CRONACHE D'OSTERIA

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pippuz
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 15 set 2010 15:05

gremul ha scritto:
ugc ha scritto:
gremul ha scritto:senti vedi di concentrarti sulla bolla giusta per stasera che mi aspetto grandi cose da te, altro che barbera!

appunto. Una bella Matutona e passa la paura!


te la do sulla testa la matutona! :lol:

p.s. chiedo scusa ad Andrea per l'OT Champagnofilo

Basta rilasciare bolle in questo thread !
Tutti e due ammoniti !!! :lol:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 15 set 2010 15:07

pippuz ha scritto:
gremul ha scritto:
ugc ha scritto:
gremul ha scritto:senti vedi di concentrarti sulla bolla giusta per stasera che mi aspetto grandi cose da te, altro che barbera!

appunto. Una bella Matutona e passa la paura!


te la do sulla testa la matutona! :lol:

p.s. chiedo scusa ad Andrea per l'OT Champagnofilo

Basta rilasciare bolle in questo thread !
Tutti e due ammoniti !!! :lol:

Ma no, ma no, che a me le bolle mi piacciono e pure tanto.
Dopo la barbera sono i vini che si abbinano meglio con ogni carne animale, dal maiale alla topa...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda ugc » 15 set 2010 15:10

l'oste ha scritto:
pippuz ha scritto:
gremul ha scritto:
ugc ha scritto:
gremul ha scritto:senti vedi di concentrarti sulla bolla giusta per stasera che mi aspetto grandi cose da te, altro che barbera!

appunto. Una bella Matutona e passa la paura!


te la do sulla testa la matutona! :lol:

p.s. chiedo scusa ad Andrea per l'OT Champagnofilo

Basta rilasciare bolle in questo thread !
Tutti e due ammoniti !!! :lol:

Ma no, ma no, che a me le bolle mi piacciono e pure tanto.
Dopo la barbera sono i vini che si abbinano meglio con ogni carne animale, dal maiale alla topa...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Teddy » 15 set 2010 15:16

l'oste ha scritto:Insomma, la barbera è inutile, ormai è fuori moda, non ha senso produrla, la vespolina è meglio (questa è ormai un piccolo classico del repertorio di Dedalus, subito dopo l'Osso san Grato superstar e l'avversione al legno piccolo sui nebbiolo) ecc ecc.
Poi però, leggo nei post precedenti che in molti continuano a bere barbera a trovarla piacevole ed ideale in certi abbinamenti
Non è (anche) questo che si vuole da un vino?


Se parliamo di barbera non legnosa allora concordo sulla grande versatilità a tavola e, personalmente, non bevo le grandissime prodotte dai tradizionalisti solo per il prezzo altino oltrechè per pigrizia mentale. :oops:
Pero' la musica cambia quando si parla di Corino o Voerzio & C. Quello stile non lo capisco, e non le comprerei nemmeno se rientrassero nel mio budget.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 15 set 2010 15:19

l'oste ha scritto:Insomma, la barbera è inutile, ormai è fuori moda, non ha senso produrla, la vespolina è meglio (questa è ormai un piccolo classico del repertorio di Dedalus, subito dopo l'Osso san Grato superstar e l'avversione al legno piccolo sui nebbiolo) ecc ecc.
Poi però, leggo nei post precedenti che in molti continuano a bere barbera a trovarla piacevole ed ideale in certi abbinamenti
Non è (anche) questo che si vuole da un vino?


Certo, ed anche io come ho detto me le godo, scegliendo secondo la provenienza (Langhe, Tortonese, Monferrato) quella che secondo il carattere (austera, ricca, liscia) si addice meglio alla bisogna del momento.

Il che non mi impedisce di guardare obiettivamente al potenziale generale del vitigno e alle sue caratteristiche aromatiche, strutturali e gustative, rispetto alle quali considero più interessanti e stimolanti, più variate ed espressive la Pelaverga e la Vespolina, tanto per rimanere in Piemonte.

