CRONACHE D'OSTERIA

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M. de Hades
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda M. de Hades » 28 set 2010 09:54

Dedalus ha scritto:
M. de Hades ha scritto:
l'oste ha scritto:Barbaresco ris. Rabajà Mg. - 2001 - Produttori del Barbaresco[/b]



Ma il fatto che si trattasse di Magnum potrebbe avere una qualche influenza su questo aspetto?


Credo ci siano pochi dubbi, visto che il motivo principale per cui gli appassionati interessati alla qualità del vino e non agli aspetti scenografici è proprio il diverso profilo di invecchiamento dei magnum rispetto alle bottiglie.



Ah, ecco!
Mi era sembrato di sentirlo dire.....
E pensare che io le compravo perché, una volta vuote, sono bellissime come candelabri.
Quindi 2001 in bottiglia chiusi, 2001 in Magnum aperti: mi resta solo da raccogliere notizie sui bomboloni....
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 set 2010 10:15

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Qualcuna per motivi diversi, resta impressa alla memoria [...] il principe:

Barbaresco ris. Rabajà Mg. - 2001 - Produttori del Barbaresco


A me interessa capire per quale "diverso motivo" questa umile Riserva dei Produttori, di annata recente e di un cru che pur nobilissimo in assoluto viene di norma classificato fra il terzo ed il quarto fra i nove che ne infilano i Produttori, abbia potuto affermarsi principesco nell'orgia che non voglio immaginare -ma che riesco ad immaginarmi benissimo...- dei tanti vini che non sono citati.

Ho sempre avuto un'affezione speciale per i Produttori, sarà perché portai proprio un Montestefano 1988 alla mia prima vera degustazione forumistica, molti anni fa, sarà che mi paiono sempre vini dal molto buono all'ottimo, sotto i mostri sacri di Barbaresco ma sopra quasi tutto il resto, sarà quel che sarà, ma mi viene del tutto naturale pensare queste Riserve come Principi.

Dunque, fammi sapere.

Mi ha stupito, non mi aspettavo grande finezza e invece ce n'era, prevedevo il "solito" Rabajà, maschiaccio e un po' ritroso, mentre era un vino sereno, piuttosto fine fin dall'aspetto aromatico ma anche in bocca, senza eccessi tannici che di mio amo poco. Anch'io credo che la magnum, in generale, possa offrire un vino diverso dal pari anno in 0,75, anni fa pensavo addirittura che venissero imbottigliate da botti selezionate, non dalla "massa totale".
A quella bevuta mancava solo il senso di una progressione di profumi, c'era discreta stratificazione ma dall'inizio alla fine lo scenario è rimasto uguale, bello ma uguale. Forse questo fatto può legarsi alla chiusura di cui parla de Hades. Non so se sia rilevante, ma come faccio sempre con i vini dei Produttori, la bottiglia era stata aperta 5-6 ore prima di berla.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda marwine » 28 set 2010 13:40

l'oste ha scritto:Mi ha stupito, non mi aspettavo grande finezza e invece ce n'era, prevedevo il "solito" Rabajà, maschiaccio e un po' ritroso, mentre era un vino sereno, piuttosto fine fin dall'aspetto aromatico ma anche in bocca, senza eccessi tannici che di mio amo poco.


Che il vino possa infine risentire anche dell'ambiente nel quale viene ospitato ed apprezzato ? :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 28 set 2010 13:56

l'oste ha scritto:Anch'io credo che la magnum, in generale, possa offrire un vino diverso dal pari anno in 0,75, anni fa pensavo addirittura che venissero imbottigliate da botti selezionate, non dalla "massa totale".

