il J'Accuse di Soldera

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alì65
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda alì65 » 08 mar 2015 19:51

davidef ha scritto:
alì65 ha scritto:capisco perché non è semplice seguire un produttore che continua a cambiare le etichette, i colori e i numeri
Intistieti, come cru, Brunello fu solo nel 95 come etichetta classica nera e, sempre nel 95, unico caso di Case Basse scritto in etichetta riserva come Intistieti
Negli anni 80 era etichetta bianca come rosso di Montalcino anche se non lo dichiarava ma era quel vignato prima che entrasse a regime come uva per Brunello
nel 92 e 93 (credo) sempre Intistieti ma etichetta nera e sempre vino da tavola perché non ancora meritevole
poi, ma qui sono solo voci (credibili ma voci) e non ho la certezza (anche se ne sono certo) nel 96 Intistieti fu gravemente danneggiato da insetti
riparte come Brunello nel 2001 con le famose sequenze (senza senso) di codici alfanumerici che tutti discutono e che poco di chiaro c'è
dal 2000 la genialata (credo un idea della figlia provenendo dal mondo Nestlè) di unire tutti i vini in una unica etichetta ris. visto che i suoi vini erano comunque delle riserve anche le annate e tac, 15€ in più a bt che per 7000 circa non fanno schifo
il resto penso sia stato snocciolato varie volte fino alla nausea

nonostante tutto ciò e se non fosse per la deriva ultima dei prezzi è uno dei pochissimi vini a cui permetto qualche difetto perché sono state molte, tante le emozioni e i ricordi dietro questa etichetta che non ne farò mai a meno....

spero, in qualche modo, di aver risolto i tuoi dubbi



Me la puoi rispiegare ?

Ti sei dimenticato lo scherzetto del Pegasos (rimosso dalla memoria immagino :mrgreen: :mrgreen: ), Intistieti ad esempio la so diversa e fino al 2001 erano Annata e Riseva dai 2 vigneti disgiunnti, ma Intistieti sempre in produzione

le bottiglie magicamente diventate riserva furono tutto un tratto minimo 8.000 all'anno con più di 15€ + iva di incremento. ...scherzettetto da oltre 150.000 € annui presi senza cambiare una cippa...e via discorrendo, aspetto ci sono poi i famosi rilasci senza etichetta che son girati anni '70....

fino ad un tot grandissime emozioni...poi Vabbè. ....lasciamo perdere...


Pegasos l'ho rimosso perché è una vera presa per il culo, semplice....
su Intistieti, come ho scritto, non ne sono certissimo ma credo che i problemi su quel vigneto ci siano stati e qualche persona locale sa bene l'accaduto ma sembra che parlarne sia peccato....
solo ris. sono partiti dalla 2000 con la mossa che hai ben descritto...

poi non parliamo della enorme e ultima presa per il culo dell'IGT dal 2006 in avanti, questa è proprio vergognosa!!!! tanto a lui frega un cazzo perché ha sempre pensato che i bevitori siano tutti ignoranti tranne lui e pochi altri eletti.....ma vaff.....o!!!!
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda Nebbiolino » 08 mar 2015 21:15

alì65 ha scritto: tanto a lui frega un cazzo perché ha sempre pensato che i bevitori siano tutti ignoranti tranne lui e pochi altri eletti.....ma vaff.....o!!!!


Eh, ma questo è il punto: continuando a comprargli i vini, gli si dà ragione...
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda vinogodi » 08 mar 2015 23:28

Nebbiolino ha scritto:
alì65 ha scritto: tanto a lui frega un cazzo perché ha sempre pensato che i bevitori siano tutti ignoranti tranne lui e pochi altri eletti.....ma vaff.....o!!!!


Eh, ma questo è il punto: continuando a comprargli i vini, gli si dà ragione...

...diciamo che fino al 2001 non c'era motivo per non comprarli : costavano tanto ma erano il top assieme a Biondi Santi ( e costavano la metà delle sue riserve) , erano "emozionali" , erano originalissime interpretazioni del Brunello, davvero uniche (una specie di Leroy di Montalcino, unico caso mondiale che mi ricordino i vini di Madame). Quindi nessun pentimento per ciò che si è acquistato , bevuto o conservato in cantinetta. Poi è diventato un puttanaio e quindi pure io mi sono un pò schifato, dirottandomi su altri lidi. Alla brunellata di Maggio, però, i suoi vini ci saranno, sia relativamente giovani che datati , proprio perchè , secondo me, sarà pure una testa di cazzo, ma senza i suoi vini Montalcino è più povera...
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Nebbiolino
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda Nebbiolino » 09 mar 2015 14:56

vinogodi ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
alì65 ha scritto: tanto a lui frega un cazzo perché ha sempre pensato che i bevitori siano tutti ignoranti tranne lui e pochi altri eletti.....ma vaff.....o!!!!


