Sono indietro di mesi nel riportare le note dei vini bevuti ma la festa di oggi (dedicata a qualcosa di veramente importante) ed i relativi vini meritano un piccolo sforzo di inserimento note.
Premetto che la stanza è stata climatizzata per contrastare il caldo torrido che ci ha colpiti anche a 436 m. s.l.m....
Entrée
- Champagne Tarlant Brut Prestige 1996: molto interessante, sapido e fresco, da riprovare con più calma
- Champagne Brut Collard 1975: col tempo si stava aprendo a note floreali interessant, acidità sorprendente
Prima batteria bianchi
- Mersault 2001 J.F. Coche-Dury: se la bocca fosse come il naso sarebbe da cappottamento, molto didattico per capire la borgogna bianca;
- Chardonnay Al Poggio 1999 Castello di Ama: chi pensa che in Toscana non si possano fare chardonnay all'altezza (o supriori) alla Borgogna, beva questo e poi venga a chiedere scusa (sui ceci): se in Borgogna si beve a questo livello a 12-15 euro vado in pellegrinaggio a Sant'Anna di Valdieri a piedi....
- Chardonnay 1998 Tasca d'Almerita: decadente ma affascinante, preso appena in tempo, troppo morbido in ingresso in bocca ma naso particolare (passata di pomodoro) e finale molto lungo, solo troppo glicerico...
Seconda batteria bianchi
- Riesling 1985 C. & G. Freyburger: signore e signori, ecco il riesling alsaziano nella sua massima espressione: non solo nafta ma anche agrume e bergamotto, bocca rotonda, acida, lunghissima, da berne a damigiane, per me la massima espressione di questo vitigno sulla terra; i riesling tedeschi sono spesso molto buoni ma hanno altrettanto spesso un residuo zuccherino (e un'acidità) troppo spinti, come se fossero tante donne siliconate e vestite da bagascioni; qui invece siamo sull'eleganza estrema...
- Breg 1993 J. Gravner: molto strano, naso sempre troppo boisè ma bocca freschissima, leggiadra e di grande bevibilità, vino dai due volti, molto meglio in bocca...
- Clos de la Culée de Serrant 1988 N. Joly: ultimamente Picard non mi molla....
.. anche questa volta tappo ma in bocca la salinità si sentiva eccome... un vino che sembra venire direttamente dalla spiaggia....
Batteria rossi
- Camartina 1988: profuma di Toscana, il naso è dominato da rabarbaro, poi sedano e finocchiella, molto bevibile soffre solo il confronto con dei mostri assoluti
- Chateau Margaux 1989: che dire? Un vino di cui innamorarsi, uno dei 5 più buoni di sempre fra quelli bevuti nella mia vita; tutta la gamma dei sigari Coimbra, le spezie indiane, il fumo (per un tratto quasi rodanesco), poi cacao alla menta, cedro, la mineralità profonda... che chiedere di più? Annata sufficientemente corposa, senza esagerare, a vantaggio dell'equilibrio compressivo, che te lo fa tracannare, malgrado la persistenza sia notevole e la bocca esca sempre pulita e fresca.... vabbè inutile che mi dilunghi, avete capito....
- Chateau Lynch Bages 1986: grande sorpresa della giornata; parte con gran peperone arrostito ma diventa più complesso con un'oliva al forno affascinante e poi carne arrostita (ma di gran classe) e una bevibilità sorprendente considerando la grande densità... gioventù ancora spettacolare!
- Ornellaia 1990: regge benissimo il confronto per una sensazione di grande bevibilità, morbidezza e gioventù; bocca con il tannino ancora mordente ed un'acidità pimpante; al naso e in bocca domina l'arancia amara; peccato che il naso non abbia mai gli slanci dei due Medoc...
Vini dolci:
- Sauternes Chateau du Haut Grillon 2001 Barsac: perfetto con i formaggi erborinati finali, non solo uno zafferano perfetto (appena stemperato in acqua tiepida) ma anche scorza d'arancio, fiori d'arancio... bilanciamento dolce-acido da manuale del Sauternes..
- Moscato d'Asti 2009 Massolino: con la torta della Nonna non c'è di meglio... più buono del già buono 2008... un vino che finisce sempre in battibaleno anche dopo giornate faticosissime... significherà qualcosa?