Il vino di grande qualità dovrebbe essere quanto piùù possibile uniforme, specie se porta un nome di vigna. Quando non si può fare a meno di dividere la produzione in lotti, essendo il volume totale del vino ingestibile per fare davvero massa unica, bisognerebbe fare in modo da avere lotti pressoché identici. A maggior ragione secondo serietà non si dovrebbe certo scegliere intenzionalmente partite di qualità diversa a seconda dei formati, ma non è affatto escluso che sia successo e succeda. Assai diffusa la diceria che un po' tutti i produttori, anche i più grandi, riservino/assero le code di imbottigliamento che normalmente sarebbero destinate a vini di ricaduta alle mezzine da 0,375. Se può essere credibile questa, può esserlo stato, magari in tempi più antichi, anche l'uso di riservare la "tete de cuvée" ai magnum. Chissà. Oggi tuttavia non credo che sia più così, anche perché sarebbe controproducente, visto che il formato di gran lunga prediletto dagli appassionati più attenti all'effettiva qualità del vino nel bicchiere è certamente la bottiglia da 0,75, mentre la maggior parte delle magnum di grande prestigio va in regali di rappresentanza.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 28 set 2010 15:50

prendendo spunto dal post sto pensando che, vero che il formato è "scomodo", ma tra noi appassionati dovremmo, comprare, far girare, bere, più magnum, trovo che davvero, per le bottiglie che ho bevuto, il vino si conservi molto meglio

e difficilmente si trova una magnum fallata

non so se sono anche le vostre sensazioni
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 set 2010 18:20

gremul ha scritto:prendendo spunto dal post sto pensando che, vero che il formato è "scomodo", ma tra noi appassionati dovremmo, comprare, far girare, bere, più magnum, trovo che davvero, per le bottiglie che ho bevuto, il vino si conservi molto meglio

e difficilmente si trova una magnum fallata

non so se sono anche le vostre sensazioni

Più che "scomodo", per quello che siamo abituati a bere, il formato magnum è più caro.
Qualche vino di alta fascia lo bevo ogni tanto, ma con alcune magnum è proibitivo, a meno di fare gruppi di degustazione.

Tu che sei il signore delle Bolle forse puoi aiutarmi: forse il mio francese è zoppicante o ero ubriaco fatto di lieviti ma mi sembra di ricordare che un produttore di bollicine anni fa mi disse effettivamente che per questa tipologia non valeva la teoria del miglior invecchiamento come per i rossi...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 28 set 2010 20:13

l'oste ha scritto:con alcune magnum è proibitivo, a meno di fare gruppi di degustazione


Appunto. Da un litro e mezzo di vino si fanno venti bicchieri da degustazione comodi comodi, e non è solo questione di prezzo, ma anche di caciara.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Aramis » 28 set 2010 20:33

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:prendendo spunto dal post sto pensando che, vero che il formato è "scomodo", ma tra noi appassionati dovremmo, comprare, far girare, bere, più magnum, trovo che davvero, per le bottiglie che ho bevuto, il vino si conservi molto meglio

e difficilmente si trova una magnum fallata

non so se sono anche le vostre sensazioni

Più che "scomodo", per quello che siamo abituati a bere, il formato magnum è più caro.
Qualche vino di alta fascia lo bevo ogni tanto, ma con alcune magnum è proibitivo, a meno di fare gruppi di degustazione.

Tu che sei il signore delle Bolle forse puoi aiutarmi: forse il mio francese è zoppicante o ero ubriaco fatto di lieviti ma mi sembra di ricordare che un produttore di bollicine anni fa mi disse effettivamente che per questa tipologia non valeva la teoria del miglior invecchiamento come per i rossi...


La mia esperienza sulle magnum, nel rapporto con le bottiglie, è molto positiva. Tuttavia uno come Gianfranco Soldera non ha mai perso occasione di sostenere che nelle magnum il vino si conservi PEGGIO, in quanto a suo dire non esiste una tecnologia dei relativi tappi altrettanto sperimentata e sicura come quella dei tappi per le bottiglie da 0.75. All'uopo, ha fatto fare apposta delle magnum con il collo identico a quello delle bottiglie, per continuare a usare anhce su quelle gli stessi suoi stra-super-iper-extracontrollatissimi tappi.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Baroloonline » 29 set 2010 11:43