Il fatto che a spanne questa sia anche l'opinione di Baroloonline mi conforta nell'idea che non sono solo mie fisime, opinioni distorte da troppa passione per l'Alto Piemonte o da pregiudizio classista a favore del Nebbiolo, e che qualcosa di vero ci possa essere.

Ovviamente ho ricordato la Vespolina giusto per ricordare le vecchie discussioni, e perché ne ho bevuto giusto ieri a cena una mezza bottiglia, Ledi 2007 di Antico Borgo dei Cavalli, vino assai marcato da tannini da legno poco gentili, che me l'hanno mandata decisamente di traverso. Tanto per dire che mica faccio l'agit-prop.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda M. de Hades » 15 set 2010 15:29

Dedalus ha scritto:Ovviamente ho ricordato la Vespolina giusto per ricordare le vecchie discussioni, e perché ne ho bevuto giusto ieri a cena una mezza bottiglia, Ledi 2007 di Antico Borgo dei Cavalli, vino assai marcato da tannini da legno poco gentili, che me l'hanno mandata decisamente di traverso.



Questa cosa mi interessa.
Cosa intendi, organoletticamente parlando, per "tannini da legno poco gentili"?
Non staremo mica andando verso una situazione alla "Ioppa dei tempi che (per fortuna) furono?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 15 set 2010 15:31

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Insomma, la barbera è inutile, ormai è fuori moda, non ha senso produrla, la vespolina è meglio (questa è ormai un piccolo classico del repertorio di Dedalus, subito dopo l'Osso san Grato superstar e l'avversione al legno piccolo sui nebbiolo) ecc ecc.
Poi però, leggo nei post precedenti che in molti continuano a bere barbera a trovarla piacevole ed ideale in certi abbinamenti
Non è (anche) questo che si vuole da un vino?


Certo, ed anche io come ho detto me le godo, scegliendo secondo la provenienza (Langhe, Tortonese, Monferrato) quella che secondo il carattere (austera, ricca, liscia) si addice meglio alla bisogna del momento.

Il che non mi impedisce di guardare obiettivamente al potenziale generale del vitigno e alle sue caratteristiche aromatiche, strutturali e gustative, rispetto alle quali considero più interessanti e stimolanti, più variate ed espressive la Pelaverga e la Vespolina, tanto per rimanere in Piemonte.

Il fatto che a spanne questa sia anche l'opinione di Baroloonline mi conforta nell'idea che non sono solo mie fisime, opinioni distorte da troppa passione per l'Alto Piemonte o da pregiudizio classista a favore del Nebbiolo, e che qualcosa di vero ci possa essere.

Ovviamente ho ricordato la Vespolina giusto per ricordare le vecchie discussioni, e perché ne ho bevuto giusto ieri a cena una mezza bottiglia, Ledi 2007 di Antico Borgo dei Cavalli, vino assai marcato da tannini da legno poco gentili, che me l'hanno mandata decisamente di traverso. Tanto per dire che mica faccio l'agit-prop.

Ma è chiaro, ricordavo ironicamente le vecchie discussioni.
Che il nebbiolo sia molto più nobile e pregiato della barbera, penso non lo dubiti nessuno, così come che tante barbera grosse e caricaturali, oggi non abbiano grandi speranze di mercato.
C'è però differenza nel dire che è un vitigno inutile, di moda passata e altre stroncature che ogni tanto si sentono, visto che appunto in molti continuano a bere una decina scarsa di nomi affidabili (non mi sembrano pochissimi) di produttori di barbera...
Per ora attendo ancora con curiosità e speranza di verificare che la vespolina sia aromaticamente il "nuovo Rodano" (magari!), come disse un appassionato del nord Piemonte, che non sempre fa l'agit prop...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Pigigres » 15 set 2010 17:19

ugc ha scritto:
Pigigres ha scritto:
Dedalus ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Barbere barrrrricate non se ne puo' piu', qui in Langa non c'è il terroir giusto. O perlomeno nel terroir giusto non ci mettono la Barbera.

