responsabilità.
Data la tua localizzazione nell'Urbe, credo che quanto affermi corrisponda pienamente al tuo campione statistico osservato.

amica speck ha scritto:L'italia è piena di incompetenti laureati. E spesso hanno anche ruoli di responsabilità.
silvia23 ha scritto:Pigigres ha scritto:E il paragone con altri titoli di studio non regge, perché ti assicuro che, nonostante la tragica situazione dell'istruzione italiana, uno oggi non esce dall'università senza una buona capacità appresa inerente al suo percorso di studio. Non saremo al livello di altri paesi, ma tra una laurea universitaria e un diploma AIS, quello che mi dà più garanzie di competenza su un largo campione di individui è senza dubbio la laurea.
Capisco che tu non voglia fare hara-kiri dopo esserti appena laureato, quindi hai bisogno di crederlo, ma ci sono MOLTISSIMI laureati che non sanno assolutamente una mazza.
La sola differenza e' che per la laurea c'e' un voto, e dunque la laurea "qualifica/quantifica" la competenza.
Tra un 110 e lode (complimenti, BTW!) e un 66, c'e' una differenza quanto tra qualcuno con una laurea e uno senza.
Infatti io ho sempre pensato che il diploma AIS dovrebbe dare un punteggio, non solo un diploma, anche perche' nel processo dell'esame il punteggio c'e', solamente non e' pubblicato.
gianluca1975 ha scritto:silvia23 ha scritto:Pigigres ha scritto:E il paragone con altri titoli di studio non regge, perché ti assicuro che, nonostante la tragica situazione dell'istruzione italiana, uno oggi non esce dall'università senza una buona capacità appresa inerente al suo percorso di studio. Non saremo al livello di altri paesi, ma tra una laurea universitaria e un diploma AIS, quello che mi dà più garanzie di competenza su un largo campione di individui è senza dubbio la laurea.
Capisco che tu non voglia fare hara-kiri dopo esserti appena laureato, quindi hai bisogno di crederlo, ma ci sono MOLTISSIMI laureati che non sanno assolutamente una mazza.
La sola differenza e' che per la laurea c'e' un voto, e dunque la laurea "qualifica/quantifica" la competenza.
Tra un 110 e lode (complimenti, BTW!) e un 66, c'e' una differenza quanto tra qualcuno con una laurea e uno senza.
Infatti io ho sempre pensato che il diploma AIS dovrebbe dare un punteggio, non solo un diploma, anche perche' nel processo dell'esame il punteggio c'e', solamente non e' pubblicato.
Guarda, non sono per niente d'accordo su alcune cose e d'accordo su altre, penso che AIS / Laurea possano rendere bene il paragone, nel senso che servono solo ed esclusivamente a darti un'infarinatura, delle basi, poi quello che diventerai e quindi, la tua competenza, serietà, conoscenza ti potranno arrivare solo con la dedizione, lo studio, l'esperienza, ecc. ecc.
Insomma, si parte tutti uguali, alcuni più uguali degli altri e poi è il percorso post ais/laurea che ci dirà che professionisti saremo/diventeremo...
Non sono d'accordo con i voti, che non vogliono assolutamente dire nulla se non come ti sei approcciato di volta in volta al singolo esame, poco di più... Se vogliamo dirla tutta, l'unico numero che mi dà garanzie su di una persona è il Q.I.
Nella vita ho conosciuto troppi 110 e lode che manco sanno chi sono, professori che in tre fanno dieci cattedre e mezzo cervello in tutto, ecc. ecc.
...quoto , riquoto e straquoto . Era tempo che non si aveva identità di vedute così schifosamente coincidenti ...Dedalus ha scritto:silvia23 ha scritto:Semplicemente dico che la presenza della laurea (tout court, senza considerare il voto, l'ateneo, la tesi, ecc) per un medico non mi da' molta piu' certezza di competenza di un diploma AIS per quanto riguarda la conoscenza del vino.
Tagliando corto, ché sarebbe inutilmente tedioso, nel singolo caso ovviamente è così, perché come detto ci sono in entrambi i casi fior di sapienti e fior di ignoranti, ma nell'aggregato non credo affatto che sia la stessa cosa.