Mi ricordo che cinque/sei fa venno fatta dallo Chateau Lafite una degustazione comparata per capire come il loro vino invecchiasse meglio a seconda del formato di vetro.
Vennero prese delle annate di inizio secolo e via via a salire ogni 20 anni. Stapparono i 15lt, 6 lt, 3 lt, i magnum e le bordolesi.
Il risultato fa diverso dalle attese, in quanto era convinzione che piu' fosse grande il contenitore, meglio invecchiasse il vino.
In sostanza scoprirono che il Magnum era il formato che, a parità dei molti fattori di degustazione, garantiva i migliori risultati di maturazione nel tempo. Subito dopo il 3lt.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 29 set 2010 12:09

l'oste ha scritto:Tu che sei il signore delle Bolle forse puoi aiutarmi: forse il mio francese è zoppicante o ero ubriaco fatto di lieviti ma mi sembra di ricordare che un produttore di bollicine anni fa mi disse effettivamente che per questa tipologia non valeva la teoria del miglior invecchiamento come per i rossi...


no questa mi giunge nuova, chiediamo lumi anche ad Umberto ma non mi risulta, tutto può essere comunque
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Alberto » 29 set 2010 13:20

Aramis ha scritto:Tuttavia uno come Gianfranco Soldera non ha mai perso occasione di sostenere che nelle magnum il vino si conservi PEGGIO, in quanto a suo dire non esiste una tecnologia dei relativi tappi altrettanto sperimentata e sicura come quella dei tappi per le bottiglie da 0.75.

Stesso identico discorso uscito dalla bocca di vari produttori e arrivato alle mie orecchie, ma applicato ai formati dal 3l in su.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 03 ott 2010 17:10

Metto qui i ringraziamenti a Greg, anche senza aver contribuito in cucina, c'erano le validissime mani di Gianluca & co.che ci hanno deliziato dall'antipasto in poi. Menzione ormai usuale per i ravioli cinesi di Tian, ma lnche la fregola con fagioli e frutti di mare era una goduria. Per non parlare dell'arrosto di vitello, cottura lenta e perfetta. Ottimi anche i formaggi dalla raspadura alla toma.
I vini?
Attendo la lista da qualcuno con più memoria, comunque tutti dal buono all'ottimo tutti, eccetto le sfortune tappate e scollinate.
Podio con lo Champagne 1996 - Bruno Paillard, il Pinot Gris Munchberg 2004 - Ostertag e due rossi, Chateau Pavie 1990 e Turriga 1995.

Più tardi due note approfondite.

Gracias a la Gang!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dyonisus » 03 ott 2010 17:41

l'oste ha scritto:Metto qui i ringraziamenti a Greg, anche senza aver contribuito in cucina, c'erano le validissime mani di Gianluca & co.che ci hanno deliziato dall'antipasto in poi. Menzione ormai usuale per i ravioli cinesi di Tian, ma lnche la fregola con fagioli e frutti di mare era una goduria. Per non parlare dell'arrosto di vitello, cottura lenta e perfetta. Ottimi anche i formaggi dalla raspadura alla toma.
I vini?
Attendo la lista da qualcuno con più memoria, comunque tutti dal buono all'ottimo tutti, eccetto le sfortune tappate e scollinate.
Podio con lo Champagne 1996 - Bruno Paillard, il Pinot Gris Munchberg 2004 - Ostertag e due rossi, Chateau Pavie 1990 e Turriga 1995.

Più tardi due note approfondite.

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 03 ott 2010 20:50

In attesa del preciso marcolandia e della lista completa, due riflessioni sui rossi.

Chateau Pavie 1990 - St. Emilion chateau noto anche per la collaborazione dagli anni '90 ad oggi di Michel Rolland, importante e spesso criticato manager-enologue amico di Robert "punti" Parker.
Comunque questo '90 è pre rollandiano, mi ha fatto dire subito riva destra, nonostante il tabacco e una giovinezza palatale da Pauillac. La trama, quella cremosità tannica spesso tipica della riva, identificata con le tre m, merlot, morbidezza, mora. Ma qui c'era anche tanto altro, equilibrio innazitutto e nessuna deriva netta verso stereotipi. Pungenza e morbidezza si sono bilanciate fino alla fine anche se -a voler contare i capelli di Caparezza- direi che i produmi erano netti e delineati, ma sono restati più o meno gli stessi nel tempo. Una bottiglia ancora giovane, l'annata calda forse fa capolino nella dolcezza del ribes ma non nella sostanza globale. Non so le percentuali dei vitigni presenti in questa annata, ma incuriosirebbe molto.
Due torri e un cavallo.