Eppure le mie esperienze con la Barbera felici sono quasi tutte langhette. La maggiore capacità marcante del terroir compensa perfettamente la neutralità del profilo aromatico, e gli dà anche una maggiore asciuttezza sapida alla bocca. Poi, più d'una volta ho avuto il sospetto che in diverse Barbera d'Alba vi possa cadere dentro, più o meno accidentalmente, anche qualche acino o goccio di Nebbiolo, quindi sarebbe da ragionare attentamente, questo punto.

Epperò se voglio una Barbera che mi sfagioli, prima vado in Langa, se la voglio austera, poi vado nel Tortonese, se la voglio ricca e densa, balsamica, e solo per terza opzione vado in Monferrato, se la voglio liscia e grossa, sorniona ed affabile.


Secondo me sta dicendo che in Langa non c'e' il terroir giusto per Barbere in barrique, mentre nell'Astigiano succede il contrario. Posizione che condivido, peraltro.


Io cmq, a prescindere dal discorso esposizione/terroir, continuo ad avere seri dubbi sull'opportunità di produrre barbere invecchiate in barrique...
Baroloonline ha scritto:Quando vai da un produttore e compri sei bottiglie di barolo a 25 euro l'una, quasi sicuramente, se ben fatta, compri anche la barbera se costa 6-7 euro, non compri la barbera che ne costa 15 e risulta sempre di difficile beva.

E questo è il motivo. Perché rendere un vino di difficile beva?


Probabilmente tu, e anche molti di quelli che scrivono, risentite drammaticamente nei vostri giudizi del disastro enologico anni '90, dove si produceva legno liquido al gusto di barbera. Io quest'esperienza l'ho avuta dopo, prima ho avuto la fortuna di conoscere la barbera di Bologna, il vino con cui è nata la passione.
Ritengo che non sia assolutamente vero che la barrique appesantisca la barbera, come in generale non ritengo che appesantisca nessun vino (leggasi: borgogna). Il tutto dipende dall'uso che se ne fa. Sarei curioso di sapere dall'Oste, che ha appena trincato un bricco 1990, se gli è risultato di pesante beva.

In ogni caso ritengo che la Barbera di Langa non abbia bisogno della barrique, mentre quella del monferrato ne è praticamente dipendente. Tutti i migliori produttori ne sono concordi.

Per chi volesse conoscere un pò da vicino quel bravo produttore che al nome fa Fabrizio Iuli, segnalo questa bella intervista:

http://video.google.com/videoplay?docid ... 726129265#
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Alberto » 15 set 2010 17:47

l'oste ha scritto:Poi però, leggo nei post precedenti che in molti continuano a bere barbera a trovarla piacevole ed ideale in certi abbinamenti
Non è (anche) questo che si vuole da un vino?

Andrea...la barbera per me E' il vino per la tavola, per eccellenza. :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Pigigres » 15 set 2010 18:16

Alberto ha scritto:
l'oste ha scritto:Poi però, leggo nei post precedenti che in molti continuano a bere barbera a trovarla piacevole ed ideale in certi abbinamenti
Non è (anche) questo che si vuole da un vino?

Andrea...la barbera per me E' il vino per la tavola, per eccellenza. :D


Per me no; è anche un vino da tavola (poi però mi definite il concetto di "vino da tavola").
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 15 set 2010 18:23

l'oste ha scritto:Per ora attendo ancora con curiosità e speranza di verificare che la vespolina sia aromaticamente il "nuovo Rodano" (magari!), come disse un appassionato del nord Piemonte, che non sempre fa l'agit prop...
Occhiolino.

Ci penserò io la prossima volta che capiterà di incrociare i bicchieri...

Nell'attesa, ti posso dire che qualche tempo fa portai la Vespolina 2004 di Rovellotti (vino inteso ad essere consumato giovane, che non tocca legno se non per un mesetto in una vecchissima botte di oltre 100 hl da cui al più potrebbe prendere qualche puzzetta) in una degustazione in cui c'era molto Rodano, Rostaing, Ogier e compagnia.
Un tirato di punteggio e gourmet per vocazione come cortomaltese, con i cui gusti e con la cui propensione al vino e alla tavola credo tu ti possa trovare più che bene, gli appioppò un bel 89/100, con convinzione.