Qui mi pare che si faccia solo un discorso di qualità degli insegnanti e degli studenti, ma il punto focale per conto mio è che mentre bene o male le Università costruiscono e trasmettono competenze condivise dall'accademia a livello internazionale e in ogni caso offrono un sistema di conoscenze verificato e più o meno regolarmente aggiornato, i corsi di degustazione offrono spesso riferimenti che non sono affatto tarati sulla logica delle Università, bensì su quella dell'alfabetizzazione di massa, sulle approssimazioni o addirittura sulle mistificazioni concettuali, teoriche e addirittura valoriali giustificate con la necessità di portare il primo verbo del vino a tutti quelli che vogliono avvicinarvisi.
L'Università è il grado più alto degli studi, ed in questo offre un certo tipo di garanzie.
I corsi professionali delle maggiori associazioni possono al più essere paragonati alle scuole medie della degustazione, raramente quelle superiori, con quello che ne segue, e questo non può essere messo in secondo piano, a mio avviso.
VALLY ha scritto:Risponde una sommelier (con 2 M),iscritta dal 1994, terzo livello Ais Degustatore ufficiale Ais,Relatore Ais,1° livello,per me i soldi non sono stati buttati,mi è servito per lavoro,e ad oggi quei corsi fatti mi permettono di avere un reddito,dimenticavo ho fatto anche il direttore di corso,mi sono resa conto che molti corsisti credono di frequentare il corso come un gioco senza impegno. Non è cosi oltre a porre attenzione per circa 3 ore dopo una giornata di lavoro,è necessario studiare costantemente ed impegnarsi,solo tenendo questi principi i soldi del corso non sono buttati,visto che il costo del corso non è indifferente !!!!
LA SOMMELIER
silvia23 ha scritto:gianluca1975 ha scritto:silvia23 ha scritto:Pigigres ha scritto:E il paragone con altri titoli di studio non regge, perché ti assicuro che, nonostante la tragica situazione dell'istruzione italiana, uno oggi non esce dall'università senza una buona capacità appresa inerente al suo percorso di studio. Non saremo al livello di altri paesi, ma tra una laurea universitaria e un diploma AIS, quello che mi dà più garanzie di competenza su un largo campione di individui è senza dubbio la laurea.
Capisco che tu non voglia fare hara-kiri dopo esserti appena laureato, quindi hai bisogno di crederlo, ma ci sono MOLTISSIMI laureati che non sanno assolutamente una mazza.
La sola differenza e' che per la laurea c'e' un voto, e dunque la laurea "qualifica/quantifica" la competenza.
Tra un 110 e lode (complimenti, BTW!) e un 66, c'e' una differenza quanto tra qualcuno con una laurea e uno senza.
Infatti io ho sempre pensato che il diploma AIS dovrebbe dare un punteggio, non solo un diploma, anche perche' nel processo dell'esame il punteggio c'e', solamente non e' pubblicato.
Guarda, non sono per niente d'accordo su alcune cose e d'accordo su altre, penso che AIS / Laurea possano rendere bene il paragone, nel senso che servono solo ed esclusivamente a darti un'infarinatura, delle basi, poi quello che diventerai e quindi, la tua competenza, serietà, conoscenza ti potranno arrivare solo con la dedizione, lo studio, l'esperienza, ecc. ecc.
Insomma, si parte tutti uguali, alcuni più uguali degli altri e poi è il percorso post ais/laurea che ci dirà che professionisti saremo/diventeremo...
Non sono d'accordo con i voti, che non vogliono assolutamente dire nulla se non come ti sei approcciato di volta in volta al singolo esame, poco di più... Se vogliamo dirla tutta, l'unico numero che mi dà garanzie su di una persona è il Q.I.
Nella vita ho conosciuto troppi 110 e lode che manco sanno chi sono, professori che in tre fanno dieci cattedre e mezzo cervello in tutto, ecc. ecc.