Turriga 1995 - Argiolas tra il Rodano e la Spagna, per qualche uva e parecchia garrigue, erbe aromatiche (anche il mirto), frutti rossi e scuri, belli lucidi. Bocca ricca, avvolge tutto in una sfera appena increspata di tannino gentile, retrogusto ancora di erbe e frutto, una bella tensione fino alla fine. E in momento di beva ottimale, anche se durerà ancora. Si dice che che sia un vino buono/ottimo ma a volte un po' perfettino. Forse in qualche annata meno fortunata lo stile sopperisce alla sostanza, non è assolutramente il caso della buonissima '95. E poi, c'è qualche altro vino nettamente più buono in Sardegna?
Due torri.

Clos Vougeot 1998 - Denis Mortet si fa anche piacicchiare, dolce e fruttino, ma si sente subito che non andrà molto in alto, manca progressione e sfaccettatura nei profumi, la bocca meglio, ma senza quella struttura propria di un grand cru. Annata calda che un po' si sente nella parte aromatica tonda e schiacciata sul fruttino e in quella curvetta senza brividi che il vino disegna in bocca. Quattro pedine.

Intistieti 1992 - Soldera inizio di radici e frutto speziato, sesazione quasi nebbioleggiante, purtroppo non ha la freschezza croccante e sensuale del sangiovese in bella annata, resta più nell'ombra del sottobosco, non ha un variegato repertorio aromatico, solito del produttore. Però è un bel sangiovese, mi sembra un chianti di zona austera, non lunghissimo ma coerente al palato, forse l'annata. Quattro pedine.

Ugolaia 2001 - Lisini siccome del produttore e del cru ho bellissimi ricordi, per questa terza esperienza contraddittoria con il 2001 decido di non berlo più almeno per cinque anni.
Scuro, cupo, non chiuso ma ritroso, profumi densi di radici, alcol, frutto come bruciacchiato. In bocca non prende il volo, resta appena pesante, avrebbe acidità e corpo, ma sembra prigioniero di un mantello nero. Tre pedine.

Peccato per il Barolo 1967 di Prunotto, al naso ancora qualche fiore secco e cenere di legna dignitosa ma la bocca era ormai a julienne, sfilacciata.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 03 ott 2010 21:42

Dyonisus ha scritto:Ma chi siete? Do' state? Che fate? E' un club esclusivo? Che s'ha da fa pe esse soci?
....domande e dubbi di un nuovo adepto che vi legge con "indivia"!

.. si , è un circolo esclusivissimo . Tanto da , snobisticamente , aprirsi un thread di discussione autonomo . E tu vedi solo il decriptato : esiste una sottosezione dove si può accedere solo con una password e un nick name preso dalle pornoattrici o pornoattori ...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Pigigres » 03 ott 2010 22:32

vinogodi ha scritto:
Dyonisus ha scritto:Ma chi siete? Do' state? Che fate? E' un club esclusivo? Che s'ha da fa pe esse soci?
....domande e dubbi di un nuovo adepto che vi legge con "indivia"!

.. si , è un circolo esclusivissimo . Tanto da , snobisticamente , aprirsi un thread di discussione autonomo . E tu vedi solo il decriptato : esiste una sottosezione dove si può accedere solo con una password e un nick name preso dalle pornoattrici o pornoattori ...


e hai dimenticato di aggiungere che vi si accede se e solo se si ha la cantina piena di bolle francofile. Nemmeno l'acqua naturale frizzante è risparmiata altro che S. Pellegrino, lì si beve solo Evian! e guai a colui che ci prova con qualche calice di Franciacorta....

