The Drunk Ducks' Nest ... spring-summer 2024

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Re: The Drunk Ducks' Nest - 5 lacrime sul viso...

Messaggioda Wineduck » 24 dic 2009 20:46

Concludo con un'altra coppia di cui non ho la foto:

- Ariento 2002 Massavecchia (slurp!)
- La Ricolma 2004 San Giusto a Rentennano (doppio slurp con avvitamento e carpiatura della lingua in fase discendente... :D )
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie dicembre 2009...

Messaggioda Wineduck » 25 dic 2009 01:17

Buon Natale 2009...

Immagine

Enjoy!

(much more than Coke....)
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie dicembre 2009...

Messaggioda Wineduck » 25 dic 2009 22:16

- Champagne Tradition Bernard Naude' su antipasto di cappesante al forno e gamberoni al brandy: un BdB veramente floreale, leggerino ma ottimo per il prezzo;
- Malvasia Istriana 06 Coop. Produttori Cormons su crema di piselli e cubetti di tonno scottati (grande abbinamento): semplice, semplice ma con nota ammandorlata perfetta per l'accostamento con la crema di piselli (dolce)
- Villa Bucci Ris. 01 su ravioli di ricotta di pecora e spinaci con sugo bianco di cernia + filetto di coda di rospo e sformatino di melanzane e patate: in grande forma, naso tipico dei fiori bianchi del verdicchio mai troppo urlato, da' il meglio di sè in bocca con una rotondità esemplare, una polposità veramente bilanciata e con sentori di agrumi e salvia che in bocca si percepiscono molto più che al naso. Lascia un palato pulito con un ricordo di bergamotto veramente piacevole.
- Gewurztraminer G. C. Goldert La Chapelle Clos St. Imer '04 E. Burn sui dolci natalizi: versione più dolce e meno felice della 2002, si fa comunque sempre bere volentieri.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie dicembre 2009...

Messaggioda Alberto » 26 dic 2009 19:52

Ciao Alessandro! (e ancora auguri... :D )

Per sapere, che vino era quello di Zind-Humbrecht del quale hai messo la foto qualche post fa?
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie dicembre 2009...

Messaggioda Wineduck » 28 dic 2009 00:24

Alberto ha scritto:Ciao Alessandro! (e ancora auguri... :D )

Per sapere, che vino era quello di Zind-Humbrecht del quale hai messo la foto qualche post fa?


Era il Riesling Clos Hauserer 2002: colore ramato chiaro, quasi rosato, profumi di frutta gialla cotta misti ad un indrocarburo molto vivace e per niente evoluto, bocca coerente con il naso e abbastanza grassa e dolce ma sostenuta da acidità importante. Il vino forse avrebbe detto anche di più evolvendosi nel bicchiere ma non gli abbiamo lasciato il tempo perchè è stato terminato in men che non si dica.... :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie dicembre 2009...

Messaggioda Wineduck » 06 gen 2010 23:46

- Montevertine '99 Montevertine
Colore un po' più evoluto di quanto mi aspettassi con prevalenza di riflessi granato e leggeri luccichii aranciati; naso in costante mutazione inizialmente su toni prevalentemente floreali (ciclamino su tutti ma anche viola e garofano rosso) per poi passare alla terra bagnata, la carruba e i gusci di nocciola; in bocca semplicemente splendido, scorrevole, con tannino presente e dolce ma assolutamente fine e smussato, PAI abbastanza lunga ma soprattutto con un'acidità così ben bilanciata nel corpo del vino da invitare a sorseggiarlo ancora ed ancora..... Libidine vera.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 14 feb 2010 18:35

Ultime bevute sparse:
Brunelli 2001: complessivamente non bene, fase di chiusura; tutti sotto le aspettative;
- PAM Banfi: ben fatto, potente e con prorompente tannino da legno; si siede troppo presto;
- Argiano: molto buono, miglior rapporto Q/P della serata, emerge molto la salinità sebbene rimanga su toni cupi con tannino leggermente amaro; in progressione con l'ossigenazione;
- Soldera Riserva: buono ma non all'altezza delle aspettative; frutto sempre velato, acidità un po' fuori registro, manca di slancio, soprattutto al naso dove si non apre mai; se è una bottiglia sfigata devo aver preso l'abbonamento: è la terza in pochi mesi. Adesso sto cominciando a seccarmi.... almeno fosse simpatico il produttore.... :x
- Salvioni: scurissimo ma non segnato da legno, poco espressivo al naso ma in bocca è mineral-ferroso, fresco e con tannino fittissimo; tutt'altro che tradizionalista ma un prodotto molto interessante in prospettiva (n. anni);
- Poggio di Sotto: per me il migliore della serata sebbene la parte olfattiva non mi abbia proprio soddisfatto ma in bocca la mineralità è predominante accompagnata da toni fumè; è sicuramente quello con la beva più fresca e piacevole;
- Canalicchio di sopra F. Pacenti: quello con il colore più vivo e brillante, anche l'unico che evidenzia un bel frutto rosso al naso; peccato per una bocca caratterizzata da un tannino ancora un po' scomposto e allappante;


Chateau Haut Brion 2002 (da mezzina)
Naso cangiante dominato da spezie nere, sangue fresco, vegetale scuro e fiori rossi venati da una costante nota scura elegante che più tardi identificherò in un trinciato finissimo, degno dei migliori sigari del mondo. Il colore è ancora rubino scuro con note leggermente grato chiaro sull'unghia. La bocca poi è una sinfonia, con quel tannino fittissimo e finissimo che ti avvolge la bocca come una ragnatela densa come un tessuto-non tessuto ma impalpabile come una nebbia di prima mattina: e poi la persistenza..... da sevenimento, sembra infinita, ci denvi mangiare qualcosa di saporitissimo ma delicato per non far stonare il palato con tanta grazia. La retrolfattiva staresti lunghi minuti ad assaporarla, godendoti quello note di tabacco, pietra pomice e carbone vegetale che non smettono mai di pulsare nelle tue narici e in tutta la tua laringe.
L'ho trovato veramente buono, una vera e propria esperienza sensoriale piuttosto che una semplice bevuta. Il tannino è il suo: dopo aver bevuto l'89 è difficile non riconoscerlo. ovviamente questo 2002 non è all'altezza del 1989 (che rimane un'esperienza unica ed irripetibile nella mia vita) ma è comuque incredibilmente buono (ed infinitamente più economico). Non so cosa ne pensino coloro che lo hanno buvuto più volte ed hanno esperienza con i premier cru di Bordeaux ma io ho la sensazione che il tannino di HB in annate buone ti rimanga impresso come poche altre caratteristiche di altri grandi vini. Questa perlomeno la mia esperienza fino ad ora.
Mi permetto di consigliarlo vivamente.
Ultima modifica di Wineduck il 14 feb 2010 19:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda pippuz » 14 feb 2010 18:51

Wineduck ha scritto:- Soldera Riserva: buono ma non all'altezza delle aspettative; frutto sempre ve,ato, acidità un po' fuori registro, manca di slancio, soprattutto al naso dove si apre mai; se è una bottiglia sfigata devo aver preso l'abbonamento: è la terza in pochi mesi. Adesso sto comicniando a seccarmi.... almeno fosse simpatico il produttore.... :x

... ad ognuno il suo Mascarello. :lol:
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 14 feb 2010 19:03

pippuz ha scritto:
Wineduck ha scritto:- Soldera Riserva: buono ma non all'altezza delle aspettative; frutto sempre ve,ato, acidità un po' fuori registro, manca di slancio, soprattutto al naso dove si apre mai; se è una bottiglia sfigata devo aver preso l'abbonamento: è la terza in pochi mesi. Adesso sto comicniando a seccarmi.... almeno fosse simpatico il produttore.... :x

... ad ognuno il suo Mascarello. :lol:


Esatto! Evidentemente ognuno ha ciò che si merita. :lol:
Il problema infatti devo essere io, non certo la cantina del produttore.
Probabilmente potrebbe essere sufficiente che spenda meglio i miei soldi: se ti butta male è inutile insistere.... :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda piergi » 17 feb 2010 09:17

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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda enogastronauta » 17 feb 2010 13:07

Wineduck ha scritto:Ultime bevute sparse:
Brunelli 2001: complessivamente non bene, fase di chiusura; tutti sotto le aspettative;
- PAM Banfi: ben fatto, potente e con prorompente tannino da legno; si siede troppo presto;
- Argiano: molto buono, miglior rapporto Q/P della serata, emerge molto la salinità sebbene rimanga su toni cupi con tannino leggermente amaro; in progressione con l'ossigenazione;
- Soldera Riserva: buono ma non all'altezza delle aspettative; frutto sempre velato, acidità un po' fuori registro, manca di slancio, soprattutto al naso dove si non apre mai; se è una bottiglia sfigata devo aver preso l'abbonamento: è la terza in pochi mesi. Adesso sto cominciando a seccarmi.... almeno fosse simpatico il produttore.... :x
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- Poggio di Sotto: per me il migliore della serata sebbene la parte olfattiva non mi abbia proprio soddisfatto ma in bocca la mineralità è predominante accompagnata da toni fumè; è sicuramente quello con la beva più fresca e piacevole;
- Canalicchio di sopra F. Pacenti: quello con il colore più vivo e brillante, anche l'unico che evidenzia un bel frutto rosso al naso; peccato per una bocca caratterizzata da un tannino ancora un po' scomposto e allappante;


Chateau Haut Brion 2002 (da mezzina)
Naso cangiante dominato da spezie nere, sangue fresco, vegetale scuro e fiori rossi venati da una costante nota scura elegante che più tardi identificherò in un trinciato finissimo, degno dei migliori sigari del mondo. Il colore è ancora rubino scuro con note leggermente grato chiaro sull'unghia. La bocca poi è una sinfonia, con quel tannino fittissimo e finissimo che ti avvolge la bocca come una ragnatela densa come un tessuto-non tessuto ma impalpabile come una nebbia di prima mattina: e poi la persistenza..... da sevenimento, sembra infinita, ci denvi mangiare qualcosa di saporitissimo ma delicato per non far stonare il palato con tanta grazia. La retrolfattiva staresti lunghi minuti ad assaporarla, godendoti quello note di tabacco, pietra pomice e carbone vegetale che non smettono mai di pulsare nelle tue narici e in tutta la tua laringe.
L'ho trovato veramente buono, una vera e propria esperienza sensoriale piuttosto che una semplice bevuta. Il tannino è il suo: dopo aver bevuto l'89 è difficile non riconoscerlo. ovviamente questo 2002 non è all'altezza del 1989 (che rimane un'esperienza unica ed irripetibile nella mia vita) ma è comuque incredibilmente buono (ed infinitamente più economico). Non so cosa ne pensino coloro che lo hanno buvuto più volte ed hanno esperienza con i premier cru di Bordeaux ma io ho la sensazione che il tannino di HB in annate buone ti rimanga impresso come poche altre caratteristiche di altri grandi vini. Questa perlomeno la mia esperienza fino ad ora.
Mi permetto di consigliarlo vivamente.



Ciao Ale
una domanda: parli di chiusura dei 2001 sopracitati , hai anche altre esperienze oltre a questi? Grazie

su HB come darti torto? credo che io, te e Rossano siamo fuori di testa per questo vino, soprattutto la magistrale definizione tannica tesa a sostenere una struttura che in annate azzeccate secondo me ha pochi rivali in bordeaux.
salutone
42195mt in 3h13'23"
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 28 feb 2010 23:09

enogastronauta ha scritto:
Ciao Ale
una domanda: parli di chiusura dei 2001 sopracitati , hai anche altre esperienze oltre a questi? Grazie



Scusa Ivan, vedo solo adesso. Non ho bevuto altri BdM 2001 in questo periodo: questi sinceramente mi sono bastati..... 8)
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 28 feb 2010 23:23

- Champagne Brut Grand Cru Blanc de Blancs Cramant 2002 Lilbert-Fils: ammazza che buono! Un connubio di salinità e fruttuosità! Naso subito affascinante, più sui frutti bianchi e rossi che sui fiori, bocca polposa, di quelle grasse come piacciono a me, ma con una salinità che spinge la freschezza e quindi la bevibilità... in miglioramento anche con l'innalzamento (relativamente piccolo) della temperatura.

- Brunello di Montalcino annata 1988 Biondi Santi: a forza di sentir parlare del divino BS mi è venuta voglia di aprirne una bottiglia matura al punto giusto... 8) :wink: ... aspettative assolutamente soddisfatte. Tutto incentrato sul goudron, la legna arsa, il ferro buono ed un cenno di frutto rosso ma con una viola netta che fa capolino di tanto in tanto. In bocca è fresco (grazie ad una portentosa spina acida) ma ancora potente, con una glicerina densa che non appesantisce il vino ma gli da materia, ampiezza gustativa e lunghezza olfattiva... bevibilità a mille e PAI che ti stanchi di contare... :arrow: Matrimonio perfetto con cinghiale cotto su pietra ollare a fuoco lentissimo per quasi 8 ore... Lo raccomando caldamente: è in vendita sul forum da parte di un forumista che mi ha sempre fornito bottiglie perfette nella conservazione a prezzi assolutamente imbattibili.
Cercatelo senza modulo di ricerca: questo farà aumentare la vostra sete.... :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 28 feb 2010 23:46

- Chateau Lehòul 2006 Graves: uvaggio di Cab-Sav. e Merlot interessante ed atipico per lo standard di Bordeaux; naso decisamente marcato dalla tostatura del legno inizialmente ma che si ripulisce rapidamente evidenziando prima un frutto rosso dolce e poi un peperone arrostito affascinate; rimane sempre però velato da qualcosa di cioccolatoso e poco nitido ma assolutamente non fastidioso. In bocca è molto fresco e bevibile ma decisamente più denso della media bordolese (per la mia esperienza perlomeno); verrebbe da dire "quasi un taglio bordolese di impostazione italica" se non fosse che la bevibilità è elevata, non c'è pesantezza, non c'è densità eccessiva anche in carenza di mineralità. Dopo un'ora il naso continua a migliorare ma in bocca si scarica un po' chiudendo con una nota leggera di cacao amaro.
Complessivamente buono: esperienza piacevole.
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda mofise » 02 mar 2010 18:43

Wineduck ha scritto:- Chateau Lehòul 2006 Graves: uvaggio di Cab-Sav. e Merlot interessante ed atipico per lo standard di Bordeaux; naso decisamente marcato dalla tostatura del legno inizialmente ma che si ripulisce rapidamente evidenziando prima un frutto rosso dolce e poi un peperone arrostito affascinate; rimane sempre però velato da qualcosa di cioccolatoso e poco nitido ma assolutamente non fastidioso. In bocca è molto fresco e bevibile ma decisamente più denso della media bordolese (per la mia esperienza perlomeno); verrebbe da dire "quasi un taglio bordolese di impostazione italica" se non fosse che la bevibilità è elevata, non c'è pesantezza, non c'è densità eccessiva anche in carenza di mineralità. Dopo un'ora il naso continua a migliorare ma in bocca si scarica un po' chiudendo con una nota leggera di cacao amaro.
Complessivamente buono: esperienza piacevole.

piccola correzione...
Chateau Leahul Reserve Plenitude (vieille vignes)2006...
GRAZIE ALE!
ez
ps.
ho riassaggiato il base ieri sera ed è buonissimo! Incredibile come sia, IMHO, nettamente superiore alla , pur buona sopra descritta, riserva plenitude VV.
Non capisco come un produttore possa fare (nella stessa annata) da un lato un base buonissimo , profondo, complesso e bordolese al 1000% e, di contro, una riserva vecchie vigne, pur buona, ma nulla di eclatante.
Dalla ricezione del pagamento impieghiamo pochissimo tempo! I vini partono il martedì e il mercoledì con corriere espresso 24 H.
VIENE SEMPRE EMESSO SCONTRINO FISCALE O FATTURA.
PER INFO CEL ( ANCHE VIA WA ) 3773833030 Diego
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 21 mar 2010 22:24

Nei giorni scorsi:

- Lessona 2005 Proprietà Sperino (Paolo De Marchi): parte sanguigno, finisce sapito, agrumato e voluttuoso, solo leggermente pepato, molto leggiadro forse troppo: con un minimo di materia in più a centro bocca sarebbe un vino superlativo;
- Brunello di Montalcino Riserva 1997 Uccelliera: sempre uno dei più grandi BdM di sempre, bella evoluzione, terrosa e minerale, con il frutto che fa ancora capolino; il tannino è il suo forte: di caratere ancora pronunicato ma smussato e dolce, tanta materia con grande bevibilità: ottimo... :shock:
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 21 mar 2010 22:46

Oggi:
Champagne Cuvèe des Enchanteleurs 1988 Henriot
: tanta materia con un'acidità spettacolare; evoluzione nel bicchiere che lo portava ad essere sempre più giovane man mano che si ossigenava; uno champagne che difficilmente si dimentica... :D
Fontalloro 1986 Fattoria di Felsina: sangue, ferro e terra con una freschezza assolutamente sorprendente (a bottiglia coperta gli si danno 10 anni in meno)... :shock:
Barbaresco 1990 Gaja: signori giù il cappello! A me piace più il frutto scuro iniziale ma dopo 6 ore ci sono agrumi a go-go, una santabarbara per chi ama il nebbiolo con tonalità chiare (*)
Barolo Sperss 1990 Gaja: che potenza, che tannino! Anche qui sorprendente nell'evoluzione del bicchiere; parte un po' molle ma con l'ossigenazione esce l'acidità che supporta una materia fittissima e potente; da risentire fra almeno dieci anni per il godimento totale... 8)
Barolo 1990 Massolino - Vigna Rionda: un paradigma di Langa con profumi di rosa e cenere e bocca di anguria e cedro; solo meno denso in bocca, soffre il raffronto con uno Sperss che ha più muscoli di Juri Chechi... :P
Chateau Pichon Longueville Comtesse de Lalande 1986: mi sto ancora asciugando le lacrime per quel maledetto TCA che affliggeva il tappo di questa splendida bottiglia; colore impressionante e tensione palatale che riusciva a dirci (malgrado la copertura fetida del maledetto batterio) che il vino è in forma assolutamente splendida e goduriosa.... :cry: :cry: :cry:


(*) certi vini sono fatti per essere bevuti con pazienza e golosità, invece che assaggiati frettolosamente in mezzo ad una pletora di batterie di bottiglie per eno-ipertiroidei bulimici. Forse qualcuno dovrebbe riacquistare il giusto ritmo della vita e della relativa degustazione con poche bottiglie in mezzo a buoni amici, ottimo cibo ed un ambiente rilassante...
Cambiando questi fattori, il risultato si modifica. E non è un caso... :wink:
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 28 mar 2010 12:06

Chateauneuf du Pape Hommage a Jacques Perrin 1995 - Chateau de Beaucastel
Vino assolutamente emozionante che mi rimarrà a lungo impresso nella memoria. Si presenta in veste ancora decisamente giovanile ed anche a fine serata lascia l'impressione di avere ancora molte cose da dire in futuro. Il colore è granato scuro, con un'unghia più chiara ed aranciata, con bella trasparenza e buona luminosità. Gira nel bicchiere lentamente, con una componente glicerica davvero importante. La sensazione visiva di grande densità viene confermata da un ingresso in bocca che per tutta la sera si mantiene di notevole impatto: è però un vino potente e leggiadro allo stesso tempo, con un mix equilibrato ma "virile" di tannino, alcool e acidità. E' questa miscela perfettamente calibrata che lo rende "largo" solo al primissimo impatto: dopo prevale la grandissima bevibilità. A fine deglutizione ti lascia la sensazione di una grande verticalità, come se tutta quella materia fosse così sottile ed affilata da scorrere via senza alcun problema. Le sensazioni palatali e e retroolfattive poi sono di una tale lunghezza e varietà di sentori che rinunci a contare i secondi e semplicemente scrivi nelle note: "PAI infinita...". La mobilità olfattiva nel bicchiere è notevole: si alternano dei sentori stabili (carbone vegetale, macchia mediterranea, tabacco bagnato, bastoncino di liquirizia) con alcuni variabili e sempre nuovi: ciliegia nera, cardamomo, aghi di pino ed anche un frutto bianco difficile da identificare (forse una sorta di macedonia di pera e melone bianco). In bocca ritrovi le stesse sensazioni anche se è la componente "dark" a dominare, insieme a quella balsamica e che aiuta a lasciare la bocca fresca e pulita.... desiderosa del prossimo sorso!
Difficilmente mi esprimo in centesimi ma in questo caso, se proprio dovessi farlo, saremmo decisamente over 95++ :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest - varie 2010

Messaggioda Wineduck » 04 apr 2010 01:04

Champagne V.O. J. Selosse (sboc. lug. 08)
Cepparello 2006 Isole & Olena
Barolo Bussia 1989 Prunotto

A domani per le note... :)
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Re: The Drunk Ducks' Nest - qualcosa di importante da festeggiar

Messaggioda Wineduck » 11 lug 2010 20:58

Sono indietro di mesi nel riportare le note dei vini bevuti ma la festa di oggi (dedicata a qualcosa di veramente importante) ed i relativi vini meritano un piccolo sforzo di inserimento note.
Premetto che la stanza è stata climatizzata per contrastare il caldo torrido che ci ha colpiti anche a 436 m. s.l.m.... :(

Entrée
- Champagne Tarlant Brut Prestige 1996: molto interessante, sapido e fresco, da riprovare con più calma
- Champagne Brut Collard 1975: col tempo si stava aprendo a note floreali interessant, acidità sorprendente

Prima batteria bianchi
- Mersault 2001 J.F. Coche-Dury: se la bocca fosse come il naso sarebbe da cappottamento, molto didattico per capire la borgogna bianca;
- Chardonnay Al Poggio 1999 Castello di Ama: chi pensa che in Toscana non si possano fare chardonnay all'altezza (o supriori) alla Borgogna, beva questo e poi venga a chiedere scusa (sui ceci): se in Borgogna si beve a questo livello a 12-15 euro vado in pellegrinaggio a Sant'Anna di Valdieri a piedi.... :roll:
- Chardonnay 1998 Tasca d'Almerita: decadente ma affascinante, preso appena in tempo, troppo morbido in ingresso in bocca ma naso particolare (passata di pomodoro) e finale molto lungo, solo troppo glicerico...

Seconda batteria bianchi
- Riesling 1985 C. & G. Freyburger: signore e signori, ecco il riesling alsaziano nella sua massima espressione: non solo nafta ma anche agrume e bergamotto, bocca rotonda, acida, lunghissima, da berne a damigiane, per me la massima espressione di questo vitigno sulla terra; i riesling tedeschi sono spesso molto buoni ma hanno altrettanto spesso un residuo zuccherino (e un'acidità) troppo spinti, come se fossero tante donne siliconate e vestite da bagascioni; qui invece siamo sull'eleganza estrema...
- Breg 1993 J. Gravner: molto strano, naso sempre troppo boisè ma bocca freschissima, leggiadra e di grande bevibilità, vino dai due volti, molto meglio in bocca...
- Clos de la Culée de Serrant 1988 N. Joly: ultimamente Picard non mi molla.... :evil: .. anche questa volta tappo ma in bocca la salinità si sentiva eccome... un vino che sembra venire direttamente dalla spiaggia....

Batteria rossi
- Camartina 1988: profuma di Toscana, il naso è dominato da rabarbaro, poi sedano e finocchiella, molto bevibile soffre solo il confronto con dei mostri assoluti
- Chateau Margaux 1989: che dire? Un vino di cui innamorarsi, uno dei 5 più buoni di sempre fra quelli bevuti nella mia vita; tutta la gamma dei sigari Coimbra, le spezie indiane, il fumo (per un tratto quasi rodanesco), poi cacao alla menta, cedro, la mineralità profonda... che chiedere di più? Annata sufficientemente corposa, senza esagerare, a vantaggio dell'equilibrio compressivo, che te lo fa tracannare, malgrado la persistenza sia notevole e la bocca esca sempre pulita e fresca.... vabbè inutile che mi dilunghi, avete capito.... :roll:
- Chateau Lynch Bages 1986: grande sorpresa della giornata; parte con gran peperone arrostito ma diventa più complesso con un'oliva al forno affascinante e poi carne arrostita (ma di gran classe) e una bevibilità sorprendente considerando la grande densità... gioventù ancora spettacolare!
- Ornellaia 1990: regge benissimo il confronto per una sensazione di grande bevibilità, morbidezza e gioventù; bocca con il tannino ancora mordente ed un'acidità pimpante; al naso e in bocca domina l'arancia amara; peccato che il naso non abbia mai gli slanci dei due Medoc...

Vini dolci:
- Sauternes Chateau du Haut Grillon 2001 Barsac: perfetto con i formaggi erborinati finali, non solo uno zafferano perfetto (appena stemperato in acqua tiepida) ma anche scorza d'arancio, fiori d'arancio... bilanciamento dolce-acido da manuale del Sauternes..
- Moscato d'Asti 2009 Massolino: con la torta della Nonna non c'è di meglio... più buono del già buono 2008... un vino che finisce sempre in battibaleno anche dopo giornate faticosissime... significherà qualcosa?
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: The Drunk Ducks' Nest - qualcosa di importante da festeggiar

Messaggioda alexer3b » 11 lug 2010 21:17

Bellissime note Ale e grandissime bocce degne di un bel festeggiamento.

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: The Drunk Ducks' Nest - qualcosa di importante da festeggiar

Messaggioda Aramis » 12 lug 2010 09:49

Belle note, complimenti e auguri per l'evento festeggiato anche se non so qual è.
Due piccole osservazioni, tanto per alimentare la discussione.
1. E con questa sono 4 bottiglie tappate su 4 (due mie, una di un caro amico (se mi legge... ciao, avvocà!) e una tua) di Clos de la Coulée de Serrant 1988.
2. Ale, te vojo bene... e ne vojo pure a Marco e Lorenza... e pure ai ceci... però in Borgogna con 15 euro si beve MOLTO meglio dello Chardonnay Al Poggio: costano quella cifra lo Chablis Montée de Tonnerre di Billaud-Simon, lo Chablis Valmur di Christian Moreau, il Cote de Lechet di Dampt, lo Chassagne Montrachet village, il Beaune Clos de la Mousse e il Beaune du Chateau di Bouchard, il Macon Clos du Four di Héritiers Comtes Lafon, il Clos st. Philibert di Meo-Camuzet, il Bourgogne Blanc di Ramonet, Sauzet, Grivault, Roulot e Francois Jobard, Il Meursault VV di Girardin, l'Aligoté di Arnaud Ente, quasi tutti i vini di Hubert Lamy, quasi tutti i migliori St. Aubin (e ce ne sono di eccellenti), il bellissimo Puligny Village di Bzikot che assaggiammo insieme a Umbertide, l'Hautes-Cotes de Beaune di Jayer-Gilles... potrei continuare per tutta la mattina.
"L’appellation d’origine constitue un patrimoine collectif, et ne peut donc pas être la propriété d’opérateurs économiques à titre privatif, contrairement à une marque, par exemple." (INAO, Institut National des Appellations d'Origine)
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Re: The Drunk Ducks' Nest - qualcosa di importante da festeggiar

Messaggioda marwine » 12 lug 2010 15:07

Complimenti e augurissimi,Ale. :wink:
I'm a Veronese man in Bassan

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Re: The Drunk Ducks' Nest - qualcosa di importante da festeggiar

Messaggioda arnaldo » 12 lug 2010 18:54

Aramis ha scritto:Belle note, complimenti e auguri per l'evento festeggiato anche se non so qual è.
Due piccole osservazioni, tanto per alimentare la discussione.
1. E con questa sono 4 bottiglie tappate su 4 (due mie, una di un caro amico (se mi legge... ciao, avvocà!) e una tua) di Clos de la Coulée de Serrant 1988.
2. Ale, te vojo bene... e ne vojo pure a Marco e Lorenza... e pure ai ceci... però in Borgogna con 15 euro si beve MOLTO meglio dello Chardonnay Al Poggio: costano quella cifra lo Chablis Montée de Tonnerre di Billaud-Simon, lo Chablis Valmur di Christian Moreau, il Cote de Lechet di Dampt, lo Chassagne Montrachet village, il Beaune Clos de la Mousse e il Beaune du Chateau di Bouchard, il Macon Clos du Four di Héritiers Comtes Lafon, il Clos st. Philibert di Meo-Camuzet, il Bourgogne Blanc di Ramonet, Sauzet, Grivault, Roulot e Francois Jobard, Il Meursault VV di Girardin, l'Aligoté di Arnaud Ente, quasi tutti i vini di Hubert Lamy, quasi tutti i migliori St. Aubin (e ce ne sono di eccellenti), il bellissimo Puligny Village di Bzikot che assaggiammo insieme a Umbertide, l'Hautes-Cotes de Beaune di Jayer-Gilles... potrei continuare per tutta la mattina.


Piano Armando,piano,sei partito a nastro.... :D :D non prezzi a scaffale,intendi.....prezzi la' e a trovarli come dici tu.
Proprio oggi ho visto quasi tutta la gamma di Lamy e non si scendeva sotto i 24/25. Ed è uno che carica molto onestamente. :D :D
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Aramis
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Re: The Drunk Ducks' Nest - qualcosa di importante da festeggiar

Messaggioda Aramis » 12 lug 2010 19:09

arnaldo ha scritto:
Aramis ha scritto:Belle note, complimenti e auguri per l'evento festeggiato anche se non so qual è.
Due piccole osservazioni, tanto per alimentare la discussione.
1. E con questa sono 4 bottiglie tappate su 4 (due mie, una di un caro amico (se mi legge... ciao, avvocà!) e una tua) di Clos de la Coulée de Serrant 1988.
2. Ale, te vojo bene... e ne vojo pure a Marco e Lorenza... e pure ai ceci... però in Borgogna con 15 euro si beve MOLTO meglio dello Chardonnay Al Poggio: costano quella cifra lo Chablis Montée de Tonnerre di Billaud-Simon, lo Chablis Valmur di Christian Moreau, il Cote de Lechet di Dampt, lo Chassagne Montrachet village, il Beaune Clos de la Mousse e il Beaune du Chateau di Bouchard, il Macon Clos du Four di Héritiers Comtes Lafon, il Clos st. Philibert di Meo-Camuzet, il Bourgogne Blanc di Ramonet, Sauzet, Grivault, Roulot e Francois Jobard, Il Meursault VV di Girardin, l'Aligoté di Arnaud Ente, quasi tutti i vini di Hubert Lamy, quasi tutti i migliori St. Aubin (e ce ne sono di eccellenti), il bellissimo Puligny Village di Bzikot che assaggiammo insieme a Umbertide, l'Hautes-Cotes de Beaune di Jayer-Gilles... potrei continuare per tutta la mattina.


Piano Armando,piano,sei partito a nastro.... :D :D non prezzi a scaffale,intendi.....prezzi la' e a trovarli come dici tu.
Proprio oggi ho visto quasi tutta la gamma di Lamy e non si scendeva sotto i 24/25. Ed è uno che carica molto onestamente. :D :D


Ho scritto "quasi tutti i vini di Lamy" e confermo; la accendiamo.
il St. Aubin Sur Le Sentier du Clou 2007 - un Premier Cru, non un Village - era a 15,80 IVATO fino a un mese fa da Le Savour Club, poi l'ho comprato io. http://www.savourclub.fr/vente-grand-cr ... e-4-0.aspx.
il St. Aubin En Remilly, cioè a dire il miglior Premier Cru del comune, costa meno di 19 euro da Kierdorf Wein, dove hanno ancora il 2001 a 17.40 più Iva. http://www.kierdorfwein.de/
Il Castets e il Derrier Chez Edouard Vieilles Vignes non costano di più. Piuttosto, io ho visto eccome lo Chardonnay Al POggio oltre i 15 euro, a scaffale.
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