Eh, ma questo è il punto: continuando a comprargli i vini, gli si dà ragione...

...diciamo che fino al 2001 non c'era motivo per non comprarli : costavano tanto ma erano il top assieme a Biondi Santi ( e costavano la metà delle sue riserve) , erano "emozionali" , erano originalissime interpretazioni del Brunello, davvero uniche (una specie di Leroy di Montalcino, unico caso mondiale che mi ricordino i vini di Madame). Quindi nessun pentimento per ciò che si è acquistato , bevuto o conservato in cantinetta. Poi è diventato un puttanaio e quindi pure io mi sono un pò schifato, dirottandomi su altri lidi. Alla brunellata di Maggio, però, i suoi vini ci saranno, sia relativamente giovani che datati , proprio perchè , secondo me, sarà pure una testa di cazzo, ma senza i suoi vini Montalcino è più povera...


Sono d'accordo, Marco.
Ma dopo le svolte di questi ultimi due/tre anni, personalmente ho concluso che si può vivere benissimo anche senza.
Tanto più che, essendo in Italia, non rischiamo di non trovare altro di buono da bere.
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda paperofranco » 09 mar 2015 20:43

vinogodi ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
alì65 ha scritto: tanto a lui frega un cazzo perché ha sempre pensato che i bevitori siano tutti ignoranti tranne lui e pochi altri eletti.....ma vaff.....o!!!!


Eh, ma questo è il punto: continuando a comprargli i vini, gli si dà ragione...

...diciamo che fino al 2001 non c'era motivo per non comprarli : costavano tanto ma erano il top assieme a Biondi Santi ( e costavano la metà delle sue riserve) , erano "emozionali" , erano originalissime interpretazioni del Brunello, davvero uniche (una specie di Leroy di Montalcino, unico caso mondiale che mi ricordino i vini di Madame). Quindi nessun pentimento per ciò che si è acquistato , bevuto o conservato in cantinetta. Poi è diventato un puttanaio e quindi pure io mi sono un pò schifato, dirottandomi su altri lidi. Alla brunellata di Maggio, però, i suoi vini ci saranno, sia relativamente giovani che datati , proprio perchè , secondo me, sarà pure una testa di cazzo, ma senza i suoi vini Montalcino è più povera...


Con tutta la fantasia non riesco a capire quale sia l'assonanza, forse perché non ho mai bevuto i vini di Madame.
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda vinogodi » 09 mar 2015 21:20

paperofranco ha scritto:1)Con tutta la fantasia non riesco a capire quale sia l'assonanza,
2)forse perché non ho mai bevuto i vini di Madame.

1) Neppure io , ma mi suonava bene il discorso...
2) Il tuo percorso di enoconoscenza è ancora assai lungo: ma sei giovane e appassionato, nulla ti è precluso... 8)
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda l'oste » 15 mar 2015 15:51

paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:...diciamo che fino al 2001 non c'era motivo per non comprarli : costavano tanto ma erano il top assieme a Biondi Santi ( e costavano la metà delle sue riserve) , erano "emozionali" , erano originalissime interpretazioni del Brunello, davvero uniche (una specie di Leroy di Montalcino, unico caso mondiale che mi ricordino i vini di Madame). Quindi nessun pentimento per ciò che si è acquistato , bevuto o conservato in cantinetta. Poi è diventato un puttanaio e quindi pure io mi sono un pò schifato, dirottandomi su altri lidi. Alla brunellata di Maggio, però, i suoi vini ci saranno, sia relativamente giovani che datati , proprio perchè , secondo me, sarà pure una testa di cazzo, ma senza i suoi vini Montalcino è più povera...


Con tutta la fantasia non riesco a capire quale sia l'assonanza, forse perché non ho mai bevuto i vini di Madame.