P.S. Pinot Nero è un francesismo, ricordatevelo....
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Ale. In this land
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Our life is unwelcome, our death
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda tunde » 04 ott 2010 04:18

Grazie davvero a Greg e Tian per l'ospitalità e a Gianluca e Silvia per l'impegno in cucina... gran bella serata e nella casa nel bosco si sta davvero bene!

Ecco cosa c'era sopra il tavolo:

Immagine
Immagine

e sotto il tavolo:

Immagine
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda barone79 » 04 ott 2010 10:03

mamma mia che spettacolo di foto,ogni volta sempre piu' belle!!!! :P
2 note sul montevertine 07 please??? :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Marco » 04 ott 2010 12:30

l'oste ha scritto:In attesa del preciso marcolandia e della lista completa, due riflessioni sui rossi.

[
Turriga 1995 - Argiolas tra il Rodano e la Spagna, per qualche uva e parecchia garrigue, erbe aromatiche (anche il mirto), frutti rossi e scuri, belli lucidi. Bocca ricca, avvolge tutto in una sfera appena increspata di tannino gentile, retrogusto ancora di erbe e frutto, una bella tensione fino alla fine. E in momento di beva ottimale, anche se durerà ancora. Si dice che che sia un vino buono/ottimo ma a volte un po' perfettino. Forse in qualche annata meno fortunata lo stile sopperisce alla sostanza, non è assolutramente il caso della buonissima '95. E poi, c'è qualche altro vino nettamente più buono in Sardegna?
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Proprio quello che pensavo e penso...ma quanto ancora ?
Consiglio in amicizia: meglio berlo o provare a tenerlo ancora ?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 04 ott 2010 12:31

Marco ha scritto:
l'oste ha scritto:In attesa del preciso marcolandia e della lista completa, due riflessioni sui rossi.

[
Turriga 1995 - Argiolas tra il Rodano e la Spagna, per qualche uva e parecchia garrigue, erbe aromatiche (anche il mirto), frutti rossi e scuri, belli lucidi. Bocca ricca, avvolge tutto in una sfera appena increspata di tannino gentile, retrogusto ancora di erbe e frutto, una bella tensione fino alla fine. E in momento di beva ottimale, anche se durerà ancora. Si dice che che sia un vino buono/ottimo ma a volte un po' perfettino. Forse in qualche annata meno fortunata lo stile sopperisce alla sostanza, non è assolutramente il caso della buonissima '95. E poi, c'è qualche altro vino nettamente più buono in Sardegna?
Due torri.



Proprio quello che pensavo e penso...ma quanto ancora ?
Consiglio in amicizia: meglio berlo o provare a tenerlo ancora ?

Perchè uno dovrebbe rischiare ? Adesso è buonissimo. 8)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 04 ott 2010 12:55

barone79 ha scritto:mamma mia che spettacolo di foto,ogni volta sempre piu' belle!!!! :P
2 note sul montevertine 07 please??? :D

Finalmente anch'io ho conosciuto Tunde, la fotografa ufficiale delle colonne milanesi.

Il Montevertine di ieri era una bottiglia già aperta il giorno prima ed usata per avvinare i rossi.
Ti riporto le note di quella bevuta ai primi d'agosto:

Montevertine 2007
I profumi sono caldi e già complessi, domina la sera nel bosco, per frutti e "terrenità". Nella gamma-vini di Martino il Montevertine mi sembra sempre il più concreto, l'eleganza di poche parole. Non stanca mai e quando lo bevi è sempre come avevi sperato. Una certezza, un vecchio amico e un lungo filo di affinità. Due torri piene e un puledro.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 04 ott 2010 12:58

l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mamma mia che spettacolo di foto,ogni volta sempre piu' belle!!!! :P
2 note sul montevertine 07 please??? :D

Finalmente anch'io ho conosciuto Tunde, la fotografa ufficiale delle colonne milanesi.