Va bene, ti concedo il fatto che ci siano dei 110 e lode che sono degli idioti
Dedalus ha scritto:Non vorrei essere denunciato da qualcuno, ma a quanto mi risulta nessun diploma da sommelier ha un vero valore legale di titolo di studio.
Legalmente riconosciute sono se non sbaglio alcune associazioni, il che è un altro paio di maniche.
L'unico riconoscimento che godono i diplomi di degustatore rilasciati dalle varie associazioni è quello riconosciuto loro dal mercato, da chi cerca un professionista del settore dotato di pezzo di carta ad attestarne... boh.
Il rischio che qualcuno possa obiettare con ragione "questo diploma non è legalmente valido, mentre quello dell'associazione tizia sì" dovrebbe essere nullo.
bigalan ha scritto:...
1)Il Sommelier , e quindi tutti quelli che lo diventano, è un professionista del vino
2) e della comunicazione del vino ...
3)ha una preparazione teorica immensa
4) e conosce a memoria tutti i grandi vini italiani francesi europei etc...
5)ma soprattutto conosce tutti i vitigni ....
6)conosce il " terroir"...
7)conosce la vinificazione conosce i difetti e i pregi del vino e ti conduce per mano in un mondo bellissimo .Il sommelier è in grado di spiegarti come si arriva ad un vino e cosa troverai nel vino stesso e un milione di altre cose.
9)Chi dice "NON diventare sommelier" è OGGETTIVAMENTE una persona che di vino non ne capisce e NON ne capirà mai niente.
Non è una mia opinione è un dato OGGETTIVO.
10)Solo uno stupido può pensare di arrivare ad essere un esperto di qualsiasi cosa senza studiare .
bigalan ha scritto:Ma la SMETTETE DI DIRE CAVOLATE??
1) Come si può dire " NON DIVENTARE SOMMELIER CHE NON SERVE...compra le bottiglie e basta" ?????
MA cosa avete in testa???Bisogna essere dei PAZZI!!!!
2) Il Sommelier , e quindi tutti quelli che lo diventano, è un professionista del vino e della comunicazione del vino ...ha una preparazione teorica immensa
3) e conosce a memoria tutti i grandi vini italiani francesi europei etc...
4) ma soprattutto conosce tutti i vitigni ....conosce il " terroir"...conosce la vinificazione conosce i difetti e i pregi del vino e ti conduce per mano in un mondo bellissimo . Il sommelier è in grado di spiegarti come si arriva ad un vino e cosa troverai nel vino stesso e un milione di altre cose.
5) Diventare sommelier non è facile e dopo i 3 anni c'è un esame durissimo ( che dimezza i potenziali sommelier)
6) Chi dice "NON diventare sommelier" è OGGETTIVAMENTE una persona che di vino non ne capisce e NON ne capirà mai niente.
Non è una mia opinione è un dato OGGETTIVO.
7)Solo uno stupido può pensare di arrivare ad essere un esperto di qualsiasi cosa senza studiare .
il chiaro ha scritto:verticale sassicaia a casa di amici: uno dei 5 campioni era evidentemente scollinato per cattiva conversazione
bigalan ha scritto:Chi dice "NON diventare sommelier" è OGGETTIVAMENTE una persona che di vino non ne capisce e NON ne capirà mai niente.
Non è una mia opinione è un dato OGGETTIVO.
Solo uno stupido può pensare di arrivare ad essere un esperto di qualsiasi cosa senza studiare .
bigalan ha scritto:Ma la SMETTETE DI DIRE CAVOLATE??
Come si può dire " NON DIVENTARE SOMMELIER CHE NON SERVE...compra le bottiglie e basta" ?????
MA cosa avete in testa???Bisogna essere dei PAZZI!!!!
Il Sommelier , e quindi tutti quelli che lo diventano, è un professionista del vino e della comunicazione del vino ...ha una preparazione teorica immensa e conosce a memoria tutti i grandi vini italiani francesi europei etc...ma soprattutto conosce tutti i vitigni ....conosce il " terroir"...conosce la vinificazione conosce i difetti e i pregi del vino e ti conduce per mano in un mondo bellissimo . Il sommelier è in grado di spiegarti come si arriva ad un vino e cosa troverai nel vino stesso e un milione di altre cose.