Invece se ho ben capito il suo pensiero, il parallelo di Marco ha molto di vero, al netto delle differenze tra vitigni, zone e tecniche produttive.
Soldera è il manico che riesce a caratterizzare/personalizzare maggiormente il brunello, tanto da essere difficilmente paragonabile ad altri produttori della tipologia (come Leroy), in particolare per l'aspetto aromatico ma non solo.
La sua interpretazione del vino va oltre il cru, l'esposizione, l'età della vigna, l'annata e quant'altro e riesce a mettere il timbro del suo manico in maniera inequivocabile e spesso molto riconoscibile sopra a tutto.
Volendo poi, anche se non credo c'entri molto, entrambi i personaggi non brillano per modestia, disponibilità e listini prezzi bloccati.

PS: mi vengono in mente altri due nomi che potrebbero essere in assonanza con quanto detto sul "brand del manico": Chateau Rayas e Alvaro Palacio.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda vinogodi » 15 mar 2015 17:32

l'oste ha scritto:
paperofranco ha scritto:
vinogodi ha scritto:...diciamo che fino al 2001 non c'era motivo per non comprarli : costavano tanto ma erano il top assieme a Biondi Santi ( e costavano la metà delle sue riserve) , erano "emozionali" , erano originalissime interpretazioni del Brunello, davvero uniche (una specie di Leroy di Montalcino, unico caso mondiale che mi ricordino i vini di Madame). Quindi nessun pentimento per ciò che si è acquistato , bevuto o conservato in cantinetta. Poi è diventato un puttanaio e quindi pure io mi sono un pò schifato, dirottandomi su altri lidi. Alla brunellata di Maggio, però, i suoi vini ci saranno, sia relativamente giovani che datati , proprio perchè , secondo me, sarà pure una testa di cazzo, ma senza i suoi vini Montalcino è più povera...


Con tutta la fantasia non riesco a capire quale sia l'assonanza, forse perché non ho mai bevuto i vini di Madame.

Invece se ho ben capito il suo pensiero, il parallelo di Marco ha molto di vero, al netto delle differenze tra vitigni, zone e tecniche produttive.
Soldera è il manico che riesce a caratterizzare/personalizzare maggiormente il brunello, tanto da essere difficilmente paragonabile ad altri produttori della tipologia (come Leroy), in particolare per l'aspetto aromatico ma non solo.
La sua interpretazione del vino va oltre il cru, l'esposizione, l'età della vigna, l'annata e quant'altro e riesce a mettere il timbro del suo manico in maniera inequivocabile e spesso molto riconoscibile sopra a tutto.
Volendo poi, anche se non credo c'entri molto, entrambi i personaggi non brillano per modestia, disponibilità e listini prezzi bloccati.

PS: mi vengono in mente altri due nomi che potrebbero essere in assonanza con quanto detto sul "brand del manico": Chateau Rayas e Alvaro Palacio.
...oste della malora , hai tirato fuori due nomi che avevo sulla punta delle dita ... :wink:
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda yuzu » 17 mar 2015 15:40

ho sempre comprato soldera perchè trovo la continuità qualitativa del suo brunello ai vertici dell'enologia Italiana e mondiale (sfido qualsiasi produttore di Bordeaux o di borgogna.. sono pochissimi quelli all'altezza).
come ben sottolinea l'articolo, in pochi (al mondo) possono vantare una continuità qualitativa così impressionante. e dall'articolo si capisce benissimo il perchè (l'habitat di case basse è speciale, chiunque vi sia stato capisce perchè)
interessante il parallelo con Rayas (monumento dell'eleganza e della "continuità" qualitativa), tanto è vero che le vigne hanno qualcosa in comune. non il vitigno, non l'allevamento, non il suolo: ma l'habitat! non serve leggere le "confessioni di giacosa" dopo il suo cambio di vita per comprenderlo).

sui prezzi, trovo divertente accusare soldera, che ha raddoppiato I prezzi a seguito della devastazione subita in cantina (ha perso la gran parte della produzione), quando ci sono dei produttori che senza nessuna giustificazione hanno fatto la stessa cosa.. vogliamo parlare delle 50.000 lire di ca di morissio diventate 250 euro? o dei 110 euro del monfortino quasi triplicati? (manca poco ormai)?.
o dobbiamo scomodare la borgogna? per non parlaredelle centinaia di migliaia di bottiglie di Bordeaux, dove ogni anno ci si siede a tavolino tutti assieme a decider I prezzi?
soldera ormai fa pochissime bottiglie, è un vino virtuale, le vende al prezzo che vuole, ci può stare (e lo dice uno che è passato dal comprarne 6/12 bottiglie all'anno a zero!!! quindi a me se permettete mi girano). fino a prima della devastazione era un vino che costava pressochè la metà del monfortino e delle reserve di biondi santi.. una frazione dei grandi nomi di borgogna.. per questo l'ho sempre trovato il miglior rapporto qualità/prezzo tra I grandi italiani (assieme al monprivato, che a 50/60 euro era francamente regalato rispetto al monfortino) e uno dei migliori al mondo (secondo a rayas, che con I suoi 70-100 euro faceva quasi tenerezza)
ormai con 2/3.000 bottiglie prodotte non ha più senso parlare di prezzo