Il Montevertine di ieri era una bottiglia già aperta il giorno prima ed usata per avvinare i rossi.
Ti riporto le note di quella bevuta ai primi d'agosto:

Montevertine 2007
I profumi sono caldi e già complessi, domina la sera nel bosco, per frutti e "terrenità". Nella gamma-vini di Martino il Montevertine mi sembra sempre il più concreto, l'eleganza di poche parole. Non stanca mai e quando lo bevi è sempre come avevi sperato. Una certezza, un vecchio amico e un lungo filo di affinità. Due torri piene e un puledro.

Già ... noi avviniamo a Montevertine. 8) :lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 04 ott 2010 13:09

pippuz ha scritto:
l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mamma mia che spettacolo di foto,ogni volta sempre piu' belle!!!! :P
2 note sul montevertine 07 please??? :D

Finalmente anch'io ho conosciuto Tunde, la fotografa ufficiale delle colonne milanesi.

Il Montevertine di ieri era una bottiglia già aperta il giorno prima ed usata per avvinare i rossi.
Ti riporto le note di quella bevuta ai primi d'agosto:

Montevertine 2007
I profumi sono caldi e già complessi, domina la sera nel bosco, per frutti e "terrenità". Nella gamma-vini di Martino il Montevertine mi sembra sempre il più concreto, l'eleganza di poche parole. Non stanca mai e quando lo bevi è sempre come avevi sperato. Una certezza, un vecchio amico e un lungo filo di affinità. Due torri piene e un puledro.

Già ... noi avviniamo a Montevertine. 8) :lol:

Ci voleva però un salto di marcia, eh, per vedere finalmente un rosso siamo arrivati a metà serata...
Però che buono il pinot gris, riporto quanto si diceva sabato sull'Alsazia, una delle zone di cui si legge e si beve immeritatamente poco sul forum.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda arrapaho » 04 ott 2010 13:36

pippuz ha scritto:
l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mamma mia che spettacolo di foto,ogni volta sempre piu' belle!!!! :P
2 note sul montevertine 07 please??? :D

Finalmente anch'io ho conosciuto Tunde, la fotografa ufficiale delle colonne milanesi.

Il Montevertine di ieri era una bottiglia già aperta il giorno prima ed usata per avvinare i rossi.
Ti riporto le note di quella bevuta ai primi d'agosto:

Montevertine 2007
I profumi sono caldi e già complessi, domina la sera nel bosco, per frutti e "terrenità". Nella gamma-vini di Martino il Montevertine mi sembra sempre il più concreto, l'eleganza di poche parole. Non stanca mai e quando lo bevi è sempre come avevi sperato. Una certezza, un vecchio amico e un lungo filo di affinità. Due torri piene e un puledro.

Già ... noi avviniamo a Montevertine. 8) :lol:


Disgraziati.....
Era il 38 Luglio, e faceva molto caldo...
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pippuz
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 04 ott 2010 13:39

arrapaho ha scritto:
pippuz ha scritto:
l'oste ha scritto:
barone79 ha scritto:mamma mia che spettacolo di foto,ogni volta sempre piu' belle!!!! :P
2 note sul montevertine 07 please??? :D

Finalmente anch'io ho conosciuto Tunde, la fotografa ufficiale delle colonne milanesi.

Il Montevertine di ieri era una bottiglia già aperta il giorno prima ed usata per avvinare i rossi.
Ti riporto le note di quella bevuta ai primi d'agosto:

Montevertine 2007
I profumi sono caldi e già complessi, domina la sera nel bosco, per frutti e "terrenità". Nella gamma-vini di Martino il Montevertine mi sembra sempre il più concreto, l'eleganza di poche parole. Non stanca mai e quando lo bevi è sempre come avevi sperato. Una certezza, un vecchio amico e un lungo filo di affinità. Due torri piene e un puledro.

Già ... noi avviniamo a Montevertine. 8) :lol:


Disgraziati.....

:lol: :lol: :lol:

Buono comunque sississi. 8)
over the mountain watching the watcher
breaking the darkness waking the grapevine
one inch of love is one inch of shadow
love is the shadow that ripens the wine

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