Diventare sommelier non è facile e dopo i 3 anni c'è un esame durissimo ( che dimezza i potenziali sommelier)
Chi dice "NON diventare sommelier" è OGGETTIVAMENTE una persona che di vino non ne capisce e NON ne capirà mai niente.
Non è una mia opinione è un dato OGGETTIVO.
Solo uno stupido può pensare di arrivare ad essere un esperto di qualsiasi cosa senza studiare .
Dedalus ha scritto:il chiaro ha scritto:verticale sassicaia a casa di amici: uno dei 5 campioni era evidentemente scollinato per cattiva conversazione
Deve essersi iscritto anche lui al forum...
pippuz ha scritto:bigalan ha scritto:Ma la SMETTETE DI DIRE CAVOLATE??
Come si può dire " NON DIVENTARE SOMMELIER CHE NON SERVE...compra le bottiglie e basta" ?????
MA cosa avete in testa???Bisogna essere dei PAZZI!!!!
Il Sommelier , e quindi tutti quelli che lo diventano, è un professionista del vino e della comunicazione del vino ...ha una preparazione teorica immensa e conosce a memoria tutti i grandi vini italiani francesi europei etc...ma soprattutto conosce tutti i vitigni ....conosce il " terroir"...conosce la vinificazione conosce i difetti e i pregi del vino e ti conduce per mano in un mondo bellissimo . Il sommelier è in grado di spiegarti come si arriva ad un vino e cosa troverai nel vino stesso e un milione di altre cose.
Diventare sommelier non è facile e dopo i 3 anni c'è un esame durissimo ( che dimezza i potenziali sommelier)
Chi dice "NON diventare sommelier" è OGGETTIVAMENTE una persona che di vino non ne capisce e NON ne capirà mai niente.
Non è una mia opinione è un dato OGGETTIVO.
Solo uno stupido può pensare di arrivare ad essere un esperto di qualsiasi cosa senza studiare .
Ma ti sei iscritto apposta per scrivere queste cazzate ?
bigalan ha scritto:Si mi sono iscritto appositamente per rispondere a quelli come te che vogliono parlare di vino senza mai aver aperto un libro.
Tu di vino non ne capisci una beata minchia e se parli con un sommelier ( preparato) ti rendi conto di quanto possa essere vasto l'argomente e quanto tu stia dicendo solo cazzate.
bigalan ha scritto:Si mi sono iscritto appositamente per rispondere a quelli come te che vogliono parlare di vino senza mai aver aperto un libro.
Tu di vino non ne capisci una beata minchia e se parli con un sommelier ( preparato) ti rendi conto di quanto possa essere vasto l'argomente e quanto tu stia dicendo solo cazzate.Concordo con il collega che mi ha " ripreso" su alcune cose , ma non tollero che chi non studia possa pensare di parlare di vino.
Io non parlo mai di come si degusta un formaggio o di quali sono i grandi formaggi, mi piace molto però sentire i vari rappresentanti dell Onaf ( qulcuno nemmeno saprà cosa è l ONAF)che ne parlano ....e più sento loro e più mi rendo conto di quanto possa essere interessante quel mondo e di quanto io non ne capisca niente ( un pò come non ne capisce NIENTE di VINO chi dice "NON FATE I CORSI PER SOMMELIER")
In sintesi studiare il vino è una cosa bellissima e interessante .
Per diventare sommelier preparati poi serve esperienza e pratica .........
ma per chi ha criticato il post dico.... andate a studiare......dove vi pare...... ....fate i corsi da Sommelier...Ais fisar FEDERCALCIO FEDERPATTINATORI dove volete basta che chi insegna sia preparato.
Però senza la teoria rimarrete sempre dei poveri IGNORANTI
( come dicevano Aldo Giovanni e Giacomo....IGNORANTI...perchè IGNORATE l'argomento )
...........
pippuz ha scritto:Tu sei il tipico italiano mediocre con la sindrome del pezzo di carta. Pezzo di carta che senza l'adeguato bagaglio culturale alle spalle non serve a un cazzo.
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