Il problema è sempre che i produttori sono pochissimi, ed è piuttosto difficile avere costantemente vini veramente dimostrativi del potenziale, quando come si sa basta poco per compromettere la perfetta riuscita di un'etichetta. In più bisogna considerare l'inevitabile inerzia valutativa dovuta alla novità della tipologia, entro certi limiti fisiologica ed inevitabile. Ma al di là della Vespolina, si può guardare anche alla Pelaverga, che tuttavia è più leggera di struttura ed ha una componente speziata molto più rilevata ed accesa, e minore autorevolezza complessiva della Vespolina, che non bisogna dimenticare è imparentata strettamente con il Nebbiolo.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 15 set 2010 18:30

l'oste ha scritto:Ma è chiaro, ricordavo ironicamente le vecchie discussioni.

un appassionato del nord Piemonte, che non sempre fa l'agit prop...

Ecco, perfettamente la mia stessa intonazione.

anche io ne conoscono uno, che spesso sostiene con energia le sue opinioni, anche se minoritarie, ma l'agit prop non lo fa mai

sai come si dice: omnia munda mundi
io dico pure: omnia zozza zozzi (ed ovviamente non mi riferisco a te)

:P :roll: :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Alberto » 15 set 2010 18:41

Manca una S... :wink: Si vede che è passato un po' di tempo dall'ultima somministrazione de I Promessi Sposi... :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 15 set 2010 18:42

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Per ora attendo ancora con curiosità e speranza di verificare che la vespolina sia aromaticamente il "nuovo Rodano" (magari!), come disse un appassionato del nord Piemonte, che non sempre fa l'agit prop...
Occhiolino.

Ci penserò io la prossima volta che capiterà di incrociare i bicchieri...

Nell'attesa, ti posso dire che qualche tempo fa portai la Vespolina 2004 di Rovellotti (vino inteso ad essere consumato giovane, che non tocca legno se non per un mesetto in una vecchissima botte di oltre 100 hl da cui al più potrebbe prendere qualche puzzetta) in una degustazione in cui c'era molto Rodano, Rostaing, Ogier e compagnia.
Un tirato di punteggio e gourmet per vocazione come cortomaltese, con i cui gusti e con la cui propensione al vino e alla tavola credo tu ti possa trovare più che bene, gli appioppò un bel 89/100, con convinzione.

Il problema è sempre che i produttori sono pochissimi, ed è piuttosto difficile avere costantemente vini veramente dimostrativi del potenziale, quando come si sa basta poco per compromettere la perfetta riuscita di un'etichetta. In più bisogna considerare l'inevitabile inerzia valutativa dovuta alla novità della tipologia, entro certi limiti fisiologica ed inevitabile. Ma al di là della Vespolina, si può guardare anche alla Pelaverga, che tuttavia è più leggera di struttura ed ha una componente speziata molto più rilevata ed accesa, e minore autorevolezza complessiva della Vespolina, che non bisogna dimenticare è imparentata strettamente con il Nebbiolo.

Rovellotti segnata da prendere.
Quando hai altri nomi, anche in pvt, che ho in programma un po' di giri nel vicino alto Piemonte a trovare amici e cognato.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Alberto » 15 set 2010 18:43

Mi piacque parecchio la vespolina di Dessilani, ma stiamo parlando di anni fa (vendemmia 2003 o 2004).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 20 set 2010 01:27

In avvicinamento del cambio annuale d'età, mi consolo con qualche vino rosso con gli amici.
Ieri cena con focaccia alle cipolle, capperi e bottarga, poi ravioli di zucca fatti in casa e infine pollo alla cacciatora cotto nel coccio su brace di camino. Formaggi di capra per finire.
Mentre giravano antipasti e bianchi ero impegnato a curare il pollo nel coccio e ho ricordi sfuggenti, a parte un buon pinot blanc alsaziano di Blanck, credo 2002, ancora ben vivo, buoni i profumi speziati, non mi è sembrata malvagia la Vernaccia 2008 di Teruzzi e Puthod. Lo champagne Mailly portato da un amico credo mi sia piaciutino, forse un po' semplice.
I rossi invece li ricordo un po' meglio:

Pommard les Rugiens 1995 - De Montille, buonissimo, meno strutturato e maschile del '96 bevuto con alcuni forumisti anni fa, con profumi diversi, più sottili, fruttati e minerali, una bocca ben serrata dall'acidità e una bottiglia svuotata in 3 minuti. Due torri, un cavallo.

Pergole Torte 1995 - Montevertine, ormai è in fase di beva goduriosa da almeno un paio d'anni. Come il '95 bevuto l'anno scorso da vinogodi, anche ieri si è dimostrata un annata di Pergole eccellente. Naso rinfrescato e affrescato di Toscana, bocca vivissima e fresca, la presa sul palato è salda e sicura. Avesse un pelo di ciccia sarebbe ancor più fantastico. Due torri, due cavalli.

Pommard les Rugiens 2005 - Voillot, terza bottiglia in tre anni, chissà, ora sembra sia iniziata la creazione del bouquet, il frutto si attenua, escono le profondità, le sfumature aumentano. In bocca semplicemente buonissimo, appagante, equilibrato da paura in tutte le componenti. Persistenza lunga. Un principe (che diventerà re), sul cavallo.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 22 set 2010 15:12

Ieri sera, per dare un senso più piacevole al fatto di invecchiare di un anno, in quattro intimi con gnocchi di patate, erbette e colatura d'alici, poi tagliata di manzo scozzese con purè di sedano rapa:

Chianti Classico Riserva Rancia 1993 - Felsina
Brunello riserva 1993 - Soldera

Due monumenti alle diversità elettive del sangiovese.
Il primo, bevuto al ristorante, ha una progressione aromatica lenta, come la trama di un film pieno di dettagli; parte dal frutto ancora presente e ciliegioso, per virare su lavanda e cuoio, un intermezzo molto intenso di arancia candita con un finale affumicato e di tartufo nero. Bocca appagante e avvolgente, acidità in equilibrio con la sobrietà della ciccia, un impercettibile amarognolo in retrogusto che peraltro non disturba grazie alla corrispondenza con il frutto e l'affumicato dell'olfatto. Due torri, un puledrino (anche se ora è in un momento di beva per me perfetto).

Il secondo, aperto e consumato dopo cena a casa, inizia che sembra chiuso, il primo quarto d'ora mi stavo slogando il polso a furia di roteare il bicchiere.
Poi, improvvisamente, è atterrato nel bicchiere un volo da oriente, pieno di spezie, erbe mistiche e probabilmente esoteriche visto che sono stato così rapito dai profumi da non assaggiare il vino per quasi mezz'ora. Mi sarei quasi accontentato del naso. Per fortuna invece poi l'ho bevuto, dato che questa bottiglia (questo produttore?) ha avuto il pregio di fare arrivare il piacere del palato direttamente al cervello. Anche dopo aver deglutito il vino, la sua impronta faceva sembrare che ce ne fosse ancora in bocca.
Un re, con intorno i profumi di una regina d'oriente.
Ultima modifica di l'oste il 22 set 2010 15:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 22 set 2010 15:19

l'oste ha scritto:Un re, con intorno i profumi di una regina d'oriente.


...ne' , fuss ca fuss nu poco ricchione, 'sto Rre? :lol: :o :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 22 set 2010 15:26

Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:Un re, con intorno i profumi di una regina d'oriente.


...ne' , fuss ca fuss nu poco ricchione, 'sto Rre? :lol: :o :mrgreen:

Sorriso.
Ho cercato di fare una crasi immaginaria, poichè, dati i profumi, non era un vino maschio per definizione. La bocca si, per presenza, forza e persistenza.
Purtroppo negli scacchi non ci sono le figure di principe e principessa insieme.
Sono i limiti delle scale artigianali.
Forse che un 96/100 ti sarebbe suonato più chiaro?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 22 set 2010 15:50

l'oste ha scritto:Il primo, bevuto al ristorante,


ehm...dove? (anche pvt)
gracias :)
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 22 set 2010 16:20

gremul ha scritto:
l'oste ha scritto:Il primo, bevuto al ristorante,


ehm...dove? (anche pvt)
gracias :)

Per andarci servono il passaporto e valuta straniera.
Occhiolino.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 set 2010 23:45

Sabato serata di "chiusura festeggiamento" con amici fraterni. Casa.
Con focaccia ai capperini di Favignana e pomodoro, focaccia di cipolle, patè di tonno, tortino di polenta con calamaretti al pomodoro, orecchiette con ragù di "braciole" (in Puglia si chiamano così le fette di carne arrotolate e cotte per ore a mo' di involtino), crostata con cioccolato, frutta secca e julienne di buccia d'arancia candita.
Abbiamo aperto veramente un estremo numero di bottiglie, alcune per far volume, altre borderline (vedi vino di visciole).
Qualcuna per motivi diversi, resta impressa alla memoria, nell'ordine, il re, la regina e il principe:

Rivesaltes 1945 - Chateau Las Collas

Chambolle Musigny Les Amoureuses 1999 - Roumier

Barbaresco ris. Rabajà Mg. - 2001 - Produttori del Barbaresco


Non so se raccontare soggettivamente il colore, i profumi ad elenco, la testura al palato e tutto il resto, possa essere rilevante.
Ho passato una serata, quasi notte (fino alle 3.30) con persone e vini indimenticabili.
Ci sono volte in cui credo che questo sia sufficiente e spero di riuscire a far passare l'emozione.
In fondo non è per questo che si vive, si ama e si beve?

Sorriso felice.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 28 set 2010 01:42

l'oste ha scritto:Qualcuna per motivi diversi, resta impressa alla memoria [...] il principe:

Barbaresco ris. Rabajà Mg. - 2001 - Produttori del Barbaresco


A me interessa capire per quale "diverso motivo" questa umile Riserva dei Produttori, di annata recente e di un cru che pur nobilissimo in assoluto viene di norma classificato fra il terzo ed il quarto fra i nove che ne infilano i Produttori, abbia potuto affermarsi principesco nell'orgia che non voglio immaginare -ma che riesco ad immaginarmi benissimo...- dei tanti vini che non sono citati.

Ho sempre avuto un'affezione speciale per i Produttori, sarà perché portai proprio un Montestefano 1988 alla mia prima vera degustazione forumistica, molti anni fa, sarà che mi paiono sempre vini dal molto buono all'ottimo, sotto i mostri sacri di Barbaresco ma sopra quasi tutto il resto, sarà quel che sarà, ma mi viene del tutto naturale pensare queste Riserve come Principi.

Dunque, fammi sapere.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda M. de Hades » 28 set 2010 09:23

l'oste ha scritto:Barbaresco ris. Rabajà Mg. - 2001 - Produttori del Barbaresco[/b]



Quindi mi par di capire che questo fosse ben aperto e perfettamente godibile.
Il che sembrerebbe deporre per fasi di chiusura diverse non tanto per singola tipologia, nè per singolo produttore, ma addirittura per singola bottiglia.
Ma il fatto che si trattasse di Magnum potrebbe avere una qualche influenza su questo aspetto?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Dedalus » 28 set 2010 09:48

M. de Hades ha scritto:
l'oste ha scritto:Barbaresco ris. Rabajà Mg. - 2001 - Produttori del Barbaresco[/b]



Ma il fatto che si trattasse di Magnum potrebbe avere una qualche influenza su questo aspetto?


Credo ci siano pochi dubbi, visto che il motivo principale per cui gli appassionati interessati alla qualità del vino e non agli aspetti scenografici è proprio il diverso profilo di invecchiamento dei magnum rispetto alle bottiglie.
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