questo è un discorso sul vino e sul prezzo dei vini che nulla ha a che vedere con la simpatia del personaggio, che dovrebbe rimanere su un piano separato a mio parere

su intistieti altri hanno spiegato.. è ovvio che non è stata un'idea felice quella di chiamare "intistieti" il vino da tavola prodotto per un limitato periodo di tempo.
questo al di là dell'espianto delle vign del vigneto intistieti (forse il più vocato, da cui nasce la riserva 1983 che sappiamo essere uno dei più grandi vini della storia)
agghiacciante il vino pegasos, che per fortuna è rimasto un caso isolato (a riprova che evidentemente tanto stupido Soldera non è) . la conferma che pur chiamandoti soldera se non fai dei grandi vini la gente non te li compra
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Re: il J'Accuse di Soldera

Messaggioda AedesLaterani2012 » 17 mar 2015 16:02

yuzu ha scritto:ho sempre comprato soldera perchè trovo la continuità qualitativa del suo brunello ai vertici dell'enologia Italiana e mondiale (sfido qualsiasi produttore di Bordeaux o di borgogna.. sono pochissimi quelli all'altezza).
come ben sottolinea l'articolo, in pochi (al mondo) possono vantare una continuità qualitativa così impressionante. e dall'articolo si capisce benissimo il perchè (l'habitat di case basse è speciale, chiunque vi sia stato capisce perchè)
interessante il parallelo con Rayas (monumento dell'eleganza e della "continuità" qualitativa), tanto è vero che le vigne hanno qualcosa in comune. non il vitigno, non l'allevamento, non il suolo: ma l'habitat! non serve leggere le "confessioni di giacosa" dopo il suo cambio di vita per comprenderlo).

sui prezzi, trovo divertente accusare soldera, che ha raddoppiato I prezzi a seguito della devastazione subita in cantina (ha perso la gran parte della produzione), quando ci sono dei produttori che senza nessuna giustificazione hanno fatto la stestsa cosa.. vogliamo parlare delle 50.000 lire di ca di morissio diventate 250 euro? o dei 110 euro del monfortino quasi triplicati? (manca poco ormai)?.
o dobbiamo scomodare la borgogna? per non parlaredelle centinaia di migliaia di bottiglie di Bordeaux, dove ogni anno ci si siede a tavolino tutti assieme a decider I prezzi?
soldera ormai fa pochissime bottiglie, è un vino virtuale, le vende al prezzo che vuole, ci può stare (e lo dice uno che è passato dal comprarne 6/12 bottiglie all'anno a zero!!! quindi a me se permettete mi girano). fino a prima della devastazione era un vino che costava pressochè la metà del monfortino e delle reserve di biondi santi.. una frazione dei grandi nomi di borgogna.. per questo l'ho sempre trovato il miglior rapporto qualità/prezzo tra I grandi italiani (assieme al monprivato, che a 50/60 euro era francamente regalato rispetto al monfortino) e uno dei migliori al mondo (secondo a rayas, che con I suoi 70-100 euro faceva quasi tenerezza)
ormai con 2/3.000 bottiglie prodotte non ha più senso parlare di prezzo

questo è un discorso sul vino e sul prezzo dei vini che nulla ha a che vedere con la simpatia del personaggio, che dovrebbe rimanere su un piano separato a mio parere

su intistieti altri hanno spiegato.. è ovvio che non è stata un'idea felice quella di chiamare "intistieti" il vino da tavola prodotto per un limitato periodo di tempo.
questo al di là dell'espianto delle vign del vigneto intistieti (forse il più vocato, da cui nasce la riserva 1983 che sappiamo essere uno dei più grandi vini della storia)
agghiacciante il vino pegasos, che per fortuna è rimasto un caso isolato (a riprova che evidentemente tanto stupido Soldera non è) . la conferma che pur chiamandoti soldera se non fai dei grandi vini la gente non te